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Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

Cari amici di LGL,
siamo arrivati al sesto Corto di questa edizione!

Vi ricordo in sintesi come procedere per votare:
1) Leggete e giocate il Corto!
2) Pubblicate su questo thread un commento in cui spiegate per bene che cosa ne pensate.
3) Scrivete via PM a uno degli organizzatori (Adriano, Dario III o Pirata delle Alpi) per comunicargli il vostro voto, che deve essere compreso tra 4 e 10 (sono ammessi i mezzi punti).
4) Fatelo entro la seconda domenica da oggi! Quindi entro domenica 25/3.

Vi ricordo che, perché le vostre valutazioni siano valide ai fini della proclamazione del vincitore, dovrete aver votato almeno 5 dei 9 Corti presentati.
Per qualunque dubbio, consultate il bando nell’apposito thread o contattate uno degli organizzatori (Adriano, Dario III o Pirata delle Alpi).

Ecco a voi

È ora che tu sappia


IMPORTANTE!!!

Autore misterioso ha scritto:

Dall'1 mando al 34 e da lì al 21 ma il collegamento tra il 34 e il 21 è sbagliato, bisogna andare al 69.

Ultima modifica di: Dario III
Mar-17-18 19:50:55

Dario III
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

IMPORTANTE!!!

Autore misterioso ha scritto:

Dall'1 mando al 34 e da lì al 21 ma il collegamento tra il 34 e il 21 è sbagliato, bisogna andare al 69.

Dario III
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

Dario III ha scritto:

Autore misterioso ha scritto:
Dall'1 mando al 34 e da lì al 21 ma il collegamento tra il 34 e il 21 è sbagliato, bisogna andare al 69.

Grande inizio autore misterioso smile smile. Scherzi a parte, ancora una volta un titolo accattivante: quest'anno tra i migliori titoli di racconti della storia del concorso. E ancora una protagonista femminile! Record assoluto da questo punto di vista.

Prodo
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

Aloona non c'è ma è come se ci fosse quest'anno.  smile2

Comunque mi ispira parecchio nonostante nel prologo l'autore si sia dimenticato il verbo in un volta "letto" il libro che ritieni giusto e abbia messo una sgradevole ripetizione con "corrispondente".

Inoltre, non viene specificato di partire dal p.1 ma dal regolamento sembra che abbia diritto di partire dal paragrafo che voglio, giusto?
E se beccassi, per puro caso, il finale? smile

Quindi forse ho interpretato male la frase "premendo ctr e cliccando sul numero del paragrafo dove vuoi andare, verrai portato direttamente lì"?

Fa che ciò che ami sia il tuo rifugio

Anima di Lupo
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

In veste non ufficiale, in quanto lettore che ha già letto, suggerisco di partire dall'1. smile

Dario III
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

Ahem, il tasto è CTRL, non "Ctr" teach

Ma tanto il meccanismo non mi funziona lo stesso smile2

GGigassi
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

Un corto veramente splendido, secondo me il migliore in concorso fino a oggi quest'anno.
Inizio con i lati negativi così mi tolgo subito il dente:

ATTENZIONE CONTIENE SPOILER

1) L'approccio è mastodontico, e lascia trasparire una profondità pazzesca: soprattutto la prospettiva di esaminare i libri e sciogliere gli enigmi "allegati" per andare avanti. A questa premessa non corrisponde però altrettanta evoluzione: sembra che l'autore si sia reso improvvisamente conto di avere molto meno spazio a disposizione di quanto avesse immaginato all'inizio e si sia trovato costretto a ridimensionare il racconto. Lo si nota anche dalla lunghezza dei paragrafi, dettagliati e "narrativi" da principio, poi via via sempre più stringati. E' possibile anche che semplicemente sia andato lungo con i tempi e abbia dovuto fare una corsa per presentare il lavoro entro la scadenza . Un difetto che non inficia la qualità complessiva della proposta,  ma lascia un minimo di amaro in bocca, soprattutto perché mi sarebbe piaciuto restare più a lungo a Riscaio e indagare maggiormente sulla vita di Claudia e quella di Mauro Nicolai.

2) C'è qualche refuso sparso qui e lì e qualche errorino. Esiste anche una svista più importante che per fortuna non inficia il prosieguo del racconto: al paragrafo 48 viene detto che la terza cifra della cassaforte è 97, perché siamo nate nel '97. In realta se abbiamo compiuto 21 anni il 23/11/2017 siamo nate nel '96 (l'opera è ambientata a Dicembre del 2017). E credo anche che il paragrafo prescelto per inserire la terza cifra, il 48, sia stato frutto dell'operazione 96/2. Questo tipo di imprecisioni, a dispetto di una parte narrativa estremamente curata, mi fa pensare ancora una volta che l'ideatore si sia trovato a corto di tempo e non sia riuscito a riguardare tutto alla perfezione.

3) Qualche passaggio secondo me stona considerando la protagonista e l'epoca. Per esempio quando lei vede un cabinato nel bar del paese e si meraviglia che ne esistano ancora (una ragazza nata nel '96 probabilmente non sa nemmeno cosa siano i coin-op). O anche il fatto che il padre sia stato "in famiglia" fino a 3 anni compiuti e lei abbia cancellato ogni minimo ricordo della sua presenza. E anche la storia dello stupro da parte di malavitosi alla madre di Claudia, che poi hanno messo a tacere un giornalista integerrimo specializzato in reportage di denuncia e di indagine con una generica minaccia "Se dici qualcosa ce la pagherai". Mi sembrano piccole debolezze narrative che andrebbero un pochino sistemate, anche se non sempre è semplice perché su alcuni di questi passaggi si basa la struttura stessa del racconto. Però penserei, nel post-concorso, a un lavoro, oltre che di ampliamento, anche di limatura per far scorrere meglio e rendere perfettamente solide tutte le trovate narrative dietro a E' Ora che Tu Sappia.

4) Paragrafo 17: ci avviciniamo a risolvere l'enigma ma non centriamo completamente la questione. L'autore ci rispedisce al 59 e ci proietta praticamente alla giornata precedente delle nostre indagini. Non ho capito se si tratta di un rimando sbagliato o di una cosa voluta. In questo secondo caso la trovata non mi piace: ripassare per i percorsi del giorno prima determina più di una discrasia temporale (si parla di nuovo del libro preferito di nostro padre da ragazzino) e ingenera confusione e mancanza di coerenza nella consecutio narrativa. Se l'obiettivo era farci ripetere l'esplorazione per trovare nuovi indizi, anche se l'idea di per sé ha un senso, secondo me il passaggio poteva essere gestito meglio e ricorrendo a soluzioni differenti.

Finita l'analisi "critica" passiamo alla manfrina esaltata che mi ronza in testa da quando ho cominciato a scrivere la recensione: questo racconto mi ha colpito, coinvolto, commosso, avvinto. Oltre alla parte narrativa, che è curata e approfondita senza essere eccessiva (anzi come già detto quando si accorcia si sente un po' la mancanza delle descrizioni dell'autore) esiste un sistema di gioco che, nella sua semplicità e senza ricorrere a orpelli, riesci a stimolare il lettore, a indurlo a ragionare, a esplorare, e a sfruttare le conoscenze e gli elementi raccolti per arrivare a sciogliere l'enigma e capire cosa si nasconda dietro la figura di Mauro Nicolai. L'idea dei rimandi ai libri e della corrispondenza a un dato paragrafo è geniale; già so che qualcuno si lancerà in critiche del tipo "è troppo difficile, presuppone conoscenza letteraria, bisogna conoscere più di 100 parole italiane per risolvere il racconto smile" ecc. ecc. Per una volta permettetemi di disinteressarmi della questione: la lettura credo abbia molti obiettivi e molte funzioni, e una di queste è certamente quella di cercare di ampliare le nostre conoscenze e migliorare il nostro linguaggio. Soprattutto in un contesto come quello dei corti dove il pubblico di riferimento non è composto da adolescenti, ma da uomini 30-40enni (più Fabbix che è ancora under 20 beato lui) che hanno una lunga "milizia" letteraria alle spalle. Inoltre, astutamente, in quasi tutti i casi l'autore si è basato sul titolo e sull'autore per costruire il suo rimando e la correlazione con le informazioni raccolte esplorando il paese, piuttosto che sul contenuto del libro, rendendo di fatto accessibili, e risolvibili, quasi per tutti gli enigmi che girano intorno a Mauro Nicolai.
Il tema della Biblioteca poi è sviluppato e trattato in modo meraviglioso. Più che il locale Biblioteca infatti in questo caso si è inteso utilizzare il termine per indicare una raccolta di libri che hanno avuto, e avranno, influenza decisiva sulla nostra vita. E proprio aggirandosi tra tale raccolta possiamo trovare gli elementi e le condizioni per ricomporre i pezzi, capire di più su noi stessi e su quello che ci circonda, e riuscire ad evolverci come persone. In tanti anni da appassionato e vorace lettore, e di operatore del settore, è esattamente questo quello che mi sono sempre aspettato dalla lettura. E mi sono trovato profondamente in sintonia con l'autore avanzando nella scoperta di E' Ora che tu Sappia e constatando come avesse deciso di strutturare la sua opera.
Secondo me il centro di questo Corto è esattamente in tale questione: tutto il resto è corollario, che contribuisce a renderlo più godibile, perché fatto con tutti i crismi.
Quindi ben vengano l'abilità narrativa, gli enigmi solidamente strutturati (compreso quello della cassaforte, raffinato ma comprensibile se si sanno cogliere i rimandi sparsi per la cittadina, dopo un'attenta lettura), l'atmosfera cupa della provincia italiana che, per una volta, invece di nascondere orrore cela una storia che ci aiuterà, se saremo capaci di svelarla, a fare pace con il passato e a crescere. Ben vengano perché arricchiscono, ma, ripeto, non sono centrali nell'economia del giudizio di eccellenza che mi sento di dare al racconto.
La chiave è tutta nel concetto di Biblioteca, evoluzione, rapporto con noi stessi, le persone che amiamo e gli strumenti, i libri, che ci accompagnano nel corso della nostra vita.
Elementi che sono stati resi magistralmente, e da cui mi sono sentito toccato nel profondo.
Bravissimo autore, hai sfornato un piccolo capolavoro.

Voto inviato a Dario III

Prodo
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

Mi sembra che questo Corto sia una meravigliosa occasione sprecata. sad
L'originale e appassionante materiale di partenza non ha avuto la possibilità di sbocciare compiutamente, immagino a causa di poco tempo e pochi collaboratori per una revisione. Questo sia a livello stilistico che "tecnico", con tanto di bug segnalato direttamente dall'autore. E in un'opera così ambiziosa non ci si può permettere una citazione errata o incompleta degli autori di un'opera.
Che senso ha poi il riferimento all'uso del tasto "Ctr" [sic]: a me i link funzionano da tutti e due i computer da cui l'ho provato.
Mi riservo di leggerlo ancora un po' prima di dare un giudizio più articolato.

Di certo, per quanto la biblioteca rivesta un ruolo chiave, lo avrei visto meglio partecipare a un concorso che avesse come oggetto i misteri della provincia o i rapporti familiari.
E comunque abbiamo un'ulteriore declinazione della "biblioteca": quella privata.

GGigassi
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

L'autore desidera rispondere al commento di Prodo!
Ecco qua:

Autore misterioso ha scritto:


 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Ho ceduto ad una tentazione a cui bisognerebbe resistere prima di inviare un racconto: fare correzioni all'ultimo secondo. All'inizio l'elenco era di 70 libri ma ho considerato che fossero un po' troppi e li ho limitati a 50. Per far questo, ho dovuto cambiare qualche paragrafo di un racconto che era già stato testato, ed ecco il casino: sia per il loop iniziale, di cui mi sono accorto, che per il paragrafo 17, che riporta ad un paragrafo sbagliato, fortunatamente senza conseguenze (lo so faceva più fico dire che era voluto, ma purtroppo non è così)
Inoltre, proprio all'ultimo mi sono sentito in dovere di scrivere quella premessa inutile e piena di errori, purtroppo l'ansia fa brutti scherzi: a pensarci ora non serve a niente, avrei potuto iniziare direttamente dal par 1.

Altro piccolo errore che ha beccato Prodo è l'anno di nascita di Claudia, ma questo errore fortunatamente non determina niente di particolare (a parte dimostrare che io non so contare), nel senso che per aprire la cassaforte servono il giorno e il mese, l'anno non è fondamentale (e il fatto che il par sia 48 è solo un caso).

Altra riflessione: nella mia testa dovevano esserci almeno 3 libri da trovare, altri personaggi da conoscere (magari qualche falsa pista in più) e soprattutto più spazio dedicato ai sogni, per capire fin quanto si poteva osare su quel piano. Purtroppo i limiti di paragrafi e di parole mi hanno fatto ridimensionare un po' tutto. Ho scelto di lasciare più ampia la prima parte e rendere più breve la seconda per cercare di far calare nell'atmosfera i lettori. Questo è il motivo per cui anche il finale vero e proprio è un po' tirato via, e avrei potuto gestirlo meglio, ma ero proprio al punto di contare le singole parole.
Grazie per gli apprezzamenti!

Dario III
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Re: VI. Corto 2018: È ora che tu sappia

È ora che lo legga.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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