Finito ieri Where is the Wolf per la terza volta.
Devo dire che, pur non essendomi dispiaciuto, è il libro di Costantini che mi ha entusiasmato meno, tra quello letti fino ad ora.
Ho dovuto giocarlo tre volte prima di riuscire a finirlo in modo soddisfacente... no. in realtà il finale è tutt'altro che soddisfacente, diciamo che ci ho messo tre leggiocate per finirlo senza morire male.

Non che il libro sia difficile in se solo che...

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 non riuscivo a capacitarmi che qualunque tentativo di mantenere la mia umanità,  comunque di combattere contro i piani degli psicotici che mi hanno rapito, conducevano alla morte. In realtà, anche avendo la possibilità di iniettarsi una cura per il siero genico che mi hanno dato i rapitori, devo rifiutarmi di farlo e trasformarmi in una belva. Diversamente, anche facendo tutto correttamente, si incappa in un bad ending.
Ecco, per mio carattere questo è inconcepibile. Mi rendo conto che sia logico. In una situazione senza vie d'uscita se ti ribelli, muori. Per vivere devi accettare la situazione

Dragan ha scritto:

Anima di Lupo ha scritto:

Mi rendo conto di non essere più l'Anima di Lupo di 12 anni fa ma riesco comunque a percepire la giovinezza che ho lasciato andare in cambio di un'esperienza usata per scrivere qualcosa di decente.

Ai "qualcosa di decente" (eufemismo ovviamente!) ci aggiungerei anche le tue recensioni dei novelli Lupo Solitario, mi spiace davvero che non ti sia potuto occupare di tutte le uscite e spero ancora che sarà possibile!

Grazie per le belle parole Dragan. In realtà, dopo 29 e 30, non ho scritto la rece del 31 per semplici motivi di tempo. In quei mesi successivi al lancio ero impegnato nella progettazione di Verso la Terrasanta e avevo altro per la testa. A dirla tutta, avrebbe meritato davvero un'analisi approfondita perché è un libro meraviglioso per i fan di lunga data. Avendo fatto la revisione in precedenza (ovviamente insieme a Francesco Mattioli ed Enrico Menara) avevo anche diversi spunti già prima del lancio a Lucca 2021 ma ormai è andata...vedremo con il 32.

Oggi invece ho finito 49 Chiavi e devo dire che mi ha sorpreso. Mi aspettavo qualcosa tipo la settimana enigmistica, un'operazione matematica dietro l'altra, e invece no. Gli enigmi sono tutti logici e bisogna ricavarli dal testo, da un'attenta lettura. Il gioco a incastro poi, mi ha ricordato Progetto Mortale e a me piacciono queste sfide di pazienza. L'ho finito senza suggerimenti in 4/5 giorni e per uno come me non avvezzo a troppi enigmi è una bella soddisfazione. Credo che l'unica cosa che non sono riuscito a usare/capire è stato l'Oggetto Ducato d'oro. Buona anche la prosa anche se super scarna.

Che bello conoscerti Michele! Complimenti per il tuo libro: è una meraviglia.
Il punto è tutto lì per me: aver messo enigmi logici ricavabili dal testo (da una lettura un minimo attenta, diciamo) e non dalla propensione matematica del lettore (la mia è zero) o, peggio, da condizioni di cultura pregressa (questo aspetto, se inteso come errore - e il che non è scontato - può capitare. A me è successo di inserire per superficialità un enigma risolvibile con la conoscenza del lettore - o con Wikipedia - ma è stato tolto dai betatester prima della pubblicazione).

Le cose vanno provate per giudicarle. Io mi ero fatto l'idea di un rompicapo insormontabile. Un pò già la copertina (bellissima ma già misteriosa, porta subito a chiedersi chi è quel tizio) e, soprattutto, il titolo ti portano a pensare in quella direzione: QUARANTAnove Kiavi è breve e compatto, contiene un numero e ha una pronuncia dura, non è certo "morbido e accogliente" come "L'eroica avventura delle ninfe alla ricerca di Autolico nell'azzurro mare dell'Ellade", tanto per fare un esempio. E poi i commenti sui social e la rece di Recensioni Minute di Matteo lo indirizzavano come un LG "non per tutti" e poco adatto a chi si approccia al mondo dei LG (preciso che la rece di Matteo è fatta bene e la condivido, è equilibrata e corretta e sottolinea la pazienza necessaria, più che la difficoltà generale, a finire il libro ma il messaggio che passa è comunque quello di un LG ostico).
Invece, secondo il mio parere, non credo sia un LG difficile, è complesso e richiede pazienza ma è tutto tranne che insormontabile. Insormontabili sono altre cose per me (per esempio non sono mai riuscito a finire Alla luce del Buio di Apologeta, una della cose più difficili mai lette nel nostro mondo). Bisogna leggere con calma, quello sì, e in questo mondo malato di fretta può essere un problema. Tutto e subito non si addice al tuo libro grazie a Dio. Comunque dirò di più nella rece che sto scrivendo e che invierò a Prodo entro fine aprile.

La prosa mi è piaciuta e il fatto che sia scarna non l'ho vista come una mancanza, anzi, è stato corretto impostarla così per non "affaticare" il lettore già molto impegnato con la parte game.

m0ch ha scritto:

Per quanto riguarda il ducato d'oro....

Benissimo allora!

Un'altra cosa:

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 Le Parole Chiave RIC/CIR, PNT/TNP e SLM/MLS sono utilizzabili lette sia da destra a sinistra che da sinistra a destra, o c'è un altro significato?

m0ch ha scritto:

essere giocato in poche sessioni ravvicinate

Questo è fondamentale. Il libro va "divorato" tutto d'un fiato altrimenti non si può gestire la mole di info proposta. L'ho finito da nemmeno una settimana ma per scrivere la rece devo continuamente consultarlo.

Grazie per la precisazione sull'altro dubbio.

Evernight ha scritto:

ho finito "lo Spezzaincantesimi". il titolo mi aveva incuriosito, spingendomi a domandarmi se fosse la traduzione di Spellbreaker in aperta violazione dei diritti attualmente in mano a Raven. Ovviamente è saltato fuori subito che non fosse così. In ogni caso il libro si è rivelato semplice ma ben fatto. Avrei preferito un po' più di corposità sotto l'aspetto narrativo, visto che la vicenda di per se viene descritta in maniera funzionale, ma piuttosto vaga.

Questo "Spezzaincantesimi" mi risulta totalmente nuovo. Avresto voglia di dirmi qualcosa in più, in merito, Evernight? Merita di essere recuperato e letto? Si tratta di un autoproduzione oppure si può trovare in vendita presso una casa editrice? Com'è la storia... insomma, sono curioso.

Intanto io, avendo 10 min. di tempo, ho letto SherBlock Holmes, il caso Victoria Cake.
Idea carina, storia graziosa, forse la qualità della scritttura poteva essere migliore... diciamo che non è lo stesso Orsini che ho adorato in Inferno (Parlo dello stile, non certo d'altro, perchè è improponibile qualunque confronto tra Inferno e SherBlock).
Sicuramente NON vale i 9,90 euro riportati sul retro del Blocco. Ma se riuscite ad accaparrarvelo per 4 euro o meno, come ho fatto io, allora prendetelo. E' comunque una piacevole lettura da tram, o da sala d'attesa, o, finanche, da cesso (Non c'è alcuna critica in questo, sia chiaro. Ho formato il 90% della mia limitata cultura leggendo seduto sulla tazza del cesso...).