E’ Sortilegio l’argomento comune dell’intervista Liv. 3 di stamattina, nella quale vedremo Pesatori e Mimimmi confrontarsi tra loro.
Buona lettura a tutti e buon inizio settimana.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.
Quest'intervista è stata gentilmente offerta dall’uscita Numero 6 della Gazzetta dei Corti 2017, che trovate qui.
Eccoci giunti al Livello 3. Ti aspettavi di arrivare fin qui quando hai fatto la prima intervista?
Pesatori: Sinceramente, non me lo aspettavo e chissà come continuerà.
Mimimmi: Francamente no...
Stavolta parleremo esclusivamente di librogame. Si può dire che oggi il settore stia vivendo una seconda giovinezza?
Pesatori: Si, forse un po’ manierista ma sicuramente una nuova giovinezza. C’è molta nostalgia del passato e probabilmente ora ci sono a disposizione più soldi .
Mimimmi: In parte sì, comunque, secondo me, lo zoccolo duro rimangono i vecchi appassionati, mi impressiona che ci siano sempre “nuovi” 30-40enni che li riscoprono pieni di entusiasmo!
Rispetto a quando eri bambino, cosa è cambiato nel tuo approccio alla lettura dei librogame?
Pesatori: Non sempre ho lo stesso stupore di un tempo e mentre oggi se un librogame non mi piace non lo finisco nemmeno, una volta anche di fronte a storie che di per se non avevano nulla di avvincente mi perdevo delle ore. Più che altro oggi ho meno tempo da dedicarci.
Mimimmi: Da bambino li leggevo, da grande li ho collezionati, adesso mi piacerebbe scriverne qualcuno...
Da buon appassionato, approfondiamo il discorso su Sortilegio:
- Qual è il volume che più ti è piaciuto?
Pesatori: Mi piace molto e lo rileggo ogni tanto la città dei misteri, ogni tanto mi passa per la testa questa frase: “t'invoco, oh Quattrorga, signore del canto” chissà perché, quante ore per risolvere quell’indovinello...
Mimimmi: Diciamo un testa a testa tra primo e secondo volume.
- Qual è il volume che ti è piaciuto di meno?
Pesatori: Di meno nessuno sono tutti particolari, se vuoi quello meno caratterizzato è il primo, in cui se fai il mago non hai a disposizione una gran quantità di incantesimi.
Mimimmi: Diciamo che il terzo è il meno intrigante, oltre ad essere oltremodo difficile ed il quarto è deludente, lo scontro finale non è all’altezza e non tira bene le fila di tutta la serie, insomma “raffazzonato” direi.
- Guerriero o mago?
Pesatori: Beh ovviamente mago.
Mimimmi: Ho cominciato col guerriero, poi sono passato al mago, diciamo la verità la serie è pensata per giocare con il mago!
- Cosa ne pensi degli incantesimi da memorizzare?
Pesatori: Adoravo memorizzare gli incantesimi, era un esercizio didattico molto utile a posteriori. Alcuni adesso lo chiamerebbero nozionismo, io lo trovavo molto stimolante.
Mimimmi: Geniale! Ma la traduzione penalizzava noi italiani nella memorizzazione!
- Il personaggio che ritieni più misterioso?
Pesatori: La maga Fenestra ha sempre avuto un certo fascino legato al mistero devo dire.
Mimimmi: Direi proprio il protagonista, “l’uomo di Analand”, non ha un nome, non ha una storia, rispetto a Lupo Solitario, per esempio, Sortilegio è decisamente più avanti. Non ti cali nei panni di qualcuno, sei semplicemente tu che avanzi nelle terre di Kakhabad, se ci pensi questa è una genialata!!
- Quanto le illustrazioni danno fascino a questa serie?
Pesatori: Certamente indirizzano la fantasia del lettore in positivo, rendono la lettura più affascinante.
Mimimmi: Direi un semplice 200.000 %, il fascino della storia è merito di Jackson, ma il fascino dell’ambientazione è tutto merito dello stile “gothic-punk” decadente di Blanche! La controprova sta negli altri volumi di DA illustrati per esempio da Nicholson, stesso universo fantasy di Sortilegio, ma senza quel fascino particolare che invece ritroviamo in Faccia a Faccia, grazie alle illustrazioni di Blanche.
Per me in copertina andava scritto “Steve Jackson – John Blanche” come autore...
- Qual è l’enigma che più ti è piaciuto?
Pesatori: Ce ne sono tanti, ma quello per uscire dalla città di Kharé mi sempre piaciuto molto.
Mimimmi: Non è proprio un enigma ma un collegamento (altra aspetto molto affascinate di Sortilegio), il gioiello con il volto della donna che si trova nel primo volume e che sarà di grande aiuto nel quarto…
- Consideri gli enigmi troppo difficili?
Pesatori: Beh diciamo che per un bambino di 8 anni non erano semplicissimi, ci è voluto del tempo.
Mimimmi: Direi che sono abbastanza “cazzuti”!!
- Rispetto alle altre serie, cos’ha in più Sortilegio?
Pesatori: Sortilegio ha il pregio di essere costruita in mondo molto ben caratterizzato ed ha regole di gioco piuttosto semplici e chiare. La difficoltà è molto ben dosata ed è intellettiva, non relegata alla fortuna nel mero lancio di die dadi.
Mimimmi: Come ho detto che si gioca in “”prima persona”, l’atmosfera fantasy-punk decadente creata da Blanche, gli enigmi, i collegamenti tra i volumi, il fatto di non essere un “high-fantasy” e tanto altro ancora...
- Se potessi apportare miglioramenti alla serie, cosa sceglieresti?
Pesatori: Ma sinceramente non toccherei nulla. L’unico difetto che può esserci è che giocandola da guerriero non hai la stessa interazione con la storia. Le formule magiche da imparare riescono a coinvolgere molto di più il lettore nel libro. Magari l’autore poteva fare qualcosa di simile anche per il guerriero caratterizzando in modo più marcato le due storie.
Mimimmi: Migliorerei il terzo volume e il quarto, soprattutto renderei più epico lo scontro finale, l’Arcimago è una macchietta, merita di essere un grande personaggio della serie!
- Descrivi un momento della storia che ti ha colpito particolarmente.
Pesatori: Sicuramente la descrizione della città di Kharè che sebbene trasfigurata dall’immaginazione assomiglia così tanto alle città moderne sovraffollate, brulicanti di umanità.
Mimimmi: Beh la città di Kharè pericolosa e decadente con tutte le sue creature e i suoi luoghi!
- Raccontaci la tua reazione all’utilizzo di ZED.
Pesatori: Da quando ho letto la formula non vedevo l’ora di utilizzarla. Poi logicamente quando me la sono trovata a Manpang alla fine dell’avventura non l’ho utilizzata. Però alla pagina che c’era segnata sotto a sbirciare ci sono andato...
Mimimmi: Beh geniale! Se non scoprissi prima di cosa si tratta sarebbe ancora meglio, la voglia di usare l’incantesimo misterioso è enorme e l’idea di viaggiare da un volume all’altro è fantastica!
- Che ne pensi della dea Libra?
Pesatori: Che l’ho incontrata troppe volte
Mimimmi: Ci sta l’aspetto religioso in un fantasy, ma ho sempre odiato i chierici come personaggi!!
- Se proprio dovessi trovare un difetto alla serie, quale potrebbe essere?
Pesatori: Per me l’unico difetto è che sono “solo” quattro libri, ce ne fossero stati altri magari ambientato in deserto o nel mare, mi sarebbe piaciuto.
Mimimmi: Ripeto l’Arcimago e lo scontro finale!
- Se Jann la minimite fosse con te, qual è il modo più brutale col quale ti libereresti di lei?
Pesatori: La minimite non la sopportavo proprio avessi avuto una mega carta moschicida l’avrei attaccata lì.
Mimimmi: Ti dirò quando giocai la serie come guerriero mi faceva piacere avere compagnia!
Giocheresti volentieri un librogame se il protagonista fosse un personaggio cattivo?
Pesatori: Assolutamente sì, un ruolo negativo, cosa che nei librogame è mediamente assente sarebbe una ben accetta novità, mi vedo già conquistare il mondo e assoggettarlo alle mie lunatiche voglie.
Mimimmi: Si certo!
Blood Sword o Robin Hood?
Pesatori: Beh Blood Sword è molto più strutturato come librogame. Robin Hood è carino ma per estensione, sono solo 2 volumi, e qualità di progetto è imparagonabile, Blood Sword tutta la vita.
Mimimmi: Conosco solo Blood Sword...
Che ne pensi del cambio di molti nomi avvenuto in fase di traduzione di diversi libri?
Pesatori: Io terrei sempre gli originali di nomi, e non li cambierei mai, però il traduttore se trova che il suono del nome non sia credibile o non renda l’atmosfera trovo che sia accettabile il cambio dei nomi. A volte il traduttore ha più fantasia dell’autore.
Mimimmi: Ramas tutta la vita, kai-kai lo fanno i cani! E’ un problema vecchio, pensa al signore degli anelli, è giusto tenere un mix di nomi tradotti e originali, dipende da quanto è evocativo il nome tradotto o meno.
Enigmi e giochi numerici nei librogame: cosa ne pensi, e quanto sono importanti ai fini del gioco?
Pesatori: Sono una parte molto caratterizzante della narrazione rendono il librogame quello che è e lo differenziano da un normale libro. Logicamente rendono più affascinante la lettura, però abbassano un poco la longevità perché una volta risolto l’enigma hai risolto il problema
Mimimmi: L’indovinello e il gioco sono dei “topos” della fiaba e quindi devono esserci anche nei librogame fantasy.
Un regolamento che non preveda caratteristiche del pg può essere un buon regolamento?
Pesatori: Diciamo che lascia molto spazio alla fantasia e può creare un po’ di storture, va bene per utenti esperti, secondo me se uno inizia è meglio un pg più strutturato.
Mimimmi: Un buon librogame non deriva necessariamente da un buon regolamento, anzi un grande scrittore di librogame potrebbe scrivere un grande librogame anche senza regolamento!
Qual è l’ambientazione che proprio non sopporti?
Pesatori: Non ci sono ambientazioni che non sopporto diciamo amo di più quelle fantasy che quelle realistiche, amo anche tanto tanto le storie legate al mare e ai pirati.
Mimimmi: Le storie di pirati e il western!
Il denaro è un aspetto che è stato sfruttato bene in tutte le serie in cui compare?
Pesatori: Direi di sì anche se non adoro le serie troppo basate sul denaro, allora gioco ad un gestionale.
Mimimmi: Direi di sì!
I grafi aiutano nella comprensione della struttura di un racconto?
Pesatori: Ma se lo scrivi sì, se lo leggi sinceramente non un gran ché, ti servono più che altro a valutare tutte le opzioni di gioco.
Mimimmi: Certo, è diritto del lettore “esplorare” tutto il libro ed i grafi aiutano!
Cosa ne pensi di Lupo Solitario 29?
Pesatori: Ma l’ho vista come una operazione più di marketing che una vera esigenza letteraria. Sinceramente l’ho preso, ma non era nulla di cui sentivo la necessità, la serie era già stanca, però se serve a far rinascere un po’ di voglia di librogame in Italia ben venga.
Mimimmi: Non lo ho letto.
Quanto una copertina ti invoglia ad acquistare un librogame?
Pesatori: Molto, sono molto sensibile alla grafica, mi capitato molte volte di scegliere un libro in base alla grafica.
Mimimmi: Una buona copertina è il biglietto da visita di un libro!!
Quanto la presenza di una scheda del personaggio ben fatta influisce sulla valutazione di un librogame?
Pesatori: Sicuramente aiuta, ma non è fondamentale, di solito preferisco schede personaggio non troppo articolate, secondo me un librogame non deve avere troppe regole dall’allontanare l’utente all’inizio della lettura.
Mimimmi: Beh, direi che tutta la parte grafica più è curata meglio è!
Associ mai l’ascolto di brani musicali alla lettura di librogame?
Pesatori: Si capita, mi piace molto mettere una melodia di sottofondo sopratutto musica strumentale.
Mimimmi: No, ascolto molta musica ma ormai non leggo più librogame.
Hai mai ritagliato, compilato e spedito alla E.Elle l'ultima pagina per dare suggerimenti e/o per richiedere il catalogo?
Pesatori: Sì l’ho fatto quando ero bimbo poi mia mamma non penso l’abbia mai inviato però
Mimimmi: Certo, ho tre cataloghi vi ho inviato anche le scansioni pdf ed ora sono sul sito di LGL!!
Sei affezionato al formato E.Elle con le fascette o preferisci i formati moderni?
Pesatori: Beh sono più che affezionato, il formato EL con la sua fascetta è un ricordo indelebile della mia infanzia. I formati moderni non potranno avere mai lo stesso fascino è una battaglia impari.
Mimimmi: Guarda graficamente i vecchi LG erano fatti davvero bene, molto anni 80, li adoro!
Alla luce degli ultimi volumi pubblicati, dimmi qual è la serie di LibriNostri che ritieni migliore, e la seconda in ordine di preferenza.
Pesatori: Beh come seconda devo dire assolutamente Squilibrio, è una serie così fuori luogo e differente dalla altre che la rende un piccolo gioiello. La prima devo dire è la serie Mizar di GPET, non se sia definibile un libro nostro, ma è veramente bella e piena di spunti.
Mimimmi: Purtroppo non li leggo!
Ti è piaciuta di più quest’intervista o le prime due?
Pesatori: L’ultima è sempre la migliore
Mimimmi: Questa!
Saluta il tuo compagno di intervista.
Pesatori: Caro Mimimmi, come va? Ti ricordi di quando ci siamo incontrati per dei librogame?
Mimimmi: Ciao Alessandro!!
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".