Mi è arrivato oggi via ebay questo libro che va ad ingrassare la mia scarna collezione. Puttroppo, e dico puttroppo, sono rimasto parecchio deluso dalla trama, o da una diramazione di queste.

Premessa: (anzi, teaser ufficiale):
Sei un investigatore in erba, e un giorno ricevi una drammatica telefonata. Qualcuno ti chiede aiuto! La chiamata risulta provenire da una grande, strana casa, dove una donna misteriosa ti apre la porta, ma subito dopo ti svanisce davanti agli occhi! E ben presto scopri che ogni stanza nasconde un pericolo mortale. Saprai pensare e agire tanto in fretta da cavartela? A seconda delle scelte che farai, la tua avventura nella Casa del Pericolo potrebbe portarti indietro nel tempo o in un altro universo.


Wow, magnifico, sono un giovane investigatore! Nel primo paragrafo viene spiegato che con i casi risolti precedentemente abbiamo accumulato abbastanza denaro per acquistare del buon equipaggiamento e per attrezzare il nostro studio nello scantinato. Bhè, il sogno di ogni ragazzino, e forse anche di Aloona ragazzina, no?

Peccato che nella prima esplorazione mi sia imbattuto nell'autore della telefonata. Il fantasma di un uomo cattivo cattivo del 1800.

No, fermi tutti. Un fantasma? E come fa ad avere il mio numero? E perché mi ha chiesto aiuto? Bho, ma pazienza, noi siamo investigatori ed investighiamo.
Infatti, quando si arriva al rendez-vouz col fantasma, scopriamo il suo scopo; cito: "Sono condannato a vagare per ammonire altre persone affinché non siano malvagie come lo sono stato io."
Ma scusa, tutto qui? Eh no, perché il fantasma ha dei poteri: fa scendere un proiettore ed uno schermo da cinema (vabbè) sul quale ci mostra noi da bebè e da anziani (Dickens a questo gli fa un baffo) e ci invita a scegliere quale età vivere/rivivere, con la garanzia di poter tornare al presente non appena lo desideriamo.
Che potere balordo, ma vabbè. Ma il proiettore a che serviva? Non bastava annunciare il potere, senza tante cerimonie? E poi perché mai ha telefonato per cercare aiuto? Sembra che voglia piuttosto aiutare noi, ma per cosa?
Comunque...
Una volta tornati all'età matura (sì perché il nostro giovanissimo investigatore guida l'automobile fin dal primo paragrafo, sappiatelo) il fantasma ci offre di vivere la vita di un'altra persona. Accettato! E via che diventiamo Gengis Khan (ma perchééééé???).

Dulcis in fundo, la testa del fantasma si ingrossa,    si trasforma in astronave  , apre il portellone e ci invita ad entrare. L'astronave decolla e via verso universi sconosciuti.
Ora, io non so i fantasmi che avete visto voi... 

No comment.  però mi ha fatto ricordare il motivo per cui gli slata non mi sono mai piaciuti troppo. Leggete invece il club dell'orrore dei Piccoli Brividi, che è tutta un'altra storia!