GGigassi ha scritto:

Alla fine il mio voto corrisponde a quello del paragrafo a cui giungeremmo partendo dal numero 2 se utilizzassimo in sequenza la chiave quadrata 5, quella circolare 3, la pentagonale 3 e la triangolare 2, ovvero 6

Applausi.
Ma tanti anche

Quando avevo letto che questa settimana fosse quella di "Chronium", mi ero immaginato un Corto con vari spostamenti spazio-temporali che avrebbero fatto passare il protagonista dal futuro al Medioevo, poi alla Guerra di Secessione per finire in un  pianeta governato dalle scimmie. Ma sbagliavo: Chronium assomiglia un po' a "True Path" nel senso in cui si deve risolvere degli enigmi per finire la missione. Ma l'assomiglianza finisce qui, farò un elenco dei punti positivi, poi negativi che ho trovato in questo corto.

Punti +

Ho adorato l'umorismo di questo racconto: l'agente 0017 (Fantozzi?), i capi dell'Organizzazione, vari riferimenti a Star Wars, Indiana Jones, Hazard e quant'altro. Ma anche i dettagli come i graffiti che ritrattano l'Uomo con la Supposta in Braccio, la battuta sui bagni ed altre frasi che fanno capire la simpatia dell'autore e la sua volontà di allontanarsi del genere survival classico (Resident Evil ed altri). Mi è piaciuto il tono scanzonato (e non dimentichiamo i riferimenti ai LG...).

Punti -

Ouch... caro autore misterioso, non avercela con me. Ma ho trovato vari punti dolenti nel tuo lavoro.

Non ho capito perché l'introduzione dell'avventura è inclusa in tre paragrafi diversi. Non sarebbe stato meglio fare un prologo unico?

C'è un problema nel Regolamento: tutte le chiavi presentate sono quadrate! Immagino che l'autore è caduto nella trappola (nella Nebbia, lol!) del copia-incolla.

Poi, trovo che ci sono troppi dadi da lanciare: l'avventura è troppo determinata dal caso e possiamo trovare la barra senza avere il contenitore e poi, mai più trovarla... inoltre, le creature possono saltarci addosso e le occasioni di ricuperare i punti di salute sono troppo rare. Ma questo è solo un mio punto di vista.

Poi, le creature: cosa sono, a cosa assomigliano? Penso che l'autore avrebbe dovuto mettere dei paragrafi speciali in cui ci imbattiamo automaticamente contro questi esseri. Penso che una buona descrizione permetta di rendere l'atmosfera più realista. Non serve trasformare il corto in d&d con dei mostri ogni metro quadrato, ma con poche creature spaventose nelle aule importanti del laboratorio. Sarà una cosa mia, ma mi piace sapere contro cosa mi batto.

Conclusione:

Beh, “Chronium” è un racconto simpatico con vari enigmi e tanti calcoli che permettono di girare ore e ore in questo dannato laboratorio, con delle creature sempre pronte a rompere l'anima (e non solo...). Forse non sarà del gusto dei giocatori che non hanno tanta pazienza, ma i solutori troveranno pane per i loro denti.

Dopo aver deliberato e chiesto l'opinione del pubblico, il mio voto finale è 6.

Apprendo ora da Wikipedia che per questioni di diritti la citazione nel film di Salce è stata effettivamente modificata in Kotiomkin

Gia' se ne occupo' il nostro forum tempo addietro:
a partire da questa pagina, grazie ad un lavoro di equipe Seven-IlSanto-Prodo, giungemmo persino ad identificare la scalea precisa con la quale, a Roma, venne girata la celebre parodia fantozziana. (da vedere le foto!)

https://www.librogame.net/index.php/for … 99&p=3

A parte questo, a seconda che di Villaggio si possa apprezzare la dinamica genialita' degli inizi o l'antipatica pesantezza del personaggio degli ultimi anni, la parodia del celebre film russo rimane uno dei migliori esempi di tempismo comico del cinema italiano.
Pensate che, a differenza della mastodontica scenografia del film originale, la parodia e' stata interamente girata da Salce, utilizzando una scalinata da 12 + 12 gradini che non aveva pressoche' nulla dietro e un piazzale da parcheggio davanti! Tanto di cappello... e la cosa buffa e' che ancora oggi molti sono convinti che il film di Fantozzi contenga veri spezzoni della carazzata potëmkin! 

Comunque sbaglio o solo sette voti fino ad adesso?
! Questo racconto ha fatto più vittime di quante pensassi!

Cerco di valutare il Corto di questa settimana nella maniera più oggettiva possibile, nonostante il disagio provocatomi dalla lettura, paragrafo dopo paragrafo. Rimanendo il più asettico possibile, passo ad esaminare i vari punti. Nè la storia, nè l’ambientazione (ormai), sono particolarmente originali. Entra nel dungeon, cerca il tesoro, trovalo ed esci fuori. E’ ormai una tipologia di missione a cui sono abituato e che non mi ha stimolato la lettura. Mi sono (s)forzato di leggere tutti i paragrafi a solo scopo accademico, per poter estendere un giudizio più completo, ma i paragrafi sono grossomodo uno uguale all’altro. Lo stile ironico secondo me non è neanche particolarmente pertinente. Non ho mai giudicato bene in passato i Corti demenziali e di certo non comincerò a farlo in questo concorso, sebbene io possa anche ammettere che altri lettori si potrebbero divertire. Il regolamento è un tantino confuso. Al di là dell’errore macroscopico delle chiavi circolari e pentagonali, al termine di ogni paragrafo mi sono trovato a dover scegliere a quale altro paragrafo andare, senza alcuna indicazione di merito. Le scelte del tutto casuali mi hanno disincentivato a giocare davvero il corto. Anche l’utilizzo dei dadi mi è sembrato confuso. Sono bravino in matematica, ma, dopo avere usato per la prima volta la calcolatrice, ho preferito poi soprassedere. La prosa in qualche maniera è ciò che posso salvare di questo Corto. Non troppo profonda, ma nemmeno a livello dell’illeggibilità. Se non altro l’autore non tenta di strafare e in qualche maniera azzecca l’obiettivo. Sorvolo su qualche strafalcione logico, incluso quello sull’ottavo colore, perchè l’inesperienza può anche giocare brutti tiri. In definitiva, assegno un 4,5. Capisco che è un giudizio severo e potenzialmente stroncante per un aspirante scrittore. Tuttavia non me la sento di elevare il giudizio, per rispetto ai circa 50 Corti che finora ho letto nella mia carriera di votante al concorso dei Corti.