Corto di stampo Lovecraftiano. Conosco e apprezzo Lovecraft, ma non lo idolatro anche se so che il panorama Board-game (e recentemente anche LG) sta pian piano riempiendosi di suoi riferimenti letterari. la cosa non mi dispiace, ma confesso che ultimamente mi ha un po' stancato vederlo associato a così tante opere ludiche. Detto questo, il Corto non è male e mi ha preso. Il colpo di scena finale non lo aspettavo e quindi si merita mezzo punto in più per questo. La scrittura, però, sembra avere qualche incertezza di troppo, forse dovuta al tempo, forse al solito limite di spazio. I Punti Etere sembrano studiati per essere davvero sfruttati solo in un paio di occasioni. Forse non ho capito bene io il regolamento; sta di fatto che nelle mie partite, nonostante le deviazioni proposte, la situazione era più o meno la stessa. Inoltre il Corto è davvero... corto! termina dopo poche azioni. Bella trovata quella di esternare i pensieri del protagonista, che in qualche modo dovrebbero suggerire la confusione mentale che io inizialmente non ho colto, pensando di trovarmi davvero al centro di un esperimento assurdo di trasmigrazione corporea.
In finale, un buon esperimento ma con qualche inciampo e con longevità striminzita.

Un corto piacevole ma probabilmente troppo breve per regalare la soddisfazione attesa.
L'ambientazione e l'idea sono ben pensate, buono anche il finale, chiaramente ispirato a Brown che viene per l'appunto citato.
Le scelte sono però scarse e di basso impatto, e la storia sembra chiudersi improvvisamente proprio quando sembrava decollare verso qualcos'altro di più interessante.
I punti Etere sono una buona idea che però non viene sfruttata a dovere. Ritengo anzi ci sia un errore nella sequenza 1-6-2-17 (prima spendi un punto Etere per liberarti, sei libero, ma poi devi spenderne un altro per liberarti?).
In definitiva un corto che pecca di qualche ingenuità e che dovrebbe essere ripensato per poter sfruttare appieno la buona idea alla base.

RECENSIONE

Ah, quanto mi mancava il buon vecchio scienziato pazzo che si butta in un nuovo e terribile esperimento...strano che questo tema è così poco ricorrente nei corti!

Questo corto è molto interessante: il tema dei "due mondi" è visto come vedere un altro mondo con gli occhi di uno dei suoi abitanti... questo può essere bello (se un alieno vede il nostro mondo trasferendosi in una aquila) o terribile (se lo stesso alieno si trasferisse in un parassita intestinale). Mi piace questo scienziato che va nell'altro mondo, ma senza saperne niente e finisce in una stranissima situazione, con un solo e unico finale da romanzo horror.

Però, trovo che le descrizioni di quello che trovimo nel mondo di destinazione sia un po' sfocato: non ho capito bene quale tipo di "alieni"mi sono trovato davanti. Erano umanoidi? Animali? Piante? Poi, non sono riuscito a capire com'era il corpo della creatura che il Protagonista  sta "parassitando": somiglia ad un verme, un tritone? Immagino che l'autore misterioso abbia voluto traghettarci in un mondo totalmente diverso dal nostro, lasciandoci immaginarlo. Purtroppo, non ho capito molto quello che ho visto e vissuto in questo terribile viaggio.

Per quanto riguarda l'aspetto ludico ci sono qualche problemi legati al sistema di punti.

Voto inviato a Adriano

Un esercizio letterario non certo originale ma molto raffinato. Il colpo di scena è prevedibilissimo (mi stupisco dell'appunto di Pirata delle Alpi ), ma lo stile di scrittura è molto buono. Al paragrafo 1 credo che il word processor si sia mangiato un “ti” nella frase “I tuoi colleghi, che hanno deriso per le tue teorie”, così come al 16 un “capisci” nella descrizione delle reazione degli “alieni”. A parte questo, gli errori sono quasi inesistenti.
Come hanno già rilevato altri, al 2 è un po’ ridondante dire che si spende un punto etere per liberarsi, se lo si è già fatto al 6.
20 paragrafi, di cui l’ultimo è a tutti gli effetti un epilogo, sono un po’ pochini. Inoltre rileggiocandolo ho avuto conferma del fatto che non offre alcuna libertà al leggiocatore, che si ritroverà sempre allo stesso finale qualsiasi scelta faccia. Per me questo non è un difetto, però avrebbe potuto starci anche un finale differente per giustificare una fruizione successiva alla prima: certo, la storia originale è quella e non si scappa, ma se l’autore fosse stato in grado di inventarsi una variazione sul tema che rispettasse la fonte originale sarebbe stato un grande tocco di classe. VIA! (Voto Inviato ad Adriano)

L’idea di partenza è bella. Ho capito abbastanza in fretta quale sarebbe stato il “twist” della vicenda, ma anche così ho molto apprezzato i due paragrafi finali. Bravo l’autore a mantenere sufficientemente vaghe (seppur non totalmente) le descrizioni per conservare l’incertezza.
Purtroppo non ci siamo dal punto di vista del gioco. L’impostazione è semplice, semplicissima, ma ahimè, non è quella la nota dolente, bensì gli errori. La sequenza di paragrafi 12->4->8 non ha senso, perché il testo pare riferirsi a tutt’altre azioni che quelle richieste ogni volta al paragrafo precedente. Inoltre, nella sequenza che precede il finale, il testo ci dice “l’etere è fluito completamente dal tuo corpo” o espressioni simili anche se non è detto che abbiamo esaurito tutti i punti, perciò gli eventi non sembrano affatto la conseguenza delle nostre azioni.
Abbiamo quindi un altro Corto che ha sacrificato la varietà delle scelte e degli eventi per concentrarsi soprattutto sulla narrazione e sullo stile. Al di là di alcuni errori di distrazione, l’intento è riuscito, ma il Corto si esaurisce completamente alla prima lettura nonostante le apparenti diramazioni offerte.