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INTERVISTA LGL: Mini-Intervista a tema n. 4

INTERVISTA LGL: Mini-Intervista a tema n. 4

Questa volta si parlerà di un gioco di società caro a molti utenti di LGL: Risiko!
Un tema inusuale e fin troppo dettagliato per un'intervista multipla, ma il gioco piace a molti e può essere interessante parlarne.
Siamo quindi penetrati in un appartamento dove quattro individui stanno giocando a Risiko da diverse ore, e si sono appena presi una pausa dal gioco: si tratta di Adriano, Anima di Lupo, El_Tipo e Yanez. Approfittiamo per ascoltare cosa hanno da dirci, e cerchiamo di capire cosa spinge l'animo umano a provare quel sano desiderio di polverizzazione dei territori nemici.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Salve ragazzi, Vi va di parlare un po’ di questo gioco?
I quattro annuiscono, con gli occhi iniettati di sangue! Uno di loro stringe ancora nelle sue mani i dadi d’attacco e digrigna i denti in maniera minacciosa.
-   Descrivi Risiko a chi non ne ha mai sentito parlare.
Adriano: E’ un gioco di società il cui obiettivo è conquistare dei territori: ci si deve massacrare con i carroarmati fino a raggiungere l’obiettivo.
Anima di Lupo: Risiko è un gioco da tavolo per persone pazienti che solitamente necessita di molte ore per concludere una partita. Uno degli aspetti più difficili è trovare gente disposta a giocarci... Sostanzialmente, è un gioco di strategia bellica dove i partecipanti si sfidano a conquistare nazioni del mondo (o d'Europa, un mio amico aveva infatti questa versione più datata) utilizzando carrarmatini (di plastica!) da spostare su un tabellone raffigurante il mondo diviso in aree geografiche (non necessariamente coincidenti alla realtà). Lo scopo del gioco è portare a termine un determinato obiettivo (estratto a sorte a inizio gara e che solo noi conosciamo) prima degli altri partecipanti. Gli scontri armati si eseguono tirando dei dadi. La bellezza del gioco sta tutta (o quasi) nell'impostare la propria strategia (dipendente dall'obiettivo che si ha) sperando che la fortuna ai dadi non ci tradisca.
El_tipo: E’ un gioco da tavolo in cui sul tavolo c’è una cartina del mondo e i vari giocatori hanno delle armate e delle missioni da svolgere conquistando le altre nazioni (che schifo di spiegazione).
Yanez: Il Risiko è uno stile di vita: Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine.
-   Quando hai iniziato a giocare?
Adriano: Ai tempi delle scuole medie.
Anima di Lupo: Non mi ricordo ma ero piccolo. 15 anni forse?
El_tipo: Da ragazzo.
Yanez: Da quando ho imparato a leggere. Mi ricordo che ero talmente piccolo quando mi fissai per farmelo comprare che piansi fino a sgolarmi. Mia madre si vergognò così tanto che scappò fuori dal supermercato e mi dovette far venire a prendere dentro da un vigilante... ma chi la dura la vince e il giorno dopo andammo in un altro negozio e me lo comprò.
-   Cosa ti piace di più di questo gioco?
Adriano: La dinamica è fin troppo semplice, però è avvincente e ogni battaglia vale sempre la pena di essere combattuta.
Anima di Lupo: Tutto. Dal regolamento allo svolgimento della partita passando per le risate fatte con gli amici. Certo, quando ai dadi butta male sale un po' di nervosismo. Come nei librigame d'altronde.
El_tipo: Beh il caso ha la sua parte, ma le scelte strategiche sono decisive.
Yanez: Che puoi pensare di essere furbo e bravo quanto ti pare ma il dado potrebbe voltarti le spalle nel momento cruciale. Non si è mai totalmente sicuri della vittoria.
-   Hai qualche strategia vincente?
Adriano: No: dipende tutto dai territori a disposizione, dal numero di giocatori, dall’obiettivo che abbiamo e da una discreta dose di Fattore C nella disposizione delle armate degli avversari.
Anima di Lupo: Assolutamente no. Gli annali riportano sonore sconfitte e umilianti estinzioni. La strategia del "prima mi rinforzo e poi attacco" spesso si rivela inefficace e non sempre si riescono a conquistare velocemente Oceania o Sud America da sfruttare per rinforzi rapidi (mi riferisco sempre alla versione Classica che possiedo e alla quale gioco di solito. Un altro mio amico ha FutuRisiko, carino ma preferisco il Classico). Bisogna valutare bene la disposizione iniziale delle armate in base al proprio obiettivo ma qualunque veterano sa queste cose.
El_tipo: Eh no, dipende dall’obiettivo che ti capita e dal solito C.
Yanez: Tutto dipende da quanto conosci il tuo nemico. Spesso aspetto che si scannino un po’ tra loro gli avversari, mantenendo un basso profilo, perfino amichevole... poi getto la maschera e divento spietato e implacabile.
-   Bisogna essere spietati durante il gioco?
Adriano: Certamente! Tanto gli altri giocatori non avranno pietà di te!
Anima di Lupo: Assolutamente sì.
El_tipo: Certo!
Yanez: Eh si, come puoi leggere nella precedente risposta.
-   Hai un colore portafortuna che scegli sempre?
Adriano: Il rosso.
Anima di Lupo: Portafortuna no davvero ma scelgo spesso il nero. Le chiamo Armate Nere dei Signori delle Tenebre. Vedi che non ho problemi a giocare nei panni del cattivo?
El_tipo: Le armate verdi.
Yanez: Quello che capita. Di solito aspetto che scelgano gli altri e mi toccano spesso le armate gialle.
-   Campionato nazionale di Risiko: cosa ne pensi?
Adriano: Esagerazione... Essendoci una buona dose di Fattore C, qualsiasi risultato di questi tipi di campionato non credo saranno mai veritieri al 100%...
Anima di Lupo: Non sapevo nemmeno della sua esistenza. Comunque non avrei tempo.
El_tipo: Addirittura!!!
Yanez: Non ho termini di paragone non avendo mai partecipato ad un evento ufficiale.
-   Come giudichi tutte le varianti del gioco proposte nel corso degli anni?
Adriano: Beh ce ne sono alcune interessanti, altre invece possono essere ignorate. Personalmente preferisco il gioco originale.
Anima di Lupo: Tutte hanno un loro perché ma la mia preferita rimane quella Classica. Tra le varianti, oltre alla già citata cartina europea e a FutuRisiko, ci sono due chicche alle quali non ho mai giocato ma che mi piacerebbe provare. Sono la versione sull'Antica Roma SPQR e quella sul Signore degli Anelli. Vi mostro due foto che mi ha mandato mio fratello. Un suo amico ha quello sul SdA e ci hanno giocato dicendo che è carino ma non superiore alla versione Classica.
Versione Signore degli Anelli:

http://imgur.com/ex9a6fk.png[/i]
http://imgur.com/UElEFqv.png


FutuRisiko:

http://imgur.com/PRaCZXs.png


Versione SPQR:

http://imgur.com/PN6qxyz.png


Versione Classica:

http://imgur.com/VhNhlcY.png


El_tipo: Non le ho mai considerate, snaturano la semplice genialità del gioco.
Yanez: La classica basta e avanza.
-   Dei vari contenenti, qual è quello che preferisci conquistare?
Adriano: Probabilmente l’Asia: ci si possono mettere molte più armate ed è l’unico che collega con tutti gli altri continenti.
Anima di Lupo: Europa! Che soddisfazione! Però è difficilissimo se non a fine partita, a cose fatte.
El_tipo: L’Europa.
Yanez: Se ben posizionato e puoi farlo velocemente preferisco partire dall’Oceania.
-   Qual è l’obiettivo che più ti deprime?
Adriano: Quello di distruggere completamente le armate di un giocatore ben preciso.
Anima di Lupo: Nessun obiettivo mi deprime altrimenti partirei sconfitto in partenza.
El_tipo: Quando devo fare i 24 stati a caso.
Yanez: 24 Territori, spesso si trasforma in attacchi a random.
-   La battaglia più folle che hai affrontato, o a cui hai assistito?
Adriano: Uno scontro terrificante tra una miriade di carri armati in Brasile e un’impressionante esercito in Africa del nord. C’erano tanti carri armati da far saltare in aria l’intero sistema solare! Solo dopo oltre un’ora di combattimento un giocatore riuscì ad annientare l’altro.
Anima di Lupo: Ne ho fatte moltissime. Una volta sembravo in netto vantaggio ma poi piano piano ho perso colpi e alle 2 di notte i miei due amici mi hanno fatto fuori. Giocavo spesso d'estate tra i 17 e 19 anni. Iniziavamo al pomeriggio tornati dal fiume e finivamo in piena notte. Invece quando ero più piccolo ho iniziato una partita a Natale con i miei cugini e l'abbiamo finita a Pasqua o giù di lì, mesi dopo. Abbiamo segnato su un foglio tutte le armate in nostro possesso nazione per nazione. Questo perché abitiamo distanti.
El_tipo: E’ tanto che non gioco, non mi ricordo.
Yanez: Tutti concentrati su un obiettivo per chiudere un continente... E poi... lasciare un territorio di scambio... almeno così credevamo... il giocatore che doveva distruggere un colore con un solo colpo vince la partita conquistando quel territorio. Era il più scarso del gruppo e neanche lo calcolavamo  in quanto usavamo il territorio di scambio per la carta, e invece lo prende lui e vince la partita. Noi “esperti” abbiamo fatto la figura dei polli.
-   Ti sentiresti in colpa ad attaccare con 50 carri armati un territorio difeso da un solo carro armato?
Adriano: In colpa? Io? Se ne potessi schierare 100 lo farei senza battere ciglio!
Anima di Lupo: In colpa?!? Magari ci fossero tante di queste opportunità in una partita!
El_tipo: Ma assolutamente no.
Yanez: Mai! Meglio a te che a me!
-   Un librogame potrebbe “gestire” una partita a Risiko?
Adriano: Tecnicamente si potrebbe provare, ma la vedo una forzatura troppo grande.
Anima di Lupo: Si, certo. Non garantisco però che venga fuori un buon lavoro divertente.
El_tipo: No, non facciamo questi pastrocchi!!!
Yanez: Servirebbe un librogame enorme, ma direi proprio di si.


A questo punto, il giocatore con i dadi in mano esclama improvvisamente: “Ora basta parlare, tocca a me! Attacco la Cina!”.
Gli altri tre cambiano espressione, i loro occhi si perdono nuovamente nell’oblio dello scontro e si aggrappano al tavolo con le unghie, dimenticandosi completamente dell’intervistatore e delle sue domande.
L’intervistatore, dal canto suo, si rende conto che è lui stesso un giocatore di quella partita, e va così in crisi di identità che si troverà ad attaccare random dei territori a caso, finendo per mandare la partita in una caciara tale da finire in rissa.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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