Re: Corti 2023 - Settimana 4
Sono un po' indietro causa imprevisto, ma non preoccupatevi che ora metto i corti nuovi. Nel frattempo, lascio le mie recensioni.
ILVIAGGIO mi ha preso molto. Inizialmente, mi sono chiesto quale fosse il senso delle due Lucie (conversazione allo specchio? Esperienza lesbo? Universi paralleli?) per poi abbandonare completamente ogni senso logico e tuffarmi nel mare di follia, creatività e sensazioni.
Scrittura stupenda. Alcuni particolari, come il “volo” e gli insetti, sono piccole certezze ricorrenti che mettono un minimo di logica in un mondo di caos. Adoro.
Le ID sono le migliori del concorso, le uniche che mi hanno fatto rabbrividire. Lo stile è assurdo ma incredibilmente efficace.
Per me, poteva essere fra i vincitori.
Poi Ersilia mi ha spiegato che era tutta una rivisitazione della teoria secondo cui la canzone“Lucy in the sky with diamonds” sarebbe stata scritta sotto acidi. E in effetti, ritornando sui miei passi, mi sono reso conto che tutto il corto è in realtà una grande, gigantesca citazione a un lavoro dei Beatles. Mi sono un po’ cadute le balle.
Chiariamoci: il corto rimane molto bello. E c'è molto altro rispetto al testo della canzone. Però durante la valutazione io ho attribuito agli autori meriti non suoi, ed è difficile separare le due cose a posteriori.
Anzi, sono sicuro che molti utenti hanno votato senza capire questo nesso. Avrei preferito di gran lunga un lavoro completamente originale, anche per via dell'ambientazione onirica che rendeva possibile rappresentare qualunque cosa.
La nave dei folli:
Leggendo le recensioni credo che sarà questo il corto vincitore, però a me non è piaciuto.
Questo corto è un "one trick pony", in cui tutto è asservito all'idea di base.
L'idea in sé è interessante, ma l'entusiasmo cala parecchio per due grossi difetti.
• Ho trovato la vita del protagonista noiosa. Se non fosse per via della nave, la sua sarebbe una storia soporifera. Nasce, cresce, lavora, si sposa, figlia, va in guerra, fallisce, muore. Niente colpi di scena, imprevisti o qualcosa di vagamente avvincente. E tuttavia, questa storia risucchia almeno metà dello spazio del corto.
• Le conseguenze dell'orologio sono trattate con superficialità e un po' troppo buonismo per un tema così angosciante. C’è persino la possibilità di salvarsi in corner. Si sarebbero potuti esplorare i limiti della mente umana (magari qualcuno impazzirebbe anche a vivere la felicità per sempre. Avete presente la scena dell’autogrill nel fumetto di Sandman?)
Neppure il tema del viaggio è particolarmente centrato.
L’uomo che morì due volte.
L’hanno già detto in tanti, mi accodo. Questo corto è bello. Ci sono colpi di scena, trame sovrapposte, oggetti ed enigmi. Ma io in primis ho espresso molti dubbi sulla sua ammissione, perché è evidente che questo concorso non è il suo posto.
Gli autori non si sono resi conto che le meccaniche sono troppe. E per me basta questo per farlo escludere. Mi piacerebbe che diventasse un libronostro o venisse pubblicato, però
In definitiva, voto ILVIAGGIO, ma con un po' di dubbio.
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
Chiedo scusa agli autori dei due corti che non ho recensito per il ritardo. Pongo subito rimedio:
La nave dei folli è stato un corto che mi è piaciuto tanto leggere, sia per scrittura che per ambientazione. Presenta una dinamica semplice, ma la storia compensa la carenza di bivi, di cui onestamente non ho sentito la mancanza perché la narrazione mi ha proprio presa. Unica nota stonata: il fatto che se non si sceglie di usare l'orologio quando si è sulla nave la voce narrante ci suggerisce che quello non è il finale giusto. L'ho trovato un intervento un po' forzato, mentre avrei preferito godermi le conseguenze delle mie scelte e decidere io se ero contenta di passare l'eternità nell'oblio o sulla nave a fare baldoria.
L'uomo che morì due volte è un corto che ho trovato molto difficile da giocare. Non sono riuscita a usare le parole chiave nei momenti giusti, o almeno così mi è sembrato visto che i paragrafi che leggevo non avevano molto senso. In generale tutti i miei tentativi di raccapezzarmici si sono rivelati infruttuosi e frustranti. Ammetto però che le idee di base c'erano ed erano belle e originali, quindi, anche se la realizzazione non è riuscita proprio benissimo, il tentativo è comunque lodevole. Ho apprezzato moltissimo la trovata di usare pollice e indice per ferire o ammazzare.
FinalFabbiX ha scritto:
ILVIAGGIO mi ha preso molto. Inizialmente, mi sono chiesto quale fosse il senso delle due Lucie (conversazione allo specchio? Esperienza lesbo? Universi paralleli?) per poi abbandonare completamente ogni senso logico e tuffarmi nel mare di follia, creatività e sensazioni.
Scrittura stupenda. Alcuni particolari, come il “volo” e gli insetti, sono piccole certezze ricorrenti che mettono un minimo di logica in un mondo di caos. Adoro.
Le ID sono le migliori del concorso, le uniche che mi hanno fatto rabbrividire. Lo stile è assurdo ma incredibilmente efficace.
Condivido le impressioni di Luca, anche per me questo corto si è rivelata un'esperienza di lettura pazzesca, e faccio notare che ottenere con uno stile di scrittura un effetto molto simile a ciò che sta provando il personaggio protagonista dimostra le enormi capacità e potenzialità di questi autori.
Gli unici corti che sono riusciti a farmi provare delle sensazioni così nette sono stati ILVIAGGIO (cioè ragaz persino il titolo scritto unito è un flash pazzesco) e Solo tu senti la voce di Mike che parla nel vento.
FinalFabbiX ha scritto:
Per me, poteva essere fra i vincitori.
Poi Ersilia mi ha spiegato che era tutta una rivisitazione della teoria secondo cui la canzone“Lucy in the sky with diamonds” sarebbe stata scritta sotto acidi. E in effetti, ritornando sui miei passi, mi sono reso conto che tutto il corto è in realtà una grande, gigantesca citazione a un lavoro dei Beatles. Mi sono un po’ cadute le balle.
Secondo me la mia interpretazione non è completa, anzi, ci sono tutte le citazioni intertestuali ad altre opere, come Alice nel paese delle meraviglie, che mi sento di non avere colto appieno. Avrei molto piacere che gli autori ci raccontassero a concorso finito la genesi di questo corto.
FinalFabbiX ha scritto:
Chiariamoci: il corto rimane molto bello. E c'è molto altro rispetto al testo della canzone. Però durante la valutazione io ho attribuito agli autori meriti non suoi, ed è difficile separare le due cose a posteriori.
Anzi, sono sicuro che molti utenti hanno votato senza capire questo nesso. Avrei preferito di gran lunga un lavoro completamente originale, anche per via dell'ambientazione onirica che rendeva possibile rappresentare qualunque cosa.
Secondo me invece questo corto è molto originale. Basta leggersi il testo della canzone per capire che gli autori lo hanno usato solo come una traccia, ma tutto il resto è farina del loro sacco. Tutta la narrazione-trip è merito solo loro. Hanno preso ispirazione da una canzone e dalle leggende metropolitane su questa canzone per farne uscire una cosa unica.
Io spero vivamente che chi non lo ha votato a questo turno riesca ad apprezzarlo e a valutarlo per il ripescaggio. È stata davvero un'esperienza di lettura unica per quanto mi riguarda.
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
Pallo ha scritto:ILVIAGGIO
Cosa mi è piaciuto
Mi aspettavo che qualcuno avesse avuto l'ardita idea di presentare un corto che interpretasse il 'viaggio' del tema di quest'anno come 'viaggio' mentale, mettendo in scena un vero trip condito da allucinazioni varie... Devo dire che l'idea di fondo di questo corto mi piace molto e ci sono molti spunti interessanti, soprattutto nei finali. Però...
Cosa non mi è piaciuto
...però, cavoli, lo stile di scrittura, la sintassi incerta, la punteggiatura anemica non riescono proprio a rendere giustizia al viaggio mentale della protagonista. Alcuni passaggi sono scritti meglio di altri (forse è scritto a 4 mani?), ma in generale, purtroppo, trovo che sia al di sotto di altri corti visti finora. Come è stato già evidenziato, inoltre, i troppi rimandi e loop, pur restituendo un po' il senso di smarrimento (credo che la struttura sia stata concepita in questo modo con questa idea) della protagonista, rischiano di appesantire la fruizione, dovendo rileggere più volte gli stessi paragrafi (che poi, alcuni loop come quello dei paragrafi 23-35 credo possano essere considerati difetti strutturali).
Tema del viaggio
Secondo me, come anticipato più sopra, il corto rispetta il bando, con un'interpretazione intelligente ed originale del tema assegnato.
Semplicità delle meccaniche
Anche qui, solo bivi, quindi ok.
Giudizio finale
Ho apprezzato l'idea e la voglia di sperimentare di chi scrive; purtroppo, però, la scrittura appena sufficiente e la struttura ridondante non mi hanno fatto apprezzare molto questo corto.
Come avevo accennato, ho riletto ILVIAGGIO e devo ammettere che il mio primo giudizio era stato, forse, un po' affrettato, almeno per quanto riguarda lo stile di scrittura. Il fatto è che la prima pagina è il 'biglietto da visita' del corto e forse si poteva scrivere con maggiore attenzione ai dettagli e calando più gradualmente il lettore nell'atmosfera onirica. Andando avanti mi rendo conto che c'è maggiore cura e lo stile e la sintassi non sono così pessimi, ma sono funzionali alle atmosfere e alla storia. Resto un po' dubbioso, comunque, sulla struttura e sulla ridondanza di alcuni loop. Mi sembrava doveroso, comunque, 'ritrattare' un po' il mio giudizio che era stato fin troppo severo. "Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione".
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Pallo
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Iniziato
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
+++ IL VIAGGIO
Attinenza al tema: Il racconto parla di un trip mentale, quindi un viaggio al 100%, seppure in senso figurato.
Meccaniche: solo scegliere il bivio, quindi attinente al bando. Si sente però la mancanza di un'altra meccanica.
La scrittura non è delle migliori, la trovo un po' confusionaria. Non so se sia voluto ma mi sembra abbastanza adatto a veicolare la sensazione di abuso di allucinogeni.
La lettura scorre fra immagini, sensazioni, emozioni nonché citazioni dell'arte psichedelica del '900. Non si può dire certo "piacevole" perchè ti lascia dentro quel sottile senso di malessere che si prova guardando "yellow submarine" o "I tre caballeros", ma per me centra perfettamente l'obiettivo.
Aongoscianti le "istant death" che portano bruscamente alla realtà.
Mi sarebbe piaciuto avere qualche dettaglio in più sul luogo fisico in cui si muove Lucia, giusto per avere un appiglio in più con la realtà.
Per tutto il libro mi sono chiesto se l'autore scrive per esperienza diretta o per sentito dire, ma è più per la curiosità di sapere se stessi vivendo un vero trip oppure una rappresentazione più o meno stereotipata.
Il mio voto va a "IL VIAGGIO".
+++ LA NAVE DEI FOLLI
Attinenza al tema: scarsa. Il viaggio è appena accennato. L'avventura si dipana attraverso periodi della vita del protagonista. Non c'è un vero movimento.
Meccaniche. Nessuna. La storia è un treno da cui si può o non si può scendere. Nessuna scelta significativa da fare. Peccato.
Il rfacconto (di formazione?) è scritto molto bene. Piacevole da leggere, avvincente. In alcuni punti molto toccante. E' bello seguire la vita del protagonista che da accattone si solleva dalla povertà e diventa un piccolo artigiano con famiglia. Il tema della nave dei folli e del patto col Diavolo sa un po' di già visto, ma non è necessariamente un male, anche perchè è declinato in maniera impeccabile.
Mi spiace che non ci siano scelte reali. Non c'è nessuna componente ludica, solo il piacere di leggere i vari finali in cui si decide di fermare il tempo.
+++ L'UOMO CHE MORI' DUE VOLTE
Attinenza al tema: scarsa. Ci si muove tra diverse location in fuga. Non è propriamente "un viaggio".
meccaniche: troppo complesse e non rispettose del bando. Per me non sarebbe stato da ammettere al concorso.
La meccanica è la più sofisticata di questo girone, e anche una delle più sofisticate in generale di tutto il concorso.
I salti logici fra i paragrafi sono molto bruschi, al punto che quando si risolve un enigma e si va al paragrafo corrispondente, non si capisce bene se si ha o non sia trovato la soluzione corretta, e questo per me è una grave mancanza.
Non ho capito molto il concetto del "proiettile scadente"... forse sarebbe stato più semplice togliere questa meccanica e lasciare al giocatore la possibilità di scegliere se ferire o ammazzare un avversario, che secondo me non avrebbe sottratto nulla al lato ludico.
Mi ha un po' infastidito vedere che sul forum è saltato fuori un fantomatico "aiuto in pixel art" per tenere traccia dell'avventura. Non so se è stato postato dall'autore, e sinceramente spero di no. Sarebbe una grave scorrettezza.
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Erikzann
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Novizio
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
Erikzann ha scritto:Mi ha un po' infastidito vedere che sul forum è saltato fuori un fantomatico "aiuto in pixel art" per tenere traccia dell'avventura. Non so se è stato postato dall'autore, e sinceramente spero di no. Sarebbe una grave scorrettezza.
Ti rassicuro, non è opera di chi ha scritto il corto, che non c'entra nulla.
Non so se sia voluto, ma gli ultimi due voti li hai scritti oltre tempo massimo. C'è tempo fino alla mezzanotte tra domenica e lunedì della settimana in corso, o non potranno essere conteggiati!
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giax
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Moderatore
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
ILVIAGGIO
Il viaggio, in questo racconto, è inteso in senso metaforico e allucinogeno. Il regolamento è inesistente, si tratta solo di scegliere tra varie opzioni, mentre l’autore ci dà delle regole per sopravvivere al viaggio lisergico che, se seguite, consentono di evitare le numerose instant death e di arrivare al finale migliore. Il racconto è infarcito di citazioni musicali italiane e soprattutto straniere, ben evidenti nel finale migliore (lo sarà davvero, poi?). L’autore è sicuramente abile a trasformare in parole le sensazioni allucinate della protagonista e riesce a descrivere i paesaggi rappresentati in film e video musicali degli anni ‘60, anni in cui le droghe allucinogene andavano di moda, però alla fine il racconto lascia un senso di incompiutezza, come se l’autore avesse voluto dare sfoggio di abilità letterarie, ma senza raccontare veramente una storia che potesse lasciare al lettore qualche sensazione o emozione a parte la descrizione di immagini lisergiche; io non sono riuscito ad immedesimarmi nella protagonista, è un personaggio senza motivazione, che incontriamo già a trip iniziato e non mi è dispiaciuto nemmeno quando sono incappato nei finali peggiori ampiamente “citofonati” come negativi.
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F.A.S.
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Illuminato
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
La nave dei folli è un racconto a bivi senza regolamento o elementi da ricordare a memoria, come uno Scegli la tua avventura classico. Il tema del viaggio è rispettato se si considera la vita stessa come un metaforico viaggio. L’autore dimostra di saper scrivere bene, ha un lessico molto vario e ricercato, peccato per i refusi sparsi qui e là; la struttura del racconto è a bivi, peccato che questi siano solo binari, si possa solo andare avanti o fermarsi, limitando la durata delle sessioni di gioco, ma aumentando la longevità perché si è spinti dalla curiosità ad andare a scoprire cosa succede nella vita del protagonista nei paragrafi successivi; l’ambientazione e la storia del protagonista sono costruiti molto bene, aumentando l’immedesimazione del lettore che può quasi vedere i canali di Bruges o assaporarne le birre, così come il lettore riesce a provare le emozioni del protagonista e i dilemmi che la vita gli pone innanzi. A dispetto di altri racconti dove si percepiva lo sforzo dell’autore per tagliare e limare il corto per farlo entrare nei limiti del bando, questo racconto è stato concepito così come lo leggiamo, senza tagli o parti condensate. Secondo me, però, il vero punto di forza del racconto è la riflessione, sottesa a tutta la storia, su cosa sia la felicità, si parte da un “bicchiere di vino, un panino” come canta un celebre cantante italiano (magari una birra rossa al posto del vino nel racconto), per arrivare alla formazione di una famiglia, passando per la crescita professionale da ambulante a negoziante, fino alla riflessione sulla guerra, sulla morte e sulla solitudine degli anziani, insomma un vero percorso filosofico interiore che culmina nel finale fantastico che ci riporta con i piedi “per terra”, in un clima meno serio, dopo averci fatto percorrere le vette della riflessione filosofica.
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F.A.S.
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Illuminato
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