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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Corti 2023 - Settimana 3

Re: Corti 2023 - Settimana 3

Settimana tostissima!
Tre racconti stupendi. Se dovessi andare col cuore, sceglierei “Solo tu senti la voce di Mike”. È un racconto che mi ha emozionato con una storia semplice e di impatto. L’autore usa poche pennellate per rappresentare una vicenda quotidiana che assume un senso diverso grazie al twist introdotto in ciascun finale. L’opera ha molta personalità perché è scritta a mano, e ci sono soluzioni grafiche che esaltano la libertà di impaginazione, come la freccia che si ritorce su sé stessa. Poteva essere tranquillamente il mio vincitore 2023, ma l’autore ha fatto il possibile per darsi la zappa sui piedi.
In anni di concorso, c’è una costante: le premesse non funzionano. MAI. Se in un corto di 25 pagine hai bisogno di fermarti una pagina per spiegare il tuo racconto, c’è qualcosa di sbagliato. Un buon racconto è in grado di raccontarsi da solo, senza interventi dell’autore come “il betatester ha detto che…”.
In secondo luogo, il corto è impaginato da cani. Siamo nel 2023, ci sono strumenti per rimuovere il background alle immagini a prova di bimbo. Era doveroso farlo, anche perché il corto è pensato per essere stampato, e i grigetti del foglio consumano un sacco di inchiostro. Ma se proprio non si è in grado (o lo si vuole mantenere per scelta stilistica), quantomeno si dovevano rimuovere i margini bianchi dalla pagina. Non hanno proprio senso di esistere.
Il vero punto dolente è però il regolamento, che prevede di prendere i paragrafi e usarli fisicamente per comporre il proprio viaggio.
C’è uno pseudo precedente, che è il fogliogame “il piccolo terrapiattista”, in cui si poteva vincere solo arrotolando il foglio per far combaciare i link. Se ci pensate, le possibilità di un regolamento del genere sono infinite: si può costruire un dungeon che si crea sotto gli occhi dei giocatori, o un corto in cui l’ordine degli eventi cambia. Qui non avviene niente di tutto questo, rendendo, di fatto, il regolamento inutile.

Dei tre racconti, il più completo è il viaggio della malia. È inutile perderci altro tempo, il corto è perfetto. In generale, la professionalità mi ha sbalordito. Personaggi carismatici, scrittura attenta ai dettagli, sistema di gioco innovativo e intelligente. Però non è proprio proprio a tema. C’è un viaggio, quello fatto per prendere Sepulveda, ma non è certo il fulcro del corto.

Infine c’è Ultimo viaggio. Il racconto è immediato, semplice, profondo. L’idea alla base è di raccattare molti dilemmi etici e concentrarli in un’unica storia. Il racconto ti fa riflettere, e parecchio, su una serie di questioni che difficilmente hanno una risposta condivisa da tutti. In questa cornice mi ha fatto molto storcere il naso il paragrafo 52, che è a tutti gli effetti un good ending senza conseguenze negative. Capisco l’esigenza di voler dare una ricompensa al giocatore che si è impegnato, ma considerando il contesto, avrei apprezzato se ci fosse stato un compromesso in ogni caso. Inoltre,  mi ha un po’ perplesso la scelta di rendere il protagonista una AI di forma, ma sostanzialmente farlo comportare al 100% come se fosse umano. Forse il riferimento è a film come Odissea nello Spazio? Avrei comunque gradito dare una qualche identità in più. Come già fatto notare da altri, questo racconto è scritto molto male: frasi poco incisive, vagonate di parole superflue, poco show e molto tell, un paio di frasi ambigue.

Dopo una riflessione lunghissima, ho deciso di voler premiare “Il Viaggio della Màlia”: per me va riconosciuto lo sforzo di affinamento effettuato dall’autore, oltre alla bella idea e all’ottima calibrazione del gioco. Spiace molto per gli altri due, ma non me la sento di dire che li voterò nel ripescaggio. Fidatevi che ci sarà una concorrenza agguerrita.

FinalFabbiX
Signore del Totoautori 2016
Cavaliere del Sole
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Re: Corti 2023 - Settimana 3

L'ultimo viaggio
Di questo corto mi è piaciuta la pensata di far giocare noi, lettori umani, nei panni di un'intelligenza artificiale mentre i veri umani della storia stanno a dormire. Avrei solo scelto il femminile per parlare dell'intelligenza artificiale, per una semplice questione di accordo grammaticale, non per altro.
Ci sono alcune incongruenze, per esempio: al par. 25 ci viene detto che veniamo svegliati da un segnale di allerta, quando è poco probabile che proprio noi, computer, siamo andati a dormire.
Ho trovato un po' poco fantasiosa l'umanizzazione della specie aliena con cui entriamo in contatto al 40: se rispondiamo di non voler proteggere la specie umana, ci ritroviamo in un "museo".
Al par. 11 scopriamo di un virus letale che, non si sa come, si propaga da una capsula all'altra e ci costringe a fare una scelta etica: dobbiamo scegliere se far sopravvivere una bambina o uno scienziato che stava per sviluppare un vaccino per una malattia incurabile, ma questo dopo che praticamente ci è stato detto che il nostro sistema di supporto è stato capace di sintetizzare il vaccino a questo virus praticamente da solo. Il fatto inoltre che la disposizione delle capsule ci venga presentata come "un sistema ad anello", ma subito dopo ci venga detto che dobbiamo scegliere tra la capsula "all'estrema destra" o "all'estrema sinistra", desta un po' di perplessità.
Infine, ho trovato poco esaustive le descrizioni che dicevano che proviamo qualche rimorso di coscienza in base alle scelte che facciamo. Secondo me, si poteva giocare più sul fatto che, trattandosi di un'intelligenza artificiale, le scelte non avrebbero avuto peso sulla coscienza del nostro personaggio (ma magari sulla nostra coscienza di lettori sì).
Tutto sommato, si tratta di un corto discreto, fatto bene a livello di struttura ma che non è riuscito a sorprendermi né a farmi affezionare al personaggio che giocavo.

Il viaggio della màlia
Bellissima ambientazione, apprezzabile la caratterizzazione dei personaggi secondari, originalissimo il sistema di gioco. Purtroppo il tema del viaggio a mio giudizio è completamente assente: il viaggio "fisico" è molto breve, quello "spirituale" invece mi è sembrato un po' pilotato dalle inclinazioni naturali del nostro personaggio. Piuttosto che un viaggio, vi è uno schieramento, una scelta di vita molto importante. Potremmo anche considerarlo un viaggio, ma sarebbe molto tirato "per le corna", per restare in tema di màlie. Nonostante ciò, ho molto apprezzato la profondità della trama, le molte scelte e diramazioni possibili, nonché il modo in cui i finali vengono determinati: se diamo troppo all'umano, quello ci disprezza; se invece dosiamo il nostro aiuto, tra noi si formerà un'allenza che salverà la nostra tribù.
Sarò onesta: mi piacerebbe leggerne una versione ampliata, da poter gustare senza la fretta data dalla quest e senza le costrizioni imposte dal formato limitato dei corti. Mi dà della vibes alla Cryan e alla Fra Tenebra e Abisso.
Non sarà questo il corto che voterò a questo turno, ma se non dovesse passare in finale sarà sicuramente quello che voterò per il ripescaggio.

Solo tu senti la voce di Mike che parla nel vento
Poco da dire su questo corto: originale sistema di gioco che lo rende di fatto l'unico fumettogame in gara; super apprezzata la forma dialogica della narrazione, che colpisce per la sua delicatezza; geniale l'uso dei colori e il dosaggio degli indizi (il continuo accenno ai soldi collegato alle immagini di colore blu, che poi portano all'epilogo più illuminante). Ho apprezzato molto che gli altri epiloghi, soprattutto quello più facile da sbloccare, ci facciano brancolare nel buio come del resto brancola nel buio il nostro personaggio (le parti identificate dal colore giallo, con cui si sblocca il primo epilogo, sono non a caso quelle con cui nostra figlia prova a manipolarci). Degno di nota il fatto che la rivelazione del nostro nome e cognome nell'ultimo epilogo sia direttamente collegato alla presa di coscienza del nostro personaggio. Che dire. Tutto ordito perfettamente. Non posso fare a meno di votare questo corto per il passaggio in finale.

2p2z
Maestro Ramas
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Re: Corti 2023 - Settimana 3

ULTIMO VIAGGIO
Il racconto è attinente al tema.
Le meccaniche sono semplicissime e non servono nemmeno le dita per tenerne conto, come prescritto dal bando.

L'edizione è molto curata. C'è una bella copertina a colori, una impaginazione in stile "EL", i paragrafi sono bene contenuti all'interno delle pagine. Ci sono anche le filler art. Tutte cose che, da nostalgico dei libri che leggevo da bambino, mi piacciono molto e denotano la cura e l'impegno profuso dall'autore.

La storia è bella, per certi versi toccante. Siamo in tempi in cui l'angoscia per l' imminente fine del mondo è diffusa, ed è normale che le arti ne siano influenzate.
Il lettore è chiamato a impersonare una intelligenza artificiale (ma secondo me sarebbe più adatto definirla "coscienza artificiale") che deve occuparsi degli ultimi resti di un'umanità in cerca di una nuova casa. L'idea di una coscienza artificiale è molto bella, e i dilemmi morali che ne conseguono sono interessanti. Devo dire che un dito l'ho usato spesso: quello per segnarmi il paragrafo di provenienza e andarmi a leggere, complice anche l'ottima scrittura,  tutte le ramificazioni.

Nello spazio le distanze e i tempi sono inimmaginabili, e ci sta che fra una scena e l'altra passino secoli. E ci sta anche che le scene siano una slegata dall'altra, per lo stesso motivo.
Mi spiace per i fanatici dell'azione che anche per i corti del turno precedente hanno lamentato "scarsa correlazione fra gli eventi".

Noto qualche incongruenza sulle distanze e sulla trama. La meta è a 20 anni luce di distanza, ma la nave si trova a percorrere 22000 anni luce fino al centro galattico, e poi un paio di milioni di anni luce fino alla galassia di Andromeda. Ci vuole una buona dose di sospensione di incredulità per fare finta che un manufatto possa resistere così tanto tempo. Fosse anche nello spazio.
La trama di conseguenza, risulta un po' fallace: arrivare su un pianeta a 20 anni luce dopo una deviazione di almeno 44000 anni luce non mi è piaciuto. A meno di chiamarsi Ulisse, ma questa è un'altra storia.

Il mio voto va a "l'ultimo viaggio."


IL VIAGGIO DELLA MALIA
Il racconto è attinente al tema, e la meccanica delle ciqnue dita è il più bello e il più originale finora incontrato nei corti.
Non serve neanche la mano...basta ricordarsi a memoria la mutazione in cui ci si trova. Molto bello.

Quello che proprio non mi è piaciuto è lo stile di scrittura, troppo asciutto ed impersonale, ho trovato faticoso leggerlo.

La struttura è un po'rigida, senza scelte particolamente significative. L'impressione è stata quella di trovarsi in un percorso obbbligato con poche scelte da fare, a parte le mutazioni.

In ogni caso, la parte "Gioco" l'ho trovata fatta bene. La gestione delle mutazioni è stata molto efficace, e la scelta di come mutare mai lasciata al caso.

Erikzann
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Re: Corti 2023 - Settimana 3

Se a qualcuno interessa, visto che voglio rigiocare il viaggio della malia mi sono preparata una tabella da stampare dove posso posizionare un token per ricordarmi la "muta" assunta.
Eccola qua: (se riesco ad allegare)
https://www.librogame.net/components/com_agora/img/members/11715/Malia-tabella.png

Duck Made Of Wood
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DuckMadeOfWood
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Re: Corti 2023 - Settimana 3

Un po' in ritardo, ecco i sorprendenti risultati della terza settimana!

https://i.ibb.co/K6htK5J/Settimana3.png

giax
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Re: Corti 2023 - Settimana 3

Non penso sia il caso di aprire un nuovo thread apposta, quindi metto direttamente in questo i “dietro le quinte” del mio Corto.

Solo tu ecc. nasce un po’ dalla scarsa voglia che avevo di scrivere (proprio nel senso di battere i tasti del pc stando attento al conteggio delle lettere, non certo di partecipare al concorso) e un po’ come riciclo di un altro progetto: creare un Corto “fisico” in cui combinando le singole pagine secondo una certa struttura determinata dalle scelte fatte dal leggiocatore sarebbero risultati dei disegni differenti che avrebbero portato a epiloghi diversi. Ovviamente la cosa si è rivelata troppo complicata a livello realizzativo (c’era ad esempio il problema che alcuni percorsi avrebbero dovuto essere scritti capovolti per far aggiungere un foglio a sinistra piuttosto che a destra), però sarebbe stata perfetta con il tema del viaggio visto che si sarebbero potute utilizzare le piantine delle varie città.
All’approssimarsi della scadenza per la consegna mi è venuta l’idea dei colori e alla meno peggio ho confezionato il Corto direttamente “in bella”. Avrei dovuto curarlo molto di più, soprattutto come grafia, e fare delle scansioni invece che delle fotografie, ma il tempo stringeva. L’eterna scusa di chi partecipa al concorso, ma è vero.

Il titolo mi è stato ispirato da quello di “Solo il mimo canta al limitare del bosco”, un romanzo di fantascienza che non ho letto ma di cui ho letto una recensione su un vecchio Pilot preso a Lucca l’anno scorso. Secondo me con un titolo a effetto metà del lavoro è già fatto! cool2

L’ispirazione a un fatto di cronaca… i tester… i diritti d’autore… tutte cazzate, ovviamente. Però trasmettono un certo qual senso di “serietà”, non è vero? Comunque il discorso a cui ho accennato sulla legislazione che vieta a chi ha perpetrato un delitto di trarre benefici economici da fiction ispirate al suo crimine ha una base concreta: l’ho letto in una recensione/intervista di un volume a fumetti. Però la cosa vale per Francia e Stati Uniti, non so come funzioni in Italia.

Nel Corto c’è un easter egg: nel frigorifero di Basquiat al 19 tra le varie scritte ricalcate da quello vero c’è anche la citazione di True Path.

GGigassi
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Re: Corti 2023 - Settimana 3

https://www.librogame.net/components/com_agora/img/members/11715/UltimaViaggio-Struttura.png

Ecco la struttura dell'Ultimo Viaggio per chi può essere interessato. Prima ancora di iniziare a scrivere ho creato una struttura con i punti principali del viaggio della Elpis (Speranza), come il buco nero, l'incontro con l'alieno etc... Avendo deciso fin da subito di non avere meccaniche per 1) rispettare il bando "il corto sia giocabile tenendo tutto a mente o con le dita, senza dover prendere appunti" 2) non avendo esperienza nella creazione di meccaniche di gioco ho preferito concentrarmi sulle scelte. Il formato delle avvventure SLA come Time Machine o Indiana Jones è stata una delle mie prime esperienze coi LibroGame e per me la cosa interessante era appunto la scoperta dei vari finali per poi decidere quale mi piaceva di più. Quindi ho cercato di fare lo stesso e di ramificare la storia e non avere solo una strada principale. Purtroppo dopo la prima stesura, nonostante i controlli per stare nel limite di parole, sono dovuto ricogliere a dei tagli per rientrare nel limite (vedete le croci nere nello schema). Sul pavimento sono rimasti un enigma durante l'incontro con L'alieno e una parte del finale. Originariamente sia il finale Scienziato che quello Bambina portavano a una decisione finale che poteva capovolgere le sorti della razza umana rendendo entrambe le scelte nel momento del Virus potenzialmente buone o cattive. E anche la scelta della capsula poteva essere lasciata al caso senza vedere la descrizione delle due persone nelle capsule come magari avrebbe fatto una intelligenza artificiale. Insomma, decisioni difficili sono state prese. Alla fine, seguendo le indicazioni del bando per l'impaginazione e i margini, mi sono trovato al limite delle parole ma con un paio di pagine bianche, quindi ho deciso di disegnare qualche illustrazioni riempitiva e la copertina. Per la copertina ho scelto di rappresentare il momento del viaggio nel buco nero perchè ho pensato che ispirasse mistero, avventura e ... viaggio. Ho cercato sempre di far terminare i paragrafi nella stessa pagina senza sforare in quella dopo per evitare problemi in caso di stampa (non sapendo se le pagine sarebbero state effettivamente a sinistra o a destra). Fatto buffo: mi sono accorto troppo tardi dell'errore sulla posizione del Buco Nero mentre cercavo le informazioni ho confuso il punto con la virgola, le gioie di aver vissuto per anni a Londra. Ma ormai avevo già inviato il Corto. Ora andrò a correggere. smile

Duck Made Of Wood
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DuckMadeOfWood
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