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Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Ispirato da alcuni commenti sui social, mi è venuta voglia di chiedervi se secondo voi i protagonisti attuali del  librogame italiano abbiano fatto o meno tutto il possibile per tentare di raggiungere l'appeal e il successo delle vecchie glorie. La mia opinione è che sia stato raggiunto il miglior risultato possibile per una serie di ragioni, ma sono curioso di sentire pareri contrari.

Ci sono critiche che potrei muovere ai libri moderni, ma per ognuna ho anche la relativa risposta. Ad esempio:
- ho letto critiche ai nuovi libri (e talvolta anche alle nuove edizioni dei classici) per il formato. Il formato tascabile ed economico della E.Elle però comporta anche un costo "percepito" da parte del pubblico oltre il quale non si è disposti a comprare; inoltre taglia fuori il mercato dei collezionisti che apprezzano libri di una certa qualità. Non a caso la levata di scudi contro le edizioni economicissime Salani fu unanime.

- ho letto critiche al fatto che nei nuovi libri (non le riedizioni) il numero delle illustrazioni sia più limitato rispetto ai classici. A livello generale è vero, sebbene vi siano eccezioni, ma anche qui la ragione è economica: le illustrazioni incidono sul bilancio complessivo, specie quelle a tutta pagina.

- si può criticare le nuove proposte perché affrontano temi più adulti e complessi rispetto al fantasy/avventura tradizionale dei classici, e anche questa è una critica che può essere fondata ma a doppio taglio, perché se i nuovi libri raccontassero storie che sono mere copie carbone rispetto alle vecchie soffrirebbero ancora di più la concorrenza. E comunque vorrei vedervi oggi a raccontare storie per ragazzi con scontri manichei tra il bene occidentale, ricco e supremo e i mostri sporchi, brutti e cattivi: a chi le raccontereste, che oggi i ragazzi cercano tutt'altro?

- Sempre a proposito di storie, alcune serie del passato avevano il plus enorme di essere saghe. Vi siete mai chiesti perché con tante serie TV pessime si dica "andando avanti migliora"? Perché con la serialità il pubblico si appassionerebbe a qualsiasi cosa, anche solo per la familiarità che acquisisce con i personaggi. È anche il motivo per cui i libri moderni tendenzialmente sono più lunghi e massicci:  dividere la storia in più volumi è un lusso che pochi possono permettersi.

- ho sentito dire che con i libri nuovi si sia persa quella semplicità di gameplay presente negli originali. Non è sempre vero, ma anche qui comunque bisogna tenere presente che anche il pubblico è cambiato: I Signori delle Tenebre è uscito in Italia nel 1985, lo stesso anno di Ultima IV (vedere foto, inserita anche per bieca visibilità). Non esistevano esperienze ludico/narrative fruibili come i librogame. Oggi il pubblico invece è diviso tra persone abituate a giocare causal o hardcore, con poco spazio per le vie di mezzo (il family ormai è sinonimo di casual o poco più). Creare sistemi di gioco che soddisfino entrambi i gruppi è un'impresa che gli autori del passato non dovevano affrontare.

- E per concludere, non dimentichiamo l'effetto nostalgia. Non tutti i classici degli anni '80 sono ricordati con affetto incredibile: vale solo per quelli che sono stati letti allora. Non ho mai visto nessuno tessere lodi dei Real Life Gamebooks e ben pochi nominano Falcon, eppure come contenuti non avevano nulla da invidiare a certe serie E.Elle. Quindi si potrebbe concludere che è assurdo fare paragoni tra un mercato che oggi si rivolge a un pubblico vivo, seppur piccolo, e un altro di meri interessati, che com'è assolutamente normale in una pausa lavorativa qualunque o a una fiera alzano il sopracciglio e sorridono al ricordo e alla vista di un simbolo di un'epoca che non tornerà, ma nulla più. Probabilmente non comprerebbero neppure una copia anastatica degli originali, limitandosi a quel ricordo, quindi non si possono definire un "mercato": infatti non sono da confondere con chi è interessato alle riedizioni dei classici, che è un altro pubblico totalmente diverso (non credo sia necessario specificare questa cosa, ma non si sa mai).

Questo è il mio punto di vista sulla questione, compreso il dubbio che tutto ciò che ho scritto sia una fregnaccia. E se l'unica verità fosse che gli autori di librogame moderni non sono bravi come quelli degli anni '80? Di certo non hanno lo stesso approccio: nessuno è professionista, nessuno può sperare di guadagnarsi da vivere con i suoi paragrafi. Vuoi vedere alla fine che comunque la giri si torna sempre a parlare di soldi?

Zakimos
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Dal mio osservatorio limitato e da quel poco che ne capisco, io credo che non si possano accusare gli autori contemporanei di non essere coraggiosi o intraprendenti o bravi. Il contesto è diverso, era molto più facile avere successo economico negli anni ’80, perché c’era ben poco di alternativo e forse anche perché i librogame per alcuni funsero da surrogato per i sospirati giochi di ruolo che esistevano ma non erano diffusi come oggi, e quindi con meno possibilità di trovare gente con cui giocare. Ho dei vaghi ricordi su dei fascicoli per bambini con giochini vari che venivano venduti nelle edicole come “librogame” per accodarsi al fenomeno. Figuriamoci se gli autori di oggi non hanno voglia di stravendere come negli anni d’oro! Al massimo li si potrebbe accusare di essere degli appassionati e quindi di seguire le loro inclinazioni personali piuttosto che i dettami del marketing, ma poi quali sarebbero le strategie commerciali per vendere di più? In questi ultimi anni abbiamo visto gadget, utilizzo di proprietà intellettuali di forte impatto, multimedialità, ecc.

Poi le proposte Salani non mi sono sembrate così economiche (erano sui 10 euro, giusto?), le illustrazioni saranno importanti ma non credo proprio che sia quello a farti vendere (e di copertine belle se ne vedono anche oggi), fantasy e avventura non mancano e alcuni vecchi librogame avevano dei sistemi alquanto farraginosi, mi riferisco a quelli di Brennan e a Blood Sword ma sicuramente ce ne saranno stati anche altri.
Ecco, sulla serialità invece si potrebbe riflettere, ma credo che per poter impostare un discorso a lungo termine serva un investimento adeguato con il rischio di non rientrare dei costi. Però oggidì (correggetemi se sbaglio) l’età media del leggiocatore è molto aumentata, quindi non ci sarebbe la necessità di sfornare un Lupo Solitario dietro l’altro per non perdersi quei lettori che una volta raggiunta l’adolescenza potevano fisiologicamente interessarsi ad altro.

Per quel che riguarda i denari, immagino che nessuno si sia comprato la casa o nemmeno l’auto nuova con le vendite di Modena e Lucca, ma confido che almeno Mornon, Prodo e Umberto Pignatelli (non ricordo il suo nickname sul forum) ci abbiano pagato qualche rata del mutuo. smile

GGigassi
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

I librogame della E.L. non erano libri, erano librogame, coloravano le librerie e li riconoscevi al primo sguardo. Avevano l'aura del librogame.

Prima di tutto c'era l'estetica, avevano delle copertine S.P.E.T.T.A.C.O.L.A.R.I. e illustrazioni interne evocative. Erano oggetti da collezione, tutti nello stesso formato compatto e riconoscibile, colorati, divertenti e giocosi. Una volta letto uno, sapevi già cosa aspettarti negli altri, il regolamento era sempre nello stesso posto, anche il testo delle regole era sempre molto simile in tutte le serie, per questo davano una certa sicurezza. Erano come le card, si collezionavano come figurine di uno stesso album.

Facciamo un esperimento mentale, siamo negli anni 90, nel pieno del boom, è appena uscita una nuova serie di librogame in un formato molto più simile a quelli moderni anni 2020. Voi siete in un negozio con la vostra paghetta e potete scegliere: un nuovo divertente originale E.L. che avete già visto e sognato nel famoso catalogo, o questo nuovo librogame...

I librogame della E.L. erano come gli Swatch, come la CocaCola, il MacDonald, erano un marchio. Le storie erano così buone (con tutti i loro difetti) perché erano dentro i librogame della E.L.

L'errore di oggi è la frantumazione e la dispersione dei formati. Il librogame moderno esiste solo nel testo, nascosto in un volume da romanzo, riconoscibile solo dagli appassionati.

Il librogame dal formato giocattolo, divertente, colorato ma soprattutto in una veste grafica riconoscibile è visto come ingenuo dai nuovi adulti che hanno trasformato il librogame moderno in qualcosa di pesante, molto pesante, molto cupo, molto serio, molto scuro, adatto solo a loro. E tra gli appassionati, ogni libro che esce non può essere meno che un capolavoro, e tra i ragazzi è solo un "..ma che è?".

Cercate il pubblico giovane? Guardate i comics, Marvel, DC, Image, hanno tutti lo stesso formato, escono tutti negli stessi cataloghi. I manga sono riconoscibili perché hanno tutti lo stesso formato.

Come si risolve? In un modo impossibile: trovare uno standard riconoscibile per il formato librogame  al quale tutti gli editori devono adattarsi (ricordo che stiamo parlando di giochi per ragazzi, non romanzi o libri di poesia) e creare un catalogo unico.

kenfalco
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

kenfalco ha scritto:

Come si risolve? In un modo impossibile: trovare uno standard riconoscibile per il formato librogame  al quale tutti gli editori devono adattarsi (ricordo che stiamo parlando di giochi per ragazzi, non romanzi o libri di poesia) e creare un catalogo unico.

È un punto di vista molto rispettabile, ma stai partendo dal presupposto che ai ragazzi di oggi possa interessare il concetto stesso di librogame e non è affatto detto che sia così. Anzi, i riscontri dati da certi esperimenti Mondadori, Salani e Piemme rivelano il contrario. Per come la vedo io la scelta è tra pubblicare per gli adulti o non pubblicare; e devo dire che c'è molta dignità anche nella seconda scelta, una volta fatti i conti in tasca!

Zakimos
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

È un po' triste che gli editori indipendenti vogliano abbandonare il pubblico dei più giovani preferendo il guadagno immediato. Qui ci vuole un visionario pazzo che guardi al futuro e ridefinisca il genere. Poi, come sempre, gli altri lo seguiranno.

kenfalco
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Zakimos ha scritto:


- ho letto critiche ai nuovi libri (e talvolta anche alle nuove edizioni dei classici) per il formato. Il formato tascabile ed economico della E.Elle però comporta anche un costo "percepito" da parte del pubblico oltre il quale non si è disposti a comprare; inoltre taglia fuori il mercato dei collezionisti che apprezzano libri di una certa qualità. Non a caso la levata di scudi contro le edizioni economicissime Salani fu unanime.

- ho letto critiche al fatto che nei nuovi libri (non le riedizioni) il numero delle illustrazioni sia più limitato rispetto ai classici. A livello generale è vero, sebbene vi siano eccezioni, ma anche qui la ragione è economica: le illustrazioni incidono sul bilancio complessivo, specie quelle a tutta pagina.

Se le illustrazioni incidono sul bilancio complessivo, perché allora non fare edizioni economiche?  wink

Io sono da sempre un fautore del paperback di piccolo taglio. In un’epoca in cui le case (compresa la mia) hanno sempre meno spazio, non condivido l’attuale scelta editoriale dei librogame che condividono il formato dei manga deluxe o, peggio, dei romanzi in hardback. La scelta di Salani era analoga a quella inglese, ed era correttissima sotto ogni punto di vista commerciale. I libri costosi e ingombranti vanno contro la logica del commercio di massa. Il motivo per cui negli ultimi anni, nelle librerie, sono scomparsi i paperback a favore dei cartonati e delle mega raccolte in singolo volume delle saghe, è che si vendono meno libri e si deve cercare di massimizzare il profitto del singolo prodotto che la maggior parte del pubblico è disposta ad acquistare. Nel mercato fumettistico invece, dove il collezionismo e il fanatismo sono facilmente sfruttabili dagli editori, abbiamo assistito alla transizione dai piccoli albi stampati su carta igienica alle edizioni giganti con sovraccoperta e tavole a colori, specialmente per i manga.



kenfalco ha scritto:

I librogame della E.L. non erano libri, erano librogame, coloravano le librerie e li riconoscevi al primo sguardo. Avevano l'aura del librogame.

Prima di tutto c'era l'estetica, avevano delle copertine S.P.E.T.T.A.C.O.L.A.R.I. e illustrazioni interne evocative. Erano oggetti da collezione, tutti nello stesso formato compatto e riconoscibile, colorati, divertenti e giocosi. Una volta letto uno, sapevi già cosa aspettarti negli altri, il regolamento era sempre nello stesso posto, anche il testo delle regole era sempre molto simile in tutte le serie, per questo davano una certa sicurezza. Erano come le card, si collezionavano come figurine di uno stesso album.

Facciamo un esperimento mentale, siamo negli anni 90, nel pieno del boom, è appena uscita una nuova serie di librogame in un formato molto più simile a quelli moderni anni 2020. Voi siete in un negozio con la vostra paghetta e potete scegliere: un nuovo divertente originale E.L. che avete già visto e sognato nel famoso catalogo, o questo nuovo librogame...

I librogame della E.L. erano come gli Swatch, come la CocaCola, il MacDonald, erano un marchio. Le storie erano così buone (con tutti i loro difetti) perché erano dentro i librogame della E.L.

L'errore di oggi è la frantumazione e la dispersione dei formati. Il librogame moderno esiste solo nel testo, nascosto in un volume da romanzo, riconoscibile solo dagli appassionati.

Il librogame dal formato giocattolo, divertente, colorato ma soprattutto in una veste grafica riconoscibile è visto come ingenuo dai nuovi adulti che hanno trasformato il librogame moderno in qualcosa di pesante, molto pesante, molto cupo, molto serio, molto scuro, adatto solo a loro. E tra gli appassionati, ogni libro che esce non può essere meno che un capolavoro, e tra i ragazzi è solo un "..ma che è?".

Cercate il pubblico giovane? Guardate i comics, Marvel, DC, Image, hanno tutti lo stesso formato, escono tutti negli stessi cataloghi. I manga sono riconoscibili perché hanno tutti lo stesso formato.

Come si risolve? In un modo impossibile: trovare uno standard riconoscibile per il formato librogame  al quale tutti gli editori devono adattarsi (ricordo che stiamo parlando di giochi per ragazzi, non romanzi o libri di poesia) e creare un catalogo unico.

Bravissimo!

Ed è proprio il motivo per cui esiste pressoché zero conoscenza o nostalgia per Falcon, Real Life Gamebooks ecc: erano fuori dal circuito EL e mancavano della riconoscibilità data dal marchio e dalla grafica EL. Erano i rimasugli del mercato non voluti dalla EL, briciole lasciate ad altri editori che volevano una fetta della torta ma non avevano idea di come vendere il prodotto. Infatti i Falcon vennero venduti con la stessa grafica degli Oscar Mondadori, libri tra i libri, senza nessun segno distintivo, affidati alla curiosità o alla noia dell’acquirente di passaggio che li aprisse a caso e scoprisse che to’, ma sono librogame!

Non dico che i librogame debbano avere tutti la stessa grafica, ma ora come ora la maggior parte sono libri dalle costine anonime, sobrie, indistinguibili da qualsiasi altro libro.

EGO
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Sì ma FALCON è una serie [commento occultato per forza di cose]

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Non è nata UNA nuova EL ma tante realtà concorrenti apprezzabili, funzionanti, dai metodi, temi e progetti anche distinti e diversi tra loro. Questo ha impedito la (ri)nascita di una cultura di massa del librogame, ma al contempo la concorrenza ha spinto a migliorare la qualità dei prodotti e a farsi venire idee nuove.

Quello che "rimprovero" al "Rinascimento" è non avere ancora puntato appieno a creare una nuova generazione di lettori e in parte di autori, cosa che ci ripetiamo agli eventi e nelle interviste senza mai farlo davvero, nonostante i ragazzini quando apprendono per la prima volta come funziona si esaltino.

E c'è un'altra tara, l'incapacità di sostenere una serialità: mi stupirei se una delle moderne saghe arrivasse a superare le 10 uscite, l'editore che lo fa andrebbe incontro a serie difficoltà e rischierebbe di rimetterci le penne perché i lettori si stancano presto e vogliono passare ad altro. Si preferisce puntare su progetti sicuri, libri singoli, coppie o trilogie di puntate, oppure piccoli spin-off come il mio Holmes.

In questa frammentazione, i soldi degli acquirenti sono sempre gli stessi, anzi sempre meno, l'offerta tra cui valutare sempre maggiore, il rischio di passi più lunghi della gamba sempre crescente: per questo comunque non me la sento di biasimare troppo gli editori nostrani.

Anche perché, smentitemi se sbaglio, il fenomeno italiano dei librogame è senza pari nel resto del mondo, non so se mi spiego!

Dragan
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Dragan ha scritto:

E c'è un'altra tara, l'incapacità di sostenere una serialità: mi stupirei se una delle moderne saghe arrivasse a superare le 10 uscite, l'editore che lo fa andrebbe incontro a serie difficoltà e rischierebbe di rimetterci le penne perché i lettori si stancano presto e vogliono passare ad altro. Si preferisce puntare su progetti sicuri, libri singoli, coppie o trilogie di puntate, oppure piccoli spin-off come il mio Holmes.

Però, c' è la serie "Fra Tenebra e Abisso" che ha avuto un bel successo, e anche la serie con Civetta di Mauro Longo (anche se sembra impossibile reperire i libri su Amazon e che Space Orange sembri ignorare gli ordini).
Forse si dovrebbe pensare a un nuovo concetto di personaggio/serie che potrebbe essere il Lupo Solitario di questo Rinascimento.

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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Re: Librogame moderni VS Edizioni E.Elle: una lotta persa in partenza?

Dovreste chiedere consiglio a ChatGpt.

GGigassi
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