Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami
Non fare mai oggi quello che puoi fare domani... ma domani è troppo tardi per votare!
Sarò conciserrimo. Mi piace l'idea, un Corto sull'acchiappo sarebbe proprio nelle mie corde. Mi piace moltissimo l'assenza di regolamento. Idem per la mancanza di casualità.
Simpatiche le tante piste false per gli addetti al settore.
Stile da perfezionare (vedi magistrale commento di gabrieleud) ma siamo sulla buona strada. Qualche buco logico nella trama.
Divertimento intermedio: i giochi di parole sono spesso pesanti, e uno in particolare mi ha dato molto fastidio.
Struttura semplice... una volta che hai trovato il primo step!
Una buona prova per un buon inizio di concorso!
Voto inviato a dario.
Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami
E con il voto di Apologeta si chiudono le votazioni per il primo corto in gara.
A breve gli aggiornamenti e i voti dei Giudici.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami
PAROLA ALLA TERNA!
Ciao Bad Boys!
Avete dormito bene? Io no. Ma chi se ne frega, vediamo subito le recensioni della Potentissima Terna!
Adriano ha scritto:
Ed ecco la mia recensione:
Vedo che il personaggio True Path ha fatto proseliti... E questo ne amplifica la portata.
REGOLAMENTO
Si entra subito nel vivo del racconto senza regolamento, e questo non è di per sé un male.
TRAMA
Un racconto con protagonista una ragazza che deve rimorchiare un ragazzo. Non è proprio nelle mie corde ma, bene o male, si legge con molto piacere.
Il problema è che non sono però riuscito ad immedesimarmi nel racconto, non tanto per come sono descritti i pensieri della protagonista, quanto per il modus operandi: le scelte della protagonista mi sembrano spesso fuori contesto. Mi spiego meglio.
All’inizio della storia individuiamo Unico. Se vogliamo rimorchiarlo, magari potremmo semplicemente farci strada tra la folla per intercettarlo subito, oppure girare subito tutta la biblioteca come pazzi. Invece, ci troviamo a cercare indizi su testi mai sentiti (non capendo come la ricerca su un testo francese possa aiutarci a trovare Unico), a ricordare indizi sulla sua famiglia (non che questo ci aiuti a localizzarlo nella biblioteca), a parlare con i ragazzi che conosci (questo ha senso, ma perchè chiedere consiglio quando dobbiamo solo approcciarlo?) o a cercare informazioni su riviste come Ciak (chiara opzione fuorviante, ma perchè La Gazzetta dello Sport, Linus o Flash art dovrebbero fornire indizi utili? Se voglio rimorchiare non mi servono indizi, mi serve coraggio). Tra l’altro, perché mai dovremmo parlare con Gianna quando abbiamo individuato Unico in uno dei banchi? Vogliamo davvero rimorchiarlo e concupirlo entro stasera? Andiamo fino al tavolo dove sta seduto, lo prendiamo per mano e lo trasciniamo via. Oppure scriviamo qualcosa sul nostro cellulare e glielo facciamo leggere... O, al limite, ci piazziamo davanti all’uscita della biblioteca in attesa che Unico esca...
Insomma, per come sono descritte le azioni della protagonista, ho il serio dubbio che vogliamo veramente concupire Unico con tutte le nostre forze…
A conti fatti, il true path in un racconto non mi dispiace a prescindere, ma qui proprio non riesco ad immedesimarmi nelle azioni della protagonista. O meglio, ci riesco pure, ma la protagonista non fa nulla di sensato per rimorchiare Unico, quindi il racconto diventa al servizio del true path (e non viceversa) con alcune azioni poco sensate (nessuna ragazza avrebbe mai fatto pensato di cercare indizi per rimorchiare un ragazzo).
STRUTTURA
Il racconto è di per sé molto semplice, alla fine un buon true path.
PARTE LUDICA
Non manca, fortunatamente. La scelta di utilizzare somme e sottrazioni non è originale ma funziona perfettamente.
Magari alcuni indizi potevano essere gestiti in maniera un po’ più enigmatica o posti in altra forma (come quello del paragrafo 41: “una lontana zia che si chiama Somma Tredici, sposata col signor Giusto Paragrafo”??)
NARRAZIONE
Il racconto è scritto in un gergo semplice ed efficace, a volte sembra un dialogo anziché una narrazione (“Come dicevamo...” nell’intro). Non è un male, anzi.
Nel racconto ci sono comunque molte ripetizioni, a volte figlie dello stile narrativo, a volte erano evitabili.
Si capisce subito che il corto non si prende troppo sul serio, anche perché passi Vera Strada, ma Unico Percorso è un tantino forzato.
A conti fatti, rimane alla mente come un buon racconto, leggero e frizzante, semplice al punto da ricordarci che un buon corto non sempre deve essere infarcito da decine di pagine di regolamento e una valanga di parametri di gioco, ma troppo forzato nella sua trama e dinamiche da risultare del tutto irreale, quasi che l’intero racconto sembra creato per giustificare l’utilizzo del true path.
Un bravo comunque all’autore.
Dario III ha scritto:
Giorno prima degli esami si presenta come un testo pulito, dallo stile buono anche se non impeccabile: talvolta l’autore non controlla del tutto il lessico, facendomi un po’ aggrottare la fronte. Cito due casi che mi hanno turbato: ‘concupire Unico’ (a braccio direi che Vera potrà concupire Unico tutta la vita, se così vorrà; quello che può fare solo oggi è ‘conquistarlo’, o forse ’lumarlo’, ma ammetto che non mi è chiaro cosa intendesse l’autore); ‘proverbiale studentessa’ (non mi venuto in mente alcun proverbio che parli di una studentessa; forse si intendeva ‘tipica studentessa’, o ‘studentessa per antonomasia’).
Il tono generale è scanzonato e leggero, ma senza riuscire a essere genuinamente divertente; questo tratto però aiuta a tollerare meglio la natura dei personaggi, molto stereotipa: nella descrizione di quelli femminili, in particolare, si evince una punta di compiaciuta misoginia, tripartiti come sono tra donnette fatue, ragazzine isteriche e femmine assatanate. L’autore pare osservare i suoi personaggi con ironico distacco, forse troppo, e ne traspaiono mancanza di empatia e senso di superiorità.
La fitta trama di ammiccamenti e allusioni divertite (più che divertenti) dimostrano grande conoscenza del concorso dei Corti e dei codici linguistici del forum di LGL, ma personalmente trovo la circostanza più stucchevole che intrigante, anche perché tanta autoreferenzialità non può che respingere o confondere un lettore anche espertissimo di letteratura interattiva, ma che sia semplicemente lontano dalla vita del forum. Anche il ricorso continuo, se non ossessivo, a falsi indizi numerici rientra in un più generale filone citazionistico e parodistico che personalmente non mi piace e che limita il mio coinvolgimento, già messo a dura prova dallo scenario sentimental-adolescenziale e dalla natura banale dei personaggi. A raffreddarmi contribuisce senz’altro la mia preferenza verso gli scenari fantastici e avventurosi e la scarsa inclinazione verso la commedia, e uno sforzo di oggettività può soltanto in parte bilanciare il giudizio, perché primo e sacro dovere di un Corto, per me, è divertirmi, e se non ci riesce per me non è un buon Corto.
Detto ciò, lo stronchiamo? No, tutt’altro. Il voto è, nonostante l’ampia critica, assai positivo, e fondamentalmente per un unico, importante merito: la struttura. Benché, a voler essere pignoli, a volte sia un poco pedante e non del tutto logica o chiara in certe espressioni (perché per esempio ‘Somma Tredici’ e ‘Giusto Paragrafo’, per poi tornare subito al più tradizionale ‘aggiungi 5’ e tanti saluti?), la struttura rimane davvero astuta e divertente. Anche se non ci importa un fico di Vera e di Unico, la climax ‘tecnica’, se così si può dire, è netta; la raccolta progressiva di indizi, la gestione intelligente degli spazi della biblioteca ai fini dell’avanzamento, condita con la (mi pare) conoscenza diretta dell’habitat e dell’ecologia locale sono lodevoli e personalmente mi hanno conquistato, facendone un ottimo esempio di ‘Unico Percorso’. Il corto è ben congegnato e ha un grado di sfida moderato ma comunque interessante, che mi ha avvinto attraverso la sua graduale progressione, facendomi quasi dimenticare gli aspetti che non mi sono piaciuti.
Pirata delle Alpi ha scritto:
La Storia del Mondo
5000 A.C : Invenzione della scrittura, erroneamente attribuita a Gianni Morandi
2015: Abeas aprì il vaso di Pandora con il traumatico ma bello "La Nebbia".
2016: Adriano, dopo un forte attacco di abeasite, scrisse "True Path"
2017: GGigassi scrisse "Apocalisse!", con tanto di riferimento a "True Path", mentre il figlio di Charles Path era una presenza fissa nella Gazzetta dei Corti.
2018: L'autore misterioso ha scritto questo Corto con due omonimi di "True Path": Vera Strada e Unico Percorso.
Recensione di "giorno prima degli esami"
Corto ben scritto che proietta il lettore in una realistica biblioteca municipale. Non manca niente: i vecchi che leggono la Gazzetta, gli studenti che provano di studiare tra due distrazioni, la sala informatica, quella multimediale (beh, non so se vengono utilizzate come nel Corto...) e quant'altro. Bene per il tono ironico per descrivere le avventure di una teenager, come in tutti questi telefilm americani sulla vita dei brufolosi in preda a gravi crisi ormonali. Dal punto di vista della scrittura, non c'è niente da ridire e la lettura del corto è stato un buon divertimento, complimenti per le strizzatine d'occhio ai vari corti delle edizioni precedenti.
Niente regolamento, un buon racconto a bivi senza lancio di dadi, né mostri da combattere o truppe e carri d'acqua a gestire e questo mi piace sempre di più. Quello che mi ha intrigato è il modo per arrivare finalmente a combinare qualcosa con quell'imbranato di Unico: si deve pensare come un'adolescente e Naar sa quanto è difficile! Ma la vera difficoltà di questo Corto è che la soluzione è semplice, ma immersa in mezzo a mille trabocchetti che l'autore a messo solo per renderci pazzi e farci perdere il sonno. Il gioco è abbastanza longevo per un Corto e questo è un pregio. Mi è piaciuta la soluzione logica che sfrutta un meccanismo semplice ma efficace, complimenti!
Complimenti per i Cleverphone e gli Ultra-Tablet, la real-TV, la Corea del Nord e le conseguenze di un'eventuale conflitto tra superpotenze nucleari sui programmi universitari. Grazie autore per avermi regalato queste buone risate!
"Giorno prima degli esami" è un Corto chiaramente ispirato a "La Nebbia " (il paragrafo 48 mi ricorda il fatidico paragrafo 6) e non ce ne allontaniamo molto leggendo l'Epilogo anche se il giocatore ha trovato la soluzione per fare colpo su Unico. Buon divertimento con delle idee semplici ma funzionali al livello ludico. Amico autore, ti ringrazio per avere incluso Vixi nel tuo Corto, ma non è una cantante pop ma bensì una cantatrice neomelodica del periodo post-apocalisse clown...
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami
Pirata delle Alpi ha scritto:Unico Percorso è un tantino forzato.
Suo cugino si chiama Ultimo Indizio.
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami
GGigassi ha scritto:La cosa divertente è che per la biblioteca di questo Corto mi sono ispirato alla planimetria di una biblioteca realmente esistente. Ci sono passato l'altro giorno: han fatto dei lavori e hanno sconvolto tutto.
Vedi se c'è Gianna murata viva da qualche parte
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