io ancora non sono riuscito a stamparlo... sigh, non ce la faccio a leggere a video
non ce la faccio
non ce la faccio 

La prima impressione su questo racconto è stata il titolo (faccio sempre molto caso ai titoli, mi piacciono e li considero molto importanti in libri e Lg) che mi è piaciuto. Subito dopo, scorrendo le prime pagine,  mi si sono incrociati gli occhi ( ) e i neuroni dalla complessità del regolamento. Cioè ragazzi,  è incredibile.  E parliamo di neonati e peluche!
Allora mi si è aperta una questione: quanto premiare la complessità?  Più un racconto è complicato e più va premiato?
L'autore certo ha dimostrato bravura e fantasia,  oltre che impegno e pazienza, ma non posso dare un voto alto solo per questo,  ci vuole equilibrio tra i vari fattori.

Lo svantaggio è al limite dell'irrisorio e non incide molto nonostante il palese sforzo dell'autore di evidenziarlo.  Non è certo decisivo e al centro della scena come la vecchiaia di Nyxator e la tossicodipendenza di Annibale.
Non mi è piaciuta la scelta di "numerare" i guardiani, avrei preferito nomi di fantasia,  magari infantili come Sole di Notte o Dolce Riposino ma la numerazione è addirittura fondamentale per completare positivamente la storia.
Poi Ventitre ( Virgilio) non è certo un animale, anche se ne ha le sembianze, perché non si comporta da tale.

Al p.17 c'è un errore, il testo dice che i nostri timori sono fondati ma noi non siamo per nulla timorosi,  anzi esultiamo per aver fiutato il Sogno d'oro un attimo prima.
Poi, se non erro, è possibile rimanere bloccati con soli due Sogni d'oro (quindi non si può andare al p.28) e nessun luogo da esplorare sulla mappa. In questi casi cosa si fa dato che non è permesso tornare sui territori già esplorati?

In conclusione considero lo sforzo dell'autore immenso, lo stile di scrittura ottimo, l'idea del peluche guardiano e protettore del bambino superlativa e i finali toccanti.
Nel complesso il lavoro prodotto è molto buono ma le emozioni e il coinvolgimento sono stati medi, solo in parte soffocati da un regolamento eccessivo.

La scena di Alessandro che combatte le sue paure e va ad aprire l'armadio è fantastica e da piccolo ho vissuto più volte un'esperienza simile quando avevo paura del buio.

Giudizio complessivo: molto buono
Voto: 7,5

"Io sto in crisi" era un'elaborata presa per il culo. Io gli diedi 10 per la faccia di bronzo, tanto sapevo che non avrebbe MAI vinto.

Se non vi fossero già un paio di videogiochi simili, ingaggerei volentieri l'autore per qualche progettino… per quanto, simile non significa "uguale", quindi ci si potrebbe pensare.

Il guardiano: un altro lavoro eccellente sotto tutti i punti di vista.
Dalla sua ha un bel regolamento corposo e sensato, dove serve bilanciare tante scelte nonostante i pochi paragrafi imposti dal regolamento. La scrittura è lineare e corretta, con buone trovate stilistiche. L'impostazione a zone si presta al Corto, anche se le località (molte) rendono poi l'azione un semplice "visita, combatti, riscuoti".
L'idea del Corto è originale ma non incontra in pieno i miei gusti. Il sogno, il bambino Alessandro...ok fatto tutto bene ma non era il guardiano che mi aspettavo! Il "Custode" ci stava meglio. E con questo suggerimento non richiesto all'Autore, mi scuso per l'impertinenza, faccio i complimenti per l'ottima scrittura e la genialità del corto e do un definitivo 8 in pagella.
L'Autore venga accompagnato dai genitori per la consegna della pagella.