Concordo con Ggigassi.
Ottima idea introduttiva, il fenomeno degli hikikomori è molto diffuso in Giappone e non ha mancato di solleticare la nostra curiosità (morbosa?) di occidentali. E con l'avanzare della tecnologia e la maggiore possibilità di rendere virtuale qualsiasi cosa (compresa la spesa casalinga) anche noi nel nostro vivere quotidiano stiamo andando sempre di più verso una progressiva eliminazione dei contatti sociali.
Probabilmente l'attuale situazione virale in Italia e in Europa aprirà ulteriori orizzonti in questo senso e per questo i cortissimo risulta oggi più attuale che mai.
Mi è piaciuto moltissimo anche l'epilogo inteso in senso ampio: sia per gli escamotage applicabili per conquistarlo

, sia per l'enigma molto intelligente e ben implementato che lo nasconde, sia per la semplicità potente che lo caratterizza. In poche righe l'autore è riuscito a darci un bel pugno nello stomaco, ma anche un filo di speranza, e sono risultati ben difficili da raggiungere in finali ben più ampi ed elaborati.
Quindi grande ammirazione da parte mia per chi è riuscito a introdurre e terminare così bene un corto e dotarlo anche di una meccanica di gioco unica ma ampia e raffinata.
Detto questo ciò che mi convince meno è lo sviluppo della storia: questo corto è nato come un omaggio e dai cultori di tale omaggio può essere facilmente compreso. Tutti gli altri sono tagliati fuori e possono procedere solo per tentativi. La narrazione è curata e quindi leggere tutti paragrafi non è per niente noioso e, almeno a un primo passaggio, interessante. L'ulteriore meccanica ludica presente nell'opera, la tabellain cui appuntare i paragrafi esplorati, in realtà secondo me si potrebbe anche eliminare.
L'autore l'ha inserita probabilmente per prevedere anche un epilogo negativo nell'ambito della storia, ma di fatto non modifica affatto i passaggi necessari per conquistare il finale "vincente". La complessità nel farlo è un'altra: combinare le evoluzioni in modo da centrare un serrato true path, senza elementi oggettivi per riuscirci (se non intuire il discorso delle iniziali o fallire almeno una volta per conoscerne l'esistenza e poi mettersi a fare un lavoro di retro engineering per mettere in fila i paragrafi nel giusto ordine. Non il massimo).
Io credo che un approccio simile, seppur alla fin fine con un po' di buona volontà è superabile in tempi non biblici, risulterà ostico per la maggioranza dei lettori e finirà per rendere Speedball più noioso e meno smart di quanto potenzialmente potrebbe essere.
Non trovo altri reali difetti, ma questo limite secondo me impedisce a un ottimo lavoro di diventare un eccellente lavoro.
Complimenti comunque all'autore, perché ha dimostrato di avere classe e conoscere il genere: già solo per questo merita un voto adeguato. Nella mia personale classifica però Speedball 2020 non arriva alla top 3, pur essendo assolutamente valido.
Voto inviato a Gabriele

Madonna che spavento!
Alla prima partita, volevo piangere. Non ci capivo niente, niente.
Ho provato a mappare mentre andavo avanti, a dare un senso alla storia, niente. Non mi tornava neanche un link.

Poi però sono arrivato al paragrafo 20 e ho letto cosa bisognava fare per vincere.
E allora, autore, lascia che ti dica un amorevole vaffanculo
Perché la mia mente da hikikomori ha subito realizzato: quante combinazioni possibili vuoi che ci siano, senza ripassare due volte dallo stesso paragrafo?

Completando il grafico e aggiungendoci 12 linee di codice, ho scoperto che sono letteralmente 17.
Direi mooolto fattibile da verificare a mano

Allego il codice:

mi sono trovato in un loop da cui non trovavo l'uscita (e forse era questa l'intenzione dell'autore? dopotutto gli hikikomori vivono in un mondo chiuso); all'inizio credevo che Speedball 2020 si riferisse al videogioco coin-up di inizio anni '90, poi leggendolo ho pensato che si riferisse alla droga (mix di coca e eroina, quella che ucciso John Belushi per intenderci), poi ho letto qui che è il titolo di un album dei Timoria (band che non ho mai seguito molto, solo l'album Senza Vento che ai tempi del liceo girava tra i metallari).
Di certo a differenza di altri corti è molto dinamico, l'idea del loop permette di leggere quasi tutti i paragrafi, ma se poi non capisci come uscirne ci si trova come il cagnolino che cercava un angolo per far pipì dentro una sfera.
voto inviato a gabriele

PS
chi fosse interessato al fenomeno Hikikomori segnalo il sito https://www.hikikomoriitalia.it/ con anche il canale youtube fatto molto bene

AnimaLupo ha scritto:

Mamma mia ma quante ne sa Prodo! (..) ci tira fuori il fenomeno degli hikikomori in Giappone! Un mito, davvero.

Ehm, che il protagonista del gioco sia un "hikikomori" e' scritto in chiaro nelle prime tre righe del corto, con tanto di spiegazione!