Edizioni Librarsi e Librogame’s Land cementano la loro storica amicizia con un nuovo progetto che nasce dalla stretta collaborazione delle due realtà. La casa editrice di Claudio Di Vincenzo infatti sta per lanciare un nuovo titolo, capostipite di una collana contenitore inedita, che va arricchire il portfolio già molto prodigo della realtà di Via Dora Baltea.
Questa nuova iniziativa editoriale nasce in stretto contatto con LGL: il traduttore infatti sarà una storica figura del direttivo del vostro portale interattivo preferito, e lo stesso libro conterrà dei contenuti aggiuntivi estratti direttamente dal Magazine di LGL.
La presentazione ufficiale del volume infatti avverrà proprio lunedì prossimo, sulle pagine della nostra storica rivista mensile.
Nel frattempo, però, non vogliamo lasciarvi senza notizie, e abbiamo deciso di fare un po' di luce sul progetto in arrivo. Tramite newsletter la casa editrice vi ha parlato di una nuova serie di librogame provenienti da un preciso Paese, quindi iniziamo con svelare questo dettaglio: i volumi contenuti saranno tutti iberici!
La Spagna, come altri Paesi europei, sta vivendo un periodo di rinascimento del librogame prevalentemente promosso da appassionati e nuovi autori, e tra le tante proposte esistenti ce ne sono alcune che secondo noi meritavano di essere importate.
Ecco, in anteprima assoluta, una delle immagini contenute nel primo libro (in arrivo tra un mese circa). Anche l'illustratore è stato intervistato da LGL, quindi lunedì prossimo si potrà scoprire leggendo il Magazine qualcosa in più su di lui e sui suoi lavori.
Ma non finisce qui!
Aggiungiamo un'anteprima, un passaggio del libro che svela qualcosa circa la sua natura. Nell'attesa della presentazione completa, vi lasciamo il piacere di provare a indovinare di quale librogame possa trattarsi, e in quale epoca (e luogo) sia ambientato…
«Sconfiggere la morte?» ripeté bloccandosi e interrompendo la propria attività, come se non se lo fosse mai chiesto. «Suppongo che sia l’obiettivo ultimo della medicina terrena. Tuttavia, ti sei mai domandato come sarebbe un mondo senza morte? Forse sarebbe qualcosa di molto simile all’Inferno. Pensaci: un luogo dove la sofferenza non avrebbe mai fine, dove niente potrebbe liberarti dal dolore. No, amico mio, la morte a volte può essere una benedizione e sarebbe un’autentica disgrazia se ci privassero di due doni così preziosi, la nostra nascita e la nostra dipartita. Inoltre la medicina non va usata per sconfiggere alcunché, bensì per aiutare l’essere umano a trovare il proprio equilibrio: una patologia ha sempre origine da un disallineamento. È facile: leggi Aristotele e capirai. Le malattie non sono castighi inviati da un’entità superiore, ma avvertimenti che stiamo sbagliando qualcosa. Riflettici sopra, mio buon amico, e vedrai la vita in un’altra maniera». Anselmò tornò ai suoi affari e io lo lasciai lavorare, sorpreso dalla sua saggezza.
Ultima modifica di: Ald
Nov-07-20 09:17:17