RECENSIONE
Eidolon è un corto con poche regole: un parametro da annotare (4 punti etere da spendere in determinate situazioni) e i canonici bivi. Genere fantascienza o quasi, tenendo conto del finale a sorpresa che ho molto apprezzato e che mi ha colto di sorpresa. La prosa è molto buona, peccato che l'autore non abbia ottimizzato meglio lo spazio. Si dilunga per oltre una pagina (su otto a disposizione) per il primo paragrafo, che deve introdurre è vero, ma visti i limiti è d'obbligo la sintesi. Anche i paragrafi finali (19 e 20) sono un lungo paragrafo diviso in due, non essendoci scelte da fare. Peccato perché il colpo di scena avrebbe dato un bel valore aggiunto se il corto avesse avuto più paragrafi, scelte e quindi longevità di gioco.

Recensione di Prodo (già pubblicata sulla pagina Fb di LGL, ma la riporto anche qui):

07 Eidolon: Un racconto onirico-fantascientifico dal taglio molto classico: di solito io in contesti simili ci sguazzo e mi danno enorme piacere. In questo caso però c’è qualcosina da rivedere.
PRO
1)    Gli autori e le opere a cui il racconto si ispira sono fenomenali. Fredric Brown è uno dei miei autori fantascientifici preferiti, soprattutto quando si cimenta nei racconti brevi, e in quest’opera a tratti ci sono citazioni vere e proprie del suo lavoro. Di Lovecraft non c’è nemmeno bisogno di parlare. L’eredità dei grandi traspare nelle righe di Eidolon e questo è certamente un valore aggiunto.
2)    Purtroppo io non me lo sono gustato, perché conoscevo La Sentinella e avevo previsto in anticipo, avendone colto i rimandi, il ribaltamento finale. Ma per chi non se lo aspetta l’epilogo nasconde una grossa sorpresa che aumenta sensibilmente la godibilità del corto.
3)    Non so se l’autore ne fosse consapevole o meno, ma ha creato un sistema regolamentare che ricorda il Venture System dell’accoppiata maestra Pignatelli-Longo. Quindi l’idea regolistica di fondo che ha avuto è molto buona. Dovrebbe affinarla e imparare a gestirla meglio, ma, come si dice in questi casi, la base, di livello, su cui lavorare c’è.

CONTRO
1)    Prosa da rivedere e migliorare. Molte ripetizioni, alcune frasi incerte, difficoltà a volte nell’esprimere con chiarezza l’immagine o il concetto che l’autore aveva in mente. È una pecca abbastanza grave in un racconto che, visti gli autori a cui si ispira e le influenze fantascientifiche, dovrebbe fare proprio della capacità descrittiva uno dei suoi punti di forza. Qui manca qualcosa.
2)    I punti etere sono di fatto solo un corollario. Ne bastano un paio per raggiungere l’unico epilogo esistente, gli altri sono un di più. Ci si può divertire a impiegarli tutti per esplorare più a fondo le diramazioni che altrimenti salteremmo, ma non ci sono altri motivi per usarli. È un peccato che il solo elemento regolistico del corto sia così poco decisivo.
3)    Il racconto di interattivo ha poco o nulla. I bivi sono esclusivamente strutturali: qualunque scelta facciamo, qualunque decisione prendiamo, finiamo per raggiungere lo stesso epilogo. Ci possono essere variazioni sul tema del percorso, di secondario impatto, ma il succo è sempre il medesimo e la nostra possibilità di scelta è nulla. Considerando le opere che abbiamo visto negli ultimi anni, in grado di offrire anche in spazi compressi possibilità di evoluzione e rigiocabilità quasi impensabili, questo è un difetto di cui non si può non tener conto.
GLOBALE: Sono abbastanza sicuro che l’autore sia un esordiente o quasi nel settore dei LG. L’idea di fondo è molto buona, le opere a cui si ispira capolavori, ma c’è un po’ di strada da fare, ancora, per entrare nell’eccellenza di genere. Le premesse per futuri ottimi lavori comunque si vedono: per ora, questo si guadagna sicuramente la sufficienza.

Periodonikes ha scritto:

La recensione di Prodo mi fa sorgere una domanda: ma se volessi scrivere un corto con il Venture System? Devo chiedere il via libera a Longo e Pignatelli?

no, i regolamenti in sé, in quanto idee matematiche, non hanno copyright, purché tu lo riscriva di tuo pugno.
attenzione che i nomi e i termini in generale, invece, sono protetti da diritto d'autore (quindi non puoi ad esempio usare il nome "Venture System" o usare esattamente gli stessi nomi per le caratteristiche).

Inserisco una breve nota dell'autore del corto a risposta dei vostri commenti.

So cos'è il Venture System ma non ho ancora avuto il piacere di giocare con librigame che lo usano. In realtà all'elemento di alea ho sempre preferito un sistema a risorse che scalano (sia nei librigame che nei gdr o giochi da tavolo), che è quello che fa l'Etere nel corto (in realtà nella prima bozza c'era anche un sistema per recuperarlo ma avrebbe aumentato lo spazio - che era tiranno ç_ç).
Appena finito il concorso poi risponderò più puntualmente alle critiche, di cui ringrazio.