Se l’altra volta abbiamo parlato di tre argomenti differenti in un’unica intervista, stavolta si torna alla normalità: l’argomento di oggi è Misteri d’Oriente.
Ne parleremo con babacampione e ilsaggio79.
Buon inizio settimana.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.
Quest'intervista è stata gentilmente offerta dall’uscita Numero 9 della Gazzetta dei Corti 2017, che trovate qui.
Eccoci giunti al Livello 3. Ti aspettavi di arrivare fin qui quando hai fatto la prima intervista?
babacampione: In realtà pensavo che le interviste non sarebbero sopravvissute fino ad oggi!
ilsaggio79: Certamente no, non pensavo che quest'iniziativa avesse vita tanto lunga, e soprattutto non pensavo mi vedesse coinvolto in prima persona; dopo la prima intervista sono diventato purtroppo un personsaggio di importanza più marginale per il sito.
Stavolta parleremo esclusivamente di librogame. Si può dire che oggi il settore stia vivendo una seconda giovinezza?
babacampione: Per quanto riguarda i librogame, non saprei, ma io di sicuro sto vivendo una seconda giovinezza.
ilsaggio79: Penso che siamo lontani dal fenomeno Librogame così come l'abbiamo conosciuto negli anni '80, quell'esplosione di vendite, resta per me relegata nel passato. Tuttavia i librogame sono sicuramente rinati, e in forma qualitativamente anche notevolmente migliore rispetto alla maggior parte delle opere della “golden age”, uscendo dalla stretta cerchia dei nostalgici per conquistare un pubblico sicuramente di nicchia ma di gente nuova.
Rispetto a quando eri bambino, cosa è cambiato nel tuo approccio alla lettura dei librogame?
babacampione: Mi focalizzo sul cercare di capire se ci sono dei significati più profondi nei libri, sebbene, a dirla tutta, spesso non ne trovi.
ilsaggio79: Non moltissimo nella sostanza: allora come oggi erano un grande momento di evasione, rappresentavano la possibilità di concretizzare quei sogni ad occhi aperti che si facevano da bambini e che talvolta, tra i viaggi in macchina e le pause tra i clienti da visitare (sono agente di commercio) mi capita ancora di fare. L'unica cosa cambiata è il livello di qualità che mi aspetto: voglio opere migliori.
Da buon appassionato, approfondiamo il discorso su Misteri d’Oriente:
- Qual è il volume che più ti è piaciuto?
babacampione: I segreti di Babilonia, le avventure in città sono sempre state le mie preferite.
ilsaggio79: Il primo(Il Vecchio della Montagna) rimane secondo me inarrivabile c'è tutto: tanta azione, percorsi abbastanza differenti, ampiezza di scelte,una narrazione eccellente e una bellissima ambientazione; ciò non di meno anche il 3 e il 5 sono molto buoni.
- Qual è il volume che ti è piaciuto di meno?
babacampione: Le miniere di Re Salomone: sono un po' claustrofobico e il libro non si sposa con la mia fobia.
ilsaggio79: Sicuramente il 5 (non giudico i 6-7-8 che sono LibriNostri e che comunque ancora non ho letto); Nel 5 (Gli Adoratori del Male), dopo una partenza non male, il ventaglio di scelte a disposizione si riduce notevolmente, il percorso diventa poco vario, la trama e l'ambientazione poco interessanti, perfino il finale non è granché...
- Cosa ne pensi del sistema di gioco?
babacampione: Semplice ed efficace. L'unico punto debole è la creazione delle caratteristiche del personaggio: troppo affidata al caso.
ilsaggio79: Uno dei miei preferiti; poco bilanciato si dirà negli scontri si dirà, ma il sistema a danno variabile è molto avvincente e poco difficile da calcolare, e poi parliamoci chiaro si bara sempre un po' nel determinare i valori di forza e vita prima di iniziare per cui più che altro è sbilanciato a favore per noi; inoltre mi è sempre piaciuto avere un bello zaino capiente (ma non infinito come in Dimensione Avventura) e una bisaccetta per l'oro; l'unica regola da ignorarsi sicuramente è il Giudizio di Dio, troppo facile che ci si ritorca contro...
- Il personaggio che ritieni più misterioso?
babacampione: Hasan ibn as-Sabbah, più che altro il più affascinante.
ilsaggio79: La serie è piena di bei personaggi forse quello che leggendo mi ha maggiormente incuriosito prima di scoprirlo è stato La Morte Bianca del 3 (Le Miniere di re Salomone); non si sapeva bene cosa fosse e come agisse, né tanto meno cosa avrei dovuto fare per sconfiggerla. Inoltre anche dopo averla affrontata rimane quella sensazione di pietà e di comprensione solo parziale per un mostro suo malgrado, anche lui figlio di questo mondo come direbbe de Andrè.
- Qual è l’ambientazione che più ti ha colpito?
babacampione: L'antico Egitto del secondo libro.
ilsaggio79: Mah, l'ambientazione del primo, almeno nella prima parte arabeggiante, mi piacque molto, ricalcava proprio il cliché dell'ambientazione orientale per un racconto avventuroso, ma forse la migliore in assoluto perché molto fresca, vivace, eppure ancora misteriosa, è quella Babilonese del numero 4 (I misteri di Babilonia).
- Il cattivo più difficile da affrontare?
babacampione: Forse You Seng.
ilsaggio79: Con ogni probabilità la statua gigante e vivente de Il Vecchio della Montagna (non ricordo il villain del 2, la Morte Bianca si poteva eliminare abbastanza facilmente anche con gli incantesimi di Filippipini, nel 4 e nel 5 non mi sembra ci fossero nemici così forti).
- La copertina che più ti è piaciuta?
babacampione: Senza dubbio la 7. Lonewolf si è davvero superato. E' probabilmente la più bella copertina di ogni librogame mai scritto.
ilsaggio79: Forse quella del Vecchio della Montagna, sembra la copertina di un CD dei Manowar; ma non erano male neanche quella del 3 e del 4.
- Rispetto alle altre serie, cos’ha in più Misteri d’Oriente?
babacampione: La feroce determinazione del Prete Gianni. La qual cosa lo rende il personaggio di librogame dalla più forte personalità.
ilsaggio79: Soprattutto una narrazione migliore, più attenta, ricca di dettagli descrittivi, con una vena ironica e un buon livello introspettivo.
- Se potessi apportare miglioramenti alla serie, cosa sceglieresti?
babacampione: La serie è perfetta così, finalmente conclusa!
ilsaggio79: Maggiore coerenza nel regolamento nei vari libri: ad esempio nel primo si calca molto la mano sul bere e sul mangiare, questa caratteristica scema col procedere della serie; lo stesso vale con l'oro; inizialmente è molto importante poi sembra che diventi superfluo; avrei poi voluto che tutti i volumi fossero corposi come il primo e che ne avessero l'ampiezza di opzioni.
- Descrivi un momento della storia che ti ha colpito particolarmente.
babacampione: Il Prete Gianni nella taverna ubriaco, nel quinto libro, con una colluttazione alle sue spalle... Una scena assurda, alla Brennan.
ilsaggio79: La fine del primo volume, quando la nostra sete d'avventura e di scoperta ci fa acconsentire a farci ibernare dal vecchio della montagna per essere spediti lontano nel tempo e nello spazio. Tutta l'avventura vissuta fin lì, fantastica, terribile,stremante, risulta insignificante se paragonata a questo autentico salto nel buio; Arriveremo davvero dove dobbiamo arrivare? Sapremo muoverci in un tempo non nostro? Sopravvivremo a questo viaggio oltre le leggi della natura?
- Cosa ne pensi della conclusione della saga, finalmente disponibile tra i LibriNostri?
babacampione: DjMahyem ha dato la sua impronta sulla serie, imbevendola di esoterismo, che non era del tutto nelle corde degli autori originali. Avrei preferito che rimanesse più fedele agli ambienti (ed anche allo stile ludico-narrativo) dei primi cinque libri. Comunque ha fatto un ottimo lavoro: questa serie meritava davvero una degna conclusione!
ilsaggio79: Non ho ancora avuto il tempo di leggerla, anni fa quando arrivai su librogame's land e vidi che c'era misteri d'oriente 6 mi prese quasi un coccolone; poi vidi che era un'opera amatoriale e mi limitai a scaricarlo e metterlo lì, anche perché non volevo leggerlo finché la saga non fosse definitivamente terminata, e in effetti non l'ho letto ancora. Ora che ho tutti e 3 gli ultimi volumi mancanti non appena ho un briciolo di tempo reinizierò tutta la saga dal primo volume e scoprirò come termina. Comunque sia, finalmente una conclusione c'è.
- Ti saresti aspettato una conclusione differente?
babacampione: Non mi aspettavo nulla, in realtà. Shangri-La è la città di cui sono fatti i sogni. E non c'è niente di più volubile dei sogni.
ilsaggio79: Come detto, non so ancora quale sia.
Prete Gianni può essere considerato il precursore della nouvelle cuisine?
babacampione: Non mi sembra appropriato affibbiargli tale rinomanza. Forse Lupo Solitario lo si potrebbe definire così, ma anche lì mi sembra un po' azzardato.
ilsaggio79: Il pene di un capodoglio può pesare fino a 70 kg ed essere lungo 1,7-1,8 metri. Non hai capito la risposta? Non fa nulla, io non avevo capito la domanda. Siamo pari.
Partita a quattro o Samurai?
babacampione: Ricordo poco di Partita a quattro. Meglio Samurai.
ilsaggio79: Non ho letto neanche un volume di Partita a Quattro, mentre di Samurai ho letto solo una parte del primo, trovandolo mal scritto e mal organizzato. Difficile fare un confronto.
Che ne pensi del cambio di molti nomi avvenuto in fase di traduzione di diversi libri?
babacampione: Mi sono affezionato ai nomi tradotti e non potrò mai accettare di ritornare ai nomi originali. Viva i Ramas e abbasso i Kai!
ilsaggio79: E' una problematica con cui non mi sono confrontato, non ho notato questa cosa nella serie, oppure non la ricordo.
Enigmi e giochi numerici nei librogame: cosa ne pensi, e quanto sono importanti ai fini del gioco?
babacampione: A me piacciono molto (ne ho introdotti non pochi, nei miei libri), ma possono talvolta risultare davvero frustranti. In definitiva, non sono così importanti ai fini del gioco, ma possono dare quel qualcosa in più.
ilsaggio79: Sono un buon modo per vivacizzare il gioco, l'importante è che il livello non sia troppo facile o troppo difficile; e comunque che non si debba dare una risposta secca. Cioè, l'indovinello è lì e io posso provare a indovinare tutte le volte che voglio finché non l'azzecco. Il terribile indovinello finale del Vecchio della Montagna non l'ho mai capito finché la soluzione non venne spiegata su Librogame's Land, ma non era troppo difficile, probabilmente ero io che all'epoca ero troppo bambino.
Un regolamento che non preveda caratteristiche del pg può essere un buon regolamento?
babacampione: Può essere il regolamento di un buon libro-game. Un libro-game scritto bene non necessità di chissà che regolamento.
ilsaggio79: Ne sono sicuro. D'altronde quando scrissi “Sull'orlo del buco” per il concorso dei corti il mio personaggio non aveva caratteristiche proprie, eppure il regolamento fu molto apprezzato dai più.
Qual è l’ambientazione che proprio non sopporti?
babacampione: La fantascienza e l'horror. Non riesco a leggere quasi nulla di quelle ambientazioni.
ilsaggio79: A priori non c'è un ambientazione che non sopporto, tutte le ambientazioni possono essere interessanti se sfruttate bene. Di primo acchito però non sono troppo attratto dalle storiche.
Il denaro è un aspetto che è stato sfruttato bene in tutte le serie in cui compare?
babacampione: Non sempre. Ne L'Eretico, per esempio, l'autore non è mai stato molto preciso e ci sono molte inesattezze.
ilsaggio79: No, il più delle volte mi sembra ben sfruttato solo in alcuni volumi, mentre in altri viene del tutto abbandonato; penso sicuramente alla serie misteri d'oriente, ma anche a diversi Dimensione Avventura e a Lupo Solitario. Proprio in Traversata Infernale (Lupo Solitario 2) troviamo forse l'esempio migliore di come la gestione del denaro possa essere un plus che da grande pepe al gioco, d'altronde LS2 è una perla...
I grafi aiutano nella comprensione della struttura di un racconto?
babacampione: Certamente sì. Mi sarei perso innumerevoli volte senza il grafo di riferimento.
ilsaggio79: Per grafi immagino tu intenda la struttura dei bivi riportata in un grafico; li ho sviluppati sempre per la serie DA e debbo dire che sopratutto in quelli dal feroce true path si sono rivelati essenziali per la risoluzione del librogame.
Cosa ne pensi di Lupo Solitario 29?
babacampione: Ce l'ho, ma non l'ho letto ancora. Se la qualità è coerente con gli ultimi libri di Dever, allora si colloca sui livelli di Avventure Stellari e Rupert il Selvaggio.
ilsaggio79: Purtroppo non ho avuto il piacere di leggerlo nonostante fossi molto curioso di sapere cosa celasse il tanto agognato parto di Dever (pace all'anima sua); quando uscì non ebbi né i soldi ne il tempo di cercarlo; qualche volta ho provato a rintracciarlo ma senza troppa convinzione. In effetti è una lacuna che dovrei colmare.
Quanto una copertina ti invoglia ad acquistare un librogame?
babacampione: Mah, non saprei. Non acquisto più librogame. E prima lo facevo con mania di collezionismo. Quindi qualsiasi copertina andava bene.
ilsaggio79: Molto. In tal senso ce ne sono state veramente di fantastiche, penso ad esempio a MdO1 oppure a DA15 (il distruttore di incantesimi dei libri nostri), o Progetto Mortale 1; Sortilegio 1 e 2, Faccia a Faccia 1ae 1b; eccetera; altre sono pessime come moltissime di Lupo Solitario o DA3, comunque a parte la copertina, le illustrazioni interne hanno un peso anche maggiore; Ma la cosa che probabilmente mi influenza maggiormente è il regolamento. Un regolamento che a una prima sommaria lettura risulti promettente è il miglior sprone all'acquisto o alla lettura.
Quanto la presenza di una scheda del personaggio ben fatta influisce sulla valutazione di un librogame?
babacampione: Nulla.
ilsaggio79: Abbastanza; aver delle caratteristiche del personaggio ben definite da gestire, soprattutto se possiamo sceglierle noi anziché affidarsi ai dadi (per esempio quale superpotere o abilità avrà il personaggio) rende l'esperienza di gioco più interattiva e quindi più avvincente.
Loop nei librogame: cosa ne pensi?
babacampione: Frustranti, ma belli. L'importante è non abusarne.
ilsaggio79: Li odio, denota sempre una soluzione sbrigativa da parte dell'autore che annoia il lettore e rende un po' in verosimile tutta la trama: come posso fare esattamente le stesse cose se sono già stato in un certo luogo? L'autore dovrebbe prendersi il tempo necessario a sviluppare una diramazione totalmente indipendente, che è poi quello che ho cercato di fare quando sono stato preso col concorso dei corti. Anche è li ci si poteva trovare ad arrivare ad un medesimo paragrafo da strade diverse, ma solo a patto che ci si arrivasse nel medesimo momento temporale (ovvero stessa ora del giorno, e quindi vi si sarebbe trovata sempre la medesima presenza di personaggi secondari o comparse) e comunque non ci si poteva ripassare di nuovo: si passava si nel medesimo luogo ma trovandovi situazioni differenti...
Associ mai l’ascolto di brani musicali alla lettura di librogame?
babacampione: No. Il mio unico neurone non è multitasking: quando legge non può fare altro. Tanto per dire, quando leggo trattengo il respiro e rifiato solo a fine paragrafo.
ilsaggio79: Il più rigoroso silenzio è l'assunto di una buona esperienza di lettura: solo così il clangore delle armi, il frusciare del grano, le urla dei mostri, evaporano dalla carta diventando reali intorno a me.
Qual è il tuo illustratore preferito?
babacampione: Max Amadesi.
ilsaggio79: Non ne ho uno, in generale non mi piacciono i disegni troppo essenziali come quelli che si trovano ad esempio nel primo Guerrieri della strada o Golden Dragon 6, mi sembrano anzi quasi una presa in giro. Attualmente ritengo il miglior illustratore incontrato Martin MckKenna che ha illustrato Night of the Necromancier. I disegni sono belli, dinamici, ed evocativi. Mi piacciono molto le tavole di Jhon Blanche per la serie Sortilegio, o le tavole di Jacques Terpant per MdO1 e 4.
Hai mai ritagliato, compilato e spedito alla E.Elle l'ultima pagina per dare suggerimenti e/o per richiedere il catalogo?
babacampione: Perché violentare un libro da collezione in maniera così stupida?
ilsaggio79: No, anche se ho immaginato spesso di farlo.
Sei affezionato al formato E.Elle con le fascette o preferisci i formati moderni?
babacampione: -
ilsaggio79: Con tutto il rispetto per altre soluzioni grafiche per me i librogame rimango indissolubilmente legati al formato EL.
Le nuove generazioni potranno mai appassionarsi ai librogame come avvenuto in passato?
babacampione: Le nuove generazioni si appassioneranno qualcos'altro. Non ho molta fiducia nei tempi moderni...
ilsaggio79: Allo stesso livello non credo. Anche se sicuramente i librogame possono rappresentare qualcosa di estremamente interessante per alcuni, o una passione transitoria per molti, all'epoca erano qualcosa di nuovo e innovativo e uno dei pochi svaghi interattivi. Oggi ci sono esperienze ad interattività sicuramente più alta coi quali competere (videogiochi, social network, pokemon go...) che ne limitano il pubblico o il tempo che gli si può dedicare.
Alla luce degli ultimi volumi pubblicati, dimmi qual è la serie di LibriNostri che ritieni migliore, e la seconda in ordine di preferenza.
babacampione: Soulkey è il numero 1 in assoluto (Kingfede, datti una mossa a concluderla!). Come numero 2 Mizar III (un grazie enorme Gpet74).
ilsaggio79: Basandomi solo su una ristretta esperienza di lettura metto al primo posto Progetto Mortale e al secondo Dimensione Avventura.
Ti è piaciuta di più quest’intervista o le prime due?
babacampione: Tutt'e due!
ilsaggio79: La prima resta la migliore fin'ora.
Saluta il tuo compagno di intervista.
babacampione: Saggio amico, nella tua unica partecipazione ai Corti hai scritto forse il miglior racconto che abbia mai partecipato ai concorsi. Riprendi la tastiera e scrivi qualcosa per il bando 2017!
ilsaggio79: Chiunque tu sia (e non ne ho veramente idea, non ricordo neanche se l'ho mai saputo...) sarà un successo.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".