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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

INTERVISTA LGL: GGigassi / Librarian

INTERVISTA LGL: GGigassi / Librarian

Per iniziare bene la settimana, cosa di meglio che un cornetto caldo, un caffè e una bella intervista doppia da leggere?
Per i primi due dovete recarvi presso un bar, per la terza vi basta aprire LGL e mettervi comodi a leggere l’intervista tra GGigassi e Librarian, in cui si parlerà di:
- Giochi di Ruolo.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.


Quest'intervista è stata gentilmente offerta dal Numero 1 della Gazzetta dei Corti 2017, che trovate qui.



Eccoci di nuovo qui: dalla prima intervista ad oggi, cosa è successo di bello nella tua vita?
GGigassi: Ora che mi ci fai pensare sono successe solo cose negative! Cioè, niente di particolarmente brutto, ma alcuni cambiamenti non sono stati per il meglio, ecco. Non è che LGL porta sfiga?
Librarian: Ho iniziato un corso di sceneggiatura per fumetti che mi sta prendendo tantissimo ^^.
Qual è la tua professione?
GGigassi: Boh! Ho due o tre lavori in piedi al momento, non mi definisco professionista per rispetto verso Architetti, Ingegneri, Medici, ecc.
Librarian: Document controller presso una società nel settore energia e petrolio.
Dicci qualcosa dei tuoi titoli di studio.
GGigassi: Laurea vecchio ordinamento (quelle VERE, come si usava una volta – mi pare che sul forum non ci sono utenti sufficientemente giovani per offendersi wink ).
Librarian: Laurea in lingue e letterature straniere (vecchio ordinamento).
In quale città abiti?
GGigassi: In un paesello di 7000 anime circa recentemente salito agli onori della cronaca per aver vinto il premio come peggior albero di Natale istituito da una trasmissione di Rai2 (o Radio2).
Librarian: Roma.
Stai leggendo qualche librogame in questo periodo?
GGigassi: Mi hai fatto ricordare che devo ancora finire di rileggere Il Cavaliere della Porta per dare le statistiche finali a Kaltorak...? che vergogna...
Librarian: No, solo fumetti ^^''.
Qual è la tua serie di librogame preferita?
GGigassi: Oltre l’Incubo, una serie incredibilmente suggestiva e ben scritta, che mi pare avesse anche un tempo di lettura assai dignitoso. L’astronave senziente era qualcosa di fenomenale. Le regole non me le ricordo ma di certo “funzionavano”. Il fatto che sia limitata a due sole uscite la cristallizza nell’irripetibilità della perfezione. È un peccato che non siano usciti altri episodi (anche perché allora la tabella di avanzamento alla fine dei volumi che ci stava a fare?) ma da un altro punto di vista è meglio così perché non ci sono stati nemmeno cali qualitativi che avrebbero gettato discredito sulla serie nel suo complesso e i due volumi risultano maggiormente coesi.
Se si potesse dare un ex aequo voterei anche Horror Classic: l’originalità, la cura maniacale (la divisione in ACT e LOC, il sistema dei passaggi segreti...), l’ottimo sistema di regole, l’ironia di Brennan, la complessità delle trame per cui bisognava veramente darsi da fare ed esplorare tutti i paragrafi per meritarsi il finale, il fatto che comprando un volume avevi due storie...
Librarian: Tutte le serie che ho letto mi sono piaciute, ma quella a cui sono più affezionato è la prima, Ninja (peccato per quell'osceno finale). Ho amato però anche Oberon, Guerriero della Strada, Fire*Wolf, Sortilegio, Blood Sword e Misteri d'Oriente.
E quella che ritieni peggiore in assoluto?
GGigassi: Advanced Dungeons & Dragons. Già da bambino non mi piaceva, mi sembrava che sfruttassero il marchio per pubblicare un prodotto buttato su in premura e con regole improvvisate che cambiavano di libro in libro e avevano poco a che fare con le vere regole del gioco di ruolo. È vero che c’è quel gioiellino de Il Signore di Ravenloft (che però non sarebbe esistito senza il modulo originale) ma ci sono anche cose insipide come il primo, quello ambientato a Dragonlance, e vere fregature come La Prova e Nel Castello di Quarras (appena iniziato è già finito, e sì che l’autore Doug Niles era una delle vecchie volpi della TSR!). Oltretutto se non avevi un minimo di infarinatura sui mondi di campagna, come io non avevo all’epoca, più della metà dell’interesse per i libri scemava.
Librarian: Non ne ho idea, per fortuna ho sempre beccato roba che ritenevo buona.
Qual è la serie di libri-gioco non pubblicati da E-Elle che preferisci?
GGigassi: Non ne conosco molti. Mi ricordo che alle medie mi aveva affascinato molto per la sua complessità Falcon, ma ne ho letto solo un volume (il secondo, credo) prestato da un amico. Nella libreria dove mi rifornivo di librogame E. Elle un giorno ne avevo trovato uno sull’invasione inglese del 1066 che grazie a LGL apprendo essere 1066 – L’Ultima Invasione, e nonostante l’evidente inferiorità produttiva rispetto al colosso E. Elle mi era piaciuto molto. Sempre grazie a LGL vedo che questa collana contò in Italia ben cinque uscite, io pensavo che l’annunciato Madama Ghigliottina non avesse mai visto la luce (e, chissà perché, ero convinto che gli autori fossero italiani dietro pseudonimi). Poi c’erano i mitici moduli in solitaria di Tunnel & Troll, due al prezzo di uno nella versione italiana! Quindi, per rispondere alla tua domanda, direi questi ultimi, che sono poi gli unici che conosco abbastanza bene avendone una certa quantità.
Librarian: Non saprei, ho letto solo quelli della E-Elle.
Preferisci i librogame con un regolamento semplice o complesso?
GGigassi: Dipende. Credo che ci siano vari fattori da considerare, come la complessità dell’ambientazione, la ricerca del “realismo”, la funzionalità delle meccaniche di gioco in relazione alla storia e anche lo spirito più o meno leggero o impegnato con cui si scrive un librogame. In base a questi fattori (e ad altri ancora) potrebbe essere più adatto un regolamento semplice o uno complesso. Per cui non ho preferenze.
Librarian: Mi vanno bene entrambi, basta che la storia sia avvincente.
Preferisci le collane i cui libri hanno svolgimento sequenziale, o quelle con libri scollegati l'uno dall'altro?
GGigassi: Eh, anche qua dipende... entrambe hanno il loro fascino: la continuità nel primo caso e la possibilità di saltare da un libro all’altro nel secondo, cambiando spesso ambientazione e magari sperando di trovare qualcosa di meglio se gli altri hanno deluso. Anche in questo caso direi che non ho preferenze.
Librarian: Come sopra.
Dimmi due titoli di anime/manga/fumetti che preferisci.
GGigassi: Blake & Mortimer, L’Eternauta.
Librarian: Eh, qua è dura davvero, ce ne sono molti che amo. Vabbé, scelgo a caso tra i miei preferiti e dico per gli anime Full Metal Alchemist Brotherhood e Le situazioni di lui e di lei, per i manga Berserk e Nana e per i fumetti (intesi come italiani) Tex e Orfani.
Da 1 a 10, quanto sono importanti le illustrazioni in un librogame?
GGigassi: 8.
Librarian: 6.
Hai mai immaginato di poter giocare in più giocatori un librogame nato per un giocatore solo?
GGigassi: Da bambino costringevo occasionalmente amici recalcitranti a giocare a qualche librogame con me come “master” che leggeva il libro, ma a parte questi sporadici episodi direi di no.
Librarian: No.
Se la cosa fosse possibile, a quale serie ti piacerebbe giocare in questo modo?
GGigassi: Nessuna.
Librarian: A nessuna.
Il concetto di "Melius abundare quam deficere" può essere applicato ad un librogame? O è meglio lasciar perdere?
GGigassi: Mi contraddico rispetto a quello che ho detto sopra per Oltre l’Incubo, cioè “pochi ma buoni”, però in effetti è meglio offrire molto materiale (sia in termini di libri che di paragrafi degli stessi libri) piuttosto che troppo poco, in modo da dare un’ampia scelta al pubblico.
Librarian: In medium stat virtus.
Scegli tre utenti con cui vorresti essere intervistato, ed indica la motivazione.
GGigassi: Babacampione perché ha Fritz il Gatto nell’avatar, Shaman perché è di Trieste e ha scritto diverse cose interessanti (il libro I Giochi di Cthulhu, un supplemento “gazzetta” per Sine Requie), GabrieleUD perché è di Udine. Sperando di non aver fatto confusione con altri utenti.
Librarian: Non me ne viene in mente nessuno, frequento poco il forum ^^''. Non mi dispiacerebbe però essere intervistato con uno dei moderatori, per confrontarmi con "la dirigenza" ^^.
Hai mai viaggiato in un mezzo pubblico senza pagare il biglietto? Se si, descrivici qui i metodi che hai utilizzato per farla franca.
GGigassi: È successo più di una volta in autobus, ovviamente più per distrazione che per volontà di delinquere. Nessuna contromisura necessaria, non è mai passato il controllore.
Librarian: Una volta, ai tempi del liceo, sono passato facendo ritimbrare il vecchio biglietto, al tempo si poteva fare.
La cosa senza la quale non puoi uscire di casa?
GGigassi: Da oggi (non solo da oggi ma in particolare da oggi) le scarpe: tipo quando ti arriva il meccanico per cambiare la batteria all’auto e tu lo segui in officina con le pantofole... un freddo...
Librarian: Portafoglio, documenti, chiavi e smartphone. Che sono più cose, lo so, ma le considero un pacchetto unico ^^.
Se tuo figlio/a fosse omosessuale sarebbe un problema?
GGigassi: No. Tanto non ho un figlio e non è nemmeno nei progetti futuri...
Librarian: Assolutamente no, lo sosterrei nella sua scelta e gli sarei vicino se ne avesse bisogno.
Hai mai assistito ad un fenomeno paranormale?
GGigassi: Mai. Né mai vi assisterò non credendo nel paranormale.
Librarian: Un rigore ingiusto dato contro la Juve conta?
Negozio di musica o download selvaggio?
GGigassi: Ascolto pochissima musica nuova. Oltre ai classici dell’adolescenza di cui ho ancora cd e vinili, al massimo metto in sottofondo Youtube. Direi quindi negozio di musica, se ne esistessero ancora (forse intendevi store online?).
Librarian: Negozio di musica.
Qual è il negozio che sceglieresti per spendere tutti i soldi di una carta di credito?
GGigassi: Una galleria d’arte molto grossa e importante oppure una casa d’aste selezionatissima.
Librarian: Un negozio di giochi di quelli che vendono miniature, gdr e boardgames ^^.
Ed ora parliamo un po’ di Giochi di Ruolo:
-   Quando è nato il suo interesse per i giochi di ruolo?

GGigassi: Alle elementari un compagno di classe mi introdusse a Uno Sguardo nel Buio. Vista la nostra età la cosa non andò molto avanti (ricordo vagamente un’unica partita) ma in seguito, penso alle medie, mi prese veramente la passione e cercavo di introdurre altri amici o compagni di classe a Tunnel & Troll o Kata Kumbas.
Librarian: Quando avevo 12-13 anni, ma ho iniziato a giocarci bene solo verso i 14-15.
-   Qual è stato il tuo primo Gioco di Ruolo?
GGigassi: Uno Sguardo nel Buio.
Librarian: Ovviamente Dungeons & Dragons, la versione BECMI.
-   In un GdR, quale credi sia la spinta fondamentale che dovrebbero avere i giocatori e quale caratteristica del GDR ti piace di più?
GGigassi: La spinta che dovrebbero avere i giocatori è trovarsi per fare un lavoro collaborativo senza rompere i coglioni agli altri, anche se una certa dose di complotti all’interno dello stesso gruppo può aggiungere pepe alle avventure. Il bello dei giochi di ruolo è che alla fine costruisci una tua mitologia condivisa con gli altri giocatori, tutta una serie di eventi di cui sei stato artefice e non solo spettatore, e questo vale sia dal punto di vista del Master che dei giocatori.
Librarian: Per quanto riguarda i giocatori, la spinta fondamentale è il volersi divertire a impersonare qualcun altro, lo dice il nome inglese stesso del gioco di ruolo, roleplaying game. Per quanto riguarda la caratteristica preferita del GDR, direi l'ambientazione, è la prima cosa che guardo. Ma la semplicità del sistema di gioco segue subito dopo, i giochi troppo macchinosi non mi attirano più come prima.
-   Quali sono i tuoi giochi preferiti a perché?
GGigassi: Rolemaster, perché puoi fare veramente TUTTO, è dettagliatissimo e nonostante ciò che pensano i profani è molto più semplice da giocare di quanto si pensi (cioè, più o meno...); certo: tutte quelle tabelle possono spaventare.
Il Richiamo di Cthulhu nella versione che pubblicò in Italia la Stratelibri (non so che edizione fosse, comunque non l’ultima che non conosco): oltre alla mitologia lovecraftiana che di suo è strepitosa, trovo che il sistema di regole Basic si sposasse alla perfezione con l’ambientazione.
Kata Kumbas per questioni affettive: intendo la versione originale della Orion e poi E. Elle, anche se Pignatelli/Kaltorak ha fatto un lavoro egregio con la versione per Savage Worlds. È un’ambientazione originalissima e molto più profonda di quanto si possa pensare a una prima lettura. Certo, le regole originali facevano acqua da più parti...
Lex Arcana, perché oltre all’ambientazione originale e molto curata presenta un ottimo sistema di regole. Forse un limite è che non puoi fare un personaggio “generico” ma sei imbrigliato nel ruolo di membro di una Cohors Arcana un po’ come alla fine un Investigatore in Cthulhu.
Tunnel & Troll, sempre per ragioni affettive e anche per la scioltezza del sistema di regole e il piglio molto arguto del suo creatore Ken St. André.
Sine Requie, che è un vero miracolo italiano (che colleziono ma non gioco). L’ambientazione è molto originale e curata, ed è avvincente seguire il metaplot che si svela di modulo in modulo.
Librarian: Dungeons & Dragons è in assoluto il mio preferito, specialmente nella sua ultima incarnazione, cioè la 5a edizione. È agile, ben costruito nelle sue meccaniche, molto più equilibrato di tutte le versioni passate, con la giusta importanza (finalmente) per la capacità di improvvisare e per il background e rende benissimo il fantasy alla D&D. Lo so, quest'ultima cosa sembra strana da dire, ma ricordate tutti che quell'obbrobrio della 4a edizione ha fatto balzare in testa un gioco come Pathfinder, concorrente di D&D ma che è in pratica un suo clone.
Sono però molto intrigato anche da Numenera, di cui ho letto un gran bene e che mi sto studiando da qualche tempo. Ha un'ambientazione fighissima (una science fiction che sconfina nel science fantasy d'altri tempi), un sistema di regole ancora più facile e snello e ridà la giusta importanza alla capacità dei giocatori di far fare ai loro personaggi tutto quello che vogliono senza essere oberati dalle regole.
-   Qual è l’evento/fiera a cui ti piace di più partecipare?
GGigassi: Modena Play: come si suol dire l’ho “vista nascere” ed è un appuntamento fisso di ogni anno (tranne nel 2012 o 2013 quando beccai la varicella proprio in quel periodo!). È cresciuta moltissimo nel corso degli anni e spesso si fanno incontri interessanti se non proprio dei veri affari. E poi il ristorante/mensa all’ingresso è ottimo!
Affettivamente sono legato anche a Torino Comics perché è la prima fiera in cui sono stato, ma oltre a quella prima volta non ci sono più andato.
Librarian: Non partecipo più molto a fiere, ogni tanto vado ancora al Romics. Ho però molto apprezzato, alcuni anni fa, Play Modena, che consiglio a tutti per la qualità degli ambienti e l'organizzazione.
-   C’è una partita che ricordi più delle altre per il divertimento che ti ha dato?
GGigassi: Come Master quando è finita l’avventura di Ravenloft Ship of Horror che avevo adattato per Rolemaster, perché a causa delle esperienze precedenti con il Master “storico” di Ravenloft ritenevamo impossibile portare a compimento un’avventura di quella ambientazione!
Come giocatore direi l’ultimo assalto fluviale che abbiamo subito nella B10 (con alcuni amici sparsi per il mondo e i relativi nipoti con amici coetanei ci ritroviamo d’estate e sotto Natale per portare avanti una campagna di Dungeons & Dragons classico, il BECMI): è stato epico.
Quella che mi ha dato più gusto è stata la fine di una campagna di Kult, forse non ero nemmeno presente perché la maggior parte dei nostri personaggi era stata falcidiata, in cui l’unico eroe sopravvissuto (gestito da un giocatore tremendo che imbroglia, interpreta le regole a modo suo, è un maestro del min/max, ecc.) esce dall’ospedale in carrozzella spinto da un altro personaggio “occasionale” gestito da un amico che già all’epoca girava il mondo e quindi non poteva essere presente a molte sessioni. Il suo personaggio era in realtà un vampiro e con nostra somma soddisfazione ha succhiato il sangue dell’altro sino all’ultima goccia!
Librarian: Direi una partita a D&D 3.x di alcuni anni fa, col mio vecchio gruppo di giocatori. Ci vedemmo a casa di uno di noi, che era ancora in fase di restauro, in mezzo ai calcinacci e agli arnesi da lavoro. Fuori pioveva e faceva freddo e il riscaldamento non funzionava. Avevamo solo qualche bibita fredda da bere. Quella sera ci divertimmo come pochi, feci fare loro (ero il DM) la parte finale di un dungeon che li aveva tenuti impegnati per un bel po' di sessioni e che si concluse con lo scontro finale in un'arena con un gruppo di PNG speculari a loro (o quasi) ma loro nemici, che li avevano perseguitati per parecchio tempo. Fu uno scontro duro, ma i PG vinsero meritatamente. Mi divertii un casino in quella sessione.
-   C’è un gioco che ti piacerebbe avere e che non sei riuscito a trovare?
GGigassi: Sfogliando vecchi numeri della rivista Dragon e guardando qua e là su internet ho scoperto veramente un mondo sommerso di giochi di ruolo oggi dimenticati, su cui ovviamente per questioni anagrafiche non sono riuscito a mettere le mani. Prima o poi, grazie ai siti del settore, penso che prenderò quello di Brennan, quello ambientato nel mondo arturiano che dicono fantastico (mi pare si chiami Pendragon) e un altro realizzato da fondamentalisti cattolici, che pare sia interessante.
Ricordo che una ventina di anni fa un tizio triestino (che poi divenne mio amico) mise su una libreria in un paese qui vicino pensando di ottenere un buon riscontro, ma le cose non funzionarono e alla fine fu costretto a chiudere svendendo un sacco di roba. Tra cui c’erano anche moltissimi manuali di Rolemaster seconda edizione, che non ebbi la prontezza di comprargli, dannazione...
Librarian: Numenera, ma solo perché non l'ho ancora cercato seriamente.
-   Che tipo di giocatore sei?
GGigassi: Credo (spero) abbastanza equilibrato e non prevaricatore. Facendo anche il Master mi rendo conto di quanto possa essere pesante avere a che fare con giocatori rompicoglioni. Nei riassunti che faccio delle sessioni di gioco della B10 mi faccio rientrare insieme ad altri giocatori nella categoria dei “saputelli”, in contrapposizione ai “paraculi”. Gioco cioè pensando anche alle dinamiche di gioco e alla necessità che ha una storia di svilupparsi secondo la probabile volontà dell’autore, senza perdermi nei rivoli di situazioni non previste dall’avventura come fanno altri.
Inoltre mi piace di più interpretare bene un personaggio che non cercare le combinazioni più vantaggiose per renderlo più forte.
In uno dei supplementi per Rolemaster, il Gamemaster Law, vengono elencate delle tipologie di giocatore prendendo come esempio degli animali: io credo di essere una Mucca, mi piace stare al tavolo da gioco e osservare la storia che si sviluppa, anche senza dare un mio contributo molto rilevante.
Librarian: Eh, bella domanda, sono anni che faccio il DM e non il giocatore. Direi comunque che mi piace recitare il personaggio, ma coinvolgendo gli altri nella narrazione: della serie, non sono uno di quelli che sta sempre zitto, ma nemmeno di quelli istrionici che prendono la luce della ribalta tutta per sé. Mi piace inoltre giocare personaggi ben inseriti nel background e cerco, se possibile, di prendere informazioni sull'ambientazione prima di giocare. Infine, non amo i giocatori con la puzza sotto al naso, quelli che se la sentono matta solo perché giocano da parecchio e/o hanno capito meglio il gioco e quindi "io so io e voi nun siete un cazzo", sono dei soggetti che vanno allontanati il prima possibile da un tavolo da gioco.
-   C’è un gioco o un’ambientazione particolare che ti piacerebbe vedere sugli scaffali?
GGigassi: Non mi pare che sugli scaffali ci siano poi molti giochi di ruolo, nemmeno delle firme più prestigiose… nel settore è stato fatto veramente tutto e il contrario di tutto, e penso che le mie esigenze come giocatore e Master siano abbondantemente coperte.
Librarian: Non mi dispiacerebbe una versione di Cyberpunk aggiornata all'universo narrativo dei romanzi di Richard K. Morgan, che mescolano ottimamente cyberpunk e hard boiled. Inoltre, vorrei tanto vedere un gdr del gioco di miniature Infinity: mi hanno detto che ci stanno lavorando, quindi sono fiducioso di vederla prima o poi ^^.
-   Che giochi porteresti ad una serata con giocatori alla prima esperienza, e che consiglio daresti a chi si vuole avvicinare al mondo dei giochi di ruolo?
GGigassi: Porterei un gioco molto basico, come potrebbero essere Uno Sguardo nel Buio o il D&D Classico. A chi vuole avvicinarsi ai gdr direi di affidarsi a qualcuno che ha già confidenza con il genere che faccia da Master, e poi avere tanta pazienza.
Librarian: Come gioco per giocatori neofiti, porterei l'ottimo Starter Set di D&D Quinta Edizione, che consente di far giocare praticamente subito un gruppo di cinque giocatori, con un'avventura ben costruita che, se piace, può essere l'inizio di una campagna intera.
Per quanto riguarda il consiglio da dare a chi vuole avvicinarsi ai giochi di ruolo, suggerisco le seguenti cose:
1) Scegliete un'ambientazione che vi possa interessare: se odiate il fantasy, difficilmente D&D potrà farvi sorgere interesse per i gdr.
2) Assicuratevi di giocare tra amici o comunque tra persone estranee ma gradevoli. Nel caso degli amici, nessun problema. Nel caso degli estranei, cercate di incontrarli se possibile di persona prima di giocare, anche solo per discutere del gioco, in questo modo non solo vi farete meglio un'idea di cosa vi aspetta al tavolo da gioco, ma saprete anche chi vi troverete davanti.
3) Non esitate a chiedere consiglio ai giocatori più esperti e, soprattutto, al dungeon master (o come si chiama il ruolo simile nel gioco che state giocando). Nel farlo, siate rispettosi dell'altra persona. Se, nonostante la vostra educazione, venite respinti e liquidati in malo modo, significa che quel gruppo non è in grado di gestire un neofita (per eusare un eufemismo) e forse dovreste cambiare gruppo.
4) Non vi fate spaventare dal regolamento, nessuno nasce imparato e l'esperienza si acquisisce col tempo. Assicuratevi di imparare bene i concetti fondamentali del gioco e il resto verrà da sé.
5) Divertitevi. Sembra banale, ma è bene ricordare che un gioco di ruolo è prima di tutto un gioco. Se non vi state divertendo, significa che c'è qualcosa di sbagliato.
-   Descrivi la scena più folle alla quale hai assistito durante una partita.
GGigassi: IN GIOCO: AD&D: il mago selvaggio della compagnia lancia un incantesimo e come effetto collaterale trasforma il mio psionico in un fauno! Non ricordo se poi ho mantenuto l’abilità di usare poteri psionici, anche perché i personaggi sono morti poco dopo (eravamo su Ravenloft...), il mago selvaggio mi pare schiacciato da un macigno che aveva inavvertitamente evocato lui stesso.
D&D: Durante la B10, al momento di assaltare Xitaqa il nostro chierico del 6° livello va in avanscoperta invisibile e con un sacco di altri incantesimi protettivi addosso. Ebbene, riesce a farsi tutta la torre da solo, ammazzando anche il minotauro!
Il Richiamo di Cthulhu: durante l’avventura “La Semilla de Azatoth” (la cito in spagnolo perché il Custode ce l’aveva in quella versione e se la tradusse con calma tutta quanta) a un certo punto finiamo in un osservatorio dove incontriamo Lev Trotsky redivivo!
D&D: Al termine della B4 i nostri personaggi escono in superficie tramite un pozzo, tutti denutriti e con gli abiti a brandelli. Incontriamo casualmente proprio lì fuori il tizio che ci aveva assoldato e aveva dato origine all’avventura, il quale nel vederci così disperati invece di offrirci cibo o acqua ci offre dei sigari! Ancora oggi mi lamento con il Master per quella scelta balzana.
FUORI DAL GIOCO: durante una parte di un’avventura di Ravenloft faccio giocare i personaggi senza poter parlare, solo con bigliettini limitati a tot parole e un po’ a gesti: ha funzionato benissimo!
Sempre nella B10: il primo assalto fluviale (spero che nessuno voglia giocarla, perché sto facendo uno spoiler dietro l’altro) viene accompagnato dal Master con un sonoro e inaspettato pugno sul tavolo per simulare l’impatto del battello contro una catena messa per bloccarlo. Io ero seduto vicino a lui e per poco non mi viene un infarto.
Librarian: Vecchia campagna di D&D 3.x (la stessa di alcune domande fa sulla partita più bella). Il ranger mezzodrago d'argento viene afferrato da un drago rosso gigantesco (non ricordo la classe d'età) con una prova di lottare riuscita. Con assoluta nonchalanche, il giocatore dichiara che fa forza con le braccia contro gli artigli del drago che lo serrano (drago che lo sovrasta in dimensioni di un boato di metri e di chili) e con una combo di botta di culo ai dadi più bonus cumulati a Forza assolutamente assurdi (ma sempre in linea col regolamento) si libera, afferra a sua volta il drago e lo scaglia via.
-   Qual è il comportamento più scorretto che può commettere un giocatore in una comunità virtuale? Se vuoi puoi fare un esempio.
GGigassi: Non bazzico comunità virtuali quindi non so risponderti.
Librarian: Ce ne sono molti, ma direi che barare e prevaricare gli altri giocatori sono in cima alla lista.
Stanlio e Ollio Vs. Franco e Ciccio. Chi vince?
GGigassi: Franco e Ciccio, ho fatto la tesi di laurea su di loro.
Librarian: Franco e Ciccio. Perché, come insegna Vizzini in "La storia fantastica", "Nessuno può battere un siciliano quando si tratta di uccidere!".
Qual è la sezione del forum che segui con meno interesse?
GGigassi: Mi verrebbe da dire quella relativa alla compravendita di librigame, ma in realtà sono stato uno spettatore appassionato del gioco di Gpet e i topic li leggo comunque.
Librarian: Nessuna.
Hai mai preso qualche librogame dalla sezione Mercatino?
GGigassi: No.
Librarian: No.
Con quale tra i protagonisti di un librogame vorresti fare coppia in un torneo di burraco?
GGigassi: Non so giocare a burraco, quindi me ne servirebbe uno molto intelligente e con poteri telepatici per guidarmi... mi pare che in alcuni Scegli la Tua Avventura ci fossero personaggi così (penso a Prigioniero delle Formiche o quello del sottomarino, ma magari mi confondo), però non erano i protagonisti. Allora direi Falco d’Argento nella sua versione PSI.
Librarian: Non ne ho idea. E poi non so giocare a burraco, sarei un ben misero compagno ^^''.
Piatto preferito?
GGigassi: Ravioli con la panna.
Librarian: Pasta ^^.
Ristorante o fast food?
GGigassi: Ristorante.
Librarian: Ristorante ora e sempre.
Descrivi la tua colazione ideale.
GGigassi: Brioche (crema o cioccolato) e caffè al bar.
Librarian: Cornetto, cappuccino, yogurt intero di frutta, succo d'arancia.
Cosa ne pensi dei librigioco visuali o ad immagini?
GGigassi: Sono quelli simili a fumetti tipo quello sui pirati, giusto? Non ci ho mai giocato.
Librarian: Sono un vecchio dinosauro, preferisco quelli classici.
Hai avuto modo di leggere qualche Corto su LGL? Se si, cosa ne pensi dell’intero concorso?
GGigassi: Come si può intuire andando a vedere i thread dell’anno scorso, non ho mai letto un Corto. Altrettanto sinceramente, dichiaro che quest’anno non riuscirò a partecipare con nemmeno un corto nonostante le buone intenzioni iniziali!
Librarian: No, non ho ancora avuto modo di leggerli.
Saresti favorevole all'utilizzo di librogame come strumento didattico nelle scuole?
GGigassi: Nel corso di questa intervista ho avuto ogni tanto l’impressione che mi facessi delle domande che mi avevi già fatto la volta precedente, pensavo fosse solo una mia impressione ma questa mi sembra proprio una di quelle “vecchie”! Comunque sì, può essere utile.
Librarian: Certamente, sarebbero un ottimo strumento secondo me.
Se uno scienziato riuscisse a costruire la macchina del tempo la useresti per…
GGigassi: Incontrare qualche personaggio defunto che stimo.
Librarian: Per visitare alcune epoche storiche interessanti, ma solo se avessi un mezzo sicuro per tornare sempre e comunque indietro al mio tempo, altrimenti col cavolo, troppo rischioso: sai che sfiga restare bloccato in un'epoca prima dell'invenzione della carta igienica (1857 la prima produzione industriale, per la cronaca)?
Come ti vedi da vecchio?
GGigassi: Come mio nonno materno, a cui in effetti somiglio molto.
Librarian: Con la barba lunga e bianca, da vecchio saggio, seduto al parco (con una bella giornata di sole però), col fidato bastone al fianco, in giacchetta, mentre leggo. L'immagine del fidato nonnino distinto... apparentemente. Poi ti avvicini e scopri che la barba ha le treccine stile vichingo incorporate, il bastone ha il pomo stile bastone da mago, la giacca è quella di Shepard in Mass Effect 3 e quello che sto leggendo è il manuale di qualche gioco di ruolo ^^.
Le forze del bene trionferanno su quelle del male?
GGigassi: Mah, “bene” e “male” sono concetti così vaghi e mutevoli... spero che rimangano in equilibrio.
Librarian: Affinché il male vinca è sufficiente che le persone buone non facciano niente. Fate un po' voi...
Se potessi rivivere la tua vita, cosa faresti di differente?
GGigassi: Poco o nulla. Diciamo che col senno di poi (e con le rivelazioni delle dirette interessate) coglierei i segnali che mi lanciavano amiche e amichette, ma a 14 anni noi maschi in genere siamo dei ritardati, e io in particolare non sono poi migliorato tanto col tempo. Che poi magari sarebbero venute fuori delle storie orrende quindi meglio non cambiare niente.
Librarian: Niente, nel bene o nel male sono ciò che sono grazie a quello che ho fatto.
Ti è piaciuta di più quest’intervista o la prima?
GGigassi: Questa, ma alcune domande erano molto simili se non proprio uguali, dai, ammettilo...
Librarian: Belle tutte e due ^^.
Saluta il tuo compagno di intervista.
GGigassi: Ciao, Librarian; non mi pare di averti mai incrociato qui sul forum. Hai un bellissimo nickname, complimenti!
Librarian: Ciao compagno/a, spero ti sia divertito/a come me con questi curiosoni ^^.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

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