l'avevo promesso ma...

No, ci rinuncio. Le premesse non sono delle migliori. Cito:
siamo nati tre giorni e due ore fa su una nave intenta in un viaggio intergalattico, e data la velocità prossima a quella della luce, abbiamo già compiuto i 18 anni terrestri. Il che ci dà diritto a decidere per conto nostro la cittadinanza che preferiamo. Fonon o Zermacroyd?

Certo, se uno viaggia quasi alla velocità della luce, invecchia più velocemente. Mah... oddio, non era il contrario? Cioè, io sapevo che se uno viaggia alla velocità della luce, NON invecchia come invece invecchiano coloro che sono rimasti fermi. Bho. Ma se uno passa trenta giorni a viaggiare, compie 180 anni?
E poi, ammesso anche che il mio corpo fisico si sia sviluppato come un 18enne, la stessa cosa deve essere accaduta agli altri membri dell'equipaggio, cioè chi aveva 50 anni ne avrà adesso 68, eccetera. E poi, della nostra istruzione, che ne é? Di sicuro non abbiamo imparato granché in tre giorni, ma siamo maturissimi.
E vabbé, mi dico, un modo come un altro per inserire il giovanotto di turno in una missione spaziale. Peccato che il retro di copertina dica tutt'altro, ovvero: "Ormai puoi vantarti di essere uno dei più esperti avventurieri delle stelle e per questo sei stato scelto per una audace missione su un lontano pianeta".

A me non sembra. Siamo nati tre giorni fa. La prima scelta che ci viene affidata è quella del timbro da mettere sul passaporto, e non sembra tanto audace.

Naturalmente leggendo il libro scopriamo che non c'è alcuna missione, ma solo un vagabondare a casaccio nell'universo, spinti più dal vento solare e dalle tempeste di meteoriti che dalle nostre decisioni e da una vera trama. In particolare, il percorso 1 - 2 - 3 - 9 - 21 - 36 (FINE) è quello nel quale ci svegliamo, scopriamo che era tutto un sogno, e stiamo tranquillamente "andando verso Fonon. Fine".

Le illustrazioni non aiutano l'immedesimazione: mentre in altri volumi (sopravvivere in mare/montagna, dentro l'ufo 54-40) il protagonista è ritratto come un giovane appena adolescente, in questo libro appare un mascellone trentenne dall'aria poco sveglia.

Capisco che su 44 finali in 108 pagine, non tutti possono essere soddisfacenti. Dopotutto, si tratta di uno "scegli la tua avventura", quindi se un finale non mi piace, cambio le mie scelte. Era anche il tema della pubblicità in televisione degli Slata, dove il bambino diceva non era contento del finale e ne sceglieva un altro (pare che il messaggio sia "Compra questo libro! Ha dei finali che non ti piaceranno!")

Però mi fermo qui. Mi ricordavo di non amare gli slata da bambino, e c'era un perché. Finali gradevoli non ce ne sono. Davvero, provate a leggere i finali (forse il 98 è buono, ma non ho ricostruito la vicenda).
Il meno peggio è il 108, dove il finale è "vieni curato dal morbo misterioso con tre settimane di riposo, senza cibo, e con poca acqua" (cazzo! che progresso tecnologico!).
Il 103 contiene una contraddizione sopra l'altra.
Il 100 era partito bene: "Sei diventato un pirata di successo!" - peccato che di lì a poco il denaro sarà messo al bando e la nostra carriera è finita: non possiamo più rubare nulla.    Eh?

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Certo, poi uno si mette a leggere Falcon, e allora la musica cambia...