Il grande successo di Lovecraft è ahimè legato al fatto che il suo universo sia di pubblico dominio. Come Carroll e Conan Doyle, ce l'hanno propinato in talmente tante salse che il pubblico "mainstream" lo percepisce come familiare, "storico". Esistono autori horror altrettanto riconoscibili e di pubblico dominio allo stesso tempo?

Zakimos ha scritto:

Il grande successo di Lovecraft è ahimè legato al fatto che il suo universo sia di pubblico dominio. Come Carroll e Conan Doyle, ce l'hanno propinato in talmente tante salse che il pubblico "mainstream" lo percepisce come familiare, "storico". Esistono autori horror altrettanto riconoscibili e di pubblico dominio allo stesso tempo?

Concordo in pieno. Nessun autore 'classico' ha il richiamo di Lovecraft, purtroppo. Con S. King si potrebbe fare alla grande, ovviamente, ma è una pura speculazione...
Restano dunque le preferenze personali. Restando in 'area Lovecraft':

Clark Ashton Smith, perché di tematiche affini a L, ma talvolta lo supera.
Robert W. Chambers, perché il ‘libro maledetto’ lovecraftiano l’ha inventato lui (che io sappia).
Arthur Machen, perché ci sono tematiche fighissime e situazioni investigative, in cui talvolta sta proprio al lettore 'distillare' la verità.

Grandissimi Poe e Blackwood, in ogni caso!

Io voto per Poe.

Ma penso che si potrebbero toccare un po' le ambientazioni di Jack London per fare belle serie dark e horror (il Grande nord dell'800 con animali selvatici, esploratori, cercatori d'oro, nativi... un Weird West con la neve, insomma) Però anche Stevenson non scherza con Jekyll e Hyde o le avventure del principe Florizel (il club dei suicidati è cupissimo). Poi, l'ambientazione dark e quasi hard boiled di Eugène Sue (I misteri di Parigi) darebbe qualcosa di bello.

firebead_elvenhair ha scritto:

Anche io direi Poe, tra l'altro c'è già pronto anche un personaggio ideale per storie investigative, a cui si può aggiungere l'elemento horror (o meglio brivido) a volontà: Auguste Dupin.

Dupin non è male, ma io Poe lo vedrei più "performante" ricorrendo ad alcuni suoi racconti classici che sono veramente fenomenali, anche lavorando in maniera slegata tra un racconto e l'altro.