Corto numero 10: Primo ed ultimo ViaggioCorto numero 10: Primo ed ultimo Viaggio Perdiana! Doppia cifra con il decimo corto dal titolo:
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Re: Corto numero 10: Primo ed ultimo Viaggio Amico o amica esordiente, non so chi tu sia e mi dispiace che il tuo corto abbia qualche magagna di realizzazione legata, com'è evidente, all'inesperienza (mancano i link ipertestuali, E' invece di È, "vai a" mischiato con "vai al", niente punto dopo il rimando, niente spazio dopo alcune virgole, d eufonica costante anche dove non ci dovrebbe essere eccetera).
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Re: Corto numero 10: Primo ed ultimo Viaggio
E le virgolette fatte coi segni di maggiore e minore...
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Re: Corto numero 10: Primo ed ultimo Viaggio È evidente che questo sia un corto scritto da un esordiente. Come già scritto, non me la sento di penalizzare eventuali errori grammaticali o di impostazione quali spazi dopo virgole o i segni maggiore/minore per i dialoghi. Questi sono in fondo errori risolvibili tramite l'esperienza. Qui c'è un'idea valida, anzi, validissima... E penso che sia giustissimo valorizzarla.
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Re: Corto numero 10: Primo ed ultimo Viaggio Racconto poetico, "semplice" ma non semplicistico, con ottime idee a fare da base e uno sviluppo che non abbandona mai quella vena fiabesca che tocca i sentimenti.
Lo stile piuttosto lineare della narrazione è perfetto per questo corto, che richiama un po' le atmosfere favolistiche e lo stile di una fiaba. Ho apprezzato anche la struttura che è ben combinata e adeguatamente variegata per tenere alto l'interesse e spingere anche ad almeno una rilettura (ci sono due diramazioni principali e una esclude l'altra). Altro plauso per i finali prescelti: tutti coerenti con la narrazione (a parte uno che alla fine ti premia molto al di là delle scelte compiute) e quasi tutti molto poetici. Mi ha colpito in particolar modo quello del ruscello, metafora perfetta della vita di ognuno di noi, e capace anche di far riflettere sull'ineluttabilità della fine di ogni cosa e sulla capacità che dobbiamo avere di accettarla e addirittura apprezzarla, perché parte di noi in quanto mortali (che si parli di foglie o uomini poco cambia). I limiti del lavoro: 1) Si poteva strutturare ancora meglio: i paragrafi sono pochi, anche se ben sfruttati, e i percorsi chiusi con una certa fretta più di uno (mi viene in mente quello in cui arriviamo al mare). L'autore poteva cercare di sfruttare lo spazio che ancora aveva a disposizione per limare ulteriormente questo aspetto. 2) La foglia talvolta è eccessivamente antropizzata e questo un po' mi ha disturbato: siamo "amici" di un ragazzino? Lo salviamo da un bullo? Scendiamo verso le giostre? Avrei gradito maggiormente uno stile più distaccato dalle dinamiche umane (cosa che talvolta accade, soprattutto quando imbocchiamo percorsi più naturalistici). 3) Ci sono diverse ripetizioni e qualche errore di punteggiatura. Un corto che punta totalmente sulla parte narrativa e lo fa anche bene, come questo, deve essere perfetto secondo me a livello di scorrevolezza e godibilità della lettura, perché quella è la sua arma principale. Se in qualche modo viene compromessa da una non perfetta cura dei particolare può risentirne più di altre opere. Al di là delle pecche comunque un lavoro ben scritto, ottimamente elaborato, toccante e che da da pensare. Non sono pregi da poco se si pensa che il tutto è stato realizzato in uno spazio così ridotto. Giudizio quindi più che positivo. Voto inviato a Gabriele
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Re: Corto numero 10: Primo ed ultimo Viaggio Indubbiamente simpatica l'idea. La storia e' minimale (inevitabile, vista la poca possibilita' d'azione del protagonista!) ma i finali riescono ugualmente bene a connotarsi come "bad end" o "happy end".
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Re: Corto numero 10: Primo ed ultimo Viaggio idea carina, mi ha po' ricordato un vecchio corto dove il protagonista era un Kraan (quindi un animale).
Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)
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