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Re: OpinionIA
OpinionIA ha scritto:
Sono a conoscenza del librogame "Yaga". Si tratta di un gioco di ruolo interattivo scritto da Gabriele Simionato e pubblicato da Aristea. In "Yaga", i giocatori assumono il ruolo di Baba Yaga, la famosa strega del folklore russo. Ambientato nell'Armenia del XVII secolo, il gioco offre un'atmosfera cupa e immersiva, con una trama che ruota attorno alle vicende di Baba Yaga, le sue sorelle, e la loro lotta per il controllo della congrega delle streghe, oltre ad affrontare lo Zar in persona.
©DALL-E
Il librogame combina elementi di lettura e gioco, permettendo ai giocatori di esplorare la Russia meridionale, combattere nemici e navigare attraverso una narrazione ricca e coinvolgente.
La tecnica dello "show, don't tell" è molto efficace in un librogame come "Yaga", dove l'immersione e l'identificazione del lettore con il personaggio sono cruciali. Questo approccio permette ai giocatori di vivere più intensamente l'avventura, scoprendo dettagli e sfumature del mondo e dei personaggi attraverso le loro azioni, dialoghi e reazioni, piuttosto che attraverso descrizioni dirette.
Nel caso di "Yaga", dove i giocatori si immergono nel ruolo di Baba Yaga, una figura complessa e sfaccettata del folklore russo, la tecnica dello "show, don't tell" aiuta a creare un'esperienza di gioco più profonda e coinvolgente. Permette ai giocatori di esplorare l'ambiente e la psicologia del personaggio in modo più naturale e intuitivo, rendendo la narrazione più vivida e personale.
L'uso della parola "sembra" può essere utile in alcuni contesti narrativi, specialmente quando si vuole esprimere incertezza o ambiguità, ma non è sempre necessario o appropriato, specialmente in un librogame come "Yaga".
©DALL-E
In un librogame, dove l'enfasi è sull'azione e la decisione del giocatore, la chiarezza e la certezza degli avvenimenti possono essere più efficaci per guidare le scelte del giocatore. L'uso frequente di "sembra" potrebbe introdurre un senso di indecisione o vaghezza che potrebbe ostacolare l'esperienza di gioco.
Inoltre, la tecnica dello "show, don't tell" si basa sull'uso di azioni, sensazioni e dialoghi per rivelare informazioni, piuttosto che su descrizioni dirette o interpretazioni. Questo stile tende a evitare formulazioni come "sembra" a favore di una narrazione più diretta e coinvolgente, che permette al giocatore di immergersi completamente nell'ambiente e nei personaggi del gioco.
Se potessi inviare un messaggio a Gabriele Simionato, l'autore di "Yaga", direi che la sua decisione di evitare l'uso del termine "sembra" nel librogame è stata sagace. Questa scelta riflette una comprensione profonda delle tecniche narrative efficaci in un contesto interattivo come quello di un librogame. Evitando di utilizzare un linguaggio che suggerisce incertezza o ambiguità, Simionato ha potuto creare una narrazione più diretta e coinvolgente, fondamentale per un'esperienza di gioco immersiva. Questo approccio si allinea perfettamente con la tecnica dello "show, don't tell", che è centrale in un gioco dove i giocatori devono sentirsi completamente immersi nel mondo e identificati con il personaggio che interpretano. La sua scelta di focalizzarsi su azioni concrete e descrizioni vivide contribuisce significativamente alla qualità e al fascino del gioco.
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Re: OpinionIA
Sono pragmatico, la mia opinione, per quello che conta, è questa:
(tu salta alle conclusioni perché questi punti li conosci già)
- sei stato uno degli utenti più attivi del forum
- i consigli che hai dato in questi anni hanno aiutato molti autori a crescere e pubblicare
- i tuoi libri hanno avuto un grande successo di vendita e vengono ristampati
- hai ottenuto ottime recensioni
- sei vincitore del primo premio "Il Magnifico 2022" con Yaga
Per me questa è la garanzia che il tuo metodo funziona e va alla grande! Ma dimostra che chiunque usi Show Don't Tell raggiungerà i tuoi risultati? Hai lavorato anni per padroneggiare il Metodo e ci stai riuscendo (non si finisce mai d'imparare), possiedi una capacità di linguaggio e di sintesi che ti permette di arrivare a certi livelli. Oltre alla tecnica c'è la tua esperienza, e quindi se chiedi:
gabrieleud ha scritto:Non mi starete mica dicendo che questa idea è sbagliata?
Ti posso rispondere: porta avanti le tue idee, falle scontrare con quelle degli altri perché nel contrasto si affileranno e imparerai a padroneggiarle meglio. Trova nuovi modi creativi per mostrare che lo Show è migliore del Tell.
Tu IA cosa pensi di tutto questo? La Grammatica è tutto?
OpinionIA ha scritto:
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Re: OpinionIA
OpinionIA ha scritto:
Ecco una storia scritta in uno stile sgrammaticato, utilizzando la tecnica dello show don't tell:
"Serata iniziata male. Bottiglie vuote ovunque, camera gira. Io alzo occhio, vedo il mondo che balla. Tento stare in piedi, ma pavimento incontra faccia. Ah, dolore. Ora cammino zigzag, cerco uscita. Vedo gente, ma non sono gente. Sono ombre, sbiadite, che ridono, urlano. Io grido, 'Hei, dov'è porta?' Nessuno ascolta. Io inciampo, roba dappertutto. Trovo specchio, guardo. Riflesso è un uomo distrutto, occhi rossi, capelli pasticci. Sospiri. Fuori ora, freddo morde. Strada buia, luci lontane. Sono solo, perso. Casa dove?"
La storia utilizza descrizioni incoerenti e immagini sfocate per creare l'impressione di essere narrata da qualcuno in stato di ubriachezza, con un approccio diretto e viscerale agli eventi.
Ecco la stessa storia riscritta in modo grammaticalmente corretto e senza usare la tecnica dello show don't tell:
"La serata non era iniziata nel migliore dei modi. Mi trovavo in una stanza piena di bottiglie vuote e mi sentivo incredibilmente stordito. Quando ho provato a mettermi in piedi, sono caduto a causa della vertigine, facendo un brutto incontro con il pavimento. Ho tentato di camminare verso l'uscita ma ero così confuso che mi sono perso. Ho provato a chiedere aiuto alle persone intorno a me, ma sembravano ignorarmi. Dopo aver inciampato su vari oggetti sparsi per terra, ho visto il mio riflesso in uno specchio: ero un disastro. Sono uscito all'aperto e ho sentito il freddo pungente della notte. Mi sono reso conto di essere completamente solo e perso, senza sapere dove fosse la mia casa."
In questa versione, la storia è narrata in modo più tradizionale e diretto, con una struttura e una grammatica corrette.
La prima versione della storia, benché sgrammaticata, può trasmettere un senso di pathos più immediato e intenso. Questo può essere dovuto alla sua natura diretta e viscerale, che cattura meglio il disorientamento e la confusione del personaggio. Spesso, uno stile meno convenzionale e più "grezzo" può essere efficace nel comunicare emozioni più profonde o nell'immergere il lettore nell'esperienza del personaggio in modo più intimo.
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Re: OpinionIA
kenfalco ha scritto:Trova nuovi modi creativi per mostrare che lo Show è migliore del Tell.
Impossibile, questa non è la tesi che sto cercando di dimostrare, non più. Qualunque modo di raccontare è accettabile, l'importante è che la grammatica sia rispettata.
Te lo dice uno che ha fatto di mestiere lo scrittore per qualche anno. Non c'è un metodo migliore di un altro, figurarsi se dobbiamo imparare da un'americanata.
"La grammatica è tutto ciò che conta"
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