Danilo Baldoni ha scritto:
Cari stimati ascoltatori... io sono arrivato abbastanza avanti, suppongo, ma la noia de 'sto libro è memorabile...!
Non è certo una pietra miliare del genere, non è scritto con passione e sembra ricalcare l'ovvio come a dire: i LG sono questi, partiamo e vediamo di finire il prima possibile... Il mondo non è affatto tratteggiato, ma io direi nemmeno immaginato: ISdA si mischia a trovate alla ACRA come le Bay, che giocano a baseball... in un medioevo non meglio ipotizzato.
Non è né ilare né divertente, le scelte sembrano favorire qualsiasi cosa si pensi, lo slancio è pari a zero.
Non solo non vi sono descrizioni memorabili, ma nemmeno situazioni memorabili -erano quelle che spesso si rifacevano delle mancate descrizioni. Insomma, a parer mio si rischia la classica botta di sonno, ed è dunque sconsigliato a chi è alla guida...
Le illustrazioni sembrano scelte tirando un d300 e lasciando fare al destino.
Se la sopravvivenza del LG dev'essere questa, ben venga una dignitosa morte... a meno che io non me li ricorda affatto, ed erano tutti così, ma l'escludo: sono sicuro che riaprendo ACRA o Sortilegio! vi sarebbe ancora molta sorpresa e divertimento; confermo pertanto quanto enunciato tempo addietro, e cioè che non è importante l'invenzione LG in quanto tale, ma fare dell'oggetto libro qualcosa di misterioso e innovativo...
Da un certo punto di vista, Brennan ha colto nel segno: lui non faceva esattamente LG.
La cosa che mi piaceva di ACRA, è che solo Il Castello di Tenebra aveva la classica struttura LG, come a dire: partiamo dall'ovvio, dal semplice e da ciò che già sai... Da qui, muoviamoci insieme verso un lento e progressivo progresso, per vedere quante cose ne possono uscire, con l'idea di muoversi fra paragrafi. Il fenomeno LG, con menti come le sue, potrebbe anche ripartire... offrendo tutt'altro, però, e cioè: partendo da ciò che già si sa, muoversi ancora oltre, senza dover disconoscere un pubblico più eterogeneo.
Non mi sembra corretto trarre queste conclusioni da uno dei primissimi librigame... sarebbe come guardare un film muto, e decidere che i film sono noiosi
Parliamo del 1983 e di uno dei primi 6-7 librogame DELLA STORIA...
Secondo me, il libro riesce in pieno in ciò che si prescrive: descrivere una città. Non portare avanti una trama, ma esplorare un luogo bizzarro, vivo, incasinato. Fra i 60-70 LG che ho giocato, Port Blacksand è una dele location che mi sono più rimaste impresse nella memoria.