Un corto simpatico e molto ironico, ogni tanto ci vuole, gradevole l'uso degli emoticon anche se dopo un po' mi andava insieme al vista.
La storia è semplice e veloce, si arriva presto all'epilogo, ma si può rileggere più volte dando un ampio spettro di giocabilità.
Non passerà alla storia del Corti per i contenuti ma certo è ben scritto e divertente, e tanto basta per un pollice alto

Attenzione Spoiler, proseguite solo se avete letto il racconto.

Qui è successo, a mio giudizio, un po' il contrario di quanto avvenuto nell'altro corto della settimana. Il racconto si presenta come molto semplice e frizzante, con paragrafi brevi, una storia ironica e surreale, alcune battute alla "Squilibrio" (seppur, in questo caso, allusive, ma non volgari), un'evoluzione della storia che definire assurda è poco, con un messaggio di fondo però estremamente serio e importante.
Il classico caso in cui l'autore cerca di usare toni leggeri per trasmettere un messaggio importante, comprensibile da tutti: ci riesce abbastanza bene, anche se, alla fine, l'opera risulta più efficace come divertissement godibile e di rapida lettura che non come manifesto della causa ecologista.
Insomma, una serie di ingredienti che, complici anche alcuni difetti (un editing frettoloso con diversi refusi, un bilanciamento dei vari percorsi non proprio ottimale, visto che alcuni sono brevissimi e non molto interessanti, altri decisamente più tortuosi, una corrispondenza con il tema del concorso un po' tirato per i capelli) di primo approccio sembra essere grazioso, ma non certo eccezionale.
Poi andando più a fondo saltano fuori le vere chicche del lavoro: i nomi dei personaggi coinvolti, che oscillano dal boccaccesco Gustavo Negroni, al barzellettiero Andreij Peribosky, il geniale uso delle emoticon, che rendono il lavoro davvero più moderno e "giovanile" e hanno anche l'indubbio vantaggio di consentire all'autore di risparmiare un po' di caratteri, alle gag basate sui giochi di parole, come quella che ci vede fronteggiare il delegato cinese (stupenda, la più divertente di tutto il cortissimo!).
Insomma una base non particolarmente imponente, che non lascia il segno, impreziosita però da elementi collaterali studiatissimi e davvero azzeccati in quasi tutti i casi.
Ho adorato anche il ricorso alle bandiere per caratterizzare i vari delegati presenti: chiamano in causa le nostre conoscenze geografiche e costituiscono una gradevole ulteriore sfida nel gioco, in grado di aggiungere una spolverata di "enigma" alla struttura complessiva già molto buona.
Insomma, mentre Origins era un lavoro dalla struttura veramente valida e massiccia, con una prosa di alto livello e tanta profondità che però si perdeva nella brevità del mezzo, questo G20 parte da una base che più leggera non si può e proprio nella natura dei corti, e negli ottimi ammennicoli che l'autore è riuscito a ideare, trova la sua possibilità di espressione migliore.
Quindi applausi e grande merito al creatore per aver pensato e strutturato con tale sapienza l'opera; per la sua natura leggera e ridanciana non credo che conquisterà il podio alla fine della fiera, ma comunque secondo me è un lavoro molto valido, anche in questo caso meritevole di un bel giudizio positivo e del pollice in su.

Voto inviato a Gabriele

Periodonikes ha scritto:

Sto leggendo il corto da browser (Chrome) e segnalo che non si visualizzano 3 emoticons, ai paragrafi 15 e 21

Si è vero, nel documento originale .doc i simboli ci sono, il problema è sul pdf, adesso controlliamo.

Greta Thunberg ospite d'onore ai Corti 2020!

L'ho solo scaricato e letto l'introduzione. Ora vediamo lo svolgimento.