Sto valutando se copia-incollare la valutazione di Prodo e spacciarla per mia...

Gli errori di battitura e di correzione lasciata a metà sono davvero molti... la mia intenzione era di dare 7 (secondo me questo corto è una vera incarnazione del 7), ma sto prendendo in considerazione l'idea di abbassare a 6,5 per questo motivo.

Non per polemizzare... Ma quest'anno potevo scegliere se andare a farmi un giro o adeguarmi al regolamento del concorso. Quindi mi adeguo ed esprimo i miei voti secondo le modalità decise che per l'appunto mi vanno bene, altrimenti non sarei qui. In mente mia fioccherebbero 10, anche con lode.

GIOCABILITA’: 9
E' sicuramente il punto forte del racconto, in realtà leggendo e rileggendo noto che tra i tre personaggi c'è bilanciamento. Ci sono solo modi diversi di risolvere le cose. Era dai tempi de "L'Abisso dei Morti Viventi" che non mi divertivo così a scegliere vie alternative tutte giocabili e a sfruttare le varie opzioni. Se proprio dobbiamo fargli una critica c'è il bug del sifone spirituale causato da un errore d'impaginazione.
DIVERTIMENTO: 10
Come racconto di formazione mi è piaciuto davvero tanto, anche il fatto che la storia dell'ambientazione si srotolasse in fieri con naturalezza leggendo, paragrafo dopo paragrafo. Mi è piaciuto molto usare il Condottiero Barbaro, mi è piaciuta l'atmosfera un po crepuscolare che mi ricorda il periodo Tardo Antico.
NARRAZIONE: 7
Vado ad elencare le magagne: troppi errori di punteggiatura, si potevano accorciare le frasi, si potevano scrivere diversi passaggi in modo più chiaro, con un po' più di cura sull'onomastica sarebbe stato perfetto.

Voto complessivo: 8,5
Non proprio un capolavoro come l'Albero di Fuoco o Io sto in Crisi e Liberami Disse l'Uomo ma un'opera d'ingegno non comune certamente si.

Ringrazio l'autore.

Adriano ha scritto:

o ho solo detto che avrei gradito qualche specifica in più, tutto qui.

Tra i parametri di quest'anno NON ci sono l'originalità dell'idea né la difficoltà nel realizzarla, indi ragion per cui, secondo i parametri fissati dal concorso di quest'anno la valutazione è quella sopradetta.

No no, ma infatti. Per quanto mi riguarda, mi divertiva solo tremendamente l'idea di avere tre volte ragione e che il karma del dado a 6 facce si sia rivoltato contro di te.

Per quanto mi riguarda, mi sono presa il mio tempo per rileggere ulteriormente, ma (e non lo dico per tigna), resto abbastanza ferma sul voto. Questo perché anch'io ho le idee abbastanza chiare su cosa per me conta nel complesso del giudizio. Avrei voluto dare un 8 per l'effetto che mi ha fatto leggerlo, sono letteralmente persa per i racconti con questa atmosfera sciamanica e animista, ma non posso proprio arrivarci per le varie magagne tecniche; alcune mi sono sfuggite e alcune sono un po' forti, ma se in altri casi è proprio il sistema intero a non funzionare o funzionare male, qui c'è nel complesso un buon sistema funzionante, con sviste da aggiustare in alcuni punti. Spero di essere stata più chiara sul mio criterio e sul motivo per cui, anche dopo che sono state fatte notare delle pecche che non avevo rilevato, non sento di voler cambiare idea.
Idem le sviste grammaticali: a fronte di una narrazione che mi piace molto, le posso "perdonare", con obbligo di revisione.