Jegriva ha scritto:

E comunque il mio intervento non era per facile polemica verso i giudici, ma era in risposta ad un'utente che gli ha assegnato il massimo dei voti, dicendo che secondo lei il racconto fosse in tema. Mi sono sentito in dovere di esporre la opinione che questo racconto è setampunk quanto potesse essere un poema epico il mio tema del Liceo sull'Iliade...

(il tutto IMO, ovviamente)

Se mi è permesso esprimere una preferenza concordo su tutta la linea.

Jegriva ha scritto:

Se avessi saputo che "bastava poco", magari mi sarei sbattuto meno. Ecco, diciamo che mi sento un po' preso in giro.

Mah, questo non ci credo, dai. Il problema insorgerebbe se questo "racconto" avesse ricevuto commenti e votazioni tali da renderlo un serio candidato alla vittoria, ma mi pare che non stia accadendo e che non accadrà, proprio perché il pubblico qui non è fatto di babbei che non conoscono il regolamento e gli obiettivi del concorso. Io ho preso il "racconto" per quello che è, a prescindere dal regolamento, e perciò gli ho dato un voto probabilmente troppo alto (ma ho anche detto che preferisco una cosa del genere ad un racconto che dimostra di avere ben altri obiettivi ma fallisce nel realizzarli); credo che lo stesso faccia Aloona. Sta tutto nel decidere se riconoscere al "racconto" dei meriti intrinseci o se valutarlo unicamente sulla base delle regole a cui doveva attenersi; nel qual caso, il voto dovrebbe essere 0 da tutti, perché chiaramente non attiene al concorso. Purtroppo la giuria non ha deciso -molto democraticamente, direi- di non fare una cernita dei racconti prima di proporli al pubblico, altrimenti credo che questo non sarebbe stato ammesso in concorso.

Ma detto questo, non c'è da sentirsi presi in giro, credo. Non penso che tu avresti dato di meno se avessi saputo che le regole avrebbero ammesso questo "racconto": avevi la tua storia da proporre e l'hai proposta così, qualunque essa sia. Chi partecipa a un concorso creativo lo fa perché ha un'idea da proporre e la svolge indipendentemente da quello che fanno gli altri. Certo, in un concorso d'altro livello e organizzato diversamente, un lavoro simile non sarebbe stato ammesso alle votazioni pubbliche, ma se tu lo avessi potuto leggere prima di inviare il tuo lavoro, avresti forse modificato la tua opera per renderla meno degna di quel che intendevi? Non credo.

Certo è che con Io sto in crisi si è creato un precedente che deve invitare alla massima precisione nello stilare i regolamenti futuri. Che cosa farebbe la giuria se, per qualche assurdo caso, Io sto in crisi vincesse il concorso ai voti? Gli toglierebbe la vittoria perché è fuori concorso? Sarebbe imbarazzante, perché bisognava pensarci prima. Fortunatamente il voto della giuria pesa tantissimo e quindi ciò non accadrà, ma bisogna evitare che si ripeta una cosa del genere. Purtroppo in concorsi ben più importanti e partecipati succede spesso che non vinca affatto il più meritevole, ma non è un buon motivo per essere lassi nell'organizzazione di 'I Corti di LGL'.

Seven_Legion ha scritto:

Almeno noi l'anno scorso avevamo una scala anche per quanto "fosse in tema" il racconto.

sicchè sei stato giudice

Aloona ha scritto:

1) Questo racconto è invotabile IN concorso.

Non e' vero. Tu lo hai votato. E pure io e molti altri.

Per quanto mi riguarda, se tu confermi che questo lavoro per te merita la valutazione massima possibile, io confermo la mia: uno zero. Questo per rispetto a chi invece ha ritenuto (a torto) che per partecipare al concorso bisognasse effettivamente rispettarne il regolamento.

E per rispondere a Ego che diceva che nei futuri concorsi sara' necessario rendere piu' preciso il regolamento: non sono d'accordo. Il regolamento e' gia' chiaro... semplicemente bisognava applicarlo.

Aloona ha scritto:

1) Questo racconto è invotabile IN concorso.

"Invotabile" non tanto, se tu stessa lo hai votato in concorso :-D

Aloona ha scritto:

Senza contare che mi pare te la sia presa un po' troppo, X man, per un banale regolamento di un banale concorso di un banale forum

Nel caso tu ti stia riferendo a me (X man?), per me i librigame sono una cosa seria ;-) e questo è, fino a prova contraria, l'unico concorso di narrativa interattiva presente in Italia.

Il fatto è che non può finire bene. Io Sto in Crisi ha dei pregi, molti pregi estranei ai temi del concorso. E' un meraviglioso gatto in una mostra canina.
Mi spiace che sia eventualmente (per quanto condivida il giudizio) stroncato perché "non scodinzola" e "non fa le feste".
E mi spiacerebbe ugualmente se il felino vincesse il concorso battendo dei bellissimi beagle.