(UUUUUUUOOOOOOOOOH!)

Ketharr
------------------------
Il cacciatore e` accasciato al suolo e ansima faticosamente. Il suo corpo e i suoi abiti sono ricoperti da un leggero strato di brina.
Si lamenta a bassa voce, emettendo un suono strangolato, quasi ferino.

Poi, con un sospiro si alza in piedi e avanza malfermo fino a dove si trova il corpo esanime di Lorelei.

Mentre vi avvicinate alla vostra compagna esanime, vi accorgete che le fenditure si sono lentamente richiuse e hanno trascinato con sé le loro vittime, per sempre. Quasi nulla è rimasto della loro presenza sul terreno e anche i due shuriken dell'Assassino sono persi.  Le uniche cose che sono rimaste al suolo sono due lame dei vostri misteriosi avversari (si tratta di spade corte, ma in termini di gioco funzionano come le normali Spade) e una maschera di porcellana bianca, dalle fattezze spettrali che avete distinto in precedenza.

La maschera ha delle macchie di sangue e sudore all'interno e rappresenta volutamente fattezze spaventose, ma al di là di questo non sembra avere proprietà peculiari.

Accorrete senza esitare verso la fattucchiera. Il primo a chinarsi sul suo corpo è il Rosso, che inizia a tastarla e a cercarle tra l'equipaggiamento qualcosa che possa arginare il sangue e ridarle i sensi.

Ma Lorelai non perde più sangue. Il suo cuore non pompa più e il suo respiro è spento, mentre i suoi occhi sono riversi all'indietro.

Siete ormai riuniti attorno a lei, che diventa fredda di istante in istante. E ad un tratto, una luce rossa come il fuoco si accende all'altezza della cintura e comincia a irradiarla e circonfoderla.

Il Rosso si ritrae istintivamente, mentre ondate di calore gli ustionano la punta delle dita e gli occhi vengono abbagliati dalla luminescenza. La luce sembra provenire da una pietra rossastra che la donna tiene tra gli abiti e presto la circonda completamente. E' un attimo, poi tutta la luce sembra entrare di colpo nel petto della ragazza, lasciando la notte più buia e fredda di prima, se possibile.

Lorelai si inarca sulla schiena ed emette un gemito prolungato, inalando l'aria della notte, poi, ancora con il capo riverso e i capelli sul viso si mette a sedere in mezzo a voi.

Non riuscite a scorgerne i lineamenti nè l'espressione del volto, ma potete vedere le sue mani pallide artigliare il suolo con unghie aguzze e cercare freneticamente la pietra alla sua cintura, che adesso sembra del tutto inerte e priva di potere...

All'improvviso, quella che un tempo era la vostra amica comincia a tirarsi su in piedi...

Ketharr
---------------------------
"Dama, Mi riconosci? Rispondimi!" domanda l'uomo del Nord, i suoi occhi non lasciano mai il volto di Lorelei.
Il cacciatore comunque arretra di un passo, e inizia a richiamare nuovamente gli spiriti del freddo.



In termini di gioco Ketharr prepara di nuovo la stessa magia di prima (ma ora non ho piu` il jolly!).
Prima di attaccare osserva attentamente cosa fa Lorelei (nel senso, se sta per balzare addosso a qualcuno casta, altrimenti aspetta).

Il Rosso si riprende nel sentire la voce di Lorelai normale.
Quindi si rialza recuperando la spada.
Dopodiché si gira verso il gruppo e, con sguardo gelido e voce autoritaria, inadatta al suo relativamente piccolo corpo, sbotta verso i 3:
"Ok, per adesso ce la siamo cavata, però son da chiarire alcune cose e intendo farlo SUBITO!"
Si volta verso Zagrabal e puntando il dito:
"Tu, quando il piano prevede di aspettare che loro" e qui indica i due incantatori "siano pronti, stai buono e aspetti. Per la TUA avventatezza a momenti ci facevamo ammazzare!"
Quindi passa a Ketharr:
"Tu, se avevi a disposizione un simile potere, perché accidenti non hai tentato di usarlo fin da subito?
Hai fatto meglio come guerriero che come mago, fino a quella magia, per fortuna ben riuscita..."
Quindi con sguardo sempre più gelido si rivolge alla ragazza appena tornata alla vita:
"E tu, se prendi e te ne vai per i fatti tuoi di nuovo, se ci lasci ancora le penne, stavolta non cercherò di recuperarti, ma ti lascerò lì e mi prenderò i tuoi averi..."
Quindi si mette di profilo puntando contro di loro il dito scorrendo di nuovo da uno all'altro.
"Passi che a momenti mi trascinavate nelle sabbie mobili, ma se sono sopravvissuto finora in situazioni ben peggiori, non mi va di farmi ammazzare per la vostra inettitudine."
Quindi mentre continua a sostenere i tre sguardi esterrefatti, attende le loro sicure reazioni con le braccia conserte.