***DISCLAIMER***
Quest'anno cambio completamente il modo in cui affronto queste valutazioni.
Mentre lo scorso anno ero stato per quanto più possibile oggettivo quest'anno voglio dare più spazio alla mia soggettività e valuterò il corto da lettore senza necessariamente analizzare analiticamente ogni aspetto del corto.
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Si inizia con 3 corti molto validi ma nello stesso tempo non riesco ad identificare univocamente un vincitore clamoroso, ognuno ha i suoi pregi ma anche alcuni aspetti a mio avviso non perfetti.

Fuduro è un bellissimo racconto che, pur privilegiando la parte game, è ben costruito anche a livello narrativo. Inoltre è caratterizzato da una cura incredibile anche dell'aspetto grafico.
Tuttavia ho trovato un po' difficoltoso il meccaniscmo di gioco ed è quasi obbligatorio avere la mappa sempre a portata di mano.

L'ancella di Thor riesce con il giusto lessico ad immergerti nell'epicità dai poemi norreni ma, fortunatamente, rendendo il tutto un filo più scanzonato ed attuale.
Il meccanismo di gioco è lineare e pulito tuttavia ho trovato il tema non particolarmente centrato (Siamo ampiamente in tema ma meno degli altri due)

Terra Promessa ha una bellissima ambientazione, magari non originalissima, e riesce a mio avviso a centrare il tema de Il Viaggio al 100% facendo anche delle riflessioni interessanti.
Forse sia a livello stilistico che a livello di grafo è un po' più acerbo degli altri due.

Tra questi al momento mi sento di premiare Terra Promessa proprio per la perfetta aderenza al tema e la semplicità del sistema di gioco.

Mi segno indubbiamente gli altri due per i possibili ripescaggi.

VOTO PER LA FINALE

Sarò sincero: nessuno dei tre Corti di questo girone mi sembra da podio finale. Terra Promessa lo escluderei sicuramente, troppo acerbo (purtroppo). Restano Fuduroo e L'Ancella di Thor, due lavori molto diversi tra loro, con pregi e difetti che ho già sviscerato. Per ora il mio voto va a "L'Ancella di Thor" perché, nonostante lo abbia trovato poco in linea con il tema, è senza dubbio un prodotto più curato, scritto meglio, con meccaniche e struttura migliori e più funzionali di Fuduroo. In questo momento, però, mi tengo Fuduroo nel 'cassetto' dei possibili ripescati, perché l'originalità e innovatività di questo corto credo vadano premiate in qualche modo.

I corti a tema mitologico norreno sono sempre graditi e per nulla sfruttati nei librigioco. L’ancella di Thor rispetta il tema del concorso perché ci vengono mostrati i preparativi del viaggio, il suo esito, e anche il ritorno nei finali. Il regolamento prevede due sole regole, tra cui un punteggio di cui tenere traccia che calerà per l’uso che ne facciamo o per le penalizzazioni che riceveremo non comportandoci in maniera astuta come prevede il personaggio di Loki. La prosa è scorrevole e, a volte, divertente, la storia procede senza intoppi, gli enigmi sono semplici da risolvere, i finali sono vari, le due mappe presenti sono efficaci per il loro utilizzo. L’ancella di Thor è un racconto sopra la media, a mio parere.

Scelta ardua, però ho preferito Fuduroo in questo girone. Magari recupero uno degli altri in seguito.

Terra Promessa: Un corto fantascientifico che ha una trama di fondo certamente non originale (una comunità di esseri umani isolata da talmente tanto tempo da avere perduto contezza della missione originale e dell’esistenza di altro all’infuori del proprio universo circoscritto), ma che a parere mio rispetta pienamente l’attinenza al tema del concorso. Il viaggio non è posto in essere singolarmente dal nostro personaggio, ma è comunque il motore che spinge azioni e motivazioni dei personaggi, e torna a farsi strada prepotentemente nella parte finale, soprattutto nella conclusione positiva.
Anche il sistema di gioco è il più “leggero” tra i tre corti, dato che richiede solamente di ricordare un’attitudine e uno o due oggetti, compito alla portata praticamente di chiunque.
Le maggiori debolezze del corto sono uno stile di scrittura ancora acerbo (peggiorato da diversi refusi) e un’applicazione del sistema di gioco con alcune ingenuità (al di là di un piccolo bug che potrebbe bloccare il giocatore, sarebbe stato forse più opportuno dare eguale rilevanza a tutte e tre le attitudini e fornire più percorsi alternativi), prima fra tutte la possibilità di ricominciare da capo la lettura senza terminare la partita, che nulla aggiunge all’esperienza ma crea una sorta di fastidioso loop temporale.
È, inoltre, evidente come la storia narrata avrebbe meritato maggiore spazio per essere esplorata a dovere, pertanto il corto lascia una spiacevole sensazione di “compressione” durante la lettura.

L’Ancella di Thor: secondo il mio gusto personale, è il corto meglio scritto fra quelli settimanali. Una storia direttamente tratta dall’epica nordica, l’Edda, che ci permette di impersonare il dio ingannatore Loki, costretto da Odino ad aiutare Thor nel recupero del famosissimo martello. Le divinità sono presentate coerentemente in modo molto “umano”, e non manca una ironia ben dosata e amalgamata con coerenza nel testo (alcuni vi hanno visto forse troppa Marvel, ma per quanto mi riguarda questo corto è decisamente meglio di alcuni prodotti MCU, uno fra tutti Thor Love and Thunder…), che non stona neppure con il materiale d’origine.
Lo stile di scrittura è frizzante, evocativo e in grado di coinvolgere il lettore.
Il sistema di gioco – di medio-bassa complessità - richiede di gestire 5 Punti Inganno, nonché di ricordarsi quali oggetti abbiamo con sé, il cui uso è gestito tramite semplici calcoli matematici. E’, inoltre, presente un enigma non di facilissima risoluzione, che avrebbe potuto essere gestito meglio. Anche la gestione dei Punti Inganno non è ottimale, dato che più che risorse da utilizzare al meglio, sembrano essere un contatore per superare indenni il corto, più una sorta di Punti Vita che Punti Inganno: maggiore libertà di utilizzo avrebbe senz’altro giovato.
La pecca più grande del corto è la scarsa – se non nulla – attinenza al tema del “viaggio”: quello di Thor e Loki si conclude in un paragrafo e – sebbene l’autore tenti di dare rilevanza alla mappa nell’enigma finale – non ha praticamente alcun rilievo nell’economia della storia.

Fuduroo: un corto dall’ambientazione “contemporanea”, che riflette amaramente sulle prospettive di lavori attuali dei giovani, combinandolo con una elevata demenzialità che ne stempera decisamente il cinismo.
La prima giornata di lavoro del nostro rider si dipana tra ben cinque consegne di pizza al sushi (!), che andranno gestite utilizzando una mappa (piuttosto complicata), tenendo conto del tempo impiegato con le nostre dita e della velocità a cui si sta pedalando: sistema di gioco “corporeo” che ha precedenti illustri.
La struttura del corto costringe giocoforza a continui “salti” tra testo e mappa, appesantendo leggermente la lettura. Anche la gestione di tempo e velocità (pur essendo tranquillamente fattibile con un poco di attenzione) è comunque la più complessa fra quelle dei tre corti proposti e vedo che ha già messo in difficoltà non pochi lettori. Al contempo, però, è quella che fa in modo che il “viaggio” (o, meglio, le consegne) sia anche elemento di gioco e non solo il tema della storia.
Lo stile di scrittura è incisivo, spietatamente ironico e, a tratti, demenziale, nel presentare le incredibili circostanze che capitano al nostro rider. L’avventura di quest’ultimo, tuttavia, risulta essere composta da singoli episodi, simili agli ostacoli presenti sulle caselle del Gioco dell’Oca, senza lasciare alcuno spazio a una storia vera e propria (la trama potrebbe essere riassunta in poche parole): Fuduroo mi risulta essere, quindi, molto “gioco” ma poco “libro”.

La decisione su chi “premiare” non è facile. Fuduroo centra il tema e ne fa anche un elemento di gameplay, cosa che finisce però per ridurre spazio alla parte narrativa; se l’Ancella di Thor è invece il corto migliore nel connubio tra gioco e storia, manca di centrare come si deve il tema del viaggio. Dato che mi viene chiesto di votare tenendo conto anche di questo elemento, nonostante le evidenti pecche di Terra Promessa, ritengo che sia questo il corto che debba passare il turno.