Salve a tutti
Vorrei lasciare anch'io due righe di commiato a questo autore di cui ho letto quasi tutto ma di cui ho comprato solo le fiction scritte con Grant.
Le fiction non mi sono piaciute ma siccome costituivano la negazione di tutto ciò che Lupo Solitario era, se non avessi comprato e letto le fiction non avrei mai potuto capire cosa mi spingeva in biblioteca a prendere in prestito quella scaffalata di libri.
Mi piaceva che Lupo Solitario all'inizio fosse un eroe per caso. Ti trovi in una brutta situazione, se sbagli saranno altri a pagare i tuoi errori, le tue debolezze le tue incapacità. Chi finisce in queste situazioni e si comporta bene fa l'eroe nella realtà è spesso deriso; la gente preferisce lasciare il pacco a qualcun altro o comportarsi male, venendo anche premiata.
Lupo Solitario che non è nemmeno un cavaliere ma un novizio, accetta il suo destino. E' l'ultimo dei Ramas. Sulle sue spalle riposano le speranze dell'ordine. Deve allenarsi, far ricostruire il monastero, deve fare tutto da solo.
Alla fine col duro lavoro, l'abnegazione e un'immenso coraggio... Le tenebre stanno vincendo ovunque. Lupo Solitario diventa: cavaliere Ramas, Maestro Ramas, Salvatore del Piano Astrale, riesce a sconfiggere i Signori delle Tenebre di Helgedad. Poi riesce addirittura a eclissare tutti suoi predecessori.
Lupo Solitario dimostra di essere migliore come cavaliere perché migliore come uomo.
Si faceva anni fa un gran parlare della "fantasy morale". Credo che molta fantasy morale sia molto fantasy e meno morale di quanto di fatto siano stati i librogame di Dever. Pure Bloodsword è un'opera molto morale alla fine i Veri Maghi rischiano di condurre il mondo all'Inferno per il loro cieco egoismo (come persone che ho incontrato e che hanno mandato in vacca piccoli e bellissimi mondi per la loro incapacità di vedere qualcosa che non fosse il loro ombelico).
E' un peccato che la narrativa interattiva non sia considerata pari alla sua sorella perché, vedete, nonostante qualche ingenuità e il fatto che -in fin dei conti- Dever scriveva in una lingua "facile" ovvero l'inglese che non ti permette la sofisticazione e l'esattezza dell'Italiano o del francese Dever ha scritto un'opera che per l'epoca non era poi così "frescona". Il male è interessante perché viene davvero ben rappresentato come il cieco raggiungimento delle proprie brame. I malvagi creano o mutano organismi senzienti apposta per usarli come loro strumenti. Modificano l'ambiente per raggiungere i loro obbiettivi. ...I Signori delle Tenebre rendono mefitica l'aria di alcune regioni, le modificano per poterle abitare e poi modificano i Drakkar affinché li possano servire validamente anche lì. Per l'epoca una costruzione del genere non era poca cosa.
Va anche detto che -a parte la sfiga che porta Lupo Solitario per "far vedere che lì c'è pericolo- la gran quantità di ambienti che Dever fa esplorare al nostro eroe sono stupefacenti. E il ventesimo libro con il viaggio sui reami del Pianeta delle Tenebre sarebbe da considerarsi un testo magistrale per chi volesse scrivere avventure a livello epico. Va proprio letto. Come la Divina Commedia o l'Orlando Furioso sennò la formazione dell'autore ha una lacuna seria.
Ultimo ma non ultimo vorrei ricordare la grande disponibilità e la gentilezza che ha sempre mostrato quest'uomo coi suoi fans anche in momenti terribili. Io so bene quanto è difficile non mandare, diciamo, a quel paese le persone nei momenti difficili.
Ci ha lasciato troppo presto, come tutti i grandi uomini, autori o no che siano ma ci ha anche lasciato tanto. Per quanto non abbia mai speso un cent per uno dei suoi librogames -non fingerò di essere un acquirente di librogames certo adesso- i librogames e in particolare la serie Lupo Solitario sono molto più che giocattoli.