IL MONDO DI BITPUNK 1987
Nella narrativa di fantascienza sono diversi gli esempi di realtà parallele, ucronie o distopie, dove l’autore descrive un mondo in cui le cose nel passato hanno preso una piega diversa per cui, seppure ambientato sempre sulla Terra e in un periodo storico contemporaneo oppure passato, quella piega diversa nel tempo ha generato una linea temporale alternativa.
Il mondo di Bitpunk 1987 è uno di quelle linee alternative in cui il futuro è arrivato un po’ prima, in particolare un mondo in cui la macchina analitica di Charles Babbage è stata teorizzata e anche realizzata, anticipando di un secolo l’utilizzo dei personal computer e, di conseguenza, le scoperte in campo bellico e industriale, dando vita a fine ottocento al cosiddetto periodo steampunk con la potenza del vapore a movimentare macchinari di ogni tipo, e negli anni ’30 del XX secolo il dieselpunk, con l’impiego durante la seconda guerra monda di veri e propri robot da guerra alimentati a gasolio.
È un mondo in cui Alan Turing, che per primo teorizzò le Intelligenze Artificiali, non è morto suicida nel 1954, bensì ha fondato la più grande azienda di informatica del XX secolo, la Admiral Corp., anticipando la terza rivoluzione industriale agli anni ’60, in cui gli home computer hanno iniziato a diventare parte delle case alle stessa stregua degli elettrodomestici.
Con l’avanzare della tecnologia informatica sono state svolte numerose ricerche in vari campi, dalla neurologia alla robotica, dall’industria dei videogames alle intelligenze artificiali, fino ad arrivare, ad inizio anni ’80, ai primi individui dotati di chip neurali, interfaccia cervello-macchina, arti meccanici e occhi cibernetici.
Nel frattempo i personal computer vengono messi in contatto tramite le linee telefoniche dedicate con velocità di trasmissione a 300 baud, la realizzazione di una vera e propria rete di accesso pubblico comune chiamata Ultranet, visibile su tutti i monitor e, per chi è in grado di permettersi specifici caschi con processori neurali, la possibilità di entrare nel Bitspace, un vero e proprio mondo virtuale.
Negli anni non solo l’Admiral Corp. si è affermata leader nel campo informatico, in particolare nella produzione di dispositivi a semiconduttore, microprocessori, componenti di rete, chipset per schede madri, circuiti integrati, ecc. ma sono emerse numerose aziende come le americane Commodore, Microsoft, Apple, Texas Instruments o le giapponesi Nintari, Hitachi, Toshiba, Sega e altre, dando vita a una vera e propria guerra informatica.
Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)