Causa maggiore sviluppo del personaggio (visto che si ha più tempo per apprezzarne gli aspetti negativi ed ha più presenza scenica nelle sue apprizioni), voto il re stregone.

Quindi intendi che il Re Stregone ti sembra più potente e questo in qualche modo amplifica la sua cattiveria rendendolo superiore a Minosse?

Jegriva ha scritto:

Il Re Stregone... Minosse non fa resuscitare i morti a comando.

Curioso, questa è la motivazione anche del mio voto, però su di me ha l'effetto opposto.

Mi spiego meglio.
Il Re Stregone (così come i vari Arci-maghi/-druidi e Re Negromanti) è così potente che è scontato sia cattivo. Dopo tutto, il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutamente; quando si è già in partenza superiori all'essere umano medio, la voglia di prevaricare è fin troppa.

Minosse invece non è nessuno. Sì, è vero, è Re di Creta senza particolari meriti (se non essere figlio del proprio padre), ma tutte le azioni che lo hanno reso temuto sono basate sulla sua indole. Lui ha obbligato Dedalo a costruire il Labirinto, lui ci ha rinchiuso il Minotauro, lui ha vinto la guerra contro Atene e sempre lui ha imposto il tributo annuale di quattordici giovani per sfamare la bestia. Ogni suo atto di prepotenza e prevaricazione è dovuto alla sua forza interiore, alla cattiveria che ha in cuore.

Poi vorrei chiarire un punto più in generale: quando si parla di "Best Villain" io non intendo "quello che fa più cose cattive", perché il premio dovrebbe andare a qualche idiota macchiettistico, tipo Cattivik (che per fortuna è fuori concorso). Per me "Best Villain" è colui che incarna meglio l'archetipo (e non lo stereotipo) dell'antagonista. A questo punto, ben vengano personaggi ben sfaccettati come Minosse o Honoric, che alternano punti forti a debolezze e mostrano anche lati positivi.

Per tutte queste motivazioni, il mio voto non può che andare a MINOSSE.

Un altro difficile confronto. Se non altro è segno che i cattivi dei librogame, genere quasi sempre indicato come di scarso spessore letterario, in realtà siano ben caratterizzati (oh, non si può mettere un emoticon che fa un sorrisetto a labbra chiuse e basta? Se uno vuol sorridere ci son solo dentoni...)

Minosse è il politico per eccellenza: mette ben in chiaro come stanno le cose ma lo fa attraverso frasi ben mirate e pesate, nei momenti giusti, a volte davanti a tutti, altre volte prendendoti in disparte (bellissimo quando ti racconta di Dedalo e della conchiglia); non si fa il problema di cambiare le sue simpatie e i suoi appoggi se è necessario per raggiungere i suoi scopi. Se non sbaglio, dopo aver battuto il Minotauro è perfino possibile incappare in Minosse uscendo dal labirinto e venire catturati e torturati a morte, con tanto di "preveggenze" che sembrerebbero darti una via di scampo ma invece danno solo una diversa "interpretazione" della tua morte. Minosse fa un po' da sfondo ad un'avventura terribile e crudele, popolata di personaggi infidi.

Il Re Stregone, al confronto, è molto meno carismatico: i suoi poteri sono immensi, ma il suo è un regno dell'orrore che, per quanto affascinante mentre si legge il libro, è piuttosto stereotipato. Blood Sword ha proposto dei cattivi molto meglio caratterizzati: in effetti, il Re Stregone non è nemmeno la presenza più importante di tutta l'avventura, sebbene sia il "boss" finale da battere. Pensandoci a mente fredda, il fascino del personaggio è più che altro una conseguenza della perfetta costruzione dell'avventura, un'escalation di paura e disperazione verso la meta finale, che una caratteristica dovuta a qualcosa che il Re Stregone fa o dice in prima persona.

Sebbene, dunque, sia stato io stesso a proporre in gara il Re Stregone, do il mio voto a Minosse.