La sottile e resistente funicella sembra un semplice meccanismo di allarme, che può venire attivato da un incauto che attraversi il sentiero e abbia una qualche conseguenza all'altro capo del cavo (per esempio un campanaccio).

ZAGRABAL gira attorno alla fune e si avvicina alla torre, seguito a pochi passi di distanza dal ROSSO e da KETHARR.

Prove di Intelligenza di Zagrabal, Rosso e Ketharr: rispettivamente 12, 8 e 10. Fallite!

I tre uomini, armi in pugno, si avvicinano quatti alla Torre. Per un attimo, mentre si avvicinano, vedono le luci rossastre ardere nuovamente tra le mura cadenti della struttura e delle ombre indefinibili proiettate tra le rovine. Sentono anche un leggero clangore metallico e dei bassi sussurri provenire dal centro dei ruderi ma non riuscite ancora a capire cosa succede.

ZAGRABAL continua ad avanzare di soppiatto, fino a raggiungere un'apertura da cui è possibile scrutare all'interno e...

Zagrabal Prova di Prontezza: 3 Riuscita!

...finalmente scorge all'interno. A una prima occhiata, alcune figure ammantate sono acquattate all'interno delle rovine e stanno trafficando con qualcosa che giace a terra, su un pavimento di lastroni di roccia. Due lampade di foggia strana, dai vetri rosso sangue, emettono le luci che si scorgono da lontano. Gli esseri stanno mormorando tra loro e sembrano agitati.

Quando una di esse si volta nella sua direzione, l'Assassino scorge per un attimo tra le falde del mantello dei lineamenti fissi e innaturali, di un bianco gelido e inumano. Gli occhi della creatura sono vuote cavità nere e la bocca è distorta in un ghigno deforme.

Zagrabal fa cenno ai suoi improvvisati compagni di avvicinarsi, in silenzio e cercando di guardare bene dove mettono i piedi. Rimane impassibile finchè il gruppo non si è radunato attorno a lui

Zagrabal descrive ciò che ha visto, a bassa voce. "Dama Lorelai, non conosco bene le arti arcane, ma mi sembra che si stia consumando qualcosa di stregonesco la dentro. Sembra una evocazione o qualcosa del genere, per ciò che ho intravisto. Che cosa ne pensate voi, che avete più familiarità con tali blasfemie?".

Il Rosso la trattiene un momento e sussurra:
"Lasciate guardare me.
So descrivere bene quello che vedo e sono certamente più esperto nel non farmi notare.
Se però preferite guardare voi vi prego di stare estremamente attenta e se messer Zagrabal vi offre il suo manto scuro, di usarlo per confondervi meglio con l'oscurità della notte dietro di voi."
La sua espressione appare davvero molto preoccupata, quasi ansiosa.

Zagrabal lancia uno sguardo di fuoco al Rosso: "Follia, giovane eroe..." il tono della sua voce è deliberatamente provocativo.
"Costei non è adatta a compiti di spionaggio... Tuttavia tu, moccioso, potresti sguattaiolare nel buio e procurare informazioni importanti. Cerca di capire quanti sono, cosa stanno facendo e soprattutto cosa sono. Non esporti troppo, il tuo compito non è di farti scoprire, nè di portarci qua qualche borsello pieno di monete d'oro...". Il gentiluomo prende in mano una pietra grossa come un pugno e gliela porge al ragazzo. "Questa sarà più utile di ogni spada... Se per un solo secondo tu pensassi di esserti fatto scoprire, lanciala più lontano che puoi dalla tua posizione, e prega i tuoi Dei che quelle figure siano così stupide da farsi distrarre. E poi corri veloce, come se avessi la morte alle spalle, verso di noi."