Un po' di risposte:
Mornon ha scritto:
Anche cuore di cane è per me un corto "perfetto". Che vi devo dire?
La storia è perfettamente adeguata, le statistiche che salgono e scendono e gli achievement mi fanno impazzire e mi hanno spinto a rigiocare il corto freneticamente per ore...
Scritto benissimo, conoscenza e immedesimazione con il mondo canino ideali.
Divertente e brillante in molte parti, con anche codici e sorprese che aumentano il livello di giocosità. [...] Fatto sta che il corto è perfettamente realizzato e i suoi esiti confermano e divertono esattamente come promesso dalle premesse.
Semplice, brillante, giocoso, formalmente perfetto.
Per me è un sì!
Voto: 9.5
Devo ammettere che, in quanto autore esordiente, ero particolarmente teso nel sapere quale sarebbe stata la reazione al mio corto. Data la sua particolarità, non avevo proprio la minima idea di che risultato avrebbe potuto conseguire. Avrebbe potuto piacere come fare schifo.
Il primo commento lampo di Aloona mi ha gettato parecchio nello sconforto. Ho pensato che da lì in poi l'andazzo generale dei commenti sarebbe stato su quel tenore e che avevo toppato clamorosamente.
Per questo il commento di Mornon è arrivato ancora più inaspettato e mi ha riempito di emozione più che se l'avessi letto per primo. Grazie mille Mornon, da un autore che apprezzo molto una recensione del genere è oro :-*
Naturalmente grazie a tutti i votanti per i vostri commenti (anche ad Aloona e il saggio, eh ), ma il mio cuore l'ha conquistato Mornon <3
babacampione ha scritto:
Faccio immediatamente i complimenti ad un autore che non lesina composta ironia in questo racconto. [...]
Non mi é stato del tutto facile immedesimarmi nei panni di un cane, anche perché non ne ho mai posseduto uno, [...]
Il fatto che non ci siano refusi testimonia ancor di piú la cura che l'autore ha messo in quest'opera.
Complimenti all'autore!
Grazie mille! Mi fa piacere che abbia apprezzato la composta ironia, così come mi fa piacerissimo che abbia notato l'assenza di refusi
Non può che inorgoglirmi poi leggere che non hai mai posseduto un cane ma che hai ugualmente apprezzato questo corto!
Yaztromo ha scritto:
siccome stiamo parlando di un cocker (con le orecchie pendule), forse si poteva gestire meglio quel "drizzi le orecchie", anche se in qualche modo anche i cocker "alzano" l'attaccature delle orecchie
Si parla di "drizzare" le orecchie quando il cane tende la parte "muscolosa" dell'orecchio, qualsiasi sia la lunghezza dell'orecchio
gabrieleud ha scritto:
svantaggiato (costanti i crampi per la fame, leccare le briciole, provare a papparsi le mosche... questa non è fame, è il verme solitario)
Colgo l'occasione per una nota per chi non lo sapesse: i cani sono spazzini! Mangiano tutto quello che trovano, e soprattutto non hanno il senso della sazietà. Sono pozzi senza fondo, potrebbero mangiare per sempre, a costo di sentirsi male, tontoloni
gabrieleud ha scritto:
qual è lo scopo? Lo scopriamo solo al termine della prima partita
Beh, lo scopo viene scritto nell'introduzione: "in questo libro dovrai affrontare una intera giornata nei pelosi panni di un piccolo cocker". Tutto lì! Ti pare poco?
gabrieleud ha scritto:
ho preso cdc alla prima partita, giocando... alla cdc, per l'appunto.
Che culo! Cioè, volevo dire, complimenti!
Aloona ha scritto:
necessitando di una BUONA revisione dei paragrafi inutili
Non ti capisco, nel mio corto ogni singolo paragrafo ha una sua precisa economia, anche quelli dove nessun punteggio viene modificato. Proprio per questo la tua è l'unica recensione che non mi è andata giù, perché non l'ho proprio capita. Ad esempio, alcuni dei paragrafi che critichi:
Aloona ha scritto:
Par 13. Se cedi e molli l’osso (letteralmente) il padrone ti tira via prima che tu possa ripensarci. Se invece decidi che devi averla vinta tu, il padrone dopo un po’ si arrende e potete riprendere a camminare: in tal caso segna l’osso tra le note.
ha senso solo come premessa per un bivio! Chi, sapendo subito di potersi tenere l’osso senza conseguenze, lo mollerebbe? Righe sprecate.
Quel paragrafo in cui si può scegliere se prendere l'osso o no non rimanda a un paragrafo di risultati a causa della stretta economia di ogni paragrafo del corto. Aggiungere un paragrafo solo per questo, questo sì sarebbe stato uno spreco di un paragrafo! Soprattutto perchè l'esito di avere l'osso o meno, attenzione, non lo si legge mica in quello stesso paragrafo! Gli esiti sono distribuiti nel prosieguo del racconto: una prima volta quando si torna dalla passeggiata (positivo se si è raccolto l'osso, negativo se non lo si è raccolto), una seconda volta al parco se si va nel prato (neutro, si mangia l'erba se si è raccolto l'osso) e una terza volta a fine giornata (negativo se si è mangiata l'erba e quindi se si è raccolto l'osso). Così che raccogliere l'osso, che a te sembra una scelta senza conseguenze, in realtà rende off-limits una zona del parco, che va assolutamente evitata se non si vuole incappare nella pesante penalità finale.
Aloona ha scritto:
Par 27 [...]
Grazioso, ma sprecatissimo: ci si aspetterebbe almeno una conseguenza, ad esempio un aumento punti solitudine, per la "marachella". Invece niente. Sia che ci sgridi, che si distragga il risultato è lo stesso. Viene da pensare: "e quindi?"
Quel paragrafo non ha conseguenze nei punteggi, il che equivale a una modifica di +0. Ciò rende quella scelta diversa dalle altre due scelte in cui si va dritti a cuccia (-2 Solitudine e -2 Fame) o si combina il casino in veranda e al risveglio si entra in casa (-1 Fame). Non è che ogni singolo paragrafo debba offrire necessariamente delle modifiche ai punteggi, e il fatto che gli altri due percorsi abbiano modifiche rende quel terzo percorso di fatto diverso dagli altri due.
Aloona ha scritto:
Par 19. Tira un dado [...]
Mi scusasse l'autore, ma non ne ho proprio capito il senso... una "boutade"? Sarebbe stata carina se l'esito fosse stato distaccato nel testo abbastanza da non vedersi subito, magari. Poteva strappare un sorriso. Oppure, avendo paragrafi da sprecare, se fosse stato l'esito comune a entrambe le scelte, a mo' di burla. Messa così la trovo piuttosto inutile.
Mi parli di paragrafi inutili e poi mi proponi di usare un paragrafo in più per una semplice battuta? Quello sarebbe davvero stato un paragrafo buttato! Essendo niente più che una boutade, una strizzata d'occhio al regolamento del concorso, e non avendo il tiro di dado alcuna conseguenza, non vedo perchè separare la richiesta di tiro dall'esito maggiormente di come è stato fatto nel testo.
Mi dirai che potevo risparmarmi la scenetta, fine a se stessa e del tutto inutile. Non posso che darti ragione, tanto più che come giustamente fa notare gpet questa scena ha il deleterio effetto di strappare il lettore dal punto di vista canino, spezzando la sospensione di incredulità.
Aloona ha scritto:
Par 6
TROPPE modifiche ai punteggi territorio tutti insieme e senza opzioni scelta.
Provo a spiegare il significato di questo paragrafo, criticato non solo da te.
Durante la creazione e la revisione del paragrafo, le tre modifiche non mi erano sembrate un problema (altrimenti l'avrei risolta diversamente). A dire il vero il dubbio me lo sono posto, ma ho ragionato che le modifiche al punteggio di territorio arrivano tutte per eventi diversi: la prima come risultato generale della passeggiata, la seconda come perdita causata dal maschio alfa che ti sottomette, la terza per il recupero finale di coraggio. Volevo in particolare che si percepisse il senso di sottomissione e di sconfitta che avverte Pallino di fronte a un cane più grosso e aggressivo di lui. Pallino ha una personalità tale per cui percepisce il quartiere come un territorio suo e si sente un maschio alfa, tant'è che gli altri odori li avverte come perdite di territorio e si preoccupa di coprirli con il suo odore per ripristinare il proprio territorio. Questa cosa è molto più sottile di quanto crediate: per un cane è *realmente* importante stabilire coi suoi odori il "suo" territorio, anche se per voi sta solo facendo semplici bisogni (Per approfondimenti: http://www.dallapartedelcane.it/SAPERE/territorio.htm)
L'incontro con questo cane più grosso che lo sottomette è un trauma tale per Pallino che sente perdere la supremazia di padrone del territorio. In parole povere, c'era la *necessità* che venisse indicata la perdita di punti di territorio in quell'incontro, dal punto di vista di Pallino.
Successivamente la presenza del padrone rinfonde coraggio in Pallino, che trova modo di ribattere e sente nuovamente fiducia in se stesso. Anche in questo caso era *necessario*, ai fini del racconto e della psicologia di Pallino, indicare il ripristino di 1 punto di territorio. Sarebbe stata la stessa cosa descrivere tutta la scena e poi dire semplicemente e come se non fosse successo niente: "aggiungi 6 punti di territorio"? Secondo me no.
Mi rendo tuttavia conto che questa triplice variazione sia stata vista come fastidiosa da te come da parecchi altri lettori, e mi dispiace.
Per la cronaca, questo episodio è stato realmente vissuto dal mio cane. Povero cucciolo!
Aloona ha scritto:
viene voglia di chiamere la Lega Nazionale Per la Difesa del Cane in aiuto di questa povera creatura, che questo sadico non solo ha chiamato "Pallino", ma fa mangiare una sola volta al giorno
La prima osservazione era una battuta (presumo ). Comunque per tutti quelli che non l'avessero colto: Pallino è il nome del protagonista di "Cuore di cane" (l'originale, il romanzo di Bulgakov), da cui il nome del cane di questo racconto.
Riguardo alla seconda osservazione, i cani in età adulta mangiano un solo pasto principale. E' vero che per i cani di grossa taglia viene suggerito di dare anche un secondo pasto leggero durante la giornata, ma il cocker del racconto è un cane di taglia medio-piccola.
Aloona ha scritto:
Non posso dare di più, anche perché il soggetto è simpatico e la resa buona, ma di certo altri hanno trovato idee più "originali" ed interessanti anche per l'animale e farei torto ai loro sforzi.
Giuro che questa non l'ho capita. Il mio è stato il primo corto a tema animale del concorso. Il secondo è arrivato solo tre corti dopo.
LordAxim ha scritto:
Chiaramente per aumentare la rigiocabilità ci sono i due malus finali, tuttavia credo che siano in fondo un po' troppo penalizzanti gli effetti che conseguono alla "errata" scelta del nostro cagnolino.
In origine i due malus toglievano 10 punti ciascuno. Dopo numerose partite di test mi sono però reso conto che si arrivava al finale migliore anche incappando in queste penalità, il che chiaramente non andava bene. A quel punto la distribuzione dei punteggi nel gioco era ormai così incastrata che non potevo più permettermi di ritoccare nessuno di quei punteggi senza sbilanciare tutto quanto e la soluzione migliore mi è sembrata raddoppiare i due malus finali.
Anima di Lupo ha scritto:
A tratti umoristico (anche se si poteva fare di più)
Fidati, non si poteva fare di più! Qualsiasi aggiunta in quel senso ho come la sensazione che avrebbe tirato giù qualche voto.
Heimdall di Bifrost ha scritto:
Secondo me con questo corto ci troviamo di fronte a un piccolo ma perfetto gioiello che non punta sulla magniloquenza dello stile o della narrazione ma sull'eccezionale - veramente rimarchevole - lavoro di cesello, applicato ai dettagli più minuti. [...]
È stato soltanto dopo una rilettura più attenta che ho iniziato a comprendere lo spirito del corto e solo variando le scelte ho potuto apprezzare il sottile incastro dei meccanismi di gioco, la bilanciatura quasi perfetta delle situazioni, la possibilità di rigiocare le partite. [...]
Per quanto riguarda l'aspetto ludico, pensavo fosse difficile, rimanendo nell'angusto limite dei 50 paragrafi e degli altri paletti imposti dal bando, azzeccare un meccanismo di gioco migliore del corto precedente. Ebbene, mi sbagliavo: il racconto in questione è veramente un piccolo capolavoro.
Soprattutto meritano un plauso le opzioni finali, che permettono di effettuare più di un percorso con obiettivi diversi, variando anche il livello di difficoltà, tutt'altro che impossibile se giocato in modalità 'semplice', per arrivare a difficile o difficilissimo nelle modalità di gioco per obiettivi. [...]
ritengo di premiare il coraggio mostrato dall'autore nel misurarsi con una storia volutamente minima e la perfetta aderenza tra intenzioni e risultato.
Ma che bella la tua recensione, grazie mille davvero! Hai colto in pieno: il mio è stato un lavoro di cesello per camuffare, dietro un corto dall'aspetto e stile apparentemente semplici, un puzzle-game particolarmente complicato fatto di incastri di punteggi. Devo ammettere che mappare tutti i possibili punteggi che si possono conseguire nel corso della partita mi è stato difficilissimo, ed è per quello che mi sono trovato un po' in affanno a calibrare la difficoltà di gioco, finché non ho deciso di lasciarla medio-semplice, per aumentarla con gli obiettivi.
Jhongalli ha scritto:
Manca una storia, non succede praticamente nulla, le nostre scelte si riducono a passeggiare - mangiare - marcare il territorio. Sono perfettamente consapevole che questa è la giornata tipo del cane domestico (uno qualunque dei miei due cani potrebbe essere il protagonista del racconto: la storia non cambierebbe) e l'autore è stato bravo a non contaminarla con improbabili scene d'azione alla Lessie o Commissario Rex. [...]
Il problema, a mio avviso, è che proprio il soggetto di base non funziona in un contesto di narrativa di evasione come dovrebbe essere quella a bivi. [...]
Una storia noiosa, per quanto ci si sforzi di incastrarla in modi diversi, rimane noiosa.
Eh, come non condividere quello che scrivi! Lo so che non succede niente nel mio corto, ma come hai scritto, questa è proprio la giornata tipo del cane domestico, e questa ho voluto fedelissimamente rappresentare: senza azioni o avventure improbabili e senza romanzare più del dovuto avvenimenti che di fatto sono semplice vita quotidiana di un cane. Ho preso questa decisione per il mio corto e l'ho portata fino in fondo, fino alle sue estreme conseguenze, senza concedermi eccezioni. Sapevo che non avrei accontentato tutti, era impossibile
ilsaggio79 ha scritto:
Illogicità di alcune scelte: su quale base ad esempio dovremmo scegliere il cespuglio anzichè l'albero? Perchè il cespuglio ci serve per defecare, certo, ma chi ci ha detto che avevamo bisogno di defecare? (permettendoci di decidere: ok il cespuglio è un posto più adatto ai bisogni grossi, di un albero...)
Beh, prima dici che la scelta è illogica e poi la spieghi perfettamente, deciditi!
Riguardo a "chi ci ha detto che avevamo bisogno di defecare", a parte che sta scritto nell'introduzione: "Farai tre passeggiate nel corso della giornata, e dovrai inevitabilmente ristabilire con i tuoi odori il territorio usurpato da altri cani, oltre a fare i tuoi bisogni quotidiani".
A parte ciò la tua domanda mi lascia basito. Tu con che frequenza defechi? Una volta alla settimana? Nel qual caso, ora sai che i cani, invece, a differenza tua, la fanno una volta al giorno
ilsaggio79 ha scritto:
se l'autore avesse saputo stupirmi con grande maestria narrativa inventando l'avventurosa storia di un cane che smarrito dal padrone deve destreggiarsi in un quartiere sconosciuto, evitando gli altri cani vagabondi, rubando cibo, corteggiando barboncine
Mannaggia a te, questa tua frase l'ho presa come una dichiarazione esplicita che avevi scritto "Vita da cani"! Mi hai totalmente depistato nel totoautori!
ilsaggio79 ha scritto:
Abeas continui a vedere errori di concatenazione che esistono solo nella tua mente (non me ne volere) ma il paragrafo CDC si può raggiungere in maniera corretta anche senza aver mangiato dell'erba.
Non te ne voglio, anche perchè l'ho fatto apposta per depistare i totoautoranti (A proposito, grazie Rygar per avere subito precisato che mi stavo sbagliando!)
Per amore di precisione comunque, la mia finta critica era che fosse impossibile conseguire il codice "cdc", perchè il paragrafo del laghetto in cui lo si ottiene è precedente a quello in cui si mangia l'erba, e mangiare l'erba serve per prendere il codice "cdc" al laghetto. In realtà le sette zone del parco sono concatenate a stella, e dal par dell'erba a quello del laghetto la distanza è di 4 paragrafi, quindi per prendere il codice bisogna ottenere il turno extra arrivando al parco con pochi punti di solitudine.
Aloona ha scritto:
il contesto non è "raccontogame per bambini", ma Corti generali
Non capisco neanche questa critica. Il contesto dei corti è qualsiasi argomento, non "racconti per adulti". Quindi non vedo perchè si dovrebbe penalizzare un corto in cui i toni si mantengono semplici. E i toni sono mantenuti semplici in questo corto non per renderlo un racconto "per bambini" a priori, ma perchè il protagonista è un cane, diamine, e i cani sono bambini! Hanno la spensieratezza, i ragionamenti, la credulonità, l'assenza di pudore e di vergogna, il senso dell'avventura e la manifestazione dei sentimenti dei bambini. Quindi il cane del corto non poteva fare sofismi o ragionare come il protagonista di "Sull'orlo del buco" perchè la cosa avrebbe stonato parecchio. Questo lo rende adatto per un pubblico giovane? Ben venga! Ma non è un racconto progettato per essere "per bambini", e non credo neppure che alcuni dei toni usati siano appropriati al target (magari mi sbaglio).
E.A. Coockhob ha scritto:
C'è qualche magagnetta e personalmente non ho apprezzato il regolamento e il peso un po' eccessivo sinceramente avrei preferito qualcosa di più leggero come IoStoInCrisi
Ma Bulgakov e il mio autore preferito e come si fa a non dare un 10 se chiamano Pallino il protagonista? Scherzi a parte non vedo per quale motivo non dare un bel 10 e tanti complimenti.
Recensione del secolo, usata come base per il generatore di recensioni di monpracem & Seven
Grazie mille del 10 Coockhob! Il mio primo 10 di sempre, l'ho apprezzato tantissimo
Ego ha scritto:
Ci vuole più stacco tra la riga finale del paragrafo 50 e ciò che viene dopo. Soltanto dopo aver letto quel finale mi sono accorto che c’era dell’altro, e per come stanno adesso le cose, sembra che quelle righe successive si rivolgano solo a chi è arrivato al 50
Sì, infatti quelle righe successive con gli obiettivi si rivolgono solo a chi arriva al 50.
Ego ha scritto:
Il codice CDC è scritto in maiuscolo negli achievement, ma in minuscolo nel paragrafo in cui si ottiene.
Nel paragrafo è intenzionalmente scritto minuscolo, in modo che il codice non potesse essere notato a colpo d'occhio sfogliando il pdf. A quel punto tu mi dirai che allora potevo scriverlo in minuscolo anche negli achievement. Già
Ego ha scritto:
Al paragrafo 2: le due zone per te non sono simili e interscambiabili… e allora, che cos’è che le contraddistingue?
Il commento sul fatto che le zone non fossero interscambiabili l'ho aggiunto durante la revisione generale, perchè altrimenti la scelta sarebbe sembrata totalmente alla cieca e non volevo che fosse tale. Quelle parole in realtà nelle mie intenzioni dovevano provocare nel lettore la domanda su cosa rendesse differenti un cespuglio da un albero per un cane, senza dare esplicitamente la risposta.
EGO ha scritto:
l’obiettivo “Fame da lupi” è formalmente impossibile, perché il regolamento dice chiaro e tondo che nessun punteggio può scendere sotto lo zero!
Ti dimentichi che nella descrizione dell'obiettivo viene detto di considerare anche valori negativi per la fame nella partita giocata per tentare di raggiungere quell'obiettivo!
monpracem ha scritto:
WOW! Sorpresone galattico! Ti faccio i miei complimenti vivissimi perché trovo il tuo corto semplice e divertente, un gioco perfetto. Non è un mistero che secondo me è stato il miglior corto presentato (non me ne vogliano gli altri).
Grazissime!!!
Poi mi spieghi come hai fatto a barare con questo corto
molti ha scritto:
non c'è una trama
Rispondo con le parole di gpet:
"E parlando della vicenda, ossia della storia in se. Essa è minimale. In realtà non accade nulla di importante, secondo i parametri umani. Ma se siamo riusciti a calarci nel personaggio questo non è assolutamente un problema, né tantomeno noioso. Il cane vive la sua giornata banale come la più fantastica delle avventure perché... be' perché è un cane e per lui una corsa in un prato o l'inseguire tracce di odori sono avventure ben più appassionanti di una qualsiasi cerca del Santo Graal."
e di EGO:
"Certo che non succede niente di interessante… per un umano. È un cane! Per lui tutto è interessante. Giocare con un pezzo di carta riduce la sua solitudine, perché mentre gioca non pensa ad altro. Che bisogno ha un cane di una missione, di un’avventura? Ogni volta che apre gli occhi è un altro giorno, un’altra vita, l’avventura dell’esistenza."
e di Rygar:
"L’evanescenza della trama, in questo caso, è un valore aggiunto, perché difficilmente un Cocker di quattro anni potrà sventare congiure aliene o uccidere stregoni malvagi, tanto per fare un esempio."
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