FinalFabbiX ha scritto:

SPOILER
Ipotizzo che la nostra strega si stesse avvicinando troppo alla figlia e stesse intuendo che è soggiogata/resa schiava da un incanto della madre.

Secondo me non la stava soggiogando. Penso che a quell'epoca era impensabile andare contro il volere dei genitori o comunque opporsi a loro. Mi turba più il fatto che la figlia non sappia che la madre è una strega. Perché, immagino, sapendolo avrebbe chiesto a lei l'unguento per Pietro. Inoltre il potere sopito in lei che in alcuni finale viene risvegliato potrebbe indicare appunto che "ha la magia nel sangue".

FinalFabbiX ha scritto:

- non esiste un finale strettamente positivo

Mah non sono d'accordo... Poi dipende anche cosa intendi per finale strettamente positivo.

 Spoiler  

 Strega sopravvissuta, Inquisitore morto e tutti felici e contenti? Penso sia giustamente infattibile proprio per via della volontà della strega che, anche se liberata, decide comunque di sacrificarsi per purificare la terra. A me per dire è piaciuto molto il finale al par.20, forse lo ritengo il più positivo di tutti. Anzi, a ben pensarci forse il finale migliore è la combo 17->26 (peraltro ottenibile solo con il gatto), perché più volte negli altri finali il famiglio si rimprovera di non aver passato gli ultimi attimi con lei, mentre nel 17 c'è una descrizione molto tenera degli ultimi momenti insieme prima del sacrificio.

Adoro la narrazione emergente e i testi criptici, sebbene sia consapevole che usarli in un librogame sia un rischio: come possono sposarsi con scelte prese coscientemente? In questo corto tuttavia non ho avvertito quel problema: l'oscurità pervade il background della storia, è vero, ma di volta in volta le singole scelte sono invece gestibili e plasmano un mondo coerente, su fondamenta di cui però non abbiamo controllo. Le costruiremo giocando più volte ed esplorando ogni opzione ma alcuni punti resteranno comunque oscuri: per molto questi sarà giustamente un problema, per me no, perché amo quando in un'opera restano elementi non spiegati e buchi da colmare con la fantasia - sempre che non siano buchi di trama, ovviamente!

Si tratta insomma del contraltare dell'altro corto di questa settimana, un prodotto dichiaratamente mirato a palati di un certo tipo e che non può incontrare il gusto della massa. Vorrei premiare chi ha scritto il corto per il suo coraggio, se non fosse, purtroppo, per la scarsissima aderenza al bando. La sensazione di opera "riciclata" o adattata a forza è alta e inevitabilmente penalizza il voto. Per il resto, e per i miei meri gusti personali, ce ne fossero di prodotti così.

Voto: 7,5

DISCLAIMER: In queste valutazioni cerco di combinare il mio gusto soggettivo con una valutazione per quanto possibile oggettiva.
Il punto "POTENZIALE DI AMPLIAMENTO" non costituisce un elemento discriminante nella valutazione ma mi sembra giusto evidenziare se il corto, a mio avviso, potrebbe beneficiare di una futura versione estesa.

PRO
(+) Stile di scrittura particolare ed un po' ermetico. All'inizio spiazza ma poi diventa affascinante e aiuta a calarsi nella storia
(+) Struttura in fin dei conti abbastanza semplice ma ben studiata che fa apparire il corto anche più esteso
(+) Buona longevità
(+) Cura grafica/impaginazione  del corto molto alta.


CONTRO
(-) A volte il livello di ermetismo e di non detto è troppo grande. Specie alla prima run è abbastanza frustrante


ADERENZA Al TEMA: Buona
Tema rispettato. Anche in questo caso non mi fa gridare al miracolo in quanto le conseguenze delle scelte vengono solo descritte in modo abbastanza sbrigativo e tendono un po' a ripetersi.
Ad ogni modo è interessante esplorare tutte le ramificazioni e conseguenze disponibili nel corto.

POTENZIALE DI AMPLIAMENTO: Sono combattuto su questo punto. Uno dei punti di forze è proprio il suo essere ermetico e nel lasciare aperti molti interrogativi quindi non sono certo che beneficerebbe di una estensione.
Pensare inoltre di avere molte più pagine con uno stile cosi asciutto, ermetico potrebbe forse anche stancare eccessivamente il lettore

Giudizio Finale: Corto molto particolare, forse per pochi, che mi sento di premiare con un voto alto in quanto si percepisce il grande lavoro che c'è dietro.
VOTO 8

Un corto complesso, sia per struttura che per narrativa, ben studiato ma che soffre il limite di pagine del concorso.
La prosa è molto ricercata, e si sposa bene con le vite e le conoscenze sovrannaturali di una strega e del suo famiglio. Funziona meno bene quando l'autore/autrice tenta di far parlare in modo meno ricercato alcuni personaggi secondari, come le guardie.
La possibilità di scegliere fra tre forme diverse è bellissima, ed è geniale il fatto di doverle usare tutte per poter capire a fondo la trama, che non viene mai svelata per intero nella giocata con una sola forma. Se questo può sembrare un limite, la possibilità di tornare indietro nel tempo cambiando forma permette allo stesso tempo di poter capire la trama all'interno della stessa run, e di mantenere il corto aderente al tema (dando per scontato che sarà il lettore a sfruttare le conoscenze acquisite con la forma precedente per prendere decisioni migliori con la nuova forma).
Dovendo gestire tre forme, la quantità di paragrafi da descrivere aumenta, riducendo (troppo) la durata della giocata con una singola forma: con due o tre scelte si arriva alla fine. Questo limite viene parzialmente mitigato dal poter continuare la stessa run con un'altra forma.
I limiti di lunghezza, però, si fanno notare maggiormente nei cambi di scena: alcuni sono così repentini e imprevedibili da non essere per nulla chiari.
Complimenti per il tocco di classe del sasso di fiume (Pietro-Alba), che non avevo colto e che ho capito solo grazie all'intervento di Riccardo Rossi su Facebook.
Ciò che più ho apprezzato è la diversificazione e la cura dei finali, mai scontati e sempre godibili pur nella loro negatività.
Il paragrafo 20 è un piccolo capolavoro.
In definitiva, pur con i limiti che derivano dall'aver compresso tre trame nella lunghezza di una, il corto che mi ha più entusiasmato fino a qui.
Voto: 8

corto destinato a far discutere
sicuramente un po penalizzato dai limiti del concorso (in termini di spazio a disposizione)
e sinceramente anche con un attinenza al tema un po "tirata per i capelli"
mi viene in mente che il corto sia un estratto di un lavoro più grande o un adattamento di qualcosa già scritto

bella la parte grafica e in ogni caso voglio premiare l'evidente impegno degli autori
voto 6.5