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Alternative e ricongiungimenti

Alternative e ricongiungimenti

Buongiorno a tutti! bigsmile

Sto scrivendo un librogame di una certa consistenza e volevo sapere se qualcuno di voi che ne ha già scritti si è imbattuto in questo problema. Premetto che non so se riesco a spiegarmi in termini giusti.

Supponiamo di scrivere una storia lineare, cioè di partire da un racconto tradizionale fatto di una serie di paragrafi in sequenza. Una volta scritta questa storia, iniziate a biforcare la narrazione (lo si può fare da un paragrafo qualsiasi di quelli intermedi). Ora, supponiamo che alcune scelte siano neutre per lo svolgimento della storia (quindi riportino alla trama iniziale) mentre altre siano essenziali cioè portino a sviluppi della trama molto diversi dal percorso originale.

Ora, anche se le prime sono tutto sommato indifferenti per lo svolgimento della storia, è naturale che possano comportare interazioni e "modifiche" nell'ambientazione. Ad esempio, una scelta potrebbe portare a fare colazione e un'altra a rimanere a digiuno; oppure, una scelta potrebbe determinare un approfondimento di alcune informazioni personali del protagonista, e un'altra non darne.

Voi come vi comportate, quando "riannodate" i fili della narrazione? hmm

Duplicate i paragrafi, tenendo conto del mutato scenario indotto dalla scelta oppure normalizzate i paragrafi, in modo che non modifichino la scena, oppure...?  mad

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spotlessmind1975
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Re: Alternative e ricongiungimenti

spotlessmind1975 ha scritto:


Duplicate i paragrafi, tenendo conto del mutato scenario indotto dalla scelta

Questo essenzialmente, se ho capito cosa intendi. Entri nella locanda e fai colazione oppure vai al cesso e non la fai. Nel punto di ricongiungimento metterò due paragrafi simili, in cui in uno si fa riferimento alla colazione (arrivi a casa dopo aver fatto colazione) e nell'altro al cesso (arrivi a casa dopo essere andato di corpo). Cerco ovviamente di ricorrere a questa situazione solo se non ho alternative.

Sottolineo che ho abbandonato l'idea di far cambiare in maniera importante la trama in base alle scelte. Dopo colloquio con amici nerdoni proprio su questo argomento e dopo domanda posta qui sul forum, pare che l'andazzo generale del lettore sia "il librogame lo si legge una volta sola, al massimo sbircio i paragrafi alternativi. Magari fra qualche anno lo rileggerò".  Quindi per me trama unica lineare e scelte che non la stravolgono. Ne guadagna la creatività narrativa ed evito di impazzire nell'intrecciari i fili.

Skorpio
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Re: Alternative e ricongiungimenti

Premetto che in un buon librogame non dovrebbero MAI esserci dei paragrafi o delle deviazioni neutre. Per neutro intendo ininfluenti allo svolgimento della trama o all'evoluzione dei punteggi.
Per come la vedo io se un paragrafo non implica una variazione sostanziale della trama o dei punteggi del protagonista è un paragrafo sprecato, del quale si poteva fare a meno e, per tanto, del quale si sarebbe dovuto fare a meno.

Mi spiego. Una storia a bivi non è dare la possibilità al protagonista/lettore di andare al prendere un caffè al Bar di Mario, anzichè una pasta alla pasticceria Fighettis, per poi ricongiungere queste due strade e far indifferentemente proseguire la storia con il protagonista/lettore che va al lavoro.
Questo è prendere per il culo il lettore.
Prendere una strada invece che un altra deve sempre portare a delle conseguenze non solo descrittive. Possono essere conseguenze minime, ad esempio da Mario spendo poco ma non ottengo bonus, mentre da Fighettis spendo molto ma guadagno molti punti vita. Oppure possono essere conseguenze sostanziali per la trama, ad esempio al bar Mario vengo coinvolto in una retata della polizia e rischio la fine prematura della storia, mentre dal Fighettis conosco una Svinfera da capogiro con cui provarci e in seguito scopro essere la mia nuova capoufficio.

Certo, poi il paragrafo che mi descrive il protagonista che arriva al lavoro è il medesimo sia che sia andato da Mario che dal Fighettis. Sia che sia scampato alla retata della polizia, sia che la Svinfera mi abbia appena rovesciato un Martini sulla testa a causa delle mie avances. ma le conseguenze, rese in termini di codici che tracciano le scelte prese, o in termini di variazioni dei punteggi della scheda devono rimanere.

Venendo al riannodare i finli della vicenda. A volte è necessario costruire dei piccoli intrecci per rendere più armonico il riannodarsi di due strade. Minuscole deviazioni che rendano più credibili lo svolgimento della trama. Ma, sostanzialmente, bisogna cercare di non diramare troppo la cosa e, soprattutto, di evitare il copiaincolla. Non c'è (quasi) nulla di più brutto di una serie di paragrafi uguali al 90%, in cui lo scrittore si limita a cambiare poche parole.

Ad esempio il protagonista di prima arriva al lavoro e lo scrittore costruisce le seguenti sezioni al 90% identiche:
1- Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, ha un rigurgito acido a causa del pessimo cappuccino di Mario, entra nel suo ufficio.
2 - Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, ripensa con soddisfazione al Cannolo di Figettis, entra nel suo ufficio.
3 - Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, dopo essere sfuggito alla polizia passando dal lucernaio del cesso di mario, si riassetta alla meno peggio, entra nel suo ufficio.
4 - Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, sporco del Martini gettato addosso dalla goccona, si riassetta alla meno peggio, entra nel suo ufficio.

Ecco, queste variazioni sono inutili. Non servono veramente a riannodare i fili della vicenda e si tratta di un semplice esercizio di copiaincolla che anche una scimmia potrebbe fare.
Non aver paura di spezzare le scene, a patto di ottenere così di poter evitare il copiaincolla. potresti, ad esempio:
1- Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore. Check in cui si chiede se ha il codice A (non è successo nulla di importante, pasta o cappuccino, non è sostanziale) vai al 2. B (retata polizia) vai al 3. C (Incontro con la gnoccona) vai al 4.
2 - Il protagonista entra nel suo ufficio.
3 - Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, dopo essere sfuggito alla polizia passando dal lucernaio del cesso di mario, si riassetta alla meno peggio. prosegui al 2
4 - Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, sporco del Martini gettato addosso dalla goccona, si riassetta alla meno peggio. Prosegui al 2

Nota che le opzioni 3 e 4, esposte così sono ininfluenti. E' vero che esse rendono più credibile la scena, ma per avere davvero senso e non essere meramente descrittive, dovrebbero avere delle conseguenze di un certo tipo. Ad esempio, se prima di uscire di casa il protagonista aveva preso uno Smacchiatore universale ACME, ora può usarlo per sistemarsi l'abito decentemente (ed evitare le conseguenze di una ramanzina e punizione del capoufficio nei successivi paragrafi).

gpet74
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Re: Alternative e ricongiungimenti

Skorpio ha scritto:

il librogame lo si legge una volta sola, al massimo sbircio i paragrafi alternativi. Magari fra qualche anno lo rileggerò

Discorso discutibile, a me ad esempio piacciono sia lineari che ramificati.
Anzi certi Lg molto complessi sono capolavori.

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Anima di Lupo
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Re: Alternative e ricongiungimenti

ciao a tutti e grazie mille per i consigli! bigsmile

Skorpio ha scritto:

Sottolineo che ho abbandonato l'idea di far cambiare in maniera importante la trama in base alle scelte.

Uhm, questo è un punto su cui mi trovo fortemente in imbarazzo. hmm

Mi spiego.... non so come siete organizzati voi ma io parto da trama e poi la ramifico. E' chiaro che, quando ramifichi una storia, potresti finire per raccontare una storia diversa: non solo perché cambiano i particolari ma perché, magari in un momento successivo all'inizio della stesura, ti potrebbe venire in mente un'idea in più.

Del resto, è uno dei punti che differenziano maggiormente un librogame da un libro tradizionale: se la storia è più o meno la stessa, a prescindere dalle scelte... dov'è il divertimento? (e qui sono d'accordo con Anima di Lupo.

gpet74 ha scritto:

le conseguenze, rese in termini di codici che tracciano le scelte prese, o in termini di variazioni dei punteggi della scheda devono rimanere.

Esatto. Infatti mi chiedevo se vi siete mai inventati un modo di tracciare le conseguenze senza utilizzare codici (cioè senza usare le famigerate "variabili di stato"). Non è che sono allergico a questo strumento (a volte è indispensabile!) ma è che appunto mi chiedevo se non fosse tutto sommato una "scorciatoia" per ridurre la complessità del racconto.

gpet74 ha scritto:

Non aver paura di spezzare le scene, a patto di ottenere così di poter evitare il copiaincolla.

Quando dici "spezzare le scene", cosa intendi esattamente?
Spezzarle dal punto di vista della continuità narrativa o della continuità di contenuti?

gpet74 ha scritto:

E' vero che esse rendono più credibile la scena, ma per avere davvero senso e non essere meramente descrittive, dovrebbero avere delle conseguenze di un certo tipo.

Da quello che ho capito, queste scene alternative potrebbero essere i punti in cui il lettore acquisisce informazioni aggiuntive sulla trama e sull'intreccio. La mancata conoscenza non implica alcuna conseguenza se non una minor comprensione dell'insieme della storia.

Ad esempio: se decido di assecondare un personaggio oppure no, questo può oppure no dirmi qualcosa che non so. Tuttavia, in entrambi i casi, vorrei che la storia proseguisse da un certo punto in poi... così il lettore avrà l'impressione che la sua scelta abbia un effetto (che in effetti non ha). wink

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spotlessmind1975
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Re: Alternative e ricongiungimenti

Dipende da come vuoi strutturare il libro.
In libri con la struttura tipo LS, ad esempio, il discorso è abbastanza semplice:
- fai colazione? Bene. Non fai colazione? Perdi 1 punti di qualcosa.
- fai colazione? Bene, recuperi 1 punto di energia. Non la fai? Non succede nulla.
Quindi il far/non fare un'azione, non va a cambiare la trama.
Stessa cosa con le azioni reali:
- entri nella stanza? Magari riesci a recuperare l'oggetto X.
- non entri? non avrai la possibilità di avere l'oggetto X quando ti servirà.
Il che corrisponde a quanto diceva gpet74.

Tutto sta a capire se vuoi intraprendere la strada dei codici facendo qualcosa di più elaborato, o se vuoi rimanere sul semplice tipo LS.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: Alternative e ricongiungimenti

Sono d'accordo con GPET ma fino a qui:

gpet74 ha scritto:

Ecco, queste variazioni sono inutili. Non servono veramente a riannodare i fili della vicenda e si tratta di un semplice esercizio di copiaincolla che anche una scimmia potrebbe fare.
Non aver paura di spezzare le scene, a patto di ottenere così di poter evitare il copiaincolla. potresti, ad esempio:
1- Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore. Check in cui si chiede se ha il codice A (non è successo nulla di importante, pasta o cappuccino, non è sostanziale) vai al 2. B (retata polizia) vai al 3. C (Incontro con la gnoccona) vai al 4.
2 - Il protagonista entra nel suo ufficio.
3 - Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, dopo essere sfuggito alla polizia passando dal lucernaio del cesso di mario, si riassetta alla meno peggio. prosegui al 2
4 - Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, sporco del Martini gettato addosso dalla goccona, si riassetta alla meno peggio. Prosegui al 2

Nota che le opzioni 3 e 4, esposte così sono ininfluenti. E' vero che esse rendono più credibile la scena, ma per avere davvero senso e non essere meramente descrittive, dovrebbero avere delle conseguenze di un certo tipo. Ad esempio, se prima di uscire di casa il protagonista aveva preso uno Smacchiatore universale ACME, ora può usarlo per sistemarsi l'abito decentemente (ed evitare le conseguenze di una ramanzina e punizione del capoufficio nei successivi paragrafi).

E da qui in poi penso proprio l'opposto di GPET. Secondo me meglio 1000 volte usare paragrafi copincollati (tanto il lettore ne potrà leggere solo uno per partita e non se ne accorge) invece che chiedere dei check su cose inutili.
Per me quindi la versione ottimale è questa:

gpet74 ha scritto:

Il protagonista di prima arriva al lavoro e lo scrittore costruisce le seguenti sezioni al 90% identiche:
1- Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, ha un rigurgito acido a causa del pessimo cappuccino di Mario, entra nel suo ufficio.
2 - Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, ripensa con soddisfazione al Cannolo di Figettis, entra nel suo ufficio.
3 - Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, dopo essere sfuggito alla polizia passando dal lucernaio del cesso di mario, si riassetta alla meno peggio, entra nel suo ufficio.
4 - Arriva al lavoro, saluta il portiere, prende l'ascensore, Osserva allo specchio le condizioni del suo abito, sporco del Martini gettato addosso dalla goccona, si riassetta alla meno peggio, entra nel suo ufficio.

In questo modo, la lettura scorre e non c'è bisogno di fare un tiro o un check. Il numero di paragrafi resta uguale, la lettura non si spezzetta, non si deve andare alla scheda a controllare una cosa irrilevante e alla fin fine, il gioco scorre agile.
Keep it simple dovrebbe essere la regola in questi casi.

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: Alternative e ricongiungimenti

gpet74 ha scritto:

Non c'è (quasi) nulla di più brutto di una serie di paragrafi uguali al 90%, in cui lo scrittore si limita a cambiare poche parole.

Vero, ma potresti trovarti nella situazione di voler inserire il protagonista in una struttura "a labirinto", in cui i paragrafi uguali causano senso di disorientamento. P.es. ci sono labirinti in DA3, ni GA2, e anche l'atipico "labirinto aperto" di HC2, quando si vaga nelle nebbie.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

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Re: Alternative e ricongiungimenti

Oltre all'effetto labirinto, dipende da quanto si vuole "comprimere" il libro.
Se la situazione me la trovo in pochi frangenti, allora il copia-e-incolla va bene secondo me. Ma se hai tutto un libro fatto di situazioni in cui devi fare copia-e-incolla, allora con l'esempio sopra riportato avresti circa 400 paragrafi con un percorso reale di 100 paragrafi (4x100), o qualcosa del genere.
Facendo il paragone, se volessi creare una storia di 300 paragrafi, dovresti fare 300x4=1200 paragrafi.
E' per questo che quando ci sono troppe situazioni che si ripetono più volte si usano i codici, che in 10-15 paragrafi possono permettere la presenza di centinaia di combinazioni e far risparmiare spazio (compressione).

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Adriano
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Re: Alternative e ricongiungimenti

Adriano ha scritto:

Premetto che in un buon librogame non dovrebbero MAI esserci dei paragrafi o delle deviazioni neutre. Per neutro intendo ininfluenti allo svolgimento della trama o all'evoluzione dei punteggi.

A mio parere la discussione si ferma già qui. Se non influenza non è interattiva e perciò non serve!

Dragan
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