I primi cinque Lupo Solitario (originali, in inglese, non rimaneggiati) sono tutt'ora a mio avviso superiori a qualsiasi librogame fantasy sul mercato. Lo Stregone della Montagna Infuocata è più soddisfacente di tutti i suoi epigoni old school, soprattutto quelli della serie che ha fatto nascere.

Time Machine e Avventure Stellari sono ancora attuali perché non è uscito nulla di moderno in grado di colmare la loro nicchia. Cuore di Ghiaccio è invecchiato decisamente bene, anche se non in modo perfetto (la strettoia del ponte e il tema ecologista "appiccicato" su una campagna D&D si sentono).

A parte queste eccezioni, non c'è veramente storia ma mi sembra anche logico: parliamo di libri scritti da ventenni inesperti per giovanissimi contro prodotti scritti da quarantenni per quarantenni con enormi mezzi ed esperienza. Tutto questo giudicato dai quarantenni di cui sopra :-).

gabrieleud ha scritto:

un'arancia per i librogame EL.

Le copertine erano più colorate e dinamiche, quelle moderne sono più spente con colori insaturi. Il motivo è che EL si rivolgeva a un pubblico di ragazzi, mentre oggi si cerca il pubblico adulto.  Per questo molti dei librogame in commercio vengono evitati dal pubblico dei più piccoli, a loro queste copertine incutono timore.

gabrieleud ha scritto:

MA io vorrei ancora spezzare un'arancia per i librogame EL. Riguardo a quale aspetto?
Il formato! Sono tascabili, manabili, e soprattutto facili da sfogliare annanz'arretr. Quelli moderni sono semplicemente troppo grossi, o troppo rigidi, per essere giucati come si dovrebbe. Prendete ad esempio Caso Chiuso o Elementare Watson, con copertina antiproiettile.

Sì diamine, sì! Siamo in rigidissima minoranza su questo aspetto, ma io a tutt'oggi fatico a giocare con la quasi totalità dei librogame della nuova era, che pure apprezzo spesso moltissimo (vedi recensioni) a livello contenutistico. Mi sorprende che nessuno voglia puntare al tascabile, e una delle migliori esperienze di gioco l'ho avuta con Il sabba nero, che non a caso è quello più piccolino.

Dragan ha scritto:

gabrieleud ha scritto:

MA io vorrei ancora spezzare un'arancia per i librogame EL. Riguardo a quale aspetto?
Il formato! Sono tascabili, manabili, e soprattutto facili da sfogliare annanz'arretr. Quelli moderni sono semplicemente troppo grossi, o troppo rigidi, per essere giucati come si dovrebbe. Prendete ad esempio Caso Chiuso o Elementare Watson, con copertina antiproiettile.

Sì diamine, sì! Siamo in rigidissima minoranza su questo aspetto, ma io a tutt'oggi fatico a giocare con la quasi totalità dei librogame della nuova era, che pure apprezzo spesso moltissimo (vedi recensioni) a livello contenutistico. Mi sorprende che nessuno voglia puntare al tascabile, e una delle migliori esperienze di gioco l'ho avuta con Il sabba nero, che non a caso è quello più piccolino.

In questo concordo assolutamente: W il tascabile!!!

Bisogna partire dal concetto che in quell'epoca i librogame rappresentavano una totale novità. Potevano anche essere imperfetti, ma la sola idea di poter scegliere il corso dell'avventura era ciò che più intrigava e incuriosiva il lettore. Ora, essendo tornato di voga in genere, non basta più il solo fatto che il libro sia un librogame: va perfezionato e migliorato, come a voler essere una versione 2.0 di quella precedente.