EGO ha scritto:

È come dire che si deve smettere di fare certi film " perché tanto non interessano a nessuno". Miyazaki e altri giapponesi non hanno smesso di fare film solo perché Pixar e Dreamworks hanno molto più successo e si rivolgono ad un target che attualmente è più interessato a quel genere di spettacoli. Il successo di iOS e Android non rende inutile l'esistenza di altri OS nel mercato degli smartphone, ecc.

Non ho mai inteso dire questo. Osservavo soltanto che il clima è cambiato rispetto ad allora e che i margini di diffusione, commerciale o non, sono più ridotti...
Come dice anche Mimimmi, è nei fatti che certe forme di intrattenimento, come appunto i librigame, sono declinate, almeno a livello quantitativo/di diffusione, in conseguenza dell'affermazione di altre (mentre altre invece paiono più longeve, o capaci di rinnovarsi); questo però non significa certo che le ritenga inutili (infatti leggo librigame!!!).
PS: se qualcuno lo scrive, io il librogame "VitadaVecchi" lo compro subito! D'altronde, seguendo i ragionamento di Charles Petrie-Smith, è proprio ora che dovrei leggerlo!

Mah, il bridge sarà forse in declino, ma anche negli anni '70, che tu indichi come un periodo d'oro, i vecchietti di allora potevano pensare la stesa cosa rispetto a quando lo giocavano loro negli '20-'30.

I singoli giochi di carte vivono più o meno a lungo (chi, a parte qualche momento di moda del revival storico, gioca ancora a faraone?) ma le carte sopravvivono; il librogame secondo me no: rifluisce da una parte nella letteratura fantastica da cui proviene, e dall'altra nel videogame che ne è l'evoluzione inevitabile. Per il gioco di ruolo, forse, ci può ancora essere un futuro (di assoluta nicchia) ma per il librogame credo proprio di no.

Non credo proprio. Neppure io, che pure tendenzialmente adoro le rappresentazioni della vita comune, vorrei leggere un librogame in cui impersoni un quarantenne fallito e miserabile; non vogliamo fare nella fantasia quello che già facciamo nella realtà.

Esco con i bollettini postali, l'aquilotto di bronzo con la grappa e i bollettini postali.
Ah, guarda, li avevo già presi. Bon, ricontrollo, non si sa mai. Allora metto giù i bollettini postali (tanto non ho preso i 30 euro per pagarli). E anche la grappa. Che poi non ho i pannolini e metti che scappa...
Allora prendo i pannolini. E la grappa: potrei avere freddo, visto che oggi saranno 26 gradi.
Dunque, ho i pannolini e la grappa, e i bollettini postali. No, quelli ho detto di no. Prendo invece la settimana enigmistica e la penna. Eh, ma senza occhiali che me ne faccio? Torno dentro a cercare gli occhiali.
Ecco lo sapevo, mi sono chiuso fuori e non ho la chiave. Però sono stato previdente, ed ho portato il cellulare, così chiamo mio nipote che lavora sullo scavatore e quindi non ha niente da fare. Tanto dovevo andare a trovarlo lo stesso. Sì, ma chi li vede i numeri, senza occhiali? Vabbé, chiamo il primo numero registrato, ecco, schiaccio forte forte forte l'1...
"Pronto... PRONTO.... PROOOONTOOOOOO! Chi sei? CHI PARLA?? Ah sei tu, non ti sento, aspetta che vado a prendere l'apparecchio acustico... tho guarda, mi sono chiuso fuori. Eh, dentro non prendeva, per questo ero uscito. Andavo a comprare il latte, come quella volta che pioveva e dovevo uscire a prendere il latte ma avevo lasciato l'ombrello in casa. Allora ci vediamo allo scavatore, eh? Arrivo tra una mezz'oretta, che sono circa 500 metri sotto il sole."

Sì ma ho lasciato i soldi dentro, come faccio a prendere il latte? E senza occhiali non trovo la serratura, forse dovrei rientrare a prenderli.