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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
Ormai manca poco al termine ultimo per votare e io non ho nemmeno sviscerato bene tutti i Corti! Tanto vale cominciare subito a mettere recensioni & voti, sennò va a finire che mi dimentico di votare…
Per comodità parto da quelli che secondo me sono i migliori e poi scendo giù giù lungo la mia classifica ideale.
Per cui, come primo Corto recensisco e voto quello che secondo me è il migliore di quest’anno. Il Precetto Finale si basa su poche geniali regole e centra perfettamente il tema dei due mondi usando oltretutto un meccanismo molto semplice ma intuitivo per farci capire già a livello d’impaginazione in che mondo ci troviamo.
La scrittura è secca ed evocativa, senza errori rilevabili, e la leggiocata procede frenetica e appassionante. È incredibile come in poco spazio l’autore sia riuscito a far stare un sacco di roba. Poche sagge pennellate come il millepiedi ossuto che urla o la pioggia di petali evocano con efficacia il mondo in cui ci troviamo. Ma il lungo combattimento non esaurisce le trovate dell’autore, che fa finire il Corto con un colpo di scena, forse intuibile e d’altronde perfettamente congruente con l’“ideologia” del Corto.
In merito a una recente critica che è stata mossa da alcuni utenti, devo dire che a me non è sembrato affatto di leggiocare col “pilota automatico”, già all’inizio (al 17) si può scegliere un’azione differente rispetto a quelle attivabili con le caratteristiche o l’arma. Certo, è chiaro che sarà un’azione avventata, ma i margini di scelta ci sono. E una scelta vera e propria la troviamo ad esempio al 23 e al 24, oltre ovviamente nel finale (18) che determinerà l’esito dell’avventura.
Un Corto eccellente, secondo me, il vincitore se non altro morale di questo concorso. Però mi tocca metterlo allo stesso livello di altri (bellissimi) Corti, perché ha un difettuccio che ha tolto un po’ di gusto alla lettura… so che farò la figura dello stronzo, ma il termine “flippare” mi è veramente indigesto. Ok, l’autore ha giustificato questa scelta ma lo stesso non mi ha convinto né come adattamento di un termine inglese né come citazione da una serie di libri che non conosco. E ho notato che sono in ottima compagnia nel riandare con la memoria a una terminologia da tossici. Eh, già: in un Corto così bello quella semplice parolina è un pugno in un occhio e stona molto con il resto.
E adesso VIA! (Voto Inviato ad Adriano)
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GGigassi
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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
Anche questo racconto punta molto sulla giocabilità estrema anche se riesce a mantenere una storia credibile e coerente. Giocarci è divertente ed è anche interessante affrontare le tematiche proposte dall'autore. L'interattività vera e propria con il lettore non è molto alta perché tutto gira intorno alla scelta delle caratteristiche iniziali e non a vere e proprie scelte. L'unica vera scelta in cui il lettore può immedesimarsi è quella finale quando bisogna decidere se risparmiare o uccidere il nostro avversario.
Quindi direi che l'atmosfera creata è eccellente ma il comparto game ancora una volta non è molto legato al lettore ma piuttosto alle caratteristiche preformate. Ciò non è necessariamente un problema, basti pensare a quanti libri di Lupo Solitario si basano su percentuali altissime di scelte ai bivi basate sul fatto che tu abbia o no una Disciplina Kai, ma di certo è una caratteristica che va segnalata in sede di recensione.
Ho una domanda, per finire:
Perché al paragrafo 26 noi veniamo uccisi quando invece lo scopo di tutta la nostra avventura è mantenere l'equilibrio tra il bene e il male? Perché all'ombra non viene proposta la nostra stessa scelta? Cioè, per l'ombra, che è il male, non vale il nostro stesso principio di equilibrio? Dovrebbe valere anche per lei, no, secondo lo Yin e lo Yan? Quindi anche l'ombra fallirebbe nel caso ci uccidesse, o sbaglio? Invece ciò non accade e noi perdiamo in due casi: se la uccidiamo e se veniamo uccisi. Ma forse mi sono perso qualcosa nel ragionamento. Voto inviato ad Adriano.
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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
Anima di Lupo ha scritto:Ho una domanda, per finire:
Perché al paragrafo 26 noi veniamo uccisi quando invece lo scopo di tutta la nostra avventura è mantenere l'equilibrio tra il bene e il male? Perché all'ombra non viene proposta la nostra stessa scelta? Cioè, per l'ombra, che è il male, non vale il nostro stesso principio di equilibrio? Dovrebbe valere anche per lei, no, secondo lo Yin e lo Yan? Quindi anche l'ombra fallirebbe nel caso ci uccidesse, o sbaglio? Invece ciò non accade e noi perdiamo in due casi: se la uccidiamo e se veniamo uccisi. Ma forse mi sono perso qualcosa nel ragionamento.
Risposta dell'autore:
Se su Yintia tu vieni addestrato a mantenere l’equilibrio, su Yangur la tua Ombra viene addestrata a comprometterlo! Le due forze sono sempre in contrapposizione.
Quello che succede però è che comunque nel paragrafo 26, nel momento in cui l’Ombra ha la meglio, anche lei si dissolve come te (per il principio che uno esiste solo se esiste l’altro) e infatti l’ultima cosa che vedi è il tuo Maestro e non l’Ombra.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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Adriano
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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
RECENSIONE
Questo Corto è una delle migliori sorprese di questa edizione 2021 e la lettura è stata molto gradevole.
La semplicità della storia e del meccanismo di gioco sono un vero esempio di quello che dovrebbe essere un'opera in lizza per questo concorso: uno stile fluido, un ambientazione poco srfuttata (quella orientale, mi è sembrato di giocare a " Legend of the Five Rings" o di guardare un film fantasy orientale, quelli di Rai 4) e avere il difficile tema di quest'anno rispettato bene.
Quello che è luce in un mondo è ombra nell'altro, si viaggia tra i due mondi come uno prende la metro e si ci insegue sul tetto del monastero come in un buon vecchio film d'azione, alla salsa soia fino alla rivelazione finale... niente da dire, tranne qualche piccola pecca, ma sono bazzecole.
Amico autore, la semplicità è la chiave del successo! Forse sei un veterano delle ultime edizioni, oppure un newbie, ma continua così!
Voto inviato a Adriano.
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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
Se un certo autore partecipasse al concorso 2021, direi che questo Corto è suo, per la scelta del tema e del ventaglio di caratteristiche da scegliere. Il Precetto Finale mi pare ben bilanciato: non ho testato tutte le combinazioni di Talenti e armi, ma so che è possibile finirlo con tutte quelle che ho testato. Benché un preciso Talento (Intuito sia scandalosamente vantaggioso, infatti, la presenza di alcuni bivi strategici fa sì che non tutta la partita sia decisa a priori dalla scelta dei Talenti e dell’arma. Da notare che il sistema del Vantaggio trasforma l’energia vitale in una caratteristica decisamente sacrificabile, in controtendenza rispetto a innumerevoli racconti-game: in non poche occasioni conviene perdere punti-vita in una sorta di “damage boost”, piuttosto che gettare via punti Vantaggio, decisamente più preziosi nell’economia del gioco.
Il ritmo quasi da “laser game” di questo Corto, però, ha come ripercussione una componente narrativa ridotta all’osso, benché pregevole, e questo toglie un po’ di gusto all’opera. Inoltre, lo svolgimento della vicenda è fortemente lineare e, proprio perché è bilanciato in modo da avere una chance in ogni caso, non c’è molto di nuovo da scoprire in eventuali partite successive. È un Corto perfetto per dimostrare che in un librogame, a prescindere dalla lunghezza dell’opera, è importante avere sia libro che game, e che dare a ciascuna componente il giusto peso non è affatto semplice.
Carina, infine, l’idea di allineare a sinistra i paragrafi di Yintia e a destra quelli di Yangur, ma la resa finale è probabilmente meno efficace di quanto l’autore volesse, e rende l’individuazione del numero di paragrafo un po’ disagevole.
Segnalo qualche imperfezione:
6: “se sei AGILE B” invece di “se hai AGILITÀ B”
10: “togli 1 danno aggiuntivo”? Meglio “infliggi” (lo so che si ripete la parola, ma “togli un danno” è tremendo!).
14: “Sferri l’arma”??
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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
Voti dei Giudici:
Adriano:
Interessante idea quella di separare le azioni dei due mondi tramite formattazione del testo, sicuramente una scelta originale che non può che avere la mia approvazione.
Il corto comincia così, senza un Prologo, allorché procederò anch’io senza troppi preamboli:
REGOLAMENTO: un regolamento sicuramente interessante, che mette subito il lettore di fronte ad alcune scelte relative ai parametri ed alle armi. Mi è piaciuta molto l’idea di questa “costruzione del personaggio”, seppur in piccole proporzioni. Arricchiscono il tutto i punti Salute e Ombra (che l’autore intelligentemente non ci svela subito, dando al corto quell’aria di mistero che non mi è affatto dispiaciuta) e il Vantaggio (che aggiunge quel pizzico di fattore “calcolo” al racconto).
Meno contento, invece, per quanto riguarda il Prologo: 4 righe in cui si fa appena in tempo ad accennare a chi siamo. Non si specifica cosa dobbiamo fare, quali sono i nostri obiettivi, il nostro background, l’ambiente in cui ci muoviamo, le difficoltà che ci hanno fatto arrivare fin qui… niente! Veniamo sbattuti direttamente al paragrafo 1, dove notiamo quella che, secondo me, sarebbe dovuta essere l’introduzione, ma che di fatto ha tolto una pagina intera al corto!
La scheda è bellissima, ma anche qui di fatto occupa una pagina intera.
Insomma, il fattore “spazio” poteva essere gestito molto meglio. Ovviamente le soluzioni scelte non rappresentano degli errori, semplicemente non mi sono piaciute perché potevano essere sfruttate meglio.
TRAMA e PARTE LUDICA: mi trovo in difficoltà a scinderle, perché in questo corto sono i lati della stessa medaglia. Praticamente, dopo l’introduzione, il corto diventa la descrizione di un combattimento e di un inseguimento. L’idea dell’autore è stata molto interessante, e soprattutto coraggiosa, purtroppo in praticamente tutti i paragrafi (tranne una manciata) ci sono frasi a frasi inerenti le verifiche dei parametri scelti. I continui check, anche se si ha accanto un foglio del personaggio continuamente aggiornato, sono un continuo stop alla lettura: praticamente questa interruzione avviene quasi ad ogni paragrafo, e alla lunga ammetto che la cosa non l’ho trovata proprio così entusiasmante... senza contare che l’azione è troppo spesso bloccata. Paradossalmente, una “diluizione” dei check avrebbe giocavo, secondo me... magari poteva esserci un paragrafo discorsivo in cui la scelta era una scelta “narrata” senza alcun check, poi un paragrafo con i check, poi un altro paragrafo solo narrato, ecc.
STRUTTURA: Un corto le cui 8 pagine non hanno problemi strutturali di alcun tipo, e anzi come ho detto l’ho trovato una figata con la formattazione alternata. Certo, i problemi dei check uniti al fatto che la formattazione ha “rubato” un po’ di spazio avrebbero permesso forse qualcosa in più.
NARRAZIONE: appropriata e scorrevole, mi è piaciuta molto, al netto ovviamente delle continue interruzioni dovute ai check.
Sicuramente un bel corto, interamente concentrato sull’azione, quindi con un ritmo frenetico, dinamico, intelligente e pieno di possibilità dovute non solo al sapiente uso dei bivi, ma anche alle possibilità fornite dal regolamento. Un corto che, purtroppo, pecca un po’ dal punto di vista dell’interruzione continua dalla lettura e dell’uso che viene fatto dello spazio a disposizione.
Aloona:
Corto che ho apprezzato con lo stesso spirito per cui film come Mortal Kombat, certo non da oscar, mi convincono comunque a non cambiare canale: ritmo ed “effetti speciali” all’orientale. L’interazione tra mondi è perfetta in questo senso. Per restare in tema (e qui lo siamo davvero) c’è il rovescio della medaglia: l’ambientazione non spicca per originalità e il livello di scrittura non riesce a elevarlo oltre il livello B-Movie. Finale un po’ scontato, ammettiamolo, chi non ci azzecca al primo colpo vuole veramente perdere; ciò non toglie che alcune scelte “trappola” siano riuscite a strapparmi dei sani insulti e che mi sia divertita grazie all’ottima trovata di cavarsela anche a caratteristiche invertite. Purtroppo, neanche la longevità è il top, ma concede almeno un buon paio di riletture.
FinalFabbiX:
Non penso che “Il precetto finale” rimarrà impresso negli annali del concorso, ma è una bella idea sviluppata in maniera quasi impeccabile e pertanto mi sento di premiarla.
Il regolamento è facile, immediato e ha una punta di originalità, quanto basta per incuriosire il lettore senza trascinarlo in meccaniche improbabili. Il sistema di gioco funziona ed è ben bilanciato, non era un pregio scontato vista la presenza di molte abilità da gestire. Ho apprezzato come gioco e trama si intreccino perfettamente: i due elementi sono sviluppati in maniera organica, a differenza di molti altri corti 2021 in cui la trama è solo un contesto per il gioco.
Il sistema di gioco è molto più complesso di quanto non appaia al lettore ed è proprio questa imperscrutabilità di tutte le variabili a rendere il corto particolarmente rigiocabile. Un ulteriore pregio enorme è che, a mio parere, la storia è calibrata alla perfezione per lo spazio a disposizione dei corti. Aggiungere variabili e percorsi avrebbe reso il gioco troppo complicato da gestire per l’autore e per il lettore, rendendo il tutto ripetitivo.
La trama è semplice e si basa quasi completamente sulle scene d’azione, una scelta di sviluppo, a mio parere, molto intelligente visto che l’autore dimostra talento nel descrivere sequenze frenetiche.
Di particolare spessore la scena della morte del maestro.
Ottima in generale la varietà di situazioni presentate.
Ottimo anche l’uso del tema, con il continuo rimbalzo fra i due mondi.
Un paio di scivoloni:
- come già fatto notare da altri, il termine “flippare” non si può sentire: è un inglesismo maccheronico in un contesto che dovrebbe essere serio e legato a un’altra cultura.
- l’enigma finale, specie se rapportato alla qualità dei paragrafi precedenti, è quasi imbarazzante. Vorrebbe trasmettere un messaggio caro alla cultura orientale, ma finisce per essere banale e infarcito con le solite frasi fatte. Mi ha ricordato la lotta “filosofica” con il samurai del corto Legami di Sangue (2015, uno dei peggiori corti mai presentati al concorso).
- non mi è piaciuta a livello grafico la scheda di gioco, per me inutilmente ricamata e impreziosita di dettagli inutili. Al contrario, il resto dell’impaginazione funziona molto, in particolare la scelta di allineare i paragrafi in base al mondo in cui ci si trova.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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Adriano
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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
Eccomi! Intanto ringrazio tutti voi che avete voluto dare una chance a questo corto dal titolo non accattivante (ma onesto) . Il mio scopo era sperimentare con un corto dal taglio classico, ma senza alea. Ciò che più conta è che spero di avervi dato qualche minuto di svago!
Accolgo tutti i giudizi che ho ricevuto, praticamente tutti centratissimi e ragionevoli (anche se vado a memoria: devo rileggerli con calma, visto che sono arrivati centellinati per quattro lunghissimi mesi!).
Di molte critiche ero consapevole, alcune forse dimenticano che il limite di pagine porta a dover fare dei sacrifici. Uno, il commento che mette d’accordo tutti, è ahimè la spina nel fianco del corto. Parlo del termine “flippare” che ha fatto arricciare il naso a molti. Per la cronaca voleva essere una citazione dal Talismano di Stephen King, ma è evidente che se lì funzionava bene, qui è proprio fuori luogo. Non posso che ammetterlo e ricordarmi la prossima volta di non far certe scelte a cuor leggero.
P.S. c’è un refuso che mi è ballato sotto gli occhi per tutto il tempo, dopo aver inviato il file agli organizzatori (quel bastardo dev’essere sbucato di soppiatto da Yangur). Non mi sembra l’abbia notato nessuno: pagina 2, “ti viene detto diminuirlo”.
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zage
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Re: Corto 15 - Il Precetto Finale
zage ha scritto:Uno, il commento che mette d’accordo tutti, è ahimè la spina nel fianco del corto. Parlo del termine “flippare” che ha fatto arricciare il naso a molti. Per la cronaca voleva essere una citazione dal Talismano di Stephen King, ma è evidente che se lì funzionava bene, qui è proprio fuori luogo.
Può consolarti il fatto che, da fan di SK, abbia trovato quel libro uno dei suoi peggiori in assoluto (nonché tra i più brutti che abbia mai letto) e quindi non è del tutto colpa tua?
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Aloona
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