No, ti sei espresso benissimo, ma intendevo proprio questo: tra le prime scoperte sull'abitabilità potenziale di altri pianeti e le informazioni piuttosto dettagliate che abbiamo oggi, siamo GIA' andati avanti abbastanza da toglierci questa fascinazione. Già abbiamo fantasticato sulla conquista di Marte, Giove, ecc, con potenziali popoli o creature o ambienti, dal realistico al fantasioso. Contemporaneamente, abbiamo ipotizzato e fantasticato anche su altre potenziali dimensioni. Insomma, salvo scoperte reali di qualcosa di totalmente inatteso da esplorare - qualcosa che non sia né lo spazio, né il tempo, né gli altri pianeti - possono nascere ancora infiniti racconti in merito, più o meno originali, ma sempre su quel tipo e il fascino che possono esercitare tali cose sarà già visto.

Non è una considerazione pessimistica, intendiamoci: sono convinta che qualcosa di realmente nuovo salterà fuori.

@Aloona: Adesso capisco meglio, non avevo visto la situazione sotto questo angolo.
@Mimimmi: La citazione è davvero bella e anche veritiera e la tua analisi è molto pertinente.

Mi pare che quelle della Editrice Nord fossero in ordine "cronologico". Praticamente Howard scrisse una 17 storie, più 4 incomplete, più 4 postume. Poi altri autori ne hanno scritte altre e dei piccoli "prologhi" che servivano ad unire le storie in ordine cronologico, e hanno completato anche le storie incomplete e ne hanno scritte alcune partendo dagli appunti di Howard creando una "saga" che segue la cronologia degli eventi, che però di fatto non è mai esistita. Il libro che hai letto tu probabilmente raccoglieva i racconti nell'ordine cronologico con cui vennero pubblicati senza mischiarsi con i postumi, gli incompleti e gli apocrifi. Su wikipedia trovi tutte le informazioni e le edizioni.

A me Brigitta non è mai piaciuta, però mi piaceva la principessina di Conan il Distruttore.
Praticamente è lo stereotipo incarnato della teenagers nei film americani anni 80 (da notare gli enormi denti anteriori da criceto).