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I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

FinalFabbiX ha scritto:

Una volta letto il prologo e metabolizzate le regole, arrivo **finalmente** al paragrafo 1. E alla riga 15 trovo il dialetto. In un fantasy. In un fantasy. Il dialetto.

Non è certo un caso isolato, anzi, sono numerose le opere fantasy-umoristiche che utilizzano il dialetto. Quasi sempre i nani parlano con un accento scozzese, cosa che viene persa con la traduzione italiana (che per mantenere maggiore fedeltà dovrebbe appunto ripiegare su un dialetto, proprio come accade con il giardiniere Willy dei Simpson, che da scozzese parla sardo). O ancora che dire dei troll di Warcraft, che nell'originale parlano uno slang giamaicano, reso in italiano con il napoletano?
A me non pare proprio nulla di strano, anzi, visto il contesto umoristico dell'opera non stona affatto. Certo, se Gimli del SdA parlasse in dialetto, le cose camierebbero...

firebead_elvenhair
Ultimo Vero Eroe
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Beh, anche questo è un corto che mi fa arrabbiare, perché tante buone idee, tanto umorismo e  tanto lavoro di costruzione del mondo vengono poi inficiati (*) (in questo caso sì) da errori, incongruenze, sciatterie e inutili complicazioni.
Per altro, proseguendo nell'esplorazione, mi sto rendendo conto che il percorso della mia prima lettura era proprio quello più confuso e anche più noioso.

Devo continuare a esplorare ogni possibile diramazione prima di dare un voto (e per altro dovrei anche provare a effettuare davvero almeno UN combattimento secondo le regole, avendoli per ora risolti senza un solo tiro di dado), ma anche in questo caso il risultato finale sarà lo specchio di un dissidio.




(*) nota by Seven legion a beneficio dei nuovi arrivati: e' una gag del forum, quella di usare il termine inficiare ogni volta se ne presenta l'occasione, spesso e volentieri anche a sproposito!
  smile

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Oh mammina.

Il tiro di iniziativa? Ma veramente?

Un inventario di QUINDICI oggetti? In un Corto?

"Scheda del PERSONNAGGIO"?

E io che mi sono portato l'iPad al lavoro, sperando di poter leggere un Corto gestibile e che non richiedesse troppi lanci di dado...

EGO
Barone del Sole
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

TRAMA E AMBIENTAZIONE: purtroppo  al giorno d'oggi è diventato veramente difficile scrivere del fantasy riuscendo ad essere originali. Nel nostro immaginario collettivo si sono ormai fossilizzati determinati archetipi  cosicché non importa con quanta cura  viene creata l'ambientazione: un nano sarà sempre un nano, un orco un orco e così via. L'eccessiva classicità di trama e ambientazione in questo corto è di per sé senza infamia e senza lode ma una buona dose di ironia migliora decisamente questo aspetto.

REGOLAMENTO: la forbice dei bonus caratteristica (tratti) da -2 a +3 mi ha subito fatto pensare al buon vecchio D&D ma se nel capostipite dei gdr tale forbice era al servizio del d20 qui è basata sul d6 e secondo me non funziona. Una variazione di +/-1 sul d20 pesa per un 5%, sul d6 per più del 16%. In questo modo la fase di creazione del personaggio diventa eccessivamente determinante per il buon esito dell'avventura. Inoltre l'esposizione un po' pasticciata del regolamento e qualche bug mi fanno pensare che non sia stato dedicato il giusto tempo al beta testing. Beta testare è palloso, lo so, ma se si sceglie di usare un regolamento complesso come in questo caso bisogna farlo. Altrimenti meglio optare per regolamenti più snelli.

STILE DI SCRITTURA E INCASTRO DEI PARAGRAFI: anche qui si sente la mancanza di una revisione più accurata. Vi sono path dove vengono dati per noti personaggi mai nominati prima e path con ridotte possibilità di scelta. Come detto prima: la revisione è sicuramente la parte meno gratificante per chi scrive ma rende l'opera decisamente più fruibile per chi legge.

VOTO FINALE = 6,5

La vita è dura per i soldati di ventura.

Jhongalli
Arcimaestro
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Potrei quasi quotare le motivazioni di Jhongalli, poiché ha indicato tutti i nodi fondamentali da un punto di vista molto simile al mio.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Ho forti dubbi nel votare questo corto.
Da un lato ci sono degli spunti interessanti, dall’altro si capisce subito che qualcosa non vada.

REGOLAMENTO: parto subito dalla cosa che più salta all’occhio: il mastodontico regolamento.
Non tanto perché è lungo o complesso, quanto perché è complesso per un corto di 50 paragrafi. Troppo davvero, e a me piacciono i regolamenti complessi... Ma ci sono troppe variabili. Lo leggevo, e mi dicevo: “Ora finisce...”. Dopo le prove si passa al combattimento. Poi ci sono le varianti, zaino, oggetti e creazione del personaggio. Sembra finita, e invece c’è un’altra scheda. Poi le regole speciali e gli oggetti magici. E infine, nell’appendice, ci sono altre variabili che rendono il tutto ancora più difficile.
Andrebbe benissimo su un libro di 500 paragrafi, ma su 50 mi sembra troppo.
Tra l’altro, il regolamento poteva essere ordinato diversamente: prima la scheda del personaggio con i parametri, poi combattimenti ed esempi sui tratti: è abbastanza spiazzante iniziare a leggere il regolamento e trovare la descrizione delle Prove, di bonus e Tratti, e poi giù due esempi. E negli esempi vengono introdotte due caratteristiche (Carisma e Forza). Come funzionano? Che rappresentano? Come si calcolano? Min/max? Quante caratteristiche ci sono?
E solo dopo tutti i combattimenti e le varianti, ci vengono spiegate le caratteristiche.

TRAMA: come dicevate già voi, è difficile creare qualcosa di originale in ambito Fantasy. Ad ogni modo, è godibile.

INTRODUZIONE: sensazioni contrastanti: da una parte la leggerezza dell’introduzione è divertente e contribuisce a creare un clima non eccessivamente pesante, dall’altro si ha quasi la sensazione che si voglia creare per forza qualcosa di un’atmosfera che poi cozza con lo spirito del gioco (cioè darsele di santa ragione).

STRUTTURA: Alcuni percorsi portano alla morte senza che si capisca cosa sia successo: il percorso 1-20-8 mi porta alla morte solo perché due lanci di dado non sono andati bene.
Non scendo in altri dettagli tecnici per evitare di ripetere concetti che alcuni di voi hanno già descritto.

Menzione particolare per il terzo epilogo (quello della torta): anche qui forti sensazioni di contrasto. E’ davvero una chiusura particolare, in linea con la parte ironica del Corto. Però, nonostante l’idea particolare, resta sempre la sensazione di qualcosa che... Boh, non so descriverlo. Da una parte poteva essere un buon sistema per mettere qualche indizio, descrizione che potesse aiutare, ecc. Dall’altra, nonostante il piacere nel leggerla e l’acquolina in bocca, viene quasi da chiedersi a cosa possa servire ai fini del racconto.

Giocabilità: 6,5
Il racconto è giocabile senza dubbio visti i molti parametri, ma il fatto che i parametri siano in realtà troppi per 50 paragrafi rende tutto un po’ più difficile.
Divertimento: 8
Sicuramente non ci si annoia, le strade sono molte e, in definitiva, chi ha dimestichezza con i regolamenti complessi credo lo riesca a valutare con un voto maggiore.
Narrazione: 5
Purtroppo gli errori e i cambi di tempo tormentano un po’ tutta la lettura, probabilmente uno stile leggermente più semplice avrebbe giovato.

Voto finale: 6,5
P.S.: la strada, comunque, è ottima per un libro completo.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Lo sto ancora valutando, ma... Lupo Alternativo merita.  smile

Ricordo a chi ha fatto di nuovo notare che LA NEBBIA non ha valenza nel racconto e l'ha fatto pesare nel voto, che essa non deve necessariamente contare un tubo, giusto poco meno della locanda, ma può essere anche solo nominata; quindi, perché basate ancora il vostro giudizio sul tema?

Sì, ero ironica.

Direi che è un 6.

Il regolamento presenta pecche e troppi calcoli per i miei gusti, pur avendo pensate carine, che però mi lasciano perplessa dal punto di vista del reale funzionamento: il berserker, ad esempio.
Si vede, comunque, che l'autore ha cercato di pensare a tutto, perfino al combattimento con doppia arma, forse l'idea meglio riuscita, a mio parere.

L'umorismo, nota oscillante, non dico dolente: alcune cose mi hanno fatto sorridere, ma niente ridere e alcune le ho trovate del tutto risparmiabili; il tenore incostante e disomogeneo è sintomo di uno scrittore che non è o non è ancora a proprio agio con questo stile. Non sono d'accordo che non si possa inserire umorismo in scene di morte e distruzione, ce ne sono tanti esempi nella letteratura e anche nei film, ma per fare certe cose ci vuole una mano più che fina ed esperta, visto il filo di rasoio su cui si viaggia, e non è questo il caso.
Resta comunque simpatico di fondo.

Non mi dilungo su rimandi, paragrafi, ecc. perché non ho il tempo, ma mi trovo d'accordo con le osservazioni precedenti, occorre una revisione più accurata.

Note personali: iniziando ho pensato "oh no, un altro fantasy coi nani e gli elfi, ecc.", ma sono stata sollevata proprio in parte da quell'umorismo pur non eccelso, che quantomeno poteva dar pepe alla questione. Non ho nulla contro il dialetto, tecnicamente parlando: esperimenti di fantasy in dialetto ne ho visti, fatti ad arte per cercare di rendere i vari "gerghi" con cui parlano i popoli, ci può stare; semmai ho una naturale intolleranza a un certo linguaggio che emerge nel prologo e capisco che sia voluto, ma proprio mi stride, come "un negozio pieno di robe..." ecc.  Specialmente perché in quella parte non abbiamo a che fare con i personaggi parlanti, ma col narratore esterno.
Le appendici sono carine, da questo punto di vista è curato: se l'autore avesse speso altrettanta cura nella revisione il racconto ne avrebbe di molto guadagnato. Ho l'impressione generale che in alcuni racconti si cerchi ormai di colpire più con "aggiunte" ad effetto in stile LOTR, piuttosto che col corpo principale del racconto, cadendo così nel brutto errore di trascurarlo e non dedicarvi abbastanza tempo. Resto dell'idea che non serva, che in mancanza di tempo vada prima rifinito il testo principale, ma chi sono io per togliere (specie in un concorso amatoriale) ad un autore la gioia di scrivere la storia del proprio personaggio o tutte le chicche che ha inventato per l'ambientazione?
In ogni caso, tutto quel che ho osservato mi sembra frutto dell'inesperienza, più che di trascuratezza voluta o superficialità, vedo anzi voglia di creare qualcosa di buono... forse anche troppa, un po' meno ansia da carne al fuoco e più attenzione alle cose basilari è fondamentale.

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Aloona
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Pensavo che avessimo superato il "blocco" di un minuto prima della disconnessione, ma non è così.
A malincuore evito di riportare il mio commento per intero, che riassumo:

- non voto più per mancanza di tempo.
- leggerò comunque tutti i corti prima della serata degli Oscar, per dare un giudizio soggettivo a tutti i lavori sottoposti.
- lo stile di scrittura di questo corto mi piace
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Spendo qualche parola in più per dare una indicazione a tutti gli scrittori di regolamenti (librogame, videogame, giochi di ruolo, eccetera)

Le penalità si sottraggono da qualcosa e i bonus si sommano a qualcosa.
È sgradevole e confusionario leggere che se ho una penalità di 1 devo aggiungere 1 al lancio del dado, e se ho un bonus di 2 devo sottrarre al lancio del dado. Cosa succede se trovo un'arma che mi concede un bonus di 1 ai danni procurati? Devo sottrarli dal lancio del dado? No, ovviamente. Ecco allora che lo stesso concetto (bonus e penalità) hanno due effetti diametralmente opposti a seconda del contesto.

È altrettanto confusionario, in tal caso, nominare penalità negative. Durante la lettura del regolamento si parla di una penalità di 2, che aggiunge punti al tiro di dado. Al par. 38 incontriamo dei non morti che hanno una penalità di -2 all'iniziativa. Ora come devo interpretare io, giocatore, questa informazione? Domanda a bruciapelo: Se un orco ha una penalità di -2 in una prova per arrampicarsi su un albero, deve aggiungere o sottrarre due punti dalla propria caratteristica al fine di determinare se riesce a scalare l'albero? Sono certo che il 25% di voi sbaglierà risposta.

Quindi ripeto:
Le penalità si sottraggono da qualcosa e i bonus si sommano a qualcosa.

In questo Regolamento in particolare, ho notato una ridondanza di calcoli. Se la mia Agilità è 4, ottengo un bonus di +1 ai tiri di agilità, quindi se tiro il dado per una prova di Agilità la prova ha successo anche con un 5(al quale sottraggo il +1 del tratto).
Ma non bastava dire che la mia Agilità diventa 5? Tanto quel bonus lo avrò in ogni tiro di Agilità.

È già stato fatto notare che avere 1 punto su un tratto comporta fallimenti automatici, mentre un 5 o un 6 comportano successi automatici (tranne nel caso esca proprio il 6, che viene dichiarato fumble di default).

Ci si ritrova a leggere paradossi logici (Le Prove) per cui un risultato che diventa negativo è considerato un successo. A rigor di regola è vero, ma è un ossimoro. Un risultato negativo fa pensare ad un insuccesso, non ad un successo (a meno che non sia il test dell'HIV). Dunque, al fine di evitare confusione nel lettore, fate sommare i bonus e sottrarre le penalità.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

CHE PASTICCIOOOOOOOOO!!!

No, davvero il regolamento.
Cioè, questo regolamento.
Ma no, nemmeno in un libro di 500 paragrafi lo accetterei.
Già il tiro iniziativa, ripeto, è un vecchiume ridondante che io già ignoravo a 9 anni nei LG di Brennan. Peggio ancora quando poi mi dici: "In caso di punteggi finali uguali, lancia un dado: se il risultato è pari, vinci tu". E allora non potevo semplicemente tirare un dado, se faccio 1-3 colpisco io, se faccio 4-6 colpisce lui? Ma anche no, perché il tiro iniziativa deve morire.

Poi il calcolo dei danni: "Non dimenticare di contare i bonus e le penalità di Fo." E che cacchio sarebbero? Da nessuna parte c'è scritto come si applicano questi bonus o penalità nel calcolo del danno!

La tabella di bonus e penalità. Ehm, ma N/A e 0 non sono... la stessa identica cosa??

E l'appendice 1. Ma manco po' cavolo. Ma poi perché mettere tutta 'sta roba in appendice? Il regolamento non ha un paragrafo in fila all'altro. Tutto alla rinfusa. Si vede benissimo che l'autore ha aggiunto regole su regole, poi ha riguardato e ha detto "oops, mi sa che ho esagerato", però gli dispiaceva rinunciare ad anche solo una regola sui coltelli perché era preso troppo bene dalla foga del creatore di regole, quindi ha detto "Eureka! Se le metto in un'appendice il regolamento sembra più snello!", e ha ramazzato la polvere sotto il tappeto.
E come se non bastasse, praticamente ogni singolo combattimento ha delle annotazioni e delle regole speciali.
Auto', tu a 'sto racconto che hai scritto non c'hai giocato 2 paragrafi.
E nemmeno io. I dadi li ho preparati, ma li ho lanciati solo per stabilire i miei punteggi.
L'idea del berserker e delle due armi era carina, ma francamente questo guazzabuglio di regole mi pare inapplicabile, e non so come abbiano fatto gli altri a giocare seriamente.

Non ho capito lo Zaino nel "registro". Perché ci sono 25 caselle, e 9 sono precompilate? Voleva essere un esempio di compilazione? Non si capisce affatto.
Pessima questa frase: "Se leggete la scheda di Khazull, vedrete che c'è anche un altro metodo per recuperare i Ps...". Ma manco per la ciumbia, bello! Le regole me le devi dire nella sezione apposita, e me le devi dire tutte in quella sezione!

Devo invece dire che il personaggio è azzeccato. I dialoghi di Khazull sono ben fatti, quelli dei comprimari... dipende, ma nel complesso il discorso diretto è la parte meglio scritta del Corto.
Il resto è altalenante, con svarioni e strafalcioni di varia natura. Mi ha fatto particolarmente ridere questo passaggio al 24:
"Sei minuti dopo, un tipo in armatura arriva con cinque miliziani"
SEI minuti dopo! Non uno di più, non uno di meno! Khazull è un bruto, ma nel suo cervello si nasconde un orologio svizzero! smile2

Non ho problemi con l'uso del dialetto, anche se "A' biondo!" ad un individuo pelato con la barba nera come il carbone mi lascia perplesso... ma sono stato pochissimo a Roma e dintorni.

Infine, la trama e lo sviluppo della storia. Sarebbe tutto persino interessante, se non fosse organizzato come il regolamento, cioè coi piedi. Ho l'impressione che l'autore abbia prima pensato al path che passa per il paragrafo 11, e poi si sia inventato tutte le collaterali. Dove, però, la continuità della storia si perde. Io alla prima partita ho seguito la Compagnia al cimitero e, ovviamente, non ho capito nulla di tutto quel che è successo dopo. Mi sono trovato la cameriera della locanda in mezzo alla strada, che ammazza orchi in stile Elektra e mi chiama per nome. Macheccazz?

Le altre strade bene o male se la cavano nello spiegare un minimo di retroscena, offrono una qualche libertà di scelta, e sono piuttosto interessanti. Purtroppo, la confusione generale e certi scivoloni di scrittura ne diminuiscono i pregi. Trovo assurdo che cerchino di avvelenarmi, ma la cosa venga lasciata cadere nel vuoto. E ci sta che certi eventi vengano decisi dal dado, ma che senso ha che l'alternativa sia "Se fai 1 vai a X, sennò vai a Y"? È troppo limitata, dato che a X non incappi in una morte istantanea (e "sennò" è una delle cose più brutte che si possano scrivere in italiano, ragà. Non usatelo. È BRUTTO).

Il Corto potrebbe essere sufficiente se non fosse letteralmente ucciso dal regolamento.
Peggio ancora, il regolamento dice chiaramente che l'autore non ha testato personalmente il gioco, altrimenti al primo combattimento si sarebbe reso conto che le cose non funzionano. Sembra di vedere il macchinario di Doc Brown all'inizio di Ritorno al futuro, che fa tutta una serie di passaggi complicatissimi per far... suonare la sveglia.

Voto 5 (vaaaaaa' che mi sono ammorbidito)

EGO
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Trappola nella nebbia non mi ha coinvolto, la trama non mi è piaciuta e non mi sono sentito là, nel mezzo dell'avventura.

Il regolamento è troppo lungo e contorto. Specialmente al primo passaggio, mi ha annoiato e questo ha risentito sulla giocabilitá del Corto.
L'autore scrive molto e non sempre male. Ho percepito la voglia di raccontare tutto il possibile e di descrivere il mondo e la storia da lui create. I dialoghi sono curati bene anche se l'umorismo non mi ha fatto ridere più di tanto.

Tanta passione mi è sembrata, spesso, senza controllo. Avrei tagliato molte parti, oltre a snellire il regolamento.

Stilisticamente non mi è piaciuto lo spazio tra i dialoghi: le frasi risultano troppo staccate e la lettura fluida ne risente.

La trama è tutto un raccontato e ho faticato ad immedesimarmi. L'autore dovrebbe mostrare di più le scene, fare piu descrizioni dell'ambiente, raccontare più nel dettaglio i particolari e perdere meno del tempo in cose (per me) noiose come le bestie di qua e le bestie di là, la battaglia che ho fatto in quel tempo e il regno che nacque in quell'altro...

Tirando le somme, questo racconto non mi ha divertito molto. Andrebbe rivisto sotto molti punti di vista ma l'autore sembra avere la passione e le capacità giuste per migliorarsi, e questa è una delle cose più importanti e belle che un recensore possa dire. wink 

Narrazione: 6
Giocabilità: 5,5
Divertimento: 5

Giudizio complessivo: Leggermente Insufficiente
Voto: 5,5

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Anima di Lupo
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