GGigassi ha scritto:

 Spoiler  

 Ma il finale è un loop, cioè bisogna ricominciare?

Sì. (almeno, questo è quello che si evince mappando il corto)

GGigassi ha scritto:

 Spoiler  

 senza un epilogo?

Premessa: ho una considerazione da fare su questo corto, ma mi mordo la lingua per qualche giorno per darvi la possibilità di farvi un'idea senza essere condizionati.
Ti dico come l'ho interpretato io:

 Spoiler  

 
secondo me il corto vuole dire che la depressione è una patologia da cui non c'è un vero e proprio epilogo, ma che va combattuta giorno per giorno senza mai abbassare la guardia, scelta dopo scelta, piccolo gesto dopo piccolo gesto.
da questo punto di vista il corto è molto coraggioso.

Stasera mi addentro tra le pagine di questo Corto. Sbirciando un pó mi è sembrato abbastanza fuori dagli schemi e questo ci piace assai... bella anche la scheda. Letto il "disclaimer" all'inizio: prevedo un Corto bello tosto.

Ho letto e giocato anche questo Corto e devo dire che mi è piaciuto. In passato avevo già provato un esperimento ludico simile (un gioco in Twine). Come detto l'autore ha presentato un Corto coraggioso, definendo IN e OUT come due mondi facenti parte di un'unica realtà: il  mondo esterno e quello tra le quattro mura che per molti in questo periodaccio è diventato davvero una sorta di "gabbia dorata", come giustamente definito nel Corto stesso.

Molto bella la scheda a inizio Corto e ingegnoso il sistema alla "forbice carta sasso" degli umori, anche se non ho ben capito in che modo viene sfruttato durante il gioco. Si può cambiare l'umore quando indicato nel testo (un paio di volte se non sbaglio, per variare le conseguenze ad alcune conversazioni). Per il resto l'umore è condizionato dai paragrafi in cui si decide quale tipo di elemento vogliamo consultare nel nostro smartphone (notifica, notizia, vocale).

Mi incuriosisce anche il nome del protagonista che se non sbaglio è giapponese..? Mi piacerebbe sapere se è inventato oppure è un riferimento.

È un bel corto sicuramente riflessivo. Non il top al momento tra quelli che ho letto, ma nemmeno da sottovalutare.