Periodonikes ha scritto:

Per rispettare il tema al 100%, partecipo sotto pseudonimo

Questa sarebbe stata una figata

Grazie per la spiegazione della votazione, tutto molto bello!

Visto che non escono i risultati finali ne approfitto per le ultime recensioni…

1) La Notte dell’ESABAU (3 punti)
2) Scheißspion (2 punti)


La Notte dell’ESABAU

Libro-
Idea di base un po’ derivativa (Monsters & Co.) ma sviluppata in maniera convincente. Le trovate divertenti non mancano e la comicità complessiva si assesta su un buon livello. Gli esseri umani mi sono parsi meno caratterizzati rispetto ai mostri ma potrebbe essere una precisa scelta dell’autore per far risaltare maggiormente le vere star della storia. Ottima la reprimenda nei confronti del bullismo, affrontata con la giusta ironia in modo da non suonare troppo moralista. La scrittura è semplice ma efficace, adatta al contesto.

-Game
Strutturato in tre fasi. La prima lineare, con un unico bivio ininfluente lato game. La seconda esplorativa, con un fattore tempo che costringe a selezionare solo alcune delle scelte proposte. La terza in cui sulla base delle decisioni prese in precedenza si raggiunge uno dei sei finali disponibili. Ottenere l’epilogo migliore alla prima run è difficile e invoglia a ricominciare da capo, sfruttando le informazioni acquisite ed evitando di ripetere gli stessi errori. Questa buona impostazione è secondo me in parte macchiata dal ricorso eccessivo al lancio del dado che in alcuni casi poteva essere facilmente evitato.


Scheißspion

Libro-
Semplice missione di infiltrazione nel contesto di una guerra di trincea (Prima Guerra Mondiale?) a cui l'elemento soprannaturale, appena accennato (reliquie e resurrezioni), e l’indefinitezza dell'ambientazione (il misterioso P-49) donano personalità e carisma. L’estrema violenza delle instant death aggiunge un divertente tocco pulp. Il difetto maggiore risiede secondo me nello stile di scrittura, troppo farraginoso.

-Game
Struttura lineare in cui deviare dal percorso corretto significa morte immediata. Per fortuna le instant death sono nel complesso prevedibili con un minimo di ragionamento. Avrebbe avuto secondo me più senso che la deviazione che porta a raccogliere la granata si rivelasse vantaggiosa anziché punitiva.


Una vendetta (SV)

Libro-
Quando ho letto il tema del bando ho quasi subito pensato (non so perché ) al protagonista de “La finestra sul cortile” di Hitchcock, un personaggio che spia una vicenda dall’esterno senza esserne direttamente coinvolto (almeno all’inizio).
Il cambiamento della natura delle visioni è legato al fatto che Corso, con l'evolversi della vicenda, si “sincronizza” sempre di più con il boia, passando dal ricevere solo ciò che vede a ciò che sogna e infine immagina.
Alcuni hanno trovato la storia poco chiara. Forse si poteva fare di più ma personalmente non mi dispiace che la narrazione risulti un po’ criptica a una prima lettura e che sia il lettore a dover riempire i vuoti lasciati dall’autore.
Dei difetti evidenziati condivido la scarsa credibilità del comportamento iniziale del protagonista e l'uso di troppi soggetti impliciti. Quest’ultimo è ovviamente causato dal limite dei 23000 caratteri ma è comunque un errore, avrei dovuto tagliare altro.

-Game
Come il concorso ha ben evidenziato credo sia molto difficile in un corto trovare il giusto equilibrio tra la lunghezza dei paragrafi e il livello di ramificazione della storia. E' il motivo per cui ho deciso di adottare una struttura fortemente lineare, di fatto una sequenza di enigmi (mnemonici o deduttivi), che mi permettesse di raccontare una vicenda relativamente articolata, con paragrafi mediamente lunghi, senza dover sacrificare il gioco.
Per quanto riguarda i difetti, l’enigma degli unicorni necessitava di doppia soluzione (11 e 21) e il bivio Sangue-Cane è in effetti poco comprensibile.

mizraim ha scritto:

Ti rispondo per ESABAU... perchè finalmente, dopo due mesi a ingoiar commenti, POSSO!!!

plagio assolutamente no, a me è parsa solo una leggera ispirazione (ma se dici che non è così ci credo ), per il resto gli ho riconosciuto una sua identità.
Quello che dici sui finali secondo me è giustissimo, usare gli achievement come fanno "Spy x Witch" o "Questo non è un gioco" è un'ottima soluzione per incentivare la rigiocabilità.
Anche se non avevi alcun intento moralizzatore (giustamente) la parte sul bullismo mi è piaciuta per la leggerezza e l'ironia con cui hai trattato un tema comunque spinoso.

FinalFabbiX ha scritto:

ciao! Perdonami se mi sono espresso male. Per "pubblicità progresso" intendevo che a me non è piaciuto proprio perché l'ho trovato un po' uno slogan buttato lì in mezzo al mucchio, senza che ci fosse una reale sostanza dietro.

Non era proprio uno slogan , in realtà al protagonista non fregava una ceppa del bullismo (e infatti appena capito l'errore ha provato in ogni modo a spavantare il bambino per recuperare l'esame... e neanche a Squarty (che aveva detto che tanto ci avrebbe pensato la pubertà a rovinargli la vita).  Volevo far sentire un po' una merda Benedictus e creare una scena tragi-comica. Oltre a fare la battuta sul "corto-game per famiglie".   Quindi è normale che non vi fosse alcuna sostanza.   E' un corto alla tom e Jerry: volevo strappar sorrisi e magari qualche ghignata, non far riflettere.

m0ch ha scritto:

plagio assolutamente no, a me è parsa solo una leggera ispirazione (ma se dici che non è così ci credo ), per il resto gli ho riconosciuto una sua identità.

Intanto ti faccio i complimenti per 49 chiavi, perchè ho scoperto solo oggi che sei tu l'autore   ,  è un librogame che ho "sommamente" apprezzato.  In un certo senso, l'esplorazione a mappa libera del mio corto è probabilmente ispirata (in epoca recente) al tuo libro, per quanto ho sempre voluto farlo dall'epoca dei librogame di "alla corte di re artù".
A tal proposito mi permetto di riportarti due piccole cose che ho notato nel tuo libro (scusa la sede poco adatta ma non mi pare che nessuno ne abbia mai parlato):
1) non mi pare che nelle regole venga mai nominato che la descrizione degli oggetti è al paragrafo che corrisponde al numero da aggiungere per poterli usare! L'ho trovata una meccanica elegantissima (scoperta per caso) e l'ho dovuta riferire a chi l'ha giocato perchè chiunque la ignorava.
2) C'è un errore dei domicili/esaltazione/esilio dei segni zodiacali. Non inficiano l'enigma ma conoscendoli già da prima, ho notato subito la cosa. Te lo riporto solo perchè son convinto tu sia un perfezionista.
Lo ripeto: quel libro l'ho davvero adorato.  (tra l'altro l'ho finito abbastanza in fretta, mi è sembrato tutto così logico che non mi sono praticamente mai fermato).

Tornando a Esabau ti parlo brevemente della sua genesi: volevo fare un corto horror con un bambino che si sveglia di notte con un babau molto poco ben intenzionato. In questo caso sarebbe stato il bambino a esser spiato, ma era difficile mantenere centrale il tema, e cmq l'horror ha bisogno di poter scrivere parecchio per creare un "gancio" emozionale col lettore (mia opinione). Ho provato a ribaltare il punto di vista, mettendo come protagonista il babau che spiava... anche in questo caso volevo farlo almeno creepy, ma non funzionava: un mostro che spia dei bambini solo per spaventarli è stupido... funziona solo se il racconto è demenziale. Quindi ho deciso di farlo in chiave comica! Poi ovvio che mi è venuto in mente Monster&co! Come non farlo; ma appunto ho semplicemente voluto fare un corto con protagonista Babau in chiave comica. Tutto qui.
Solo che per ora esiste solo Monster&co che l'ha fatto e viene naturale pensare a quello. Se un concept viene abusato allora diventa un genere, se arrivi secondo, allora "hai copiato".  Qualcuo parlerebbe di plagio di Alien, in un corto di fantascienza dove gli alieni impiantano le loro uova negli esseri umani? Non credo, perchè ormai il parassitismo alieno è un'idea abusata in molti film e libri.  Scrivo tutto questo perchè frasi come "corto molto derivativo", "scopiazzatura" e "plagio" fanno male (c'è chi l'ha scritto)... perchè sembra che la sera prima di scrivere il corto mi ero visto Monster & co, e poi mentre scrivevo ho spento il cervello.
Monster &co lo vidi circa 20 anni fa (varie volte perchè mi piacque un sacco) e non sono sicuro di aver visto il secondo.  Poi possibile che qualcosa sia stato ispirato da esso... ogni atto creativo del cervello attinge a qualche cosa in fondo.