Forse sì, anche perché qui sul forum ho contato solo tre commenti di nuovi utenti. Facebook, almeno per l'esperienza dello scorso anno, è più fruibile per chi si approccia per la prima volta ai corti.

TERRA PROMESSA:

Tema del corto rispettato. Scrittura scorrevole, storia interessante con un tema e un finale che fanno almeno un po' riflettere. Peccato per il bug, ma pazienza. La quasi presenza di un true path (quasi perché la scelta del finale conta eccome) a me non ha pesato, perché le partite sono brevi ed è stato divertente provare gli esiti di nuove combinazioni. Il sistema del loop del test attitudinale, invece di rifare un personaggio e una partita nuova ogni volta, non solo è inutile, ma crea dei buchi logici. Il corto sarebbe stato migliore senza. Comunque complimenti all'autore. In controtendenza ad altri commentatori, per me questo lg non sta stretto in un corto. Assistiamo a un singolo momento importante del viaggio, ci sta. Se volevamo fare davvero una cosa generazionale come ha suggerito Periodonikes, allora ci voleva un libro completo.

L'ANCELLA DI THOR:

Per me l'aderenza al tema è pochissima. Capisco le ragioni dei giudici per cui hanno escluso Il Cartografo Scomparso e tenuto questo corto, ma avrei fatto il contrario. Questo influisce sul mio giudizio. La scrittura frizzante è un bel punto di forza, così come la conoscenza e l'utilizzo dell'ambientazione. A livello gioco, ottimi gli enigmi con gli oggetti, per me un po' stona quello grafico (sei il dio dell'inganno, qualche scelta o raggiro per fuggire ci sarebbe stato meglio a mio parere; non per forza se ci sono già enigmi, devono essercene anche di grafici). Sui punti inganno invece quasi sempre c'è una scelta che non è davvero una scelta, che per tutta la prima parte ad Asgard delinea un chiaro percorso migliore.  Secondo me c'è più true path qui che in Terra Promessa.

Al paragrafo 32, un termine mi ha fatto rabbrividire: "la ferita del sesso" per indicare la natura femminile. Della dea dell'amore, per giunta! Ma "quella" non è un qualcosa di meno, altrimenti anche i testicoli potremmo descriverli come una ciste... non è mia intenzione offendere o attaccare l'autore con queste parole, anzi, sono convinto sia in buona fede, forse cercava un termine aulico in linea con la narrativa epica... ma questo ha implicazioni.

Ora con tutto ciò che ho scritto sembra che questo corto lo voglia stroncare, ma ci tengo a precisare che in realtà l'apprezzato.

FUDUROO:

Un corto dalla scrittura asciutta ma con diversi guizzi. Le situazioni del percorso le ho trovate spassose, mi sono sinceramente divertito e sono rimasto coinvolto nell'atmosfera da scanzonata corsa contro il tempo. Per me qui ci sono sia l'elemento gioco che libro, perché comunque riuscire ad arrivare in fondo e sbloccare un finale o l'altro dipende dalle proprie scelte; e perché questo brio comico che nasce dalle trovate, che mi ricorda un po' Stefano Benni, non poteva essere reso allo stesso modo con l'immagine o con il video. La comicità scritta è una comicità a sé, che perciò quando qui è presente rendere onore all'elemento libro del libro-gioco.

Il sistema delle dita e della lingua l'ho trovato un po' più macchinoso di quanto mi era sembrato nel regolamento (la differenza tra idea brillante sulla carta e la sua applicazione in gioco), ma nulla di drammatico. La mappa sì, in alcuni momenti non è intuitiva da leggere. Per averla sempre sott'occhio in ho aperto due schede in Chrome con lo stesso documento pdf, una sulla mappa. Ma se fosse stato cartaceo, non credo che mi sarei raccapezzato altrettanto bene. Al posto dei simboli sulla mappa avrei messo i numeri di paragrafo.

Chicca & SPOILER: geniali i gatti. Ho consegnato la mia unica pizza danneggiata proprio a Lupo Solitario... che imbarazzo. Però trovarlo da solo in un camper, così, con la Spada del Sole, più che tristezza mi ha messo una grande curiosità e sete di storie. Come ci è finito nel nostro mondo? E' tipo in pensione a fare il food & travel blogger dopo aver sconfitto Naar?

Tutto considerato,
Il mio voto va a Fuduroo.

P.S. Ragazzi è il mio primo post su questo forum, forse il mio quinto post in un forum in assoluto, e non ho ancora capito come mettere gli emoticon, come fare grassetti e corsivi, e come mettere l'immagine avatar al mio profilo. Qualcuno può darmi una mano?

pristine ha scritto:

P.S. Ragazzi è il mio primo post su questo forum, forse il mio quinto post in un forum in assoluto, e non ho ancora capito come mettere gli emoticon, come fare grassetti e corsivi, e come mettere l'immagine avatar al mio profilo. Qualcuno può darmi una mano?

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Terra promessa

Un corto con una bella ambientazione fantascientifica, dove potremmo decidere le sorti dell’umanità dopo… qualche loop di Trial&Error.

Mi è piaciuta la presenza dell’astronave generazionale, così come la trama e le motivazioni che muovono i personaggi. Mi è piaciuta la possibilità di scegliere tra diverse attitudini (nell’introduzione) e diversi oggetti (nei primi paragrafi) che vanno a combinarsi insieme. Mi è piaciuta l’idea di poter riprovare una nuova combinazione dopo aver capito meglio gli ostacoli da affrontare. Mi sono piaciuti moltissimo i finali.

Mi è piaciuto meno che il loop iniziale ci riporti a eseguire azioni incompatibili con la ripetizione dell’evento (gli oggetti sul cadavere, l’incontro con Markus), senza nessun tentativo di spiegazione. Mi è piaciuta poco la frettolosità della parte finale, probabilmente compressa per rientrare nei limiti del bando, così come lo spiegone al 39 (anche se era probabilmente il male minore). Tralasciando il bug presente al paragrafo 10.

In generale, un corto con delle buone idee sia di trama che di meccaniche, ma che lascia intravedere sbavature su entrambi i fronti. Nulla però su cui non ci si possa lavorare sopra.

L’ANCELLA DI THOR

 Spoiler  

 

Chiamata all’avventura:  Un bel prologo mi  fa calare subito nell’ambientazione. Non posso fare a meno di vedere nella mia testa Chris Hemsworth e Tom Hiddleston, il che da al tutto un tenore vivace e mi invoglia a proseguire. Il regolamento lo trovo semplice, senza troppi fronzoli: punti da spendere, oggetti da raccogliere. Solo la questione del moscone stuzzica un po’ la mia curiosità…  L’impaginazione peculiare fa presagire una buona cura da parte di chi scrive e la mappa aiuta a creare un po’ di ambientazione ma non mi sembra parte integrante del gioco, vedremo più avanti.
Sono moderatamente invogliato a leggere, soprattutto per lo stile frizzante che mi fa pregustare un’avventura leggera.

Prima soglia:  Insomma Thor si travestirà da donna come promessa sposa del re dei giganti e io lo dovrò accompagnare trasformato in ancella. Dopo aver osservato il riuscitissimo travestimento di mio fratello, mi dirigo da Freya per provare a fare pace. Non voglio spendere subito un punto Inganno (non con Freya poi!) e le chiedo una benedizione. Mossa sbagliata, perdo un punto inganno(4)! A questo punto era meglio spenderlo… Vabbhè, proviamo a trattare con Odino, magari ha qualche oggett… -1 punto Inganno(3). Ok. Almeno Heimdall avrà qualcosa di util… No.
Vabbhè, partiamo che è meglio. Dopo un viaggio sui caproni, io e mio fratello arriviamo al cospetto di Svara, sorella del regnante, che sembra irritare mio fratello. Va bene, meglio intervenire (2). Come me, ne chiede un altro? No dai, non esageriamo, mostriamogli la dote che abbiamo portato sul carro. Ah, mi sono scordato di caricarlo. Ehm… Guarda che bellissima collana! (1). Qua si mette male, devo giocare con la massima prudenza. Andiamo al banchetto e la voracità di mio fratello attira l’attenzione. Inutile tentare di raggirarlo, spenderei il mio ultimo punto Inganno… Balbetto qualcosa… che si rivela poco convincente. Il travestimento è svelato e siamo costretti a fuggire.
Nonostante l’alta difficoltà, è stata una run divertente, e sono invogliato a riprovare per trovare un bel finale!

Prova centrale: Ho vinto alla quarta run. Dopo ogni sconfitta ho ricominciato con la voglia di trovare la strada giusta. Ritengo che questo sia sintomo di ottimo bilanciamento della parte gioco, in questo caso ben supportato da uno stile di scrittura che ti tiene incollato al testo. Ottima la gestione dei punti Inganno, che sembrano sempre troppo pochi, quando in realtà chi scrive il corto ha avuto l’interessante idea di concentrarne l’uso nelle prime fasi (quasi tutti prima del banchetto, e l’ultimo utilizzo subito dopo). Io mi ripetevo sempre “Ma non posso usarli tutti ora, sono appena arrivato a Jotunheim! E invece la seconda parte si supera con l’ottenimento degli oggetti giusti e quindi un saggio uso dei punti Inganno nella prima parte. Idem per l’uso del moscone, che sono stato tentato più volte di usare per cavarmi dai guai ma sono riuscito a conservarlo per il momento giusto. Ho trovato anche intrigante la posizione dei check sugli oggetti, che ad ogni run mi facevano chiedere “Ma questo dove lo prendo?” e mi stimolavano ad esplorare di più. Mai mi sarei aspettato che l’incontro con Freya si potesse approfondire così tanto. La fragilità di questo corto sta nell’enigma visivo: quando l’ho incontrato non avevo la più pallida idea di come risolverlo, e anche dopo aver letto le soluzione mi è sembrato comunque poco chiaro; inoltre segnalo un bug (magari semplice refuso) al 18 che appunto dice che se non sai come risolvere l’enigma devi dirigerti all’1 (forse intendeva 10?).
Quindi un ottimo bilanciamento della parte gioco: la difficoltà ben calibrata, con scelte non banali, è inserita in una storia curata e dallo stile ironico. Il viaggio è appena accennato ma per me è parte imprescindibile della trama. Peccato per l’enigma del banchetto.

Mentore: Concordo che il tema del viaggio è debole, ma non del tutto assente e non penalizzo il corto per questo. Il problema riscontrato dai più è l’enigma grafico poco chiaro nella sua risoluzione e mi trovano d’accordo: la frase “Se ciò che leggi non ha senso” è ottima per risolvere la questione ma in regolamenti ed enigmi la chiarezza verso il lettore penso che debba essere prioritaria. Non mi è stato chiaro da dove partire, dove uscire, come ricavare il numero. Avevo notato che la prima parte della serpentina formava un 2, ma non ho visto l’1. Anche leggendo le soluzioni mi ha lasciato perplesso. La meccanica dei punti Inganno a me è piaciuta e l’ho trovata ben gestita: come dice giax, le occasioni in cui usarli sono tante e i punti sono pochi (considerando anche che li perdi con scelte sbagliate, tipo andando da Odino che, nelle regole, è indicato essere immune ai tuoi inganni) quindi, anche capendo che ogni volta che li usi hai un risultato positivo, l’abilità del lettore sta nel scegliere bene quando usarli.

Elisir: L’unica cosa che mi sento di suggerire a chi ha scritto il corto è una maggiore chiarezza nelle regole, soprattutto negli enigmi.

Via del ritorno: Al di là del tema debole e dell’enigma poco chiaro, ritengo che sia un ottimo corto, con una storia e uno stile coinvolgente, simpatico, frizzante. Difficoltà ben calibrata e meccaniche amalgamate sapientemente con il flusso di gioco sono un segno di qualità. Chi scrive il corto ci sa fare!

Il tutto secondo la mia opinione soggettiva.