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Re: Con la crisi come state messi?
A me hanno dato il benservito prima delle feste di Natale.
Poco male: da oggi torno in proprio col MIO lavoro e spero di andarmene quanto prima dal paese.
Qui a Roma la crisi si vede soprattutto dal degrado dei servizi, AMA in primis. E' diventato un obrobrio. I locali, se azzeccati, invece (almeno qui al Pigneto) vanno ancora bene. Il teatro, specie per piccoli, ha calato del 60% le vendite, ma sono pieni quelli che fanno spettacoli musicali con grossi nomi (che però, devo dire, meritano). Quanto al lavoro, ci sono rimasti i call center, a ricambio continuo. E comunque molti dei più piccoli chiudono.
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Aloona
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Re: Con la crisi come state messi?
La situazione è abbastanza brutta. Io abito in provincia di Varese, una delle aree più industrializzate e ricche d'Italia. A due passi dalla Svizzera. Quando vado oltre confine capisco che cosa vuol dire la crisi.
Anche là licenziano (solo appena più facilmente che in Italia, comunque... Tutte le balle che ci hanno raccontato che in Italia è difficile licenziare, sono appunto solo balle, e la storia degli ultimi 5 anni ce lo testimonia).
In Svizzera è pieno di costruzioni nuove, insegne nuove. I governo cantonali danno un sacco di incentivi a chi vuole aprire aziende, facendogli pagare peraltro pochissime tasse... Qua invece è un susseguirsi di case in vendita (da anni ormai) e e capannoni con la scritta "affittasi". Addirittura aziende che chiudono a Varese per trasferirsi in Svizzera, perchè là il regime fiscale è migliore.
Sento di persone che da Milano fanno gruppo e con una unica macchina vanno a lavorare a Lugano (1 ora e mezza ad andare ed altrettanto a tornare).
Mia moglie cerca lavoro da 1 anno, anche a Milano, e non è riuscita a fare neanche uno straccio di colloquio, nonostante la laurea con ottimi voti. Forse, purtroppo, paga anche il fatto di essere donna in età riproduttiva...
Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...
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babacampione
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Re: Con la crisi come state messi?
Io per fortuna ho un contratto a tempo indeterminato, ma le buone notizie si fermano qui. Lavoro per una cooperativa di servizi che si occupa principalmente di portierato, quindi il mio impiego dipende dagli appalti che riusciamo a trovare. Inoltre mi applicano la paga più bassa prevista dal CCNL (5,28€ lordi all'ora) e ancora non mi capacito di come sia stato possibile approvare una simile porcheria a livello di contrattazione centralizzata.
C'è da dire che entro la fine dell'Estate dovrei prendere una laurea in Economia & Commercio con un voto sopra il 100 (se tutto va bene), ma è anche vero che tra poco spegnerò trenta candeline...
A Firenze, come in altri posti, si campa principalmente di rendita, nel senso che abbiamo i turisti a portarci tanti quattrini. Per il resto, tuttti i miei amici laureati sono messi peggio di me: disoccupato, stagista, a porogetto, a termine... Insomma, io sono l'unico che un domani potrebbe accendere un mutuo in banca.
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Rygar
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Re: Con la crisi come state messi?
babacampione ha scritto:
Mia moglie cerca lavoro da 1 anno, anche a Milano, e non è riuscita a fare neanche uno straccio di colloquio, nonostante la laurea con ottimi voti. Forse, purtroppo, paga anche il fatto di essere donna in età riproduttiva...
No, t'assicuro che paga essere una donna, anche nella pace dei sensi. =___=
Devo dire che nel mio campo, qualche anno fa, ebbi il leggero vantaggio di essere una delle prime e pochissime donne "cameraman" (o "girl") operanti e la cosa mi procurava non poco orgoglio. Mi chiamavano spesso per l'effetto che faceva la "novità".
Ormai siamo un po' di più, ma sempre in minoranza, solo che essendo ferma da un po' non so quanto al momento sia un vantaggio.
Confermo quanto detto da Rygar: ho lavorato a Firenze nel campo video (ci siamo anche visti lassù! ) e avevo un contratto da STAGISTA per lavorare full time in varie mansioni, sena contare che lo stage l'avevo bello e fatto gratuito assai prima a Roma. Non solo, ma ho amaramente scoperto che sti porci dell'azienda mi hanno segnata in regola due mesi contro otto che sono stata con loro. Inutile dire quel che ho visto per i colleghi: gente che non prendeva stipendio da 5 mesi... senza contare che la prima volta l'ho preso in ritardo di un mese e mezzo e quando ho protestato mi è stato risposto che "dovevo andarglielo a ricordare". Non so se mi spiego...
Il problema non è la "crisi"... il problema è che l'Italia è bella che fallita. Voglio dire, dopo tutto quel che è successo, ancora sento parlare di "buttare giù" governi... ma sì, andiamo avanti così! Tra poco canteremo tutti "Don't cry for me Argentina".
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Re: Con la crisi come state messi?
Aloona ha scritto:No, t'assicuro che paga essere una donna, anche nella pace dei sensi. =___=
Si vede che non sei mai stata un uomo... Il nostro unico neurone, quando si riposa (cosa che avviene abbastanza di frequente) è in pace con tutti e tutto.
Termino l'off topic, visto che in questo non dobbiamo, purtroppo, mostrare troppo buon umore.
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Re: Con la crisi come state messi?
babacampione ha scritto:Aloona ha scritto:No, t'assicuro che paga essere una donna, anche nella pace dei sensi. =___=
Si vede che non sei mai stata un uomo... Il nostro unico neurone, quando si riposa (cosa che avviene abbastanza di frequente) è in pace con tutti e tutto.
Termino l'off topic, visto che in questo non dobbiamo, purtroppo, mostrare troppo buon umore.
E perchè? Secondo me, invece, c'è rimasto solo da fare ironia e le valigie.
Non ho capito il nesso, comunque...
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Re: Con la crisi come state messi?
Fortunatamente anche io ho un contratto a tempo indeterminato, ma in Italia anche questo tipo di contratto dipende da dove lavori: se sei un dipendente pubblico o lavori in certi enti ti va bene, se lavori per una società non sei mai sicuro.
Io lavoro nel campo dell'Agricoltura, in un ufficio che si occupa di pratiche agricole.
Ad andare bene va bene, se non fosse che abbiamo avuto una scissione societaria (l'ex presidente ci ha lasciato con un bel buco nel bilancio e con circa 9000 soci in meno su 25000) e che le grandi associazioni/sindacati cercano ogni anno di far fuori i più piccoli con tutti i mezzi a disposizione.
Si vive così: nel terrore che l'anno successivo tirino fuori una norma più tremenda di quella dell'anno prima per tagliarti le gambe...
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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