Gpet non ha tutti i torti: pur sapendo dov'era, ho dovuto prendere occhiali e mettere la pagina alla luce per vedere il numeretto. C'è da dire però che le indicazioni del libro rendevano chiaro che la carta si trovasse nell'erba alta nel parco, quindi non era una ricerca alla cieca... ma anche così è un po' troppo ben nascosto    (io l'avevo trovato, ma in betatesting col pdf i disegni li zoommavo che era un piacere ). Altra cosetta: nell'edizione speciale si vede "leggermente" meglio rispetto a quella in brossura.

Mornon ha scritto:

Questa settimana

Belle le ferie!!

EGO ha scritto:

Mi aspetto a breve un articolo dedicato...

Ecco 

Questo mese ho letto davvero tanta roba, in termini di LibroGame, con livelli di soddisfazione altalenanti.

Ho iniziato con Choose Cthulhu n°7 Il Manicomio di Arkham. Me lo sono portato in vacanza attirato dalla sua mole, praticamente il triplo di uno qualsiasi dei precedenti numeri della collana. Sì, lo so che si tratta di SLTA in salsa Lovecraftiana, senza nessuna pretesa di gameplay, ma, ista la mole mi ero illuso di avere tra le mani un libro lungo, con una trama ramificata, magari che andasse a chiudere idealmente le storie dei precedenti sei numeri (Anche perché in tutti c’era il finale in cui il nostro alter ego finisce ricoverato al manicomio di Arkham).
Be’ non la faccio tanto lunga: il libro è stato una brutta delusione. La faccenda del “chiudere il cerchio” è stata parzialmente soddisfatta visto che in un paragrafo il testo lascia ad intendere che il nostro alter ego potrebbe essere uno dei protagonisti di uno dei libri precedenti. Ma per il resto…
Ogni singola lettura dura più o meno come uno qualsiasi dei precedenti Choose Cthulhu, le storie raramente si intersecano tra di loro e inoltre ho notato una discrepanza enorme sia di qualità della scrittura che di competenza nel gameplay tra una lettura e l’altra. In effetti gli autori accreditati sono tre,  Conde, Valris e Rilke, e lo stile di scrittura varia da più che passabile, all’orrendo, altrettanto dicasi per la struttura del librogame, alcuni passaggi sono ben costruiti, altri caotici e incomprensibili con rimandi che paiono messi a caso e paragrafi di arrivo che non c’entrano nulla con quelli di partenza oppure con scelte a bivio secco che dovrebbero essere proibite per legge (Vai a destra o a sinistra? Così, senza descrizioni o elementi per consentire al lettore di scegliere con cognizione di causa).
Insomma io vi sconsiglio vivamente questo settimo volume e , anzi, la sua lettura mi ha spinto a considerare di vendere l’intera serie che occupa un sacco di spazio in libreria ma, a conti fatti, non è che mi abbia entusiasmato. Qualche volume interessante che ho goduto a leggermi cìè stato ma se devo dire l’aspetto maggiormente positivo della serie è quello estetico, perché i volumi in cartoncino rigido nel loro cofanetto dedicato son davvero belli… un po’ poco per tenerseli sul groppone, però!


Commenti sulle mie altre letture a seguire.

Dopo l'esperienza bruttarella con il Choose Chulhu 7, nella speranza di risollevarmi il morale, mi sono letto per bene il numero 8 della collana Dedalo: Turno di Notte.
Teoricamente non avrebbe dovuto piacermi visto che presenta una serie impressionante di enigmi da risolvere all’interno di un true path che inizialmente pare largo ma arrivati alla fine si rivela bello stretto. E invece, porca la pupazza se mi è piaciuto.
L’ambientazione ospedaliera alla Silent Hill mi ha davvero conquistato (complici anche i disegni, tanti e fantasticamente evocativi). La scrittura è fluida, piacevole, senza sbavature e alla fine del libro è presente un “taccuino” del protagonista in cui trovare aiuti e soluzioni per tutti gli enigmi, per cui anche un caprone come il sottoscritto non rischia di rimanere incastrato da un indovinello oltre la sua portata.
Ok, non ho vinto, nonostante abbia utilizzato ogni tanto il taccuino delle soluzioni e nonostante un paio di (piccoli) imbrogliucci, ma perché, come detto prima, il true path finale è davvero stretto. Arrivare all’incontro finale senza aver visitato alcuni luoghi o preso determinati oggetti è possibile, anzi, direi che alla prima lettura addirittura probabile, e questo comporta sconfitta sicura.
Insomma Turno di Notte è un LibroGame che non penso rileggerò mai più, ma che mi ha divertito e appassionato per parecchie ore, quindi consiglio vivamente a chi ancora non o avesse fatto di leggerselo. Rimarrà nella mia biblioteca di sicuro!