azzzzz allora stai piu in crisi di me bhe dai il mio aiuto te l ho cmq dato son contento lo stesso

Mimimmi ha scritto:

Io personalmente sto facendo la collezione ma non penso che "giocherò" tutti i libri, ma mi fa piacere comunque averli. Il collezionismo "vero" è una forma di investimento, un mercato, per quanto uno collezioni librogame o giochi non sarà mai come collezionare armi, trenini, orologi, arte, ecc.
Propriamente non chiamere "collezionismo" collezionare librogame.

Direi che la posizione di Mimimmi è quella che mi trova più vicino: io ho tutti gli EL (tranne i Compact 4-7, che non cerco neppure) più una serie di svariate amenità dai Falcon ai Tunnel & Troll.

Ci tengo molto ma, all'occorrenza li leggo. So benissimo che questa collezione non ha un valore assoluto, ma quasi solo affettivo: non la penso certo come un valore da lasciare agli eredi!

In realtà un interessante compromesso l'ho trovato: in fondo - ce lo siamo detti tante volte - i libri più rari e più costosi sono quasi sempre quelli meno belli: pensate appunto ai Compact, o a Rupert, ai numeri alti di AD&D. Di contro serie come LS, Oberon, Misteri d'Oriente, Grecia Antica, Sortilegio, che sono quelle che negli anni ho riletto più volentieri, si trovano quasi sempre a prezzi onesti persino su eBay: mi è capitato numerose volte di avere per le mani dei doppioni, di leggerlo ed eventualmente di venderlo o scambiarlo, conservando per la collezione le mie preziose (dal punto di vista affettivo) copie originarie dell'epoca.

Per collezionare, si colleziona di ogni: il padre di un mio amico raccoglie ormai da anni i tappini metallici che stanno sopra i turaccioli dello spumante. Il mio amico, girando il mondo e talora ricercando i tappi per il padre, ha scoperto che si tratta di una collezione abbastanza diffusa, più di quello che uno penserebbe.

In queste cose, poi, la legge la fa il mercato: è indubbio che, dovendo scegliere asetticamente di collezionare qualcosa a titolo di investimento, probabilmente nessuno sceglierebbe i LG, ma ci si orienterebbe su qualche bene dall'appeal più durevole come le monete, i francobolli o gli orologi.

Abbiamo pur visto, anche di recente, che persone che si sono trovate nella necessità di realizzare denaro liquido in breve tempo e hanno deciso di vendere tutta la collezione in blocco, si sono trovate con due patate e un peperone, come diciamo dalle mie parti: sicuramente non ricompensate né del valore affettivo in quanto tale, né degli sforzi e delle spese profusi per accorparla.

v_alfano ha scritto:

foreros ha scritto:

Sicuro che se lo trovo su una bancarella a 2 euro o meno, lo prendo al volo e rinuncio ad uno o due pasti.

Ma quanto costano i pasti dove stai tu?!?

Beh, un pacco di pasta e una scatoletta di pomodoro, più acqua, sale, olio e qualche soffritto, un piatto di pasta abbondante in tavola lo metto.
Costo approssimativo 1 euro.
Se calcoli quello che poi altri ci mettono di "contorno", ovvero non essenziale, puoi anche arrivare a pagare di più.
Conta che non vivo solo, quindi i pasti li calcolo come nucleo familiare, non individuali, anche se la rinuncia sarebbe, ovviamente, solo individuale...
Per il discorso proteine, invece, solitamente vado di ceci e fagioli o, occasionalmente, piselli. Se riesco a risparmiare abbastanza, 2 o 3 volte al mese, se va bene, mi permetto anche una braciola... Sai, difficile permettersi di più dovendo sopravvivere con 300 euro al mese bollette e affitto inclusi...

Un mio vecchio amico provava a collezionare pacchetti di sigaretta stranieri (sigillati) ma quelle care carogne degli amici gliele fumavano...
- ma come, non ci vuoi dare una sigaretta!
- ma...è la mia collezione...
- sei uno spilorcio!
lo facevano sentire in colpa e gliele fumavano