Quantomeno interessanti i primi due, il tema però alle prime leggiocate non l'ho sentito quasi per nulla.
Del terzo sto cercando di capire se i molteplici errori (un'uomo con l'apostrofo, "ce" al posto di "c'è", penuria cronica di virgole, Vlad che diventa Vald, ecc.) siano refusi o cose volute.

07 - Per Speculum Obscure: 3 punti
08 – Lo strano caso del vaso che non ho rotto io: 2 punti
09 – La spia di smeraldo: 1 punto

Giudizi sommari:
07 - Per Speculum Obscure
Non trovo azzeccatissima la trama con il tema, ma la componente mnemonica è adeguata.
Si tratta di un corto davvero corto, quasi un microgame o un fogliogame. La scrittura è ottima, l’intreccio interessante, la struttura dei paragrafi funziona alla perfezione, così come i vari finali, ma si tratta davvero di un paio di scene intrecciate, che conducono subito all’uno o all’altro degli esiti.
La storia è veramente molto breve, forse troppo. Nonostante questo, per le atmosfere e il buon livello di scrittura, gli assegno il primo posto.

08 – Lo strano caso del vaso che non ho rotto io
Anche qui, non trovo azzeccata la trama con il tema, ma non è neppure necessaria la componente mnemonica visto che si tratta di una mera storia a bivi senza meccaniche di gioco.
Anche qui un corto carino, ben scritto, originale e divertente, ma un po’ troppo breve. Ci sono tanti sviluppi e una struttura ad albero, che porta poi a una serie di finali coerenti tra loro e variamente distribuiti sulla scala fallimento-successo.
Lo trovo ottimo, ma davvero un po’ troppo breve e semplice, e meno avvincente di 07. Secondo posto.

09 – La spia di smeraldo
Tema perfettamente centrato, elemento menomico adeguato.
A differenza degli altri due racconti di questa tornata, questo è più lungo, complesso e strutturato, e in teoria, anche grazie ai due parametri generali di cui tenere conto, dovrebbe essere quello a cui va la mia predilizione. Purtroppo però gli aspetti ironici e surreali – a partire dall’AGS a cascata per tutta la missione – me ne fanno un po’ disamorare. Avrei preferito sicuramente giocare una missione più realistica. Tutto considerato, a questo punto, gli assegno il terzo posto.

08. Lo strano caso del vaso che non ho rotto io: 3 punti
07. Per Speculum Obscure  : 2 punti
09. La spia di smeraldo: 1 punto

Se dobbiamo giudicare con l'attinenza al tema, i tre punti per me andrebbero a La spia di smeraldo.
Negli altri due corti, infatti, non trovo nessun tipo di connessione, se non parole "spia" (scusate il gioco di parole) messe a caso per ricordare che quello è il tema. Non vedo mai la centralità del tema, che mi sembra tirata via.
Nel terzo c'è palesemente, ed è anche rimarcato.

Detto questo, la mia classifica è strutturata così perchè ritengo (lo ritengo io, non devo convincere nessuno):

- Lo strano caso del vaso che non ho rotto io: già il titolo mi incuriosiva/faceva sorridere, si legge una gran vena ironica, e l'ambientazione me ne ha dato subito riprova; i personaggi sono carini, mi è sembrato di vivere un cartone Hanna & Barbera, e mi ha divertito. I passaggi sono estremamente vari e validi, e credo che (a parte il discorso del tema, non secondario) sia un ottimo prodotto, considerando che, come per tutti gli altri, lo spazio è tiranno, e non mi ha dato mai l'impressione di durare poco o di essere strutturato male; se il fattore mamma fosse stato più pressante, sarebbe stato ancora più intrigante

- Per Speculum, Obscure: realmente eccellente per quello che riguarda la scrittura, la prosa è davvero ottima, anche se personalmente la considero forse non totalmente in linea con il tipo di contest; mi sembra, in soldoni, un romanzo davvero ben scritto (o potrebbe benissimo essere la lore di un gdr), che però preferisce la narrazione fine a se stessa, compromettendo il reparto "ludico" e in generale fun-oriented; il dado lo trovo molto sotterfugio e poco funzionale allo svolgimento della storia.

- La spia di smeraldo: ripeto ancora una volta che il tema è centrato. Anche la struttura è bene o male funzionante, anche se tra i tre è quello che mi ha lasciato più interdetto. I personaggi sono iperstereotipati, come le battute che proferiscono e le situazioni che vivono; sembrano tutti uscire da uno Z movie cinese anni 70, dove le sceneggiature le scriveva uno che non sapeva adattare neanche alla propria lingua. E a proposito di lingua, ci sono vari refusi - almeno uno a paragrafo per i primi 5 o 6, poi ho smesso di contare - se di refusi si tratta (apostrofi un tanto al chilo, accenti mancanti come alcune h che, si sa, sono mute ma comunque servono): maledetto autocorrect.

mambo ha scritto:

FinalFabbiX ha scritto:

Ho letto i primi due racconti e mi sembrano entrambi nettamente superiori a quanto visto nelle settimane precedenti.

E pensi che il tema sia centrato?

No.

Avendo letto metà dei corti di questa edizione, mi permetto però di affermare che il tema di quest'anno è stato un fallimento. Il tema "spia" è troppo centralizzante, è quello con meno margine di manovra degli ultimi 5 anni. Secondo me, la volontà di rientrare in questo tema così forte ha portato a rovinare delle belle idee. E infatti, gli autori che hanno deciso di seguirlo pedissequamente hanno consegnato delle mezze schifezze prevedibili e forzate. Preferisco un racconto che sacrifica il tema ma mantiene un bel corto, piuttosto che un racconto che segue il tema e butta via le idee.

Stessa cosa per il lancio di dado. Per quanto mi riguarda, nessuno ne sentiva il bisogno e non mi sembra che sia servito a qualcosa nei corti che ne hanno usufruito. Come per il tema, però, anche nel caso del dado alcuni autori hanno deciso di seguire il bando piuttosto che badare all'organicità del corto. A mio giudizio, questa scelta non va penalizzata ma non va neanche premiata.

FinalFabbiX ha scritto:

No.

Avendo letto metà dei corti di questa edizione, mi permetto però di affermare che il tema di quest'anno è stato un fallimento. Il tema "spia" è troppo centralizzante, è quello con meno margine di manovra degli ultimi 5 anni. Secondo me, la volontà di rientrare in questo tema così forte ha portato a rovinare delle belle idee. E infatti, gli autori che hanno deciso di seguirlo pedissequamente hanno consegnato delle mezze schifezze prevedibili e forzate. Preferisco un racconto che sacrifica il tema ma mantiene un bel corto, piuttosto che un racconto che segue il tema e butta via le idee.

Stessa cosa per il lancio di dado. Per quanto mi riguarda, nessuno ne sentiva il bisogno e non mi sembra che sia servito a qualcosa nei corti che ne hanno usufruito. Come per il tema, però, anche nel caso del dado alcuni autori hanno deciso di seguire il bando piuttosto che badare all'organicità del corto. A mio giudizio, questa scelta non va penalizzata ma non va neanche premiata.

Completamente d'accordo.  Il tema dell'anno scorso era "il viaggio": un contenitore spaventoso di ogni tipo di idea... quello di quest'anno "la spia". Sarebbe stato un pochino meglio: "Spiare", perchè l'atto in sè di spiare non ti qualifica come una spia e alcuni corti sono stati penalizzati proprio per questo. (vedi ScheiBSpion o Esabau i cui protagonisti spiano "il nemico" costantemente e che son stati in ogni caso ritenuti da molti fuori tema). Anche quando il tema è stato rappresentato nella sua accezione di "spia luminosa" c'è stato qualcuno che ha ritenuto che fosse appiccicato con la saliva.
Data la sua differenza in termini di grandezza col tema dell'anno scorso (non ricordo i precedenti), credo sarebbe un bene non giudicare troppo aspramente gli autori che ci hanno giocato un po' intorno.