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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

IX. Corto 2018: Cupe vampe

Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Confesso che se volessi mai scrivere un Corto, lo farei prendendo questo come spunto.
E' coinvolgente dal punto di vista delle emozioni e drammatico a tal punto da risultare quasi indigesto. Ma in fondo la vita è questa e il tentativo dell'autore di togliere la polvere da un fatto storico e riportarlo all'attualità gli fa onore. Un filo troppo retorici i tre Epiloghi, ma in un racconto di questo tipo ci può anche stare.
A parte pochi refusi, il Corto mi sembra bene progettato, con pochi vezzi, ma una solidità strutturale ben congegnata.
Il Regolamento è ridotto al minimo, ma funzionale alla storia. I tre Epiloghi non si raggiungono tutti con la stessa facilità e questo nobilità ancor di più il racconto.
La prosa mi sembra anch'essa efficce, con un buon alternarsi tra tra discorso diretto e indiretto.
E' una buona opera che ambisce al titolo di vincitore, secondo me.

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Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...

babacampione
Assassino della Grammatica
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Eccoci alla fine del concorso e, come ogni finale che si rispetti, questo ci offre i fuochi d'artificio. O le cannonate, scegliete voi.

Al di là della facile ironia, questo corto è un pugno nello stomaco, ma nel senso buono. Oltre allo stile impeccabile (ho trovato solo un tautologico "giovane ragazza" che mi ha fatto storcere il naso) il tema è tra i più seri ed è trattato con rigore e rispetto anche se, qui ammetto la mia ignoranza, non conoscevo molto bene gli avvenimenti narrati; vorrà dire che mi rifarò.
La protagonista è molto credibile, essendo una giovane ragazza che si trova a doversi improvvisare eroina in un contesto disperato. Non ci sono combattimenti, acrobazie o altro, ma solo la lotta disoperata di chi cerca di salvare ciò in cui crede. Anche le nostre azioni possono e devono esser guidate dalla logica, controbilanciata con l'istinto di sopravvivenza.

Spendo però due parole per il comparto ludico.
Mi è piaciuta molto l'idea dei due parametri Morale e Fuoco per capire quanto Ana sia motivata a fare certe cose, spinta dall'adrenalina, e quanto l'incendio si sia esteso. Mi è piaciuto un po' meno che si debba ricorrere anche al tiro di dado. In realtà questo deve essere piaciuto poco anche all'autore che subito dopo di offre la possibilità di non farlo; a questo punto voglio pensare che il gioco fosse stato inizialmente concepito senza elementi aleatori e che questi siano stati aggiunti in fase di revisione, come omaggio ai "dadofili".
Mi sono piaciuti poco gli enigmi alfanumerici, poco verosimili, sia al 9 che al 14.

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 Capisco la situazione, ma se il vecchio è in grado di scrivere al contrario con la sinistra allora conserva abbastanza lucidità per farlo con la destra, sebbene mancino. Inoltre il fatto che il messagio sia scritto con la mano sinistra viene specificato solo dopo aver risolto l'enigma.
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Per quanto riguarda il secondo enigma mi sono arreso senza nemmeno provarci ma continuo a trovare poco probabile che due incaricati della biblioteca si inventino un codice alfanumerico per indicare il nascondiglio delle chiavi. Non so come si lavori nei Balcani ma credo non sia questo il sistema.
Il finale, poi, è bellissimo con i tre epiloghi (soluzione che anche io avevo sperimentato anni fa) che "premiano" la condotta meno virtuosa. Li ho trovati tutti e tre toccanti, niente affatto retorici. Concludo dicendo che questo conto è il mio personale vincitore dell'edizione 2018.

Voto inviato a Pirata delle Alpi.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Bello, davvero tanto. Purtroppo, tra tutti i Corti è quello a cui ho potuto dedicare meno tempo e rimasto incastrato negli enigmi ho usato la soluzione di Prodo, ma in realtà non erano così complicati. Per quanto mi riguarda è quello che mi è piaciuto di più, e non solo per i CSI, gruppo che amo, ma perché ben scritto e parla di un avvenimento storico non troppo conosciuto ma simbolico e tanto importante. Purtroppo devo essere molto rapido ma faccio davvero i complimenti all'autore, il Corto colpisce ed è commovente ma al tempo stesso veloce, con i paragrafi brevi il giusto. Mi è piaciuto anche il sistema di punteggi (a parte quanto scrivo sotto), con quello del fuoco che ci da un senso di temporalità e di urgenza.

A voler trovare proprio un dettaglio, i punti Onore funzionano in modo un po' strano (ad es. quando si perdono quando veniamo feriti), ma sono proprio dettagli.

Voto inviato a Dario III

Kinn
Iniziato
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Forza giovanotti! Ultimissime ore per commentare e votare!

Dario III
Inadatto a regnare
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Recensione velocissima del corto, che in questi giorni sono inghiottito dallo studio fino a notte fonda.
(La gazzetta arriverà, giuro, ho quasi pronti ben due numeri e da mercoledì potrò finalmente avere di nuovo respiro. Dai, potete vederlo come un modo per allungare il concorso. Sarà divertente no?
Sì, in realtà mi sto arrampicando sugli specchi tantissimo)

Il corto mi è piaciuto, e mi sarebbe piaciuto sviscerarlo molto più a fondo.

Personalmente è fra i corti che mi sono piaciuti di più quest'anno, ma non lo posizionerei al primo posto, anche se ci si avvicina parecchio.

In generale ho apprezzato tutti gli aspetti, dalla scrittura al regolamento, dall'ambientazione ai personaggi.

Sono sempre favorevole  al finale multiplo, per cui mi è piaciuta molto la possibilità di ottenete tre diversi epiloghi.

Non ho riscontrato problemi evidenti (refusi/link/enigmi) e questa è una gran cosa.

L'unico difetto che per me può avere il corto è che non ci sia stato nulla che mi abbia fatto gridare al capolavoro o che mi abbia coinvolto al 100%.
Personalmente, penso che questa sensazione sia anche imputabile al fatto che scegliendo il "corto storico con una storia toccante" e raccontandolo con questo stile, c'è sempre un minimo rischio che di ricadere nel "compitino dalla vittoria facile".
Sicuramente, però, a conti fatti mi ha convinto più 11/09 e quindi un'evoluzione c'è stata (nel genere, probabilmente l'autore non è lo stesso).

In ogni caso, il voto è alto.
Certo che quest'anno la competizione sta toccando vertici altissimi!

Voto inviato ad Adriano.

FinalFabbiX
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Arrivo sul filo di lana per dire la mia su questo bellissimo Corto, anche se forse un po’ “illecitamente” visto che confesso di non essere riuscito a finirlo completamente da solo e che mi sono molto basato sulle vostre soluzioni per esplorarlo del tutto.
Dunque, l’argomento di partenza è semplicemente ottimo. Non ho avuto modo di documentarmi in merito, ma mi sembra che l’autore sapesse benissimo di cosa parlava. Le pennellate di realismo si sono un po’ infrante contro uno stile dei dialoghi un po’ giovanilistico/forzato (non so come altro definirlo), con espressioni come “ok che è quasi mezzanotte…”. Le volte in cui ho letto frasi del genere, non tante in verità, la magia si è un po’ spenta.
Dal punto di vista ludico non credo di poter fare commenti più intelligenti e circostanziati di quelli che avete già fatto voi, il meccanismo Fuoco/Morale mi ha un po’ messo in allarme perché presentivo che ci fosse un true path. L’idea di dover trovare un codice segreto in un Corto di questo tipo mi è sembrato inizialmente fuori luogo se non proprio irrispettoso dell’argomento, ma ripensandoci non è così campato in aria che i bibliotecari ricorrano a questi sistemi per nascondere un tomo così prezioso.
Spero che basti come valutazione: per me questo Corto è il vincitore di questa edizione.

VOTO INVIATO A DARIO III

GGigassi
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Anche ques'anno, come tutti gli anni, c'è stato un effetto "risacca" nelle votazioni riguardo gli ultimi corti in concorso. Gli ultimi sono sistematicamente meno letti e votati, e quest'ulimo in particolare è stato il più "ignorato" di tutti. Un peccato, anche se credo abbia influito la congiuntura Modena Play-Pasqua già citata da Zakimos.

Prodo
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

magari il prossimo anno possiamo inserire una pausa in concomitanza con questi eventi, la butto là così....

DC One

mark phoenix 79
SIGN DEI TOTOAUTORI 2018/2020
Arcimaestro
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Ed eccoci giunti al capolinea, amici lettori.
A breve ciascuno di voi riceverà un PM con il riepilogo dei voti e le indicazioni per la Settimana Jolly.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: IX. Corto 2018: Cupe vampe

Parola alla Terna!



Grande Giove! Il concorso di quest'anno è finito! Sono andato nel futuro con una Fiat Duna e posso farvi delle grandi rivelazioni!

La prossima Terna sarà composta da:
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 GabrieleUD, Ggigassi e J-Ax
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Enrico Mentana
sarà direttore della Gazzetta dei Corti
Il Totoautori sarà gestito da
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Voldemort
Ma ecco quello che aspettate tutti: il tema dei Corti 2019 sarà
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Una discoteca nella palude
!

Ecco, torno nel futuro con la mia Duna, sperando di non provocare un paradosso spazio temporale e... che bello, un tirannosauro!

"Bau Bau!"*

Adriano ha scritto:


REGOLAMENTO
Semplice ma funzionale: il mix di due caratteristiche unito al lancio di dadi mi è piaciuto.
In particolare ho apprezzato i punti Fuoco, che mi hanno riportato al tipo di struttura a tempo che più mi piacciono, cioè quelle in cui un fattore ambientale va a modificare il coso degli eventi durante la storia.
Stonano, invece, le indicazioni sulla gestione della componente “dadi” nel caso non ne abbiamo (scegliamo sempre 3??), e soprattutto lo spoiler dei 3 finali diversi: ho letto l’intera storia sapendo di questo aspetto, e non mi piace molto avere un’anticipazione di questo tipo fin dall’inizio della prima lettura...
TRAMA
Sicuramente una trama seria e matura, una delle più mature tra i corti in gara. Il problema è stato che non sono proprio riuscito ad immedesimarmi. Già al primo paragrafo, non mi veniva in mente niente da scegliere... Il motivo è semplice: nel regolamento ci viene specificato che siamo una ragazza e non un vigile del fuoco, e ci viene fatto capire che il nostro scopo è fuggire prima che la Vije?nica diventi la nostra tomba. Ok, e allora perché non scappiamo? Perché andiamo alla ricerca di volumi da salvare? Per rischiare così la vita a voler salvare i libri, probabilmente nell’intro ci sarebbe dovuta essere una parte in cui ci veniva spiegata l’importanza di quei libri, di quella biblioteca, magari potevamo lavorare lì, magari quella poteva essere una biblioteca in cui aveva lavorato nostro padre. Insomma, perché sbattersi tanto se non sappiamo neanche quanto ci piacciono i libri?
PARTE LUDICA
Un primo appunto sui punti Fuoco, visto che sono parte del gioco e dovrebbero guidarmi nelle azioni: in una delle mie partite seguo il percorso 1-27-36-47-55-54. In cinque paragrafi, devo segnare quattro punti fuoco. Domanda: non era meglio far segnare automaticamente 1 punto Fuoco ad ogni paragrafo? In definitiva, con 28 paragrafi su 65 ad aumentare punti Fuoco, tanto valeva farli aumentare ad ogni paragrafo, mi sembra una scelta più pratica.
Interessanti gli enigmi, mi sono piaciuti.
NARRAZIONE
Secca, asciutta, essenziale: l’ho trovata molto adatta ad un racconto di fuga. Mi è piaciuta.
Rileggendo il corto più volte, comunque, la sensazione di fondo è quella di aver intrapreso una strada ben precisa, ma di averlo fatto troppo velocemente: il corto, bene o male, funziona, ma alcuni passaggi sembrano stati concepiti in maniera troppo frettolosa. Mi torna in mente, per esempio, la sequenza 55-54-8. Se le mani che ti hanno afferrato le spalle erano quelle di Emir (55), perché quando lo incontri nel magazzino (8) non ti dice che era lui? E perché getti i documenti alla prima persona che incontri (54) e poi quando vai verso l’uscita (8) li hai ancora in mano?

Il racconto si chiude con una vera gemma: la nota dell’autore. Non poteva esserci chiusura migliore.

In definitiva: un racconto che non annoia affatto, probabilmente un po’ troppo frettoloso in alcune sue dinamiche e che non è riuscito a farmi immedesimare, ma sicuramente buono nella sua struttura a tempo basata sull’aumento delle fiamme.

Dario III ha scritto:


Cupe vampe è un Corto ingegnoso, ricco e articolato che incarna benissimo lo spirito del bando: evitando i codici e qualunque congegno similare, sfrutta fino al limite le potenzialità di una struttura (quasi) ’nuda’ senza superarlo mai, creando un meccanismo che, a quanto ho avuto modo di giudicare, può a volte strattonare un pochino, ma non si inceppa mai.
Il regolamento è essenziale e pratico da giocare; i valori Morale e Fuoco servono solo relativamente sul versante ‘utente’ (di fatto manca un aspetto tattico) e mirano piuttosto a scandire l’avanzare del tempo ma anche – credo – da ausilio progettuale, che facilita l’autore nel duro compito – visto lo schema aperto e l’assenza di codici – di tenere traccia della nostra condotta (specie Morale) e del nostro iter (specie Fuoco).
Lo stile è asciutto, adatto alla storia, e segue in modo coerente un taglio preciso; non perdendosi in descrizioni elaborate, lascia affiorare quasi da sé il senso di urgenze ed emergenza; anche il contenuto mentale di Ana è spesso affidato a noi e, nella maggior parte dei casi, l’autore lo esplicita maggiormente solo quando sa di poterlo dedurre dalle nostre azioni con ragionevoli margini certezza. Questo mi porta a uno degli aspetti più significativi, che nel complesso ho apprezzato molto: nonostante l’avvertimento iniziale (che ci invita a comportarci da persona normale), o forse proprio per questo (anche nella normalità si dà eroismo?), l’autore ci invita di fatto a impostare da noi il nostro personaggio; a ben vedere, siamo noi a decidere chi è Ana, quali sono le sue priorità, e questa libertà sostanziale si riflette nella presenza di più epiloghi, in qualche misura in ordine crescente di eroismo. In questa operazione sarebbe stato assai facile scadere nella retorica e in un certo moralismo, eppure a mio avviso l’autore non lo fa; talvolta forse cade in un’uscita didascalica ma, pur valorizzando gli sforzi del lettore-Ana, riesce a tenersi, e non solo negli epiloghi, su un piano aperto, non giudicante. Questa operazione richiedeva un abile equilibrismo ed è perfettamente riuscita.
Grazie alla pura forza di un paio di accorgimenti strutturali, il nostro vagare nella biblioteca può quindi cambiare senso in base ai nostri moventi (significative in questo sono le scelte al piano superiore): l’impressione è che, attraverso una pianificazione attenta, l’autore deduca almeno in parte i nostri obiettivi in base alle scelte che facciamo. Infatti, questo corto è uno e trino: ci muoviamo per lo più negli stessi ambienti, e talvolta addirittura negli stessi paragrafi, eppure possiamo vivere storie diverse, seguendo moventi diversi e puntando, alla fine, a epiloghi diversi. Questa circostanza è frutto di una ammirevole attenzione e di grande conoscenza tecnica del genere, è brillante, elegante e originale e mi piacerebbe vederla applicata più di frequente, ma nel caso specifico – complice la natura dei Corti – ha una ricaduta non eccellente, che è forse l’unico autentico difetto del corto: tipizzando, sulla base degli epiloghi, in tre le diverse esperienze che si possono fare dell’opera, le prime due sono forse un po’ ‘poco’ – sono brevi ed è assai difficile finirle negativamente, usando un po’ di buon senso – mentre la terza è quasi un po’ ‘troppo’: assai più lunga e molto più difficile a livello di soluzione. La presenza di piani diversi (sia nella difficoltà sia nell’interpretazione del personaggio) è di per sé un enorme pregio, ma forse la si sarebbe potuta gestire in modo più equilibrato.
Ciò detto, Cupe vampe è un bel corto, che combina con naturalezza ed efficacia testa e cuore e che, benché si muova su un piano diverso da quelli che mi sono più familiari e congeniali, mi ha convinto.

Pirata delle Alpi ha scritto:



Siamo in trappola in una biblioteca in fiamme, dobbiamo sbrigarci a prendere le decisioni giuste che possono fare la differenza tra la vita e la morte. Lo stile è efficace, realistico e ci immerge in questo huis-clos infernale, ma terribililmente vero. Niente da dire, "Cupe Vampe" è scritto bene e l'autore misterioso ha creare questo clima di "vai avanti o muori". Non mi piacciono i film catastrofici, ma questo Corto è perfetto dal punto di vista dell'atmosfera e ci si crede davvero.

Niente regolamento o quasi, punteggi di Fuoco e di Morale da tenere aggiornati e basta. Mi piace la semplicità (parola d'ordine di questa edizione dei Corti). I punti di Fuoco che aumentano piano piano sono una bella trovata, ma quelli di Morale mi sembrano un po' "regalati" (non si perdono facilemente e quando ne guadagni, sono spesso bei punteggi). Bella pensata quella dei vari Epiloghi. Si può rileggere e rigiocare questo corto più di una volta ed esplorare nuove vie e fare tentativi diversi senza mai annoiarsi.

"Cupe Vampe" è un corto originale che torna alle radici del survival, ma senza gli zombi. Ci si immerge benissimo in quest'episodio storico senza dover pensare molto alle regole e questo rende l'esperienza più reale: siamo davvero nell'incendio e dobbiamo prendere le decisioni più logiche pur sapendo che non ci sono punteggi di Resistenza o Oggetti Speciali che ci potranno salvare... il divertimento è lì: quella nel fuoco sei TU!

Per concludere, "Cupe Vampe" è un buon corto e non ha tante pecche, secondo me. Però c'è una cosa che non mi è piaciuta tanto: assomiglia molto a "9/11", vincitore dei Corti 2016, ma con un sistema migliorato. Autore misterioso, non so cosa ti ha spinto a scrivere questo corto, ma hai fatto un buon lavoro. 

*Non ditemi che i tirannosauri non facevano "Bau Bau!", perché nessuno non li ha mai sentiti!

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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