Ottimo.
Sono davvero felice di questa discussione, e come dice Budello (bordello?... Budellaro!!!) la 2ª è  quella a cui siamo più abituati. Ma ora che vedo i tuoi esempi, la 1a persona mi piace decisamente di più.
Power Bob ha usato la terza per onore all'Odissea, narrata dal punto di vista onniscente (accetto correzioni).
Il TU forse deriva da una logica di gioco di ruolo in cui il Master ti dà indicazioni su scenario, atmosfera, oggetti.

Per me il librogame deve essere in seconda persona, solo così scatta il coinvolgimento diretto. Se mi parla in terza persona sento un certo distacco. In prima persona è troppo soggettivo, e poi in questo caso è difficile descrivere qualcosa che accade al di fuori di se stessi.

Appena leggi una cosa così:
"Ti trovi davanti a un gruppo di lupi affamati che ti guardano in cagnesco..."

dici subito, hey Librogame!

kenfalco ha scritto:

Ti trovi davanti a un gruppo di lupi affamati che ti guardano in cagnesco.

Provo un attimo.
Mi trovo davanti a un branco di lupi che mi guardano in cagnesco. Cosa faccio?
Afferro il primo bastone che ho sotto mano e li minaccio (proseguo al).
È ora di usare il misterioso flauto magico che ho nella Bisaccia dall'inizio di questa avventura (vado al).

Ok, detto questo confermo che mi trovo bene in 1ª persona, ma faccio tesoro dei pareri, tanto che probabilmente in un mio libro game non userei la prima persona. Preferisco andare sul tradizionale come primo esperimento.

il mietitore ha scritto:

C'è pure uno scollamento tra il fatto che le azioni sono descritte in prima persona ma il fatto di andare al tal paragrafo inevitabilmente è in seconda

In questo caso io ovvierei al problema usando anche qui la prima persona, vado al ... (ho usato proseguo, mi suona meglio per la prima persona)

Budellaro ha scritto:

Potremmo dunque immedesimarci meno in lui/lei ma potrebbe guadagnarne la profondità del personaggio stesso. In questo caso sarebbe più appropriato usare una terza persona. O una prima (che poi a parer mio, vedendo le cose in quest'ottica, la prima ci starebbe bene anche come una via di mezzo tra le due precedenti).

Ricordo questa opinione di Zakimos, forse circa La strada della Duchessa o Post scriptum. Diceva che un personaggio molto caratterizzato probabilmente ci lascia meno immedesimazione, perché se va verso una certa direzione, noi inevitabilmente non possiamo essere incoerenti con la sua personalità.  A tal proposito nel suo mattone Thule lui applica perfettamente
questo concetto: la protagonista può diventare una sanguinaria o essere la più mite delle diplomatiche. Recensione non mia

kenfalco ha scritto:

Vedi che in prima persona hai dovuto togliere il fatto che sono affamati, perché tu non puoi sapere che lo siano. Potevi al massimo dire "sembrano affamati".

In realtà  ho dimenticato di trascrivere "affamati".

"Mi ritrovo davanti a un branco di lupi affamati che mi guardano in cagnesco".

Secondo me sta bene anche così. Un branco di lupi che mi guarda in cagnesco non può che essere affamato secondo me. Bisognerebbe cercare un altro esempio.

Secondo me tra prima e seconda persona non cambia quasi niente (opinione mia)

kenfalco ha scritto:

Come scriveresti questa in prima persona?

"Dietro di te, Martin si ricorda della pistola lasciata sull'auto e, senza avvertirti, si allontana lasciandoti solo, inconsapevole a guardare i lupi"

Mi volto, non trovando Martin da nessuna parte. Come può avermi abbandonato in una situazione del genere? Aspetta, eccolo lì, sta correndo verso la nostra auto. Ma certo, lì c'è una pistola che potrebbe tornarci utile. Devo tenere a bada i lupi fino al suo ritorno!


Premetto che ho avuto modo di sperimentare storie in tutte e tre le tipologie di persona (quest'anno ho usato la terza, l'anno scorso la prima, e nei librigame pubblicati la seconda). Credo che la più complessa sia la prima per la questione legata ai comandi. La risolsi mettendo semplicemente tra parentesi il numero dove andare, con un comando implicito.
Del tipo "potrei scappare (12), affrontare i lupi a viso aperto (35), o se avessi una bistecca con me potrei lanciarla contro di loro per distrarli (23)."
In questo caso il grassetto indica un'opzione applicabile solo in possesso di un dato oggetto, senza richiederlo esplicitamente. Basterebbe spiegare la cosa nel regolamento e il gioco è fatto.