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Re: Con la crisi come state messi?
L'ironia è che pressione fiscale e impossibilità di creare posti di lavoro o di veder riprendere l'economia è per larghissima parte colpa degli italiani stessi.
Durante gli anni del boom economico si è instaurata una mentalità per la quale finché c'era da mangiare tutti mangiavano e lucravano, senza pensare al domani. Mentre il resto dell'Europa prendeva misure per limitare gli sprechi, qui un'intera generazione cresceva col mito del posto di lavoro fisso e dell'arricchimento facile. Con una laurea hai il lavoro assicurato. E altre amenità simili. Ci si è adagiati sugli allori, e la mia generazione, i trentenni di adesso, subiscono le conseguenze della miopia dei nostri padri, che hanno sempre e solo pensato a mangiare senza mai costruire niente di concreto. E quel che è peggio è che i nostri padri ci hanno cresciuti con quegli stupidi miti, ed è ovvio che ora siamo incazzati.
Ne è stata la prova la parabola del gruppo Montedison. Era nata come uno dei maggiori gruppi chimici mondiali e gradualmente si è rimpicciolita, è stata vista da molti commentatori come esemplificativa del declino industriale dell'Italia, incapace di esprimere multinazionali di dimensioni adatte a competere sui mercati mondiali. E questo perché? Perché negli anni settanta il suo dirigente ha pensato di usarla per fini politici personali. In altre parole, a mangiare quel che c'era da mangiare, senza preoccuparsi di conservare qualcosa per il domani.
Non si è voluto il nucleare per paura che capitasse una chernobyl qui. Risultato: compriamo il nucleare da Francia e Slovenia. Poi ci si lamenta che le nostre produzioni costano troppo e si cerca di delocalizzare, mentre il massimo che lo stato fa è destinare soldi alla cassa integrazione che non risolve il problema e crea nuovi costi.
Non si vogliono le discariche ma neanche i termovalorizzatori che creerebbero pure energia. Risultato? Si pagano dei camion che portino i rifiuti in germania che ci fa pagare il servizio e riduce i nostri rifiuti nei propri termovalorizzatori, con un doppio guadagno: in denaro e in energia. Ma la sola logica che conta qui è "non nel mio giardino".
Non si sa niente sulla sperimentazione di farmaci sugli animali, ma si decide di seguire un personaggio politico inesistente come la Brambilla in una crociata il cui unico scopo è darsi un peso politico ma che di fatto porta solo alla distruzione di un settore redditizio e da cui traggono benefici irrinunciabili in termini di salute cittadini e animali stessi (dato che la sperimentazione ha anche impieghi veterinari). Così facendo saltano fuori i truffatori come Vannoni, che lucrano sulla disperazione altrui promettendo miracoli e sottoponendo dei malati a trattamenti sperimentali di nessun valore scientifico perché le altre scelte vengono sistematicamente bloccate. E grazie a questi personaggi la scienza perde ulteriore credibilità, perché la gente è stupida e fa di tutta un'erba un fascio, sempre.
Cosa più grave: la politica non ha il coraggio di fare scelte impopolari, e segue gli umori della gente, di fatto senza ottenere nulla.
Gli italiani hanno i politici che si meritano.
ma l'italia meriterebbe di meglio degli italiani.
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Yvorian
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Re: Con la crisi come state messi?
Yvorian ha scritto:L'ironia è che pressione fiscale e impossibilità di creare posti di lavoro o di veder riprendere l'economia è per larghissima parte colpa degli italiani stessi.
Durante gli anni del boom economico si è instaurata una mentalità per la quale finché c'era da mangiare tutti mangiavano e lucravano, senza pensare al domani. Mentre il resto dell'Europa prendeva misure per limitare gli sprechi, qui un'intera generazione cresceva col mito del posto di lavoro fisso e dell'arricchimento facile. Con una laurea hai il lavoro assicurato. E altre amenità simili. Ci si è adagiati sugli allori, e la mia generazione, i trentenni di adesso, subiscono le conseguenze della miopia dei nostri padri, che hanno sempre e solo pensato a mangiare senza mai costruire niente di concreto. E quel che è peggio è che i nostri padri ci hanno cresciuti con quegli stupidi miti, ed è ovvio che ora siamo incazzati.
Ne è stata la prova la parabola del gruppo Montedison. Era nata come uno dei maggiori gruppi chimici mondiali e gradualmente si è rimpicciolita, è stata vista da molti commentatori come esemplificativa del declino industriale dell'Italia, incapace di esprimere multinazionali di dimensioni adatte a competere sui mercati mondiali. E questo perché? Perché negli anni settanta il suo dirigente ha pensato di usarla per fini politici personali. In altre parole, a mangiare quel che c'era da mangiare, senza preoccuparsi di conservare qualcosa per il domani.
Non si è voluto il nucleare per paura che capitasse una chernobyl qui. Risultato: compriamo il nucleare da Francia e Slovenia. Poi ci si lamenta che le nostre produzioni costano troppo e si cerca di delocalizzare, mentre il massimo che lo stato fa è destinare soldi alla cassa integrazione che non risolve il problema e crea nuovi costi.
Non si vogliono le discariche ma neanche i termovalorizzatori che creerebbero pure energia. Risultato? Si pagano dei camion che portino i rifiuti in germania che ci fa pagare il servizio e riduce i nostri rifiuti nei propri termovalorizzatori, con un doppio guadagno: in denaro e in energia. Ma la sola logica che conta qui è "non nel mio giardino".
Non si sa niente sulla sperimentazione di farmaci sugli animali, ma si decide di seguire un personaggio politico inesistente come la Brambilla in una crociata il cui unico scopo è darsi un peso politico ma che di fatto porta solo alla distruzione di un settore redditizio e da cui traggono benefici irrinunciabili in termini di salute cittadini e animali stessi (dato che la sperimentazione ha anche impieghi veterinari). Così facendo saltano fuori i truffatori come Vannoni, che lucrano sulla disperazione altrui promettendo miracoli e sottoponendo dei malati a trattamenti sperimentali di nessun valore scientifico perché le altre scelte vengono sistematicamente bloccate. E grazie a questi personaggi la scienza perde ulteriore credibilità, perché la gente è stupida e fa di tutta un'erba un fascio, sempre.
Cosa più grave: la politica non ha il coraggio di fare scelte impopolari, e segue gli umori della gente, di fatto senza ottenere nulla.
Gli italiani hanno i politici che si meritano.
ma l'italia meriterebbe di meglio degli italiani.
Quadro delineato perfettamente.
Aggiungi che siamo una cozzaglia di regioni unite che non riescono neanche a coordinarsi...
Per citare invece sopra Foreros, il lavoro ormai non è un diritto, anzi molto spesso è quasi un regalo se lavori...
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lonewolf79
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Re: Con la crisi come state messi?
Quello del diritto al lavoro è il più ridicolo dei miti italiani.
Ma mi fai pensare ad un'altra tipica attitudine, non solo italiana: lo sbandierare i propri diritti dimenticandosi comodamente dei propri doveri.
L'articolo 4 della costituzione dice: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Questo diritto al lavoro non è, come tutti sembrano credere, una garanzia di lavoro. Non vuol dire "ho diritto ad avere un lavoro e quindi se non ce l'ho viene meno un mio diritto". Sarebbe un pochino tanto irreale.
Significa che si ha la libertà di cercare un lavoro e di lavorare, e che la costituzione è a tutela di questa libertà. Significa che se hai le condizioni per esercitare una professione (hai le carte in regola, fatto i concorsi ecc., insomma se sei qualificato), lo Stato ti tutela tramite la sua costituzione nella tua libertà di poter esercitare quel lavoro. E per esempio proibisce discriminazioni in base a situazioni sociali o credo religioso. Impedisce, in poche parole, che ti venga negato un posto di lavoro perché sei ebreo.
E' ben diverso dal dire che avere un lavoro è un tuo diritto. Ai tempi della formulazione della costituzione questo era chiaro e lampante, ma in questo periodo di slogan urlati e grillinate, il senso si è perduto.
Sulle regioni: vero, anzi verissimo. Con squilibri e discrepanze assurde. Dal fatto che a Napoli un pasto in ospedale costi SESSANTA EURO!!! mentre altrove ne costa anche meno di dieci, all'atteggiamento nei confronti dello stato. Poi non stupisce che una mandria di vaccari ignoranti seguano il primo pirla che grida "secessione". Anche se non si giustifica nella maniera più assoluta. Sempre per la questione che l'Italia merita di meglio di Italiani come questi.
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Yvorian
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Re: Con la crisi come state messi?
Il vero problema non è non avere un lavoro GARANTITO, ma avere garantite almeno le condizioni per lavorare. Invece persone straqualificate non hanno fondi e devono scappare e i fondi non è che non ci sono, vengono sprecati, mangiati e buttati alle ortiche. Si parla di aiuti ai "giovani", ma si dimenticano le persone giovani sopra i 30, perchè? Perchè prendendo giovani sotto i 30 si beccano i contributi da apprendistato e con noi no. L'iva è un furto. Si parla di aiuti all'impresa e poi quasi sempre i fondi arrivano tardi, vanno prima anticipati; lo Stato non paga i debiti facendo suicidare la gente, ma se è la gente a dover pagare si presenta alla porta puntualissimo e ti sta al collo come un caimano. Iva e tasse sono così alte sono così alte da rendere quasi impossibile fare un prezzo ai propri clienti, col risultato di rimetterci sempre per non perderli o dover fare in nero...e poi senti i politici nelle trasmissioni che incitano alla "lotta contro l'evasione" e il "nero".
Equitalia è strozzinaggio, dicono che la tolgono e resta lì: a me l'altro giorno è arrivato un rimborso dallo Stato a interessi 0 nonostante me li debbano da anni, se ero IO a doverli restituire a loro a quest'ora erano diventati 300. Ieri sera ho visto l'ennesimo servizio sulle schifezze perpetuate questi anni tra appalti, ladrocini e milioni sprecati a cacchio, ma era particolarmente approfondito e mi sono venuti i brividi.
In tutto ciò, purtroppo mi trovo concorde con Yvorian (nel senso che non vorrei la situazione fosse questa), il popolo italiano conosce solo la lamentela con scaricabarile nei fatti. Finchè gli altri mancano si critica e critica a botte di immancabile retorica, ma quando c'è da agire o dimostrare senso civico, siamo sempre 4 idioti a farlo. Mi consola molto solo il fatto che quei 4 idioti, almeno, ci sono e si attivano in molti casi, rifiutando di adeguarsi e rassegnarsi. Per esempio, da qualche tempo ho scoperto il forum del mio quartiere e devo dire che le iniziative sono molte da parte dei singoli, il problema è aggregarsi.
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Aloona
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