GGigassi ha scritto:

Nell’attesa di capire come leggiocarlo (se sbaglio paragrafo di destinazione devo ripartire dall’inizio o posso continuare a giocare?)

Visto il totale silenzio dell'autore, mi permetto di dare la mia opinione (anche perché alcune meccaniche sono state ricalcate da un mio corto passato).

Comprendo la tua volontà di giocare il corto esattamente come immaginato dall'autore, ma qui, a mio parere, non ha alcun senso chiedersi se ricominciare dall'inizio.

Non è una storia a bivi, non ci sono scelte, non c'è motivo per rileggere. È una storia in cui le parti sono state mescolate e il tuo scopo è riordinarle. È un puzzle in cui devi capire come mettere insieme i pezzi per comporre l'immagine finale.

Che poi, siamo sinceri: quanti lettori, alla morte in un librogame, ritornano al paragrafo 1 e lo rileggono da capo? Penso nessuno: i pochi accettano la sconfitta e tornano indietro senza barare, non leggono di nuovo l'inizio ma scorrono il testo in fretta fino a tornare al punto in cui erano morti.
Persino le avventure grafiche hanno un'opzione per saltare automaticamente le parti già giocate.

Questo ovviamente non vuol dire che mi sia piaciuto il corto, anzi. Come ho detto, alcuni enigmi li ho risolti solo facendo ricorso ad un escamotage, e la storia in sé non mi ha entusiasmato così tanto (è carina, ma un po' slegata dal sistema di gioco).

Dunque, ho ripreso in mano questo Corto.

 Spoiler  

 Dall’1 sono passato al 2, dove viene descritta una zona buia e mi si chiede quale strumento usare per orientarmi. A meno che non sia un tranello dell’autore, guardo l’inventario degli “strumenti” e penso che in fondo un cuscino o un vaso non siano le scelte migliori, così uso la bussola/13, solo che nel paragrafo di destinazione scopro di essere arrivato in un complesso di “stanze” mentre prima ero in un labirinto! E c’è un vaso rotto per terra, di cui mi manca l’aggancio… decido di non leggere oltre per non spoilerarmi troppo, ma noto che la parola “otto” è evidenziata e compare il simbolo dell’infinito, entrambe cose che probabilmente avranno un peso nella risoluzione del Corto. Ironia vuole che il paragrafo 13 sia indicato come D quindi si potrebbe legittimamente pensare che sia il terzo del percorso, ma non mi sembra che il suo contenuto avvalori questa ipotesi. Sono un po’ confuso.
Non sapendo che pesci pigliare riprendo meccanicamente qualche giorno dopo proprio da lì: leggo del minotauro (che sembra ancora più confuso di me) e provo ad applicare il meccanismo “Ascolta chi ti sta attorno”: di paragrafi ce ne sono 14, quindi non devo aggiungere 8 a questo, ma provo a sottrarlo: funziona! Tanto più che nella pagina finale c’è proprio il link a quel paragrafo, così capisco che non potrò più usare questa tecnica… e poi l’esempio riguarda esattamente il caso in oggetto, quando un esempio non dovrebbe rivelare la soluzione vera e propria! Ma forse è una scelta precisa dell’autore per facilitare il leggiocatore – o confonderlo ancora di più?
A questo punto la scelta di analizzare la situazione è abbastanza telefonata (e poi anche qui c’è il link), e mi fermo al 10 per riprenderlo poi con calma.
Secondo me il passaggio 2-13 avrebbe dovuto essere reso meglio, anche se intuisco che probabilmente il Corto prevede che per essere risolto bisognerà tornare sui proprio passi, e quindi il testo necessitava di avere più chiavi di lettura.

RECENSIONE
Tirando le somme, un corto ben scritto che mette in scena una disputa tra i classici dei ma minato da qualche refuso di troppo . Il tema dei due mondi è rispettato anche se non demarcato benissimo. Il sistema di gioco invece si basa su deduzioni da ricavare dal testo e una serie di opzioni fisse e predeterminate da scegliere per proseguire da un paragrafo al successivo. Non ci sono veri e propri bivi. Alcuni indizi non sono facili da interpretare e si può rimanere con dubbi e perplessità.
Un altro problema pratico l'ho riscontrato nello scorrere il testo per arrivare al paragrafo successivo e poter vedere involontariamente la lettera in calce ai paragrafi che compone la frase risolutiva.
È comunque un buon corto, godibile nella lettura e abbastanza impegnativo da risolvere ma più o meno per tutti.

Leggo dalle soluzioni che ho peccato di ipercodifica e ho attribuito all’autore intenzioni che non aveva.

 Spoiler  

 Nessuna ripresa del Corto dall’inizio, insomma.
La soluzione del paragrafo 2 rimanda giustamente alla bussola, ma allora il vaso che cosa c’entrava nel paragrafo successivo? Era una falsa pista? Ma non aveva senso come tale visto che ormai al 13 ci siamo arrivati…
Apprendo che la mia idea di labirinto è diversa da quella dell’autore. Io lo vedo come una serie di corridoi e cunicoli, non come un gruppo di “stanze”. Il top però viene raggiunto con la spiegazione che per tornare indietro “La soluzione è suggerita anche dal simbolo dell’infinito che è un otto girato”. Eh?!  
E per arrivare alla fine la chiave era veramente metanarrativa: “Come riportato nelle istruzioni a inizio gioco, l’ultimo paragrafo a cui andare è il 14”. Io lo avevo scritto ironicamente, pensando (sperando) che ci fosse chissà quale enigma nascosto che non avevo trovato…
Notevole il dettaglio del passaggio al regno dei morti sancito dall’inizio della parola “Reloaded”, una raffinatezza che non avevo colto. Ma anche in questo caso credo che la lettura delle soluzioni potrebbe determinare un mezzo voto in meno al Corto.

GGigassi ha scritto:

Come cambiano i tempi: ricordo che a suo tempo alcuni utenti chiesero la mia testa perché in uno dei primi Corti, quello con la nerd e il diavolo, non avevo messo delle vere scelte ma un unico percorso da fare dall’inizio alla fine (in realtà non era proprio così ma l’impressione era quella). Stavolta vedo che giustamente nessuno ha sollevato obiezioni in merito.

Io gli diedi uno dei voti più alti di quell'edizione se non ricordo male